non ti saprei spiegare il perchè, ma questo genere di scatti mi affascinano non poco! complimenti Carlo!
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
che bello quello che racconti. nella drammaticità di una storia c'è il romanticismo della storia di Giulietta e Romeo. andrò a leggere meglio su internet.
grazie di questa spiegazione.
ciao Carlo.
ho letto ed ho visto pure alcune immagini... che fascino!!
ciao
non ti saprei spiegare il perchè, ma questo genere di scatti mi affascinano non poco! complimenti Carlo!
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
che bello quello che racconti. nella drammaticità di una storia c'è il romanticismo della storia di Giulietta e Romeo. andrò a leggere meglio su internet.
grazie di questa spiegazione.
ciao Carlo.
non ti saprei spiegare il perchè, ma questo genere di scatti mi affascinano non poco! complimenti Carlo!
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
Grazie Francy del tuo commento, un saluto carlo
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
che bello quello che racconti. nella drammaticità di una storia c'è il romanticismo della storia di Giulietta e Romeo. andrò a leggere meglio su internet.
grazie di questa spiegazione.
ciao Carlo.
ho letto ed ho visto pure alcune immagini... che fascino!!
ciao
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
che bello quello che racconti. nella drammaticità di una storia c'è il romanticismo della storia di Giulietta e Romeo. andrò a leggere meglio su internet.
grazie di questa spiegazione.
ciao Carlo.
ciao
Non lo so neppure io Anto, ma è certo che quando decido di partire per l'avventura di questi piccoli paesi sperduti per le valli dell'entroterra Genovese o a pochissima distanza dal mare come le finestre del marchese Cambiaso, con coraggio non indifferente data la mia età, è come se il mio zaino carico di macchina fotografica e obiettivi, è sostenuto da una forza che lievita intorno alla mia persona, se un pensiero martellante mi sprona a continuare per quelle emozioni che appagano il desiderio.
Dopo lunghe camminate spesso in solitudine, arrivi in queste piccole frazioni, e senti ancora scorrere l'acqua dal trogolo, un tempo in uso comune messo all'entrata del paese, come se volesse dirti, di storie ne ho sentito e visto come tu ora vedi lo scorrere di quest'acqua.
Decidi di entrare, trovi ancora un tavolo, due bicchieri una bottiglia di vetro verde, come se lo spirito della persona che ci viveva t'invita a bere un bicchiere di vino santo con lui.
A volte capita che fra queste valli esista anche una storia vera, come quella capitata a Reneuzzi (in internet ti basta scrivere il nome del paese e avrai la storia dell'accaduto) negli anni 50, ancora abitata da quattro persone, padre madre figlia e un cugino innamorato della ragazza, saputo che i genitori hanno deciso di abbandonare il paese, portarsi con loro la figlia andò su tutte le furie, non accettava che la portassero via, cosi decise di ucciderla e subito dopo si tolse la vita.
I corpi sono sepolti nel piccolo cimitero del paese, e da anni un vero pellegrinaggio si escursionisti va in visita a questa travagliata storia di Reneuzzi.
ciao