I fine settimana di quest'ultimi 2 mesi, li ho trascorsi in giro per le spiagge della Sardegna a fotografare il mare.
Queste gite mi servivano per realizzare un piccolo servizio fotografico che una rivista di fotografia digitale (amatoriale) mi ha commissionato.
Chiaramente ero entusiasta della proposta e del lavoro che mi era stato offerto... ma ahimè! il risultato è stato disastroso... Ho cercato di fotografare il mare e quei paesaggi bellissimi, così come si presentavano, in modo totalmente banale e impersonale, volevo realizzare qualcosa che piacesse alla massa, qualcosa che andasse oltre il mio personale punto di vista.
Le foto son piaciute e a marzo verranno pubblicate sulla rivista, io quasi me ne vergogno, perchè quelle foto non le sento mie, non le sento vere... non mi piace fotografare il paesaggio così com'è e così come lo possono vedere tutti... nelle mie foto voglio dare il mio punto di vista, voglio che parlino per me.
forse è sbagliato questo modo di pensare, soprattutto se si parla di un lavoro commissionato, voi cosa ne pensate?

intanto vi mostro 2 scatti che ho fatto domenica con il mio personale punto di vista..

http://www.photo.net/photodb/photo?photo_id=2124544

http://www.photo.net/photodb/photo?photo_id=2124629

ciao a tutti!!

QUOTE (bluemonia @ Feb 12 2004, 01:59 PM)

il risultato è stato disastroso.......................................Le foto son piaciute e a marzo verranno pubblicate sulla rivista, io quasi me ne vergogno, perchè quelle foto non le sento mie, non le sento vere...

Secondo il mio personale punto di vista hai fatto esattamente il tuo dovere. Mi spiego: il lavoro ti era stato commissionato, quindi tu come esecutrice del lavoro, avevi l'obbligo prima di tutto di accontentare il richiedente/cliente. E sembra che tu ci sia riuscita in pieno, visto che il risultato è la pubblicazione. Il gusto personale in questi casi deve essere lasciato a casa o, scattare delle foto, che poi entreranno a far parte del tuo album personale come hai fatto molto bene dalle foto che ci hai mostrato.
Quando sarai Bluemonia affermata fotografa della carta stampata, potrai imporre il tuo gusto personale per ora accontentati di appagare quello degli altri. E per ora ci sei riuscita! Non è anche questa una bella soddisfazione?
Ciao

Hi Monia
...di questo ne abbiamo parlato un po' di tempo fa...è il grosso problema che si deve affrontare quando ci commissionano un prodotto fotografico.
Il cliente ha un'idea,ce la espone ,noi la realizziamo,ci pagano,punto fine del discorso.
è difficile proporre o imporre il proprio punto di vista...dipende dal cliente...dipende da noi...
...la prossima volta inserisci delle immagini tue tra quelle che ti hanno commissionato e guarda che cosa succede...magari il cliente preferisce il tuo punto di vista semplicemente perchè non ne conosceva altri al di fuori di quelli "standard"....

Ciao
Marco

n.b: mi sa che a maggio o a giugno faccio un salto in Sardegna per fare un po' di foto al Golfo di Orosei...

secondo me avresti dovuto farne 1 in 1 modo e 1a dal tuo punto di vista... questo x ogni luogo...
poi sarebbero stati loro a scegliere...
e credo ke avrebbero fatto 1 bel mix....

Cioa Monia..
Le foto le ho viste, male non sono..
Comunque, se ti devo dire la mia, le foto commissionate, io, le odio!!! Mi ricordo che l'anno scorso uno mi commissiono' un foto di un palazzo..ma..era brutto a tal punto che prova e riprova non ci cavai un ragnio da un buco!! allora..li dissi..fattela fare da un altro fotografo!! Vedi, Monia, io penso che la fotografia si un fatto personale, tu devi fotografare solo quando hai l'ispiazione giusta, quando vedi qualcosa che colpisce la tua fantasia, allora fai un lavoro creativo e riesci a trasmettere agli altri le tue emozioni..quelle che hai provato in quel preciso momento del click!!!Una foto imposta non e' una foto tua!!!! E' una foto di chi ti ha commissionato il lavoro! pero'..vallo a dire a chi con questo mestiere ci vive!!!......
Francesco Martini

Foto n. 1. Giudizio: Mah...
Foto n. 2. Giudizio: Bah...
Nel senso che immagini di questo tipo non puoi pretendere che ti vengano anche pagate da una azienda di promozione turistica o che altro.
Puoi certamente esporle in una tua personale ma non crdere che vengano recepite.
Però, se ti hanno dato felicità siine contenta e fiera. In fondo la fotografia è il tentativo di fermare una nostra emozione. Senza chiedere che altri la comprendano. O la vedano...
Ciao

Dg

La fortografia deve essere un Tuo modo di esprimere il"momento", trasmettendo " come già esposto" le Tue emozioni",
ritengo che solamente se la foto Ti appaga... sarà veramente Tua.
Non lavorare solo in base ai crismi del cliente, ma offrile qualcosa di veramente Tuo, solo così potrai dire che quanto pubblicato provviene non solo dalle Tue mani, ma dal profondo di Te stessa.
Marco

Buongiorno a tutti.

1. Se fotografi su commissione è giusto che tu fornisca il tipo di immagine più gradito al cliente. Anche perché se vuole la foto come dice lui è possibile che ci sia un motivo, che gli serva proprio fatta così. Ciò non toglie che tu possa anche fotografare come piace a te e proporre entrambe le soluzione, come ti ha suggerito qualcun altro. D'altronde “professionista” significa anche questo, saper dare al cliente ciò che desidera anche quando a noi non piace.

2. dicci dove potremo ammirare il resto del servizio. Magari scopriremo che sono belle anche le altre immagini.

3. Le due foto postate mi piacciono. Mi piacciono perché raccontano un luogo, una situazione (che più o meno tutti abbiamo vissuto in passato) attraverso l’isolamento di un dettaglio dal contesto, contesto che resta a margine, sfuocato sullo sfondo, e che viene ricostruito attraverso il richiamo alla memoria di situazioni simili a quelle che possiamo immaginare attorno al soggetto leggibile. Un approccio “minimale” (e mi consentite il termine) che personalmente gradisco molto e che credo non sia nemmeno tanto facile da sfruttare con successo.
Quindi complimenti.

Daniele.

Ciao e grazie a tutti per i consigli...

la mia non soddisfazione arriva dal fatto che il committente mi ha proposto il servizio dopo aver visto alcune mie foto, e dopo averne apprezzato l'originalità...

ed io come una cretina, anzichè approfittare di questa cosa, ho cercato di realizzare qualcosa di più standard. Non sono una professionista e scatto le mie foto con una compattina, quindi chiaramente non ci sia aspettava da me niente di che... cmq come dite voi, l'importante è che siano piaciute... la prox volta mi impegno di più!!!

Alcune foto le avevo pubblicate sul web x mostrarle all'editor della rivista, ecco gli indirizzi:
Foto 01

Foto 02

Chiaramente non mi fanno schifo tutte... cmq preferisco quelle della seconda presentazione.

ciao e ancora grazie!!!!

ciao Monia, prova a cercare "Omaggio al mare" di Philp Plisson, è un librone fotografico, che sono sicuro potrebbe aprirti nuovi orizzonti e suggerirti nuovi approcci....me l'hanno prestato la settimana scorsa e anche se non è il mio genere, mi ha davvero impressionato...

ciao!

Ciao Gabriele,
grazie per il consiglio, lo cercherò oggi stesso...

Mondadori, in caso volessi ordinarlo....ciao!

"Omaggio al mare" è splendido, ma costa un mutuo, puoi provare a cercare questo Rsf Plisson
Ciao

QUOTE (bluemonia @ Feb 13 2004, 05:49 PM)

Ciao e grazie a tutti per i consigli... la mia non soddisfazione arriva dal fatto che il committente mi ha proposto il servizio dopo aver visto alcune mie foto, e dopo averne apprezzato l'originalità... ed io come una cretina, anzichè approfittare di questa cosa, ho cercato di realizzare qualcosa di più standard. ..

Ciao Monia,
non entro nel vivo della questione ma mi chiedevo come mai una delle domande più frequenti che rincorrono il fotografo è il giudizio artistico sul lavoro.
Mi spiego: credo che fare una foto impegni sempre almeno una parte di noi. Difficile credere - per me - ad una estraniazione da ciò che si fà. Perfino gli operai alla catena di montaggio hanno comportamenti, reazioni ed interazioni diverse tra di loro, con il macchinario. Il mio gran-gran-gran-capo dice che uno nel lavoro esprime quel che ha, nel tempo libero (inteso come tuo tempo), esprime quel che è.
Ma questa mi suona più come una massima da ceo americano quale è lui, piuttosto che come perla di saggezza.
Insomma, il punto è: una foto è un pezzo di noi, nel bene o nel male. E' una parte che forse non sapevamo di avere. va bene la dissertazione tecnica, ma quella artistica mi lascia sempre perplesso.
Amo andare sulla spiaggia d'inverno appena posso e sedere e guardare il mare.
Scommetti che se mettiamo dieci, venti o più persone sedute a fare foto all' orizzonte, ognuno ci "vedrà" cose diverse?
Suona poi quasi paradossale parlare di valutazione superficiale (basata sull' immagine si direbbe in altri campi), per uno che fa foto. .
Posso concludere dicendo: fai le foto che senti di fare, così da riconoscerle come tue ovunque tu vada. Meglio essere apprezzati (poco) per quel che si è, che essere apprezzati (molto) per quel che non si è.

Complimenti per le foto e auguri per tutto il resto.
Francesco

QUOTE (robghb @ Feb 17 2004, 01:01 PM)

"Omaggio al mare" è splendido, ma costa un mutuo, puoi provare a cercare questo Rsf Plisson Ciao

Tutti i libri fotografici ben stampati, su carta seria e che pesano 10 chili costano tanto, è un prezzo in linea con l'editoria fotografica..

Purtroppo, aggiungo.

ciao