Torno or ora dalla splendida mostra ospitata alle Scuderie del Quirinale, in cui sono state esposte molte opere significative e "certe" del grande pittore milanese.
Senza parole...
Certo è che le sue opere giovanili lasciano molto a desiderare in quanto a composizione... :roll: . Prendete ad esempio: Canestra di frutta. Una semplice cesta che nonostante la quasi perfezione nel riprodurre anche i minimi particolari, lascia troppa aria inutile al di sopra di essa. A che serve? Io l'avrei ritagliata un filo :roll:
Anche nelle opere della maturità però si nota qualche difettuccio, soprattutto nelle alte luci. In alcune delle opere maggiori, si notano invero delle zone fortemente sovraeposte, soprattutto dove la luce colpisce le armature
. Sarebbe bastato in minimo di attenzione in più per poterle recuperare nel migliore dei modi
Per non parlare di alcuni tagli ai bordi dei quadri, gomiti o addirittura intere mezze figure malamente tagliate. Il difetto peggiore presente in quasi tutte le sue opere, credo risieda nella mancata apertura delle ombre, sempre chiuse e quasi al limite dell'illegibilità. Credo, alla fine, che una miglior tecnica avrebbe permesso al Maestro, di non cadere in alcuni peccatucci, veniali certo ma pur sempre presenti e che da uno come lui, sinceramente non mi sarei aspettato. Forse la sua precoce scomparsa non gli ha permesso di affinare alcune tecniche di base.
Credo valga comunque una visita e il costo del biglietto, non fosse altro per vedere se qualcuno la pensa in modo diverso dal sentir comune.
Messaggio modificato da Claudio Orlando il Mar 21 2010, 06:55 PM
Senza parole...


Certo è che le sue opere giovanili lasciano molto a desiderare in quanto a composizione... :roll: . Prendete ad esempio: Canestra di frutta. Una semplice cesta che nonostante la quasi perfezione nel riprodurre anche i minimi particolari, lascia troppa aria inutile al di sopra di essa. A che serve? Io l'avrei ritagliata un filo :roll:
Anche nelle opere della maturità però si nota qualche difettuccio, soprattutto nelle alte luci. In alcune delle opere maggiori, si notano invero delle zone fortemente sovraeposte, soprattutto dove la luce colpisce le armature


Credo valga comunque una visita e il costo del biglietto, non fosse altro per vedere se qualcuno la pensa in modo diverso dal sentir comune.

Messaggio modificato da Claudio Orlando il Mar 21 2010, 06:55 PM
Poverino, chissà che macchine usava il Caravaggio. Certo non una Nikon: non ci sarebbero stati tutti quei difetti
Straordinario pittore della luce!
Un saluto
Enrico

Straordinario pittore della luce!
Un saluto
Enrico
Ciao Antonio,
simpatica l'ironia di Claudio
I quadri di Caravaggio mi hanno sempre affascinato. Per l'uso della luce, lo possiamo considerare un fotografo ante litteram...
Per il canestro di frutta, è forse stato il primo a disegnare foglie appassite e mele macchiate. Non soggetti ideali, ma reali.
Straordinario! Qualche pennello e del colore... Niente VR, problemi di vignettatura, megapixel...
Tutto nel cervello e nella mano ed i miglioramenti, non da acquistare in negozio, ma con la riflessione ed il doro esercizio.
Sarà che ho ripreso i pennelli e le matite da quando sono in pensione?
Credo che studiare le opere pittoriche dei grandi non possa che aiutarci a fotografare meglio.
Buona luce
Enrico
simpatica l'ironia di Claudio

I quadri di Caravaggio mi hanno sempre affascinato. Per l'uso della luce, lo possiamo considerare un fotografo ante litteram...
Per il canestro di frutta, è forse stato il primo a disegnare foglie appassite e mele macchiate. Non soggetti ideali, ma reali.
Straordinario! Qualche pennello e del colore... Niente VR, problemi di vignettatura, megapixel...
Tutto nel cervello e nella mano ed i miglioramenti, non da acquistare in negozio, ma con la riflessione ed il doro esercizio.
Sarà che ho ripreso i pennelli e le matite da quando sono in pensione?
Credo che studiare le opere pittoriche dei grandi non possa che aiutarci a fotografare meglio.
Buona luce
Enrico
Visitata e goduta durante una piovosa mattina di maggio.
Mostra staordinaria per un pittore straordinario.
Unico appunto la non perfetta, secondo me, illuminazione della Conversione di Saulo, che non rendeva giustizia al dipinto.
Messaggio modificato da dade.nurse il Jun 30 2010, 09:51 PM
Mostra staordinaria per un pittore straordinario.
Unico appunto la non perfetta, secondo me, illuminazione della Conversione di Saulo, che non rendeva giustizia al dipinto.
Messaggio modificato da dade.nurse il Jun 30 2010, 09:51 PM
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Certo è che le sue opere giovanili lasciano molto a desiderare in quanto a composizione... :roll: .
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Certo è che le sue opere giovanili lasciano molto a desiderare in quanto a composizione... :roll: .
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Ciao Antonio,
simpatica l'ironia di Claudio
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Credo che studiare le opere pittoriche dei grandi non possa che aiutarci a fotografare meglio.
Buona luce
Enrico
simpatica l'ironia di Claudio

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Credo che studiare le opere pittoriche dei grandi non possa che aiutarci a fotografare meglio.
Buona luce
Enrico
Il dipinto è un'allegoria. Allude a temi religiosi, la vanitas, e alla natura effimera della vita con la presenza di frutti maturi ed altri marci. Il cesto sporge dal piano, quasi in bilico, verso l'osservatore in segno di offerta a simboleggiare il sacrificio di Cristo.
La metà superiore del quadro è tutta occupata dal colore giallo oro: allusione alla presenza divina che si contrappone alla natura terrena delle cose (riprendendo una tradizione bizantina).
La luce colpisce i frutti creando riflessi e bagliori (la luce divina si sofferma su ogni cosa), pervade interamente lo spazio e la canestra occupa solo la metà inferiore del dipinto.
Questi temi erano in auge a quel tempo: avrebbe senso proporli oggi? Chi afferrerebbe il concetto?
Messaggio modificato da cuomonat il Jul 13 2010, 11:50 AM
è sicuramente un grande artista!