ABBAZIA DI SAN GALGANO - foto 10

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  15 anni fa
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L'Abbazia di San Galgano è un'abbazzia cistercense, sita a pochi Km da Siena, nel comune di Chiusdino. La mancanza del tetto, che evidenzia l'articolazione della struttura architettonica, accomuna in questo l'abbazia a quelle di Melrose e di Kelso in Scazia, di Cashel in Irlanda, e di Eldena in Germania. Secondo la leggenda, al momento della conversione, nel giorno di Natale del 1180, Galgano Guidotti avrebbe infisso nella roccia la sua spada, allo scopo di trasformare l'arma in una croce; in effetti nella Rotonda c'è un masso dal quale spuntano un'elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di plexiglass. L'evidente anologia con il mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della tavola Rotonda e la storia di Chiusdino. Per volontà del vescovo di Volterra Ugo Saladini nel luogo della morte di San Galgano fu edificata una cappella terminata intorno al 1185. Il vescovo a lui succeduto, Ildebrando Pannocchieschi, promosse invece la costruzione di un vero e proprio monastero. I lavori andarono avanti speditamente, tanto che già nel 1227, sono testimoniate una chiesa superiore (Montesiepi) e una inferiore. Nel 1262 i lavori erano quasi completati e nel 1288 venne consacrata. Nel XIV secolo la situazione iniziò a peggiorare: prima la carestia del 1328 poi la peste del 1348, che vide i monaci duramente colpiti dal morbo, portò all'arresto dello sviluppo del cenobio. La crisi continuò anche nel XV secolo. Nel 1774 i monaci fecero edificare a Siena il cosiddetto Palazzo di San Galgano e vi si trasferirono, abbandonando il monastero. Nel 1503 l'abbazia venne affidata ad un abate commendatario, una scelta che accellerò la decadenza e la rovina di tutto il complesso. Nella prima metà del Settecento il complesso risultava ormai crollato in più parti e quelle ancora in piedi lo erano ancora per poco. Infatti nel 1781 crollò quanto rimaneva delle volte e nel 1786, dopo che un fulmine lo aveva colpito, crollò anche il campanile, si salvò la campana maggiore, opera del Trecento, ma per poco, infatti pochi anni dopo venne fusa e venduta come bronzo. Negli anni seguenti l'abbazia venne trasformata addirittura in una fonderia, fino a che nel 1789 la chiesa fu definitivamente sconsacrata e abbandonata. Nel 1926 si iniziò il restauro eseguito con metodo conservativo, senza realizzare ricostruzioni arbitrarie o integrazioni: si decise semplicemente di consolidare quanto rimaneva del monastero.

Dati EXIF
Dispositivo NIKON D300S
Data 02/06/2010 12:17:02
Lunghezza focale 72 mm
Diaframma f 11
Tempo di posa 4/1000 sec
Sensibilità ISO 250
Image Info
Categoria Street
Album ABBAZIA DI "SAN GALGANO"

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ABBAZIA DI SAN GALGANO - foto 10