Le sacre ossa di che sono qui conservate sono di San Gianuario Martire che un tempo fu vescovo i Africa, come si riferisce, di Cartagine nella persecuzione di Diocleziano e Massimiano, essendo di là venuto profugo in Italia l’anno 282, cadde nelle mani dell’empio Leonzio Preside della provincia Lucana per ordine del quale fu ucciso con la scure insieme con Felice ed Onorato; le stesse ossa essendo per lungo tempo occulte ai cristiani furono rinvenute per rivelazione di Dio ad una pia donna di nome Susanna al tempo del Vescovo Grimaldo di Marsico. Non senza miracolo traslate nella chiesa di S. Stefano Protomartire furono riposte sotto l’altare dedicato al nome del Martire, fino al 31 gennaio 1827. Nel qual tempo, minacciando rovina questa chiesa, per opera di Mons. Ignazio Marolda, Vescovo di Marsico e Potenza, si stabilì che fossero traslate; e furono riposte in questo luogo (Chiesa Cattedrale) per essere venerate. Ogni anno è tradizione visitare il luogo in cui il Santo fu martirizzato nove giorni prima della solennià, 17 agosto.