Grazie.
Tutto chiaro sul significato RR,
siamo giustamente sulla stessa linea,
ottima la precisazione riguardante la variazione effettiva dei millimetri/focale tra la minima maf e infinito,su certe lenti per nulla insignificante,
ringrazio e prendo nota dei preziosi dati in campo stampa,
pratica purtroppo per me ancora oscura.
saro
siamo giustamente sulla stessa linea,
ottima la precisazione riguardante la variazione effettiva dei millimetri/focale tra la minima maf e infinito,su certe lenti per nulla insignificante,
ringrazio e prendo nota dei preziosi dati in campo stampa,
pratica purtroppo per me ancora oscura.
saro
Grazie anche a voi forse son riuscito a riordinare un pò le mie idee dopo parecchio tempo. Speriamo che arrivino altri contributi sull'argomento, che non bastano mai per aiutarci a capire la materia.
Messaggio modificato da cuomonat il May 14 2012, 06:22 PM
Forse sarebbe giusto aggiungere un altra cosa: la focale dichiarata sull'obiettivo è misurata a infinito. Accorciando la distanza di ripresa (è vero che si riduce la PDC ma...) la focale effettiva si riduce, e questo è un fatto.
Più ti leggo e più ottengo notizie nuove. Ma sino ad ora ero convinto del contrario. Dalla equazione dei punti coniugati, io deduco che focheggiando a distanze inferiori dell'infinito, la lunghezza focale effettiva (detta distanza focale in quanto la lunghezza focale non varia), aumenta. Il piano a fuoco non si viene a creare dietro il piano che cade sulla lunghezza focale?
Più ti leggo e più ottengo notizie nuove. Ma sino ad ora ero convinto del contrario. Dalla equazione dei punti coniugati, io deduco che focheggiando a distanze inferiori dell'infinito, la lunghezza focale effettiva (detta distanza focale in quanto la lunghezza focale non varia), aumenta. Il piano a fuoco non si viene a creare dietro il piano che cade sulla lunghezza focale?
Giusto, non avevo inteso il riferimento agli IF.
Grazie ancora.
Giusto, non avevo inteso il riferimento agli IF.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
Perdona il ritardo. Non ho nozioni di optomeccanica ma, da quanto leggo, so che ormai tutti gli obiettivi, particolarmente zoom e macro (ma anche grandangoli fissi si avvantaggiano del CRC in casa Nikon per il controllo delle aberrazioni alle corte distanze di maf) vengono dotati di un gruppo flottante che porta variazioni della lunghezza focale anche significative sia nell'utilizzo pratico ( un es. inquietante il 70/200 VRII alla minima distanza risulta 135mm di focale massima) che nelle implicazioni qua in discussione.
Alcune formulette per il cacolo del circolo di confusione (coc), distanza iperfocale (H), profondita' di campo (pdc):
f: lunghezza focale in millimetri
d: diagonale sensore in millimetri
N: diaframma
D: distanza soggetto dalla fotocamera
H: distanza iperfocale
Dv: distanza vicino
Dl: distanza lontano
coc = d*0.2/325
H = (f*f)/(N*coc)
Dv = (H*D)/(H+D)
Dl = (H*D)/(H-D)
pdc = Dl-Dv
dove Dl (distanza lontano) viene interpretato come 'infinito' quando la distanza del soggetto e' superiore alla distanza iperfocale
f: lunghezza focale in millimetri
d: diagonale sensore in millimetri
N: diaframma
D: distanza soggetto dalla fotocamera
H: distanza iperfocale
Dv: distanza vicino
Dl: distanza lontano
coc = d*0.2/325
H = (f*f)/(N*coc)
Dv = (H*D)/(H+D)
Dl = (H*D)/(H-D)
pdc = Dl-Dv
dove Dl (distanza lontano) viene interpretato come 'infinito' quando la distanza del soggetto e' superiore alla distanza iperfocale