Roma,Parco degli Acquedotti
Il Censore Appio Claudio fece costruire contemporaneamente nel 312 a.C. la via Appia ed il primo acquedotto lungo ben 16 km. Prima di allora i Romani attingevano l’acqua direttamente dal fiume, dai pozzi e dalle sorgenti. Per 850 anni, fino all’interruzione causata dall’invasione dei Goti nel 537 d.C., Roma poté vantare di un sistema idrico senza uguali nel mondo antico, per abbondanza e qualità dell’acqua. Il Parco degli Acquedotti tutela un territorio che fu un vero e proprio crocevia della rete idrica della Roma Antica.
Ben 6 ( Anio Vetus, Claudio, Anio Novus, Acqua Marcia, Acqua Tepula e Acqua Julia) degli 11 acquedotti che rifornivano Roma attraversavano quest’area di 15 ettari, trasportando 13 mc di acqua al secondo. A questi deve aggiungersi poi l’Acquedotto Felice, costruito da Papa Sisto V (Felice Peretti) nel 1585-90, ricalcando il percorso dell’Acqua Marcia e tutt’oggi impiegato per l’irrigazione. Le imponenti arcate dell’acquedotto Claudio e quelle più basse del Felice conferiscono all’intera zona un aspetto suggestivo ed evocativo.