Apro questo 3d per postare una foto e per porre una questione a tutti gli "esperti" e a tutti i non esperti con buone idee.
Sabato e domenica, qui in riviera, sono state giornate orrende ("uggiose", dicono a Firenze): nebbia e freddo pungente. Ho colto l'occasione per crearmi su misura un problemino fotografico particolarmente insidioso.
Volevo fotografare tre posate d'acciaio bello lucido abbracciate da un tovagliolo bianco (a mo' di cappottino contro il freddo). Ora, dal mio punto di vista, le posate sono oggetti moooolto complessi da fotografare in studio.
Sono di fatto superfici riflettenti con andamento irregolare e curvilineo pronte a catturare specularmente da tutte le dirazioni luci e cose.
Che succede quando le si fotografa?
Beh... prima di tutto il sistema nervoso del fotografo viene messo a durissima prova.
Vai a posizionare un cuki per definire e "delimitare con la luce" i denti della forchetta e te lo trovi riflesso sul manico del coltello o da qualche altra parte imprevista: in ogni caso in un punto in cui non solo non ti interessa che ci stia, ma dove ti rompe attivamente le scatole...
Pensi di aver posizionato le luci in maniera ottimale e di aver "neutralizzato" l'ambiente circostante con teli neri, cartoni neri, sciarpe nere e quant'altro (rigorosamente nero) e quando vai a vedere lo scatto sul computer ti accorgi che nella conca del cucchiaio c'è riflessa tua cugina con una pentola di fumante ragù fra le mani e tutti i pezzi della tua collezione di sorpresine Kinder (compresi quelli dell'edizione "speciale limitata del 1987" nota ai più sotto il nome di "Mozzarelline Simpaticose").
Come se non bastasse, chissà poi per quale masochistica ragione, volevo che la macchina fotografica fosse ortogonale rispetto al piano di appoggio e che le posate fossero inquadrate perfettamente dall'alto.
Questa postilla (l'ortogonalità della camera rispetto al soggetto) non aiuta certo a semplificare le cose: di fatto il fotografo con tutto il suo bagaglio di attrezzature si vede bellamente riflesso su tutte le superfici metalliche della foto... non resta che fare un bel sorriso e dire "formaggio".
Ma questo non sarebbe uno still life bensì un incubo visivo degno del miglior Escher.
Come affrontare siffatto rompicapo fotografico?
La soluzione che ho adottato è assai poco ortodossa, me ne rendo conto; mi sono travestito da Diabolik (lo giuro sulla mia collezione di sorpresine Kinder), ho posizionato le luci e 3 cuki ignorando del tutto la conca riflettente del cucchiaio (l'oggetto certamente più ostico). Primo scatto.
Poi, sempre travestito da Diabolik, ho riposizionato luci e cuki trascurando tutto a parte la conca del cucchiaio: questa volta ho scattato la foto da una posizione leggermente (impercettibilmente) angolata (quindi non ortogonale): angolata affinché non si vedesse riflesso sul cucchiaio il mio faccino occhialuto con passamontagna. Secondo scatto.
Infine ho unito le due immagini in Photoshop riadattando la conca "angolata" su quella "ortogonale" con lo strumento "altera".
Per fare tutto ciò mi ci son voluti un giorno e mezzo di lavoro circa.
E qui viene la domanda: esiste un modo un po' più veloce e meno assurdo (qualche espediente tecnico che al momento mi sfugge) per fare, in ripresa ortogonale e in un unico scatto, una foto come questa?
grazie dei consigli eventuali.
PS:. Poiché la foto mi piace molto e mi è costata moltissima fatica una raccomandazione
: se volete stroncarla non fatelo con leggerezza (ma con argomentazioni rigorose e confutazioni stringenti, "matematiche" oserei chiedere). Scherzo eh?!
Sabato e domenica, qui in riviera, sono state giornate orrende ("uggiose", dicono a Firenze): nebbia e freddo pungente. Ho colto l'occasione per crearmi su misura un problemino fotografico particolarmente insidioso.
Volevo fotografare tre posate d'acciaio bello lucido abbracciate da un tovagliolo bianco (a mo' di cappottino contro il freddo). Ora, dal mio punto di vista, le posate sono oggetti moooolto complessi da fotografare in studio.
Sono di fatto superfici riflettenti con andamento irregolare e curvilineo pronte a catturare specularmente da tutte le dirazioni luci e cose.
Che succede quando le si fotografa?
Beh... prima di tutto il sistema nervoso del fotografo viene messo a durissima prova.
Vai a posizionare un cuki per definire e "delimitare con la luce" i denti della forchetta e te lo trovi riflesso sul manico del coltello o da qualche altra parte imprevista: in ogni caso in un punto in cui non solo non ti interessa che ci stia, ma dove ti rompe attivamente le scatole...
Pensi di aver posizionato le luci in maniera ottimale e di aver "neutralizzato" l'ambiente circostante con teli neri, cartoni neri, sciarpe nere e quant'altro (rigorosamente nero) e quando vai a vedere lo scatto sul computer ti accorgi che nella conca del cucchiaio c'è riflessa tua cugina con una pentola di fumante ragù fra le mani e tutti i pezzi della tua collezione di sorpresine Kinder (compresi quelli dell'edizione "speciale limitata del 1987" nota ai più sotto il nome di "Mozzarelline Simpaticose").
Come se non bastasse, chissà poi per quale masochistica ragione, volevo che la macchina fotografica fosse ortogonale rispetto al piano di appoggio e che le posate fossero inquadrate perfettamente dall'alto.
Questa postilla (l'ortogonalità della camera rispetto al soggetto) non aiuta certo a semplificare le cose: di fatto il fotografo con tutto il suo bagaglio di attrezzature si vede bellamente riflesso su tutte le superfici metalliche della foto... non resta che fare un bel sorriso e dire "formaggio".
Ma questo non sarebbe uno still life bensì un incubo visivo degno del miglior Escher.
Come affrontare siffatto rompicapo fotografico?
La soluzione che ho adottato è assai poco ortodossa, me ne rendo conto; mi sono travestito da Diabolik (lo giuro sulla mia collezione di sorpresine Kinder), ho posizionato le luci e 3 cuki ignorando del tutto la conca riflettente del cucchiaio (l'oggetto certamente più ostico). Primo scatto.
Poi, sempre travestito da Diabolik, ho riposizionato luci e cuki trascurando tutto a parte la conca del cucchiaio: questa volta ho scattato la foto da una posizione leggermente (impercettibilmente) angolata (quindi non ortogonale): angolata affinché non si vedesse riflesso sul cucchiaio il mio faccino occhialuto con passamontagna. Secondo scatto.
Infine ho unito le due immagini in Photoshop riadattando la conca "angolata" su quella "ortogonale" con lo strumento "altera".
Per fare tutto ciò mi ci son voluti un giorno e mezzo di lavoro circa.
E qui viene la domanda: esiste un modo un po' più veloce e meno assurdo (qualche espediente tecnico che al momento mi sfugge) per fare, in ripresa ortogonale e in un unico scatto, una foto come questa?
grazie dei consigli eventuali.
PS:. Poiché la foto mi piace molto e mi è costata moltissima fatica una raccomandazione


...esiste un modo un po' più veloce e meno assurdo (qualche espediente tecnico che al momento mi sfugge) per fare, in ripresa ortogonale e in un unico scatto, una foto come questa?
No.
Ti sei scelto un rompicapo senza soluzione.
Se il metallo è perfettamente lucido e pulito, ti vai a specchiare. ...Matematico.
Una qualunque superfice posta ortogonalmente alla ideale linea che congiunge ottica e soggetto, non permette di far specchiare altro se non l'ottica stessa insieme al fotografo e alla sua espressione seccata.
Con il Banco Ottico, decentrando, si risolvono molti problemi. Si mantengono le linee parallele, ma si inclina la suddetta linea immaginaria. Quindi dalla parte opposta del decentramento si potrà utlizzare un pannello da far riflettere sulla superficie.
E' la tecnica per fotografare gli specchi, ...senza specchiarsi.
Tutto questo è valido per una superficie piatta.
Ma se il soggetto è una superficie sferica (che sia concava o convessa non importa molto) il problema non viene risolto.
In sostanza, la tecnica poco prima descritta, sarebbe valida per la lama di un coltello la cui superficie è più o meno piatta, ma per un cucchiaio... sono dolori.
Anche inclinando leggermente l'oggetto, vi sarà sempre una parte sulla quale potremo vederci ...e fare "ciao ciao" con la manina.
Aumentando la distanza dal soggetto vi sono due conseguenze.
Lo specchiamento del ...fotografo con tutta la sua attrezzatura diviene più piccolo e meno illuminato dalle luci del set. Se si fa attenzione si può ragionevolmente sperare di non specchiarsi ma di riuscire ad immergersi nell'oscurità. basta non indossare una maglietta rossa (e questo è bene), ma l'angolo sfruttabile per far specchiare qualcosa (Pannello argentato) diviene ancor più acuto e meno accessibile (e questo è male).
Quante volte mi sono avvolto con un telo nero per effettuare uno scatto... Magari in pieno Luglio a 38° ...

Insomma, una brutta situazione.
In effetti, quando usavo la pellicola, una situazione di questo tipo si sarebbe risolta consegnando al ritoccatore una serie di fotocolor. Oggi si fa la stessa cosa. ...Fotoritocco.
Vi è da considerare un'altro aspetto non trascurabile.
Se l'immagine del cucchiaio è il soggetto unico della foto -come nel tuo caso- allora occorre prestare particolare attenzione a questi particolari. Se il cucchiaio è inserito in un'ambientazione, è tutt'altro discorso perché specchiamenti vari, se gradevoli, sono giustificati e in generale non danno nessun fastidio.
Tornando alla tua richiesta, trovo la tua foto piuttosto ben fatta.
Sempre per i motivi descritti, vi è un po' poco ...metallo.
Ovvero, le superfici piatte (lama del coltello) mancano di luce. ...Ma in quella situazione, avevi poco da sperare in meglio.

Messaggio modificato da ludofox il Jan 15 2007, 07:05 PM
Tutto quello che c'era da dire e che io ignoro completamente te l'ha detto ludofox (espertissimo del settore)
Io da parte mia posso solo farti i complimenti per l'impegno e per il risultato....
Mi piace tantissimo questo scatto.
Bravo...
Messaggio modificato da urania il Jan 15 2007, 07:07 PM

Io da parte mia posso solo farti i complimenti per l'impegno e per il risultato....
Mi piace tantissimo questo scatto.

Messaggio modificato da urania il Jan 15 2007, 07:07 PM
No.
lapidario.

Ti sei scelto un rompicapo senza soluzione.
I miei preferiti!
Con il Banco Ottico, decentrando, si risolvono molti problemi. Si mantengono le linee parallele, ma si inclina la suddetta linea immaginaria. Quindi dalla parte opposta del decentramento si potrà utlizzare un pannello da far riflettere sulla superficie.
E' la tecnica per fotografare gli specchi, ...senza specchiarsi.
Cavolo, bello questo banco ottico, solo che mi manca! E' difficile da usare?
(


Insomma, una brutta situazione.
In effetti, quando usavo la pellicola, una situazione di questo tipo si sarebbe risolta consegnando al ritoccatore una serie di fotocolor. Oggi si fa la stessa cosa. ...Fotoritocco.
e infatti nella mia foto ho dovuto cancellare non poche cose (occhiali e pezzi di naso soprattutto; sbucavano fuori dal passamontagna).
Tornando alla tua richiesta...
Sempre per i motivi descritti, vi è un po' poco ...metallo.
Ovvero, le superfici piatte (lama del coltello) mancano di luce. ...Ma in quella situazione, avevi poco da sperare in meglio.

E' proprio vero, manca luce. Purtroppo non potevo spararne di più perché mi impazzivano le alte-luci sul tovagliolo bianco (cha ha una trama finissima e abbastanza lucida) e non avevo voglia

grazie per le ottime delucidazioni!
grazie anche a te urania, sono lusingato.
ciao filippo
Messaggio modificato da effebi il Jan 15 2007, 07:26 PM
complimenti per la foto molto riuscita, si vede che hai perso tempo (non invano) e i problemi che hai trovato sul campo difficilmente si imparano, anche se c'è un insegnante a dirtelo: quindi ottima la sperimentazione con lo still- life è "quasi"tutto.
Hai capito quali sono i problemi e hai affrontato il modo per risolverli.
Solo che lodevole per me.
Ora se i problemi si possono risolvere con l'attrezzatura che uno ha, bene, se neanche in PP si trova una soluzione (ma è difficile perchè si può ottenere quasi tutto) si cambia foto, l'importante sapere quali sono i ns. limiti fisici e aggirarli e risolverli.
la foto mi piace e ti rinnovo i miei complimenti
Hai capito quali sono i problemi e hai affrontato il modo per risolverli.

Solo che lodevole per me.
Ora se i problemi si possono risolvere con l'attrezzatura che uno ha, bene, se neanche in PP si trova una soluzione (ma è difficile perchè si può ottenere quasi tutto) si cambia foto, l'importante sapere quali sono i ns. limiti fisici e aggirarli e risolverli.
la foto mi piace e ti rinnovo i miei complimenti

complimenti per la foto molto riuscita, si vede che hai perso tempo (non invano)...
sì ho perso molto tempo e mia moglie non è affatto contenta.

"Se continui così..." mi mi ha detto l'altro ieri, "te lo faccio io un bello still life"... Non ho capito bene cosa intendesse però, te lo assicuro, non era niente di buono...

la foto mi piace e ti rinnovo i miei complimenti

grazie sei gentile.
hai tutta la mia solidarietà ... alla mia ho sempre detto meglio questa "amante" (D200) che una di quelle che fotografo !!!

Io sono avvantaggiato.
le dico che devo lavorare... Qualche volta ci crede.
Cavolo, bello questo banco ottico, solo che mi manca! E' difficile da usare?
(
...costa molto?)
Una bella quantità di decine di migliaia di euro...

Ma per il problema posate sarebbe stato sufficiente un 85mm decentrabile.
le dico che devo lavorare... Qualche volta ci crede.
Cavolo, bello questo banco ottico, solo che mi manca! E' difficile da usare?
(


Una bella quantità di decine di migliaia di euro...

Ma per il problema posate sarebbe stato sufficiente un 85mm decentrabile.
bella fox, fatta tu anche questa? non con la sinar naturalmente.
[OT]
No, no, ...Questa è tratta dal sito di Sinar... E' la SinarP3. Il mio inconfessabile sogno...
Io ho la SinarP2
[/OT]
Messaggio modificato da ludofox il Jan 16 2007, 02:08 PM
No, no, ...Questa è tratta dal sito di Sinar... E' la SinarP3. Il mio inconfessabile sogno...
Io ho la SinarP2
[/OT]
Messaggio modificato da ludofox il Jan 16 2007, 02:08 PM
[OT]
No, no, ...Questa è tratta dal sito di Sinar... E' la SinarP3. Il mio inconfessabile sogno...
Io ho la SinarP2
[/OT]
Oh, nel suo piccolo anche Ludovico ha un sogno nel cassetto

Bravo Filippo, scatto molto curato e lavorato.

Aggiungo una sola osservazione sulla cosa che più mi è balzata agli occhi.
Intendo il fatto che la forchetta è completamente lucida, mentre coltello e cucchiaio, pur essendo parimenti lucidi all'estremità delle impugnature, hanno un aspetto sensibilmente tendente al satinato nella zona ... "commestibile".

Se va bene sembrano consumate (potrebbe benissimo essere), altrimenti sembra quasi che il materiale sia diverso.
Ciao.
Antonio
Una bella quantità di decine di migliaia di euro...
che meraviglia! (non la spesa, la macchina).
Ma per il problema posate sarebbe stato sufficiente un 85mm decentrabile.
eh, infatti, l'ho visto ieri sul catalogo della nikon: un 85mm basculabile e decentrabile. Bello!
Domanda il +o- 12,4mm di decentramento consentiti da quell'obbiettivo sarebbero sufficienti per risolvere il problema "cucchiaio"?
Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 02:34 PM
Aggiungo una sola osservazione sulla cosa che più mi è balzata agli occhi.
Intendo il fatto che la forchetta è completamente lucida, mentre coltello e cucchiaio, pur essendo parimenti lucidi all'estremità delle impugnature, hanno un aspetto sensibilmente tendente al satinato nella zona ... "commestibile".

per la conca del cucchiaio - che è, come dicevo, uno scatto a sé poi innestato sul cucchiaio - (al posto del solito pannellino cuki) ho usato il fondo di un vassoio di metallo satinato. L'effetto mi piaceva di più. quanto alla lama del coltello non so che dire, Antonio, era illuminata dagli stessi cuki della forchetta... forse era semplicemente più segnato il metallo (benché io abbia passato due ore a lucidare e lucidare)...

Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 02:49 PM
Domanda il +o- 12,4mm di decentramento consentiti da quell'obbiettivo sarebbero sufficienti per risolvere il problema "cucchiaio"?
Non del tutto, ...ma ti aiuta.
Risolve perfettamente, entro i limiti consentiti dal decentramento, molto problemi.
Essendo inoltre basculabile oltre che decentrabile, ti dà la possibilità di modificare l'inclinazione del piano di messa a fuoco.
Nikon ha prodotto anche un 28mm e, se non ricordo male, un 35mm ma solo decentrabili.
Riguardo al quesito posto da Antonio.
Quelle sulla lama del coltello, sono le classiche striature dell'acciaio prodotte, credo, proprio dalla lucidatura.
Quando l'acciaio viene illuminato senza che si specchi una superficie, saltano fuori immancabilmente.
Anche con posate nuove.
Riguardo al quesito posto da Antonio.
Quelle sulla lama del coltello, sono le classiche striature dell'acciaio prodotte, credo, proprio dalla lucidatura.
Quando l'acciaio viene illuminato senza che si specchi una superficie, saltano fuori immancabilmente.
Anche con posate nuove.
ecco, sono un imbecille

comunque alla fine non mi dispiacciono troppo quelle righette.
Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 03:02 PM
..
Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 03:03 PM
Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 03:03 PM
ciao filippo,scusa il dubbio(forse inutile)notavo solo ora guardando la base della forchetta e coltello,sembra come ci sia un ombra doppia..è così o è solo la mia impressione?perchè secondo me quella è la parte che meno lega con il resto della foto..mi hai attaccato la malattia della pignoleria

ciao filippo,scusa il dubbio(forse inutile)notavo solo ora guardando la base della forchetta e coltello,sembra come ci sia un ombra doppia..è così o è solo la mia impressione?perchè secondo me quella è la parte che meno lega con il resto della foto..mi hai attaccato la malattia della pignoleria

Non me ne vorrà Filippo se ti rispondo io...

Forse intendi quel riflesso che forma una specie di ovale?
Se sì, quello è lo specchiamento del tovagliolo sui tre manici i quali, essendo, suppergiù con una forma che schematicamente possiamo definire cilindrica, producono uno specchiamento curvo.
La pignoleria, nello still life, non è affatto una malattia bensì un indispensabile strumento di lavoro.
ciao ludovico,spero di non dire stupidaggini,non parlo di riflessi sulle posate ma dell'ombra a destra delle posate,quella più fiacca..ora non so se è la stessa cosa che dici tu...anch'io però ho il dubbio dell'ombra del tovagliolo..solo che la vedo come un ombra doppia...boh

perdonami filippo se ti ho tagliato una parte della foto,mi sto già frustando sulla schiena
Intendo quest'ombra..la vedo solo io come doppia o non ho capito nulla di luce?

Intendo quest'ombra..la vedo solo io come doppia o non ho capito nulla di luce?
Ah, ...adesso ho capito cosa intendi.
Però, ...alla faccia della pignoleria!....
E vero, c'è un'ombra a destra e una a sinistra, anche se non è facile capire se sono ombre oppure è la zona più chiara che prende luce dal metallo illuminato...
Però, ...alla faccia della pignoleria!....


E vero, c'è un'ombra a destra e una a sinistra, anche se non è facile capire se sono ombre oppure è la zona più chiara che prende luce dal metallo illuminato...



perdonatemi ancora
fxxi
Due piccole premesse:
- lo still lo ammiro da lontano... e lo studio teoricamente non essendomi mai cimentato pienamente
- la dialettica che utilizzi per descrivere le tue "realizzazioni" mi fa sorridere sempre
dopo queste premesse...
...a me lo scatto piace ...e ti faccio i miei complimenti
- lo still lo ammiro da lontano... e lo studio teoricamente non essendomi mai cimentato pienamente
- la dialettica che utilizzi per descrivere le tue "realizzazioni" mi fa sorridere sempre

dopo queste premesse...
...a me lo scatto piace ...e ti faccio i miei complimenti

Ah, ...adesso ho capito cosa intendi.
Però, ...alla faccia della pignoleria!....


E vero, c'è un'ombra a destra e una a sinistra, anche se non è facile capire se sono ombre oppure è la zona più chiara che prende luce dal metallo illuminato...
purtroppo

I pannellini riflettenti cuki sono un'arma a doppio taglio: da una parte aiutano ad ammorbidire le ombre, a sagomare gli oggetti, a definirli, a illuminarli come si deve... dall'altra rappresentano fonti di luce, "indirette" certo ma pur sempre fonti di luce, che possono proiettare ahimé le loro piccole ombricine bastarde (come in questo caso).
fxxi, che dire? Sono contento che la mia foto abbia contribuito, forse in minima parte, a coltivare in te quello spirito di osservazione, di analisi dei dettagli e anche di puntiglio che sono il sale dello still life...
...a me lo scatto piace ...e ti faccio i miei complimenti

non puoi immaginare Fabio quanto ti sia grato per questo tuo apprezzamento...
Tutti i miei sforzi mi sembravano ormai vanificati dalle giuste osservazioni dei commentatori... ero sull'orlo del suicidio quand'ecco che tu, spirito salvifico, mi porti una boccata di ossigeno.

Messaggio modificato da effebi il Jan 16 2007, 04:52 PM