La storia di Borghetto è quella di un punto di passaggio importante e di una zona di confine contesa da opposti eserciti.
Il guado del Mincio era il più comodo e sicuro a sud del lago di Garda, e il fiume una barriera naturale, nei secoli, tra le terre del mantovano e quelle del veronese, in una zona di frontiera presa di mira da signorie ed eserciti che qui avevano i loro appetiti: i Gonzaga, gli Scaligeri, i Visconti, la Serenissima di Venezia, l´Austria, la Francia.
Hanno plasmato questi luoghi anche le battaglie napoleoniche e, soprattutto, quelle risorgimentali: eppure, il verde serpente del Mincio che qui si snoda per le campagne, rivela un´Arcadia insospettabile, suscita rêveries senza fine.
Il paesaggio è immobile, perenne, senza tempo e ci riporta al nostro bisogno di sorgenti, alle nostre fonti, come in ogni mito fluviale in cui acqua e sogni si confondono. Passeggiare a Borghetto di sera per vedere un tramonto sul Mincio, o quando la nebbia confonde i contorni delle case facendo affiorare solo i merli ghibellini, è come naufragare in un medioevo immaginario.
Borghetto è solo questo pugno di case, un antico villaggio di mulini in completa simbiosi con il suo fiume. Un idillio fluviale, con i tre antichi mulini che sembrano nascere dall´acqua.
Grazie Enrico,
molto gentile,
ciao, Ivo.
bel click...l HDR molto ben gestito....
Saluti,
Riccardo.
Grazie Riccardo, scusa il ritardo,
ciao, Ivo.
Ti ringrazio Ducius,
ciao, Ivo.
Beato te Ivo che ce l'hai li a due passi da casa....((-:
Complimenti! Bellissimo scatto.
Ciao, Cristian
Se qualche volta vuoi venire qua in zona...ti faccio da guida Cristian,
ciao, ivo.
Ciao Mario,
grazie del passaggio,
Ivo.
bel click...l HDR molto ben gestito....
Saluti,
Riccardo.
Beato te Ivo che ce l'hai li a due passi da casa....((-:
Complimenti! Bellissimo scatto.
Ciao, Cristian