QUOTE(Seba_F80 @ Oct 11 2014, 08:35 PM)

Cosa dire, questo messaggio di Giancarlo è stato quasi una veggenza, una maledizione annunciata. Vivo ai castelli romani, ma sono siciliano, etneo più di preciso, ma questo non importa, in questo momento il mio pensiero va ai genovesi, come è andato ai toscani qualche settimana fa e nelle volte precedenti.
Il pensiero va sempre, per coloro che sono stati colpiti da qualcosa che penso non riesci ad immaginare se non ti ha impattato, ma questo pensiero, come tutti voi, vorrebbe smettere di andare.
Penso che la misura sia colma, che non è solo colpa delle bombe d'acqua ma di tanti fattori.
Ma poi mi fermo a riflettere e dico "ma cambierà qualcosa, stavolta?" Purtroppo tempo di conoscere la risposta.
E questo è veramente terribile.
Quante volte dovrà succedere ancora? In quante altre parti dovrà succedere? Quanti di noi riguarderà? Perchè lo avevano detto, anni fa, il bacino del Mediterraneo, e l'Italia, sarebbe stata protagonista di fenomeni meteorologici più violenti: causa del riscaldamento globale, ma non solo.
A complicarci la vita l'incuria verso il territorio.
Dove vivo temiamo il terremoto; come lo temevamo nella mia Riposto in Sicilia. L'Aquila è stato un esempio, ma il Colosseo, simbolo di questa città in cui vivo a ridosso, ci insegna che è come realizzi le cose che fa la differenza.
Se la natura di inc**zza davvero noi non siamo preparati; e l'assurdo è che lo sappiamo già prima. Sappiamo già prima di farlo che la barca messa in mare affonderà. Allora perché non farla più robusta, questa barca? Perché non muoversi già ora?
Io voglio vivamente sperare che questa di Genova sia l'ultima delle tristi notizie che ci tocca leggere, perché qualcuno, mosso da coraggio, inizi a cambiare le cose.
Un forte abbraccio a tutti voi genovesi
Seb
grazie Seb, vero, al mattino quando aprii questa discussione non era ancora successo nulla. Ma non ci voleva molto a temere il peggio.
Ormai siamo ritornati un po' come gli animali, le sciagure le sentiamo arrivare..... l'istinto ritorna...
Pensate che l'ARPAL aveva dato allerta 1 e non 2, come la logica diceva, bastava fare come me: guardare alla finestra.
Per fortuna questa volta c'è stato un solo morto perché l'esondazione è avvenuta di sera e la gente, visto il tempo da lupi era quasi tutta a casa!
Ma immaginate un attimo se fosse accaduta all'orario dell'uscita dalle scuole! Una strage.
A pensarci mi viene da star male!