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Storia Di Una Foto Sbagliata
sperando di non annoiare nessuno
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sfinge
Messaggio: #1
Siamo nel lontano 1990 o giù di li e la mia passione ha fotografica ha raggiunto l'apice.
Ho da poco comprato il mio sogno,l'ammiraglia Nikon del momento la F4S.
Parto con amici per fare qualche scatto, ero nel periodo del " mosso intenzionale " , e decido di andare a Monza dove, la settimana prima, entrando in una chiesa, avevo notato una splendida luce colorata che filtrava da un rosone.
Arriviamo,,decido di entrare da solo congedandomi momentaneamente dagli altri...ci si vede in giro dopo ,dico... e loro conoscendomi capiscono.
Entro, nella navata di sinistra c'è un gruppo con una guida.... ma dai proprio oggi penso !
Opto per la navata di destra e comincio a camminare verso l'altare.
Vedo subito la luce colorata che filtra dall'alto e mi sembra ancora più bella di come ricordavo, ho già in mano il " mezzo " quando alle mie spalle si avvicina un custode e mi dice cortesemente che non si possono fare foto vista la presenza in esposizione di alcuni oggetti della regina Teodolinda.
Spiego che non me ne poteva fregare di mono ma niente , irremovibile !
Ok,non scatto e lui se ne va.
Stavo per ritornare fuori ma l'occhio torna verso la luce e .. stupore... vedo una figura che prima non c'era seduta su una panca inondata da quella luce multicolore....ma dai Luca non vorrai andartene senza scattare lo sai che con i rimpianti non ci convivi... e allora cerco l'angolazione giusta, diaframma,pre messa a fuoco,la mano destra si muove per portare la macchine in posizione e ....
Resto impietrito!
In quell'istante l'uomo si accorge di me solleva il volto e mi guarda.
Aveva il volto della sofferenza e lacrime che scendevano sulle guance, mi ha fatto scivolare addosso il suo sguardo per una frazione di secondo e poi è tornato nel suo dolore.
Inutile dire che non ho potuto scattare, mi sono girato e incamminato verso l'uscita.
Ho ripreso a respirare solo fuori e a pensare a quanto "pezzo di m.... " ero stato.
Ero entrato per soddisfare un semplice bisogno " estetico "e non ero riuscito a dire una semplice parola di conforto o di accennare un semplice gesto umanonei confronti di una persona in difficoltà, io che sognavo il reportage, io che mi vedevo impegnato nel sociale io che raccontavo il disagio e le problematiche delle persone..... ma dove volevo andare!!!
Ritrovo gli amici e si va in un bar a bere un caffè.
Luca , li dietro ci sono dei muri con delle scritte,... devi vederli ! E la luce ,l'hai trovata ?
Ritorniamo verso la macchina.... stessa strada dell'andata..... la stessa chiesa.
Tolgo dalla spalla la Nikon e la do a Mau.
Ragazzi, aspettate un attimo dco, e rientro.
.... Ma dove vai.... ti stai convertendo ! ( gli amici )
La chiesa è più buia,il gruppo con la guida è andato,mi incammino di nuovo verso l'altare.
L'uomo è ancora li in una posizione quasi innaturale.....spossato dal suo dolore si è addormentato... la sensazione che provo è la stessa di prima, forse un mio piccolo gesto....Non lo disturbo... infilo la mano in tasca e tolgo la Minox,alzo e scatto...... a distanza di anni mi chiedo ancora perchè l'ho fatto.
Da allora ho provato solo in una occasione a fotografare persone in un certo tipo di contesto durante un viaggio in Romania qualche anno dopo, .... il risultato.... lasciamo perdere.....Mi scuso con chi di voi ha letto fino ad ora per aver abusato del vostro tempo ma mi chiedevo se qualcosa di simile poteva essere successo a qualcun altro un qualcosa che ha modificato il vostro fare fotografia.
Oggi, dopo anni , ho ripreso a fotografare ma nelle mie foto non riesco ancora a fare entrare l'elemento umano " fisico " riesco solo a suggerirne la presenza.
Un saluto e .... buona luce a tutti.


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