Dispositivo | NIKON D5600 |
Obiettivo | 18.0-105.0 mm f/3.5-5.6 |
Data | 18/07/2017 17:03:00 |
Lunghezza focale | 18 mm |
Diaframma | f 3.5 |
Tempo di posa | 1/60 sec |
Sensibilità ISO | 2000 |
Categoria | Foto a tema libero |
Album | Alcuni dei capolavori presenti al Guggenheim (N.Y.) |
Ciao Mimmo,
allora direi che l'artista è riuscito nel suo intento. Lo scopo, da quel che ho letto, era proprio quello di mostrare tutta la fragilità umana e la delusione di fronte alle contraddizioni della vita...
Grazie per il commento, un abbraccione.
Simo
Ciao Giuseppe,
ha colpito anche me quando l'ho visto e mi sono per questo documentata per conoscere meglio Hodler.
Ti ringrazio tanto, Ciao
Simo
Ciao Fabio,
dici proprio bene: questo dipinto mi ha colpito per la sua forza espressiva. Hodler qui è riuscito a tradurre sulla tela la grande angoscia esistenziale tramite quello che lui stesso chiama Parallelismo (raggruppamenti di figure interiorizzate e organizzate simmetricamente in posizioni che danno l'idea di un rituale tramite la ripetizione delle forme e dei colori cit.). Anche io amo gli impressionisti in particolare Monet, Manet e Degas (e a questo proposito ho uno scatto che prima o poi inserirò sul sito... quando l'ho vista dal vivo per poco non svenivo... parlo della ballerina di Degas!! la scultura con il tutù in stoffa...)
Ciao e grazie per questo scambio culturale, Simona