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TERRA ARDENTE
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27 03 2022
I Campi Flegrei conosciuti in antico come "Terra del Fuoco", dal greco Flego (bruciante, ardente), sono una vasta area che comprende, nella moderna antropizzazione, diverse città più o meno grandi, da Napoli, a Pozzuoli, Bacoli, Giugliano, Quarto e Monte di Procida. Fanno parte di questa enorme caldera anche le isole di Procida, Ischia e Capri. Il tutto si estende da Punta Campanella fino a Capo Miseno ed oggi è conosciuto come golfo di Napoli. Un tempo questa terra, in particolare in epoca romana, nel periodo Repubblicano e in maniera ancora più accentuato in quello Augusteo, fù frequentata dall'elite romana; tutto il lato del golfo afferente alle città di Puteoli (l'odierna Pozzuoli), Cumae (oggi inglobata in parte nel comune di Pozzuoli e in parte in quello di Bacoli), Misenum (oggi frazione di Bacoli), Bauli (l'odierna Bacoli) e soprattutto Baia (oggi frazione di Bacoli). Puteoli fu un porto fiorente in epoca Augustea, tanto che per secoli fu la pancia dell'Impero. Misenum fù il luogo dove risiedette la più imponente flotta che l'antica Roma ebbe mai, tanto che insieme a quella ravennate controllarono per secoli l'intero mediterraneo. Da qui partì Plinio il Vecchio alla volta di Pompei ed Ercolano nella tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.c. dove lo stesso Ammiraglio trovò la morte. Baia e Bauli erano il luogo dell'ozio degli ottimati romani e proprio qui vi costruirono imponenti ville. Queste avevano però bisogno d'acqua, di un quantitativo enorme d'acqua. Fu per questo che Ottaviano Augusto, primo imperatore di Roma, fece costruire un condotto che partendo da Serino (Av) giungeva fino a Capo Miseno, in un percorso lungo quasi 100 chilometri e che proprio da lui prese il nome di "Acquedotto Augusteo". E' il più lungo mai costruito dai romani dopo quello fatto a Cartagine, anche se con le varie diramazioni quello di Augusto lo era di certo di più. Di quel condotto restano purtroppo pochi tratti, ma ciò che è giunto a noi sono i recipienti che si alimentavano di quest'acqua. Cisterne, Terme ed è proprio su questo che ho prodotto una serie di foto, dalla grande suggestione e, soprattutto, testimoni di un tempo che fu. Buona visione.
Vic
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02 05 2017
Sua Maestà  La Piscina Mirabile
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24 10 2014
La cisterna venne interamente scavata nel tufo della collina prospiciente il porto, ad 8 metri sul livello del mare. A pianta rettangolare, alta 15 metri, lunga 72 e larga 25, con una capacità  di 12.600 metri cubi. E' sormontata da un soffitto con volte a botte, sorretto da 48 pilastri a sezione cruciforme, disposti su quattro file da 12. L'acqua veniva prelevata attraverso i pozzetti realizzati sulla terrazza che sovrasta le volte con macchine idrauliche, e da qui canalizzata verso il porto. La struttura muraria realizzata in opus reticulatum e, così come i pilastri, sono rivestiti di materiale impermeabilizzante. Una serie di finestre lungo le pareti laterali e gli stessi pozzetti superiori provvedevano all'illuminazione e all'aerazione dell'ambiente. Sul fondo, nella navata centrale, si trova una piscina limaria di 20 metri per 5, profonda 1,10 metri, che veniva utilizzata come vasca di decantazione e di scarico per la pulizia e lo svuotamento periodico della cisterna. La piscina mirabilis costituiva il serbatoio terminale di uno dei principali acquedotti romani, l'acquedotto augusteo, che portava l'acqua dalle sorgenti del fiume Serino, a 100 chilometri di distanza, fino a Napoli e ai Campi Flegrei.
Farfalle e Strane Creature
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24 02 2013
Casina
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19 02 2013
Fusaro è una frazione di Bacoli, che è il paese dove sono nato e vivo. Quella ritratta in queste foto, denominata Casina, altro non è che un casino di caccia e pesca costruita dai Borboni che affidarono alla fine del 700 i lavori a Luigi Vanvitelli. L'edificio presenta infatti una pianta assai articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l'uno alla sommità dell'altro, restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due livelli; un lungo pontile in legno collega inoltre la Casina alla sponda del lago.
Riflessioni
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01 02 2013