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Gianni Berengo Gardin
intervista
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Negativodigitale
Messaggio: #76
Immenso Attilio! guru.gif

Aggiungo solo questo, e lo dedico a GBG e, anche, a bertiandre:

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante la tua filosofia ne possa sognare" (W.S.)

Perchè quest'ansia di scindere, di catalogare, di dividere?
rolleyes.gif

Paolo
Giorgio Baruffi
Messaggio: #77
Attilio sei il mio mito!!! laugh.gif
dottor_maku
Messaggio: #78
QUOTE(FZFZ @ Aug 17 2010, 07:36 PM) *
Grazie dell'omaggio! smile.gif
Molto , molto carina la foto
Ed in effetti la GRD 2 l'ho rivenduta a suo tempo (mi sono comunque pentito, ahimè) , la GRD non ci penso neanche lontanamente a venderla...
Pollice.gif

La uso esclusivamente in b&n....divertentissima, davvero!
Ho visto stamparci addirittura un 100 x 100 cm , splendido davvero


grazie! molte volte faccio l'accoppiata f100+501.8d e ricoh grd e non mi manca nulla.


QUOTE
Ad ogni modo...sogno una GRD 4 , sempre con un 28 fisso , con sensore esclusivo per riprese in b&n , senza nessun filtro di riduzione del rumore
A quel punto chissà...potrei pensare di pensionare la GRD (oramai a 50.000 scatti...)
Ma credo che non sarei l'unico ad amare , letteralmente, una follia del genere...


ah tu dici un sensore studiato solo per il BN. beh io penso che la GRD1 lo sia... involontariamente.


QUOTE
Riguardo Hypstamatic non nascondo che mi ci sto divertendo tantissimo e sto pensando ad un progetto da fare con l'iPhone 4 ed Hypstamatic
Verrò crocefisso in sala mensa per tutto ciò, probabilmente...
laugh.gif


facci vedere le foto e poi vediamo se preparare o meno il patibolo smile.gif
scherzi a parte, il tuo approcio mi sembra sensato. nel senso... ho un'idea di risultato finale, ho il mezzo che me lo permette, lo uso. oppure al contrario: ho visto un mezzo che mi spinge in quella direzione o mi ispira determinati risultati.

invece i miei contatti facebook fanno la foto, che so, al loro gatto, con effetti Hipstamatic. rimane la foto del loro gatto... un po' sgarrupata. bello il gatto, è un amore, la foto la prossima volta mandala a alla tu' mamma. biggrin.gif

in piena bulimia digitale ho scattato qualche foto al mio gatto, ora me ne pento amaramente.

tornando alle hipstamatic, per quanto sia una idea interessante è limitata dal fatto che gli effetti a disposizione sono relativamente pochi, molte volte inutilmente randomici e si finisce per vedere gli stessi effetti reiterati.
riassunto: il senso di "artefatto" alla lunga prevale inesorabile. (tutto soggettivo ovviamente)

nella lomografia medio formato invece, le aberrazioni (lente e pellicola, magari qualche bella infiltrazione di luce asfregio) hanno un sapore tutto diverso, indubitabilmente autentico, e non mi hanno mai annoiato.
bertiandre
Banned
Messaggio: #79
QUOTE(stefanocucco @ Aug 17 2010, 02:04 PM) *
ma per piacere....

perchè quelli che metti davanti ad una D3 non sono obiettivi laugh.gif laugh.gif laugh.gif

le foto di Steve Mc Curry con la digitale non sono foto?? l'hai sparata grossa...e penso che tu sia qui solo per questo per alzare un polverone....e mannaggia a me che ti rispondo pure cerotto.gif


anche il videocitofono di casa mia ha l'obiettivo
bertiandre
Banned
Messaggio: #80
QUOTE(FZFZ @ Aug 17 2010, 02:31 PM) *
Prima della cultura, da imparare , c'è il rispetto e l'educazione per il prossimo e delle idee altrui

Che poi Gardin dimostri ancora una volta tutti i suoi enormi limiti (per me è sempre stato un fotografo di "provincia" , a differenza di Giacomelli...) di non riuscire a comprendere l'ovvia evoluzione della fotografia , e di non riuscire a distinguere la differenza e le interconnessioni che passano tra linguaggio , tecnica e tecnologia...bhè mi spiace per la sua miopia
Per "democratizzazione" del digitale si intende l'enorme diffusione che questa tecnologia ha avuto verso una massa enorme di persone
E se ci si muovesse BENE , innanzitutto con strumenti CULTURALI adeguati, questa sarebbe un'occasione più unica che rara
Questo forum ed altri sono una dimostrazione che , comunque, qualcosa di buono ne viene comunque fuori
Che il digitale ha portato una grande massa di informazioni disponibili al pubblico
Informazioni di facile accesso
Certo servirebbe parecchio di più , nuovi sforzi , per evitare nuovi pericoli che questo panorama inedito comporta....ma questo è tutt'altro discorso , assai lontano dalla cecità del "Berengo" nazionale...
Ma cosa me ne frega se è più o meno laboriosa una o un'altra strada?
Il risultato per me è la stampa
E le stampe sono ottime , non c'è nulla da fare
E quel che conta è il contenuto, il resto è aria fritta
Tecnica tecnologia e linguaggio sono cose diverse , in parte slegate tra loro , in parte interconnesse
La vera differenza la fa COME SI USA IL MEZZO , nient'altro
Il mezzo tecnologico , da solo , non è discriminatorio di NULLA
E del resto la fotografia è sempre stata interpretazione del reale, non riproduzione (in Italia ci arriveremo? Chissà...)
Cambiano i mezzi, cambia la tecnica (da camera oscura a camera chiara , con la stessa identica dignità...) , cambiano i linguaggi, ma è sempre Fotografia
Il rischio del digitale , in realtà , è proprio l'omologazione , la standardizzazione eccessiva dei linguaggi dei diversi generi fotografici
Dovuta ad un appiattimento culturale , la tecnologia non c'entra una mazza
E dei profitti della tal azienda...non me ne può sbattere di meno, non ci perdo proprio tempo a pensarci, mi interessa altro...
La caccia alle streghe dei "pellicolari" intransigenti ha, francamente , rotto un po' e già da parecchi anni
Ma non si rende davvero conto, Gardin e similari, di essere un grandissimo miope , e null'altro?
Quando leggo certe cose mi passa proprio la voglia di scattare in pellicola, nel "piccolo club snobbistico di provincia..."
Davvero chic, complimenti.
Con la chicca finale delle pellicole tarocche da 1 € che per un dilettante possono andare bene...
Cominciasse a farsele andare bene per lui
Da sentirsi male

cerotto.gif
Quanta arroganza...
Facile arrivare a dei giudizi superficiali come i tuoi o come quelli di Gardin
Molto meno facile essere umili e chiedersi se siamo noi a difettare di qualche chiave interpretativa , o di sensibilità , o di cultura o di quel che vuoi, per arrivare a comprendere qualsiasi cosa



Definire Gardin un fotografo di provincia mi sembra una cosa semplicemente insensata ....
Scusi ma è lei ad non aver capito un fico secco , la fotografia non ha bisogno di nessuna ovvia evoluzione perchè è un mezzo di espressione artistica universalmente riconosciuto come tale proprio perchè ha una tecnica proria ed un proprio linguaggio espressivo (tratto dal "Manuale della fotografia" del grande critico fotografico Renzo Chini , testo adottato in diverse corsi universitari di fotografia ), quindi ha ragione Gardin e lei è un'ignorante , (nel senso che non ha cognizione degli argomenti trattati.
Certo è vero ci sono pellicole da un euro che se trattate nel modo corretto danno grandi risultati, è snob consigliarle a chi ha problemi di budget? per me no

QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 12:50 AM) *
Definire Gardin un fotografo di provincia mi sembra una cosa semplicemente insensata ....
Scusi ma è lei ad non aver capito un fico secco , la fotografia non ha bisogno di nessuna ovvia evoluzione perchè è un mezzo di espressione artistica universalmente riconosciuto come tale proprio perchè ha una tecnica proria ed un proprio linguaggio espressivo (tratto dal "Manuale della fotografia" del grande critico fotografico Renzo Chini , testo adottato in diverse corsi universitari di fotografia ), quindi ha ragione Gardin e lei è un'ignorante , (nel senso che non ha cognizione degli argomenti trattati.
Certo è vero ci sono pellicole da un euro che se trattate nel modo corretto danno grandi risultati, è snob consigliarle a chi ha problemi di budget? per me no
rik.dp
Iscritto
Messaggio: #81
QUOTE(Negativodigitale @ Aug 17 2010, 11:08 PM) *
Immenso Attilio! guru.gif

Aggiungo solo questo, e lo dedico a GBG e, anche, a bertiandre:

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante la tua filosofia ne possa sognare" (W.S.)

Perchè quest'ansia di scindere, di catalogare, di dividere?
rolleyes.gif

Paolo

Ma è così complicato ammettere che la tecnica digitale è altra cosa rispetto al tradizionale supporto chimico?
Sono due tecniche diverse e per tanti aspetti neppure paragonabili.
La rozza assurdità sta nel fatto di considerarel'una l'evoluzione dell'altra: bene così non è!!!!
L'evoluzione della tecnica tradizionale è stata è e sarà nel progredire della qualità delle ottiche, dei supporti di impressione, di stampa nonchè nelle migliorie dei composti chimici.
Il digitale non migliora la stampa su carta baritata o lo sviluppo di una Hp5.
Il digitale ha come centro del suo universo il sensore della fotocamera, gia l'obbiettivo(fondamentale nella chimica) è qui ridotto al ruolo di sparring partner.
Da questa banale constatazione si può vedere quanto le due tecniche siano imapragonabili o se si vuole farlo lo si puo fare per prendere coscenza della loro diversità.
Ora sulla qualità, nitidezza,latitudine di posa ecc ecc, non voglio addentrarmi ognuno rimanga delle proprie convinzioni, vorrei però invitarvi a proiettare una dia fatta con Velvia 50 magari in formato 6x6 magari con uno zaiss 50 cromato della serie T.
Poi, per gioco, usando una D3 magari con uno dei costosissimi vetri grandangolari realizzato dalla casa nipponica esclusivamente per il digitale, si provi a stampare la stessa immagine usando il migliore dei plotter: il risultato del confronto vi assicuro sarebbe strupefacente.....a quelle grandezze in uno dei due casi si potrebbe usare l'immagine per giocarci a scacchi.....a voi indovinare quale.....

(ps prevedo gia la risposta di qualc'uno che citerà la tecnica dell'interpolazione: vero esiste tale tecnica ma come dice la parola stessa tale tecnica aagiunge/o toglie/secondo algoritmi matematici alla pura realtà, non è un'altra prova questa che le due tecniche sono semplicemnte diverse???)
bertiandre
Banned
Messaggio: #82
[quote name='if65' date='Aug 17 2010, 03:01 PM' post='2102710']
Salgado usa anche una Leica M9. Ma naturalmente nemmeno lui sa quello che sta facendo; è diventato commerciale in modo imbarazzante.
P.S.
Sarò sicuramente un'analfabeta dell'immagine, ma personalmente ho sempre considerato GBG come la scopiazzatura nostrana di H. C. Bresson. Ma io non capisco una xxx, per cui non faccio testo.

Mi domando però come mai la moderazione lasci ancora tutto questo spazio a un "signore d'altri tempi" come Monsieur Bertiandre. Per un pò può anche essere tutto sommato divertente, ma alla lunga....

Prima di rispondere legga quello che scrivo , io ho detto che il fotografo del national g. del quale si parlava prima SA? benissimo quello che fà , lei mi fa dire il contrario .... Lo stesso vale per Salgado e certo anche lui è un grande fotografo che sà ciò che fà , è ben sistemato nel business dell'immagine è titolare di una grande agenzia che gestisce i suoli lavori è certamente un fotografo commerciale , mi risulta abbia firmato anche importanti campagne pubblicitarie ed ha sempre avuto dei bei contratti pubblicitari con Leica e guarda caso ha preso in mano la M9 per convincere molti gonzi , che, al contrario di lui non sanno bene cosa fanno , a comprarla .
Mi complimento infine con la sua fine critica rivolta a Gianni Berengo Gardin definendolo come lo scopiazzatore nostrano di Cartier Bresson , sarebbe come dire che Mario De Biasi e il gruppo di Epoca erano gli scopiazzatori dei fotografi americani della Farm administration. Se il lei rappresenta il livello culturale raggiunto dalla fotografia amatoriale italiana , dal gruppo la Gondola dei primi anni 60 ad oggi abbiamo fatto un bel salto in avanti non c'è che dire

bertiandre
Banned
Messaggio: #83
QUOTE(Good Morning @ Aug 17 2010, 04:00 PM) *
Però questa cosa della pellicola e del suo "atavic" fascino può giocare a nostro vantaggio... nell'ultimo lavoro alcuni scatti fatti in chiesa senza flash erano un pò rumorosi giustamente e ho deciso di convertirli in BN e aggiungeerci un pò di grana pellicola, un pò di contrasto e il gioco è fatto... quando hanno chiesto come mai quell e foto fosserò così ho detto ...sono scattate in pellicola non in digitale (perchè di fianco alla D3 avevo poretato una F80 per vedere se ne cavavo qualcosa edi in effetti alcuni scatti in pellicola sono stati fatti davvero...). E' bastato questo per far innamorare gli sposi di queste fotografie francamente un pò "inutilizzabili" diciamo... ci hanno visto il fascino della pellicola ma solo dopo che avevo detto loro una bugia! Per correttezza ed etica poi ho fatto chiarezza dicendo quali erano in pellicola e quali in digitale, non vorrei pensanste male...ma meditate gente meditate! sono piaciute le foto digitali "pellicolizzate" e non quelle in pellicola che formalmente erano fatte bene.... quindi ... la pellicola ci può sempre servire in questi casi! ahahahhahahahahaha

CERTO CHE SE QUEI CAPOLAVORI INVECE DI FARLI VEDERE AGLI SPOSINI CHE PROBABILMENTE NON HANNO MAI VISTO UNA STAMPA FINE ARTLE FACEVA VEDERE A UN CIECO IL GIOCHINO SAREBBE RIUSCITO MEGLIO , SE LE AVESSE FATTE VEDERE A FAUSTO DONNINI NOTO FOTOGRAFO STAMPATORE FIORENTINO LE AVREBBE RISO IN FACCIA .
rik.dp
Iscritto
Messaggio: #84
Ultima chiosa su Gardin: in Italia abbiamo il brutto vizio di screditare ciò che di bello abbiamo,o chi porta lustro al nostro paese: abbiamo ucciso Pantani ma incensato Armstrong, abbiamo esposto al pubblico ludibrio Sofia Loren Pavarotti e Valinto Rossi,portimao i nostri figli al McDonald perchè è l'evoluzione del pane e prosciutto, bene, ora diamo, anche se velatamete, del vecchio retrograda rincoglionito ad un maestro che il mondo ci nvidia, colpevole del solo fatto di osservare e dire semplicemnete quella che è una incontrovertibile oggettiva verità.
bertiandre
Banned
Messaggio: #85
QUOTE(_Led_ @ Aug 17 2010, 04:48 PM) *
Guarda meglio allora.

E soprattutto tieni presente che della grandezza di Mozart, tra i suoi contemporanei, erano ben consci Salieri e pochi altri, forse nessuno.
Io...si.
E che ci fai allora su questo forum di perdigiorno?
Io mica perdo tempo su forum di ingegneria chimica e management...
Uhm...le contraddizioni che hai infilato in questo centinaio di parole mi aprono interi universi logici al cui solo pensiero un senso di vertigine mi pervade.
Dovrò studiare a fondo 'sto fine settimana: Picasso può attendere.
Sarà fatto, aggiungo un solo punto a cui tengo: proprio perché trastullo, ti assicuro che NON ho fatto alcuna fatica/sacrificio nel comprare la mia D700.
Se quello fosse stato per me un sacrificio sarei da ricoverare.

Per finire mi complimento anche con te per avermi fatto passare 'sta mezza giornata in allegria e contraccambio con tutto il cuore l'augurio di felicità, che è la cosa più importante.
Ciao, marco.



LEI MI DICE DI GUARDARE MEGLIO MA NON MI RISPONDE E NON FA IL NOME DEL NUOVO MOZART DIGITALE .....

PERò GLI ALTRI MI PARE SIANO BEN VISIBILI .
IO NON RITENGO COMUNQUE DI PERDERE TEMPO SU QUESTO FORUM
IL FATTO CHE LEI NON HA ACQUISTATO CON SACRIFICIO LA DIGITAL NON DEPONE A SUO FAVORE PER QUANTO RIGUARDA LA SUA ANSIA CREATIVA ......
PER ESEMPIO , (IO LE FACCIO I MIEI ESEMPI)
E' RISAPUTO CHE ALEXEY TITARENKO DURANTE I DURI ANNI DI CRISI DEL POST COMUNISMO IN RUSSIA SI PRIVAVA DEI BENI DI PRIMA NECESSITA' PER COMPRARE LA CARTA DA STAMPA
SE LEI RAPPRESENTA LA MASSA DEI CREATIVI CHE LA DEMOCRATIZZAZZIONE DEL DIGITALE HA AVVICINATO ALLA RICERCA FOTOGRAFICA , FRANCAMENTE PREFERISCO LA DITTATURA DELL'ANALOGICO
Negativodigitale
Messaggio: #86
QUOTE(rik.dp @ Aug 18 2010, 01:05 AM) *
Ma è così complicato ammettere che la tecnica digitale è altra cosa rispetto al tradizionale supporto chimico?
Sono due tecniche diverse e per tanti aspetti neppure paragonabili.
...


Ti ringrazio dell'obiezione, ben posta.
Il problema è che, al netto di impieghi ahimè, molto rari ormai, la filiera dell'analogico va spesso ad intersecarsi con il digitale, ed allora iniziano i problemi.

A livello industriale (absit iniutia verbis) delle stampe in grande formato tutte analogiche oramai ce ne facciamo pochino.
Il vento è girato, non c'è nente da fare, e con buona pace dei nostalgici. Gardin compreso.

Io, comunque, mi tengo stretta la mia F5, non si sa mai, girasse di nuovo il vento.
rolleyes.gif

Saluti.
Paolo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #87
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 12:52 AM) *
Definire Gardin un fotografo di provincia mi sembra una cosa semplicemente insensata ....
Scusi ma è lei ad non aver capito un fico secco , la fotografia non ha bisogno di nessuna ovvia evoluzione perchè è un mezzo di espressione artistica universalmente riconosciuto come tale proprio perchè ha una tecnica proria ed un proprio linguaggio espressivo (tratto dal "Manuale della fotografia" del grande critico fotografico Renzo Chini , testo adottato in diverse corsi universitari di fotografia ), quindi ha ragione Gardin e lei è un'ignorante , (nel senso che non ha cognizione degli argomenti trattati.
Certo è vero ci sono pellicole da un euro che se trattate nel modo corretto danno grandi risultati, è snob consigliarle a chi ha problemi di budget? per me no


Non c'è alcun bisogno di darmi del "lei"

Questo atteggiamento , quest'intervista dimostra tutto quel che intendo per "provinciale"
Nessuna forma di comunicazione , in particolar modo l'arte , è immobile
Ma è semplicemente un'evoluzione continua , un essere in divenire , un mutamento assolutamente costante

Questo per il linguaggio
In un'arte come quella fotografica è altrettanto ovvio che nell'intreccio funzionale tra linguaggio (formale , estetico, etc) e tecnica anche la tecnologia e l'evoluzione tecnologica ha il suo peso

Negarlo, ancora, è solo cecità
O , nella migliore delle ipotesi, una provocazione sterile

Non esistono bibbie assolute , non lo è neanche il manuale del Chini che non ha un valore assoluto , ma relativo anche in considerazione di quando è stato scritto , del contesto storico , insomma (fine anni 60 se non erro...o sbaglio?)

Questo senza contare che la fotografia è un'arte relativamente giovane (sia perché è poco che è considerata "arte" , sia perché rispetto ad altre forme espressive è davvero giovane...) e questo comunque implica un percorso di ricerca assolutamente ancora agli albori
Mi pare normale che in un simile contesto che le regole del linguaggio di quest'arte siano in costante mutamento , così come i mezzi tecnici, così come (parzialmente ) la tecnica

Mi spiace ma ho sempre ritenuto che a Gardin mancasse del tutto il respiro internazionale , chessò, di un Giacomelli

Le foto di GBG sono belle foto, senza dubbio
Ma nulla che non abbia visto da altri autori, con ben altra forma e ben altra profondità di visione
La forza di Mario Giacomelli è , secondo me, la capacità di far vedere la sua poetica , la sua anima in ogni foto
La poetica di Giacomelli è evidentissima , potente , indiscutibile
Le foto di Gardin , ripeto, avrebbe potuto scattarle anche qualcun'altro
Con ben altra forza (penso ad Erwitt e Bresson , tanto per citare due che Gardin riprende alla grande...Erwitt sopratutto per alcuni canoni estetici....) ed efficacia
Di Bresson gli manca del tutto l'enorme complessità formale delle sue composizioni, anche questo , ai miei occhi, pare evidente


Questo è solo il mio pensiero

A differenza tua non nego la possibilità che possa essere IO a non capire GBG
Anche se , ripeto, mi pare evidente , nella sua produzione , che rispetto ai più grandi gli manca parecchia...significatività
Ma l'arte è lo spazio-punto di incontro tra l'opera dell'artista e la percezione del fruitore...quindi è ovvio che si parla di una soggettività assoluta
Sono spesso vicino molto ai concetti di Gombrich , per capirci...ma non solo, per carità


Suggerire che "per un dilettante possono andar bene le pellicole tarocche" mi da parecchio fastidio
Mi sembra il professorino sul piedistallo...spiacente
Le usasse lui le pellicole tarocche , a quel punto può consigliarle con molta ma molta più coerenza...


Federico
bertiandre
Banned
Messaggio: #88
[quote name='Franco_' date='Aug 17 2010, 08:47 PM' post='2103062']
Discussione interessante... mano male che Dante Alighieri non è un nostro contemporaneo, altrimenti la Divina Commedia sarebbe stata una poesiuola da 4 soldi perchè scritta tramite un computer... ma per piacere... dry.gif
[/quot
IL PARAGONE TRA LA MACCHINA FOTOGRAFICA E LA MACCHINA DA SCRIVERE SI FACEVA PRIMA QUANDO NON C'ERA LA COMPUTER GRAFICA PER FAR CAPIRE CHE ERA ASSURDO INTAVOLARE DISCUSSIONI TRA CHI USAVA NIKON E CHI LEICA .... ADESSO IL PARAGONE E' TRA CHI USA IL PENNELLO E CHI DIPINGE A SPATOLA!!!
ADESSO C'E' CHE CON UNA COSA SI FA FOTOGRAFIA CON L'ALTRA SI FA IMMAGINE .... SE LEGGE CON ATTENZIONE LO SPIEGA BENE GBG NELLA SUA INTERVISTA .
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #89

QUOTE(rik.dp @ Aug 18 2010, 01:25 AM) *
Ultima chiosa su Gardin: in Italia abbiamo il brutto vizio di screditare ciò che di bello abbiamo,o chi porta lustro al nostro paese: abbiamo ucciso Pantani ma incensato Armstrong, abbiamo esposto al pubblico ludibrio Sofia Loren Pavarotti e Valinto Rossi,portimao i nostri figli al McDonald perchè è l'evoluzione del pane e prosciutto, bene, ora diamo, anche se velatamete, del vecchio retrograda rincoglionito ad un maestro che il mondo ci nvidia, colpevole del solo fatto di osservare e dire semplicemnete quella che è una incontrovertibile oggettiva verità.



Posso stare qui a parlare di Giacomelli o di altri autori italiani che trovo davvero geniali
L'atteggiamento anti nazionalistico di cui parli non ha , quindi, nulla a che vedere con la visione che ho di questo autore

Oppure potrei parlare anche peggio di Oliviero Toscani
Non di certo per esterofilia , non è di certo il mio atteggiamento


Buone foto

federico
Attilio PB
Messaggio: #90
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 12:52 AM) *
Definire Gardin un fotografo di provincia mi sembra una cosa semplicemente insensata ....
Scusi ma è lei ad non aver capito un fico secco , la fotografia non ha bisogno di nessuna ovvia evoluzione perchè è un mezzo di espressione artistica universalmente riconosciuto come tale proprio perchè ha una tecnica proria ed un proprio linguaggio espressivo (tratto dal "Manuale della fotografia" del grande critico fotografico Renzo Chini , testo adottato in diverse corsi universitari di fotografia ), quindi ha ragione Gardin e lei è un'ignorante , (nel senso che non ha cognizione degli argomenti trattati.
Certo è vero ci sono pellicole da un euro che se trattate nel modo corretto danno grandi risultati, è snob consigliarle a chi ha problemi di budget? per me no


Abbi pazienza bertiandre, al di là del fatto che ognuno di Gardin pensa quello che desidera, ma ha mai fatto caso che la tecnica fotografica ed il linguaggio non varia al variare del mezzo? La tecnica tra pellicola e digitale non varia affatto, non varia soprattutto piu' di quanto non cambi in funzione di che pellicola usiamo... com'è pensabile mettere in un unico calderone Pan-F, Tri-x, Neopan, Delta, Velvia, Provia, Kodachrome, Astia, Superia, Portra, Gold..., materiali con tecniche di esposizione completamente diversi, tecniche di sviluppo completamente diverse, tecniche di fruizione completamente diverse, accomunandole sotto la generica definizione di "pellicola" e contrapporla al "digitale" che per tecnica di esposizione, fruizione e stampa è molto piu' vicina ad alcune "pellicole" rispetto a quanto queste ultime non siano vicine ad altre "pellicole"...
Ma com'è pensabile accomunare una Delta 3200 ad una Velvia 50? Non hanno nulla in comune, nulla di nulla, non si espongono nello stesso modo, non si sviluppano nello stesso modo, non si stampano nello stesso modo, non si fruisce dell'immagine nello stesso modo, eppure vengono accomunate...
Linguaggio: ok, raccontami come il linguaggio di questo scatto sarebbe radicalmente diverso in digitale e come si perderebbe del tutto la sua forza comunicativa

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

sono davvero curioso di apprendere..., sai è uno scatto che conosco molto bene, ho letto quasi tutto cio' che è stato scritto su questo scatto, dai commenti dell'epoca a quelli dell'autore, dalle analisi sociologiche a quelle politiche, le considerazioni dei colleghi presenti sul posto, perfino le considerazioni psicologiche fatte a posteriori sull'autore e le sue vicende umane, magari scopro qualcosa di ancora nuovo...
Invece di parlare in astratto, parlami di uno scatto concreto, ammesso che ci sia qualcosa da dire...

Ciao
Attilio

P.S.: per chi non lo conosca, è uno scatto di Kevin Carter (a mio avviso uno dei piu' grandi reportagisti che abbiamo avuto nel recente passato, morto suicida tre mesi dopo aver vinto il Pulitzer con quello scatto), scattato in Sudan durante una grave siccità.
bertiandre
Banned
Messaggio: #91
QUOTE(Negativodigitale @ Aug 18 2010, 01:38 AM) *
Ti ringrazio dell'obiezione, ben posta.
Il problema è che, al netto di impieghi ahimè, molto rari ormai, la filiera dell'analogico va spesso ad intersecarsi con il digitale, ed allora iniziano i problemi.

A livello industriale (absit iniutia verbis) delle stampe in grande formato tutte analogiche oramai ce ne facciamo pochino.
Il vento è girato, non c'è nente da fare, e con buona pace dei nostalgici. Gardin compreso.

Io, comunque, mi tengo stretta la mia F5, non si sa mai, girasse di nuovo il vento.
rolleyes.gif

Saluti.
Paolo

lei pensa che grandi personalità della fotografia come Mario Giacomelli e lui era un poeta e di poeti ne nascono pochi , avrebbe cambiato il suo mezzo espressivo , (la sua vecchia 6x9 modificata )per il solo fatto che il potere mediatico delle multinazionali dell'informatica ha manipolato la mente della cloaca intesa come la massa più manipolabile ???
Lei aspetta che giri il vento? ma che vento aspetta scusi? aspetta una gratificazione esterna ? una nuova moda ? una autorizzazione da chi?
L'unico vento che deve trascinarla deve venire da lei stesso dal suo sgomento creativo e lei deve scegliere il mezzo che più ama sia la pellicola , la creta , il pennello , il marmo , il legno ....... certo con i processori e i programmi della computer grafica la vedo dura rolleyes.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #92
QUOTE(rik.dp @ Aug 18 2010, 01:05 AM) *
Ma è così complicato ammettere che la tecnica digitale è altra cosa rispetto al tradizionale supporto chimico?
Sono due tecniche diverse e per tanti aspetti neppure paragonabili.
La rozza assurdità sta nel fatto di considerarel'una l'evoluzione dell'altra: bene così non è!!!!
L'evoluzione della tecnica tradizionale è stata è e sarà nel progredire della qualità delle ottiche, dei supporti di impressione, di stampa nonchè nelle migliorie dei composti chimici.
Il digitale non migliora la stampa su carta baritata o lo sviluppo di una Hp5.
Il digitale ha come centro del suo universo il sensore della fotocamera, gia l'obbiettivo(fondamentale nella chimica) è qui ridotto al ruolo di sparring partner.
Da questa banale constatazione si può vedere quanto le due tecniche siano imapragonabili o se si vuole farlo lo si puo fare per prendere coscenza della loro diversità.
Ora sulla qualità, nitidezza,latitudine di posa ecc ecc, non voglio addentrarmi ognuno rimanga delle proprie convinzioni, vorrei però invitarvi a proiettare una dia fatta con Velvia 50 magari in formato 6x6 magari con uno zaiss 50 cromato della serie T.
Poi, per gioco, usando una D3 magari con uno dei costosissimi vetri grandangolari realizzato dalla casa nipponica esclusivamente per il digitale, si provi a stampare la stessa immagine usando il migliore dei plotter: il risultato del confronto vi assicuro sarebbe strupefacente.....a quelle grandezze in uno dei due casi si potrebbe usare l'immagine per giocarci a scacchi.....a voi indovinare quale.....

(ps prevedo gia la risposta di qualc'uno che citerà la tecnica dell'interpolazione: vero esiste tale tecnica ma come dice la parola stessa tale tecnica aagiunge/o toglie/secondo algoritmi matematici alla pura realtà, non è un'altra prova questa che le due tecniche sono semplicemnte diverse???)



Innanzitutto definire l'ottica come uno "sparring partner" significa solo avere parecchie idee confuse

L'ottica rimane sempre il primo e più importante passaggio per la luce
Le enormi differenze di resa tra una lente seria ed un plasticotto stanno li a dimostrarlo
Ma anche tra lenti "pro" di diverso livello possono esserci differenze evidentissime

L'ultimo baluardo della pellicola sono le proiezioni...ma anche li in campo professionale i passi in avanti nel digitale sono innegabili
Personalmente ho potuto proiettare delle mie foto all'Auditorim di Roma su uno schermo di ben oltre i 20 metri di lunghezza (chiaramente con proiettori non pensabili per un uso amatoriale...)
Piano piano la tecnologia diventerà più accessibile e sparirà anche questo vantaggio

Per le stampe di grande formato il vantaggio del chimico è già morto da tempo

Ma quale interpolazione...le tecnologie di stampa sono tantissime
Con la Lambda , ad esempio, ottieni stampe impensabili senza interpolare alcunchè...
Ma anche senza ricorrere alla lambda il digitale consente ingrandimenti maggiori con una nitidezza maggiore
Il chimico manterrà ancora qualche vantaggio (pochi, per la verità...) come una profondità del colore ancora ineguagliata (ma l'ultima generazione di macchine professionali è vicinissima...)

Però...ad oggi da un 35 mm una stampa di due metri ottima non ce la tiri fuori
Da una D3 o una D3X l'ho fatto e l'ho venduta...e non al primo sprovveduto che passava per strada... rolleyes.gif

Sulla D3 , infine, non ci vanno le ottiche pensate "per il digitale"...che non esistono, peraltro...sono lenti pensate per un formato inferiore, il che è molto diverso...


Ma sopratutto...una cosa è la tecnica , un'altra la tecnologia, un'altra è l'arte fotografica (che rimane la stessa nei due mondi) ed un'altra ancora è il linguaggio di quest'arte ( che continua ad evolversi , specie nel digitale perché la realtà del chimico è una nicchia sempre più ristretta...)
Quello che cambia è SOLO la tecnologia e qualcosa di tecnica, stop (la maggior parte dei principi sono uguali, comunque)

Resta il fatto , che Gardin cerca miseramente di negare, è che tra chimico e digitale , sempre di FOTOGRAFIA si tratta

Ed il benemerito fotografo dovrebbe anche notare un'altra cosa...
L'opera di Salgado, "La mano dell'uomo"--Workers è probabilmente l'opera spartiacque tra il reportage storico (quello di GBG) e quello moderno che si distingue essenzialmente per un motivo: le suggestioni diventano quasi più importanti della struttura narrativa della storia stessa....è un pochino come la spettacolarizzazione dell'informazione...ma qui rischiamo di entrare in un discorso lunghissimo e complicatissimo...

Resta il fatto che il digitale con questa diversa struttura del linguaggio fotografico NON HA NULLA A CHE FARE

Il modo di fare fotografia , non più di testimoniare , ma di interpretare nel modo più soggettivo e sopratutto SUGGESTIVO possibile , è stato un cambiamento CULTURALE

Ma manco per il cavolo che è scaturito dalla nuova tecnologia...
Sveglia Berengo , l'informazione , compresa quella fotografica è cambiata quando è diventata UN COMMERCIO , UNA MERCE DI SCAMBIO e non più un servizio....

Si vende di più ciò che è più spettacolare , poco importa che sia vero o falso
Ma , ripeto , questo è avvenuto in tempi ben precedenti al digitale...


Buone foto

federico

Negativodigitale
Messaggio: #93
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 02:04 AM) *
l...
Lei aspetta che giri il vento? ma che vento aspetta scusi? aspetta una gratificazione esterna ? una nuova moda ? una autorizzazione da chi?
...

ahhh, vecchia canaglia, con questa obiezione m'HAI steso!

Sono sgomento, l'altro giorno assieme ad un amico (fotografo, lui) sfogliavamo un libro di Terry Richardson ... ci chiedevamo se avrebbe mai lasciato una traccia ...
lui diceva forse, io dicevo NO ... boh ... sono così disorientato ...
però di pellicola non ne abbiamo parlato.
Ci siamo messi a parlare di video, FIGURATI ...

Saluti


Attilio PB
Messaggio: #94
QUOTE(Negativodigitale @ Aug 18 2010, 02:21 AM) *
...Sono sgomento, l'altro giorno assieme ad un amico (fotografo, lui) sfogliavamo un libro di Terry Richardson ... ci chiedevamo se avrebbe mai lasciato una traccia ...


In me ha lasciato una traccia profonda ed indelebile: tutto cio' che detesto in fotografia esiste ed è concentrato in un solo uomo blink.gif
bertiandre
Banned
Messaggio: #95
QUOTE(Attilio PB @ Aug 18 2010, 02:01 AM) *
Abbi pazienza bertiandre, al di là del fatto che ognuno di Gardin pensa quello che desidera, ma ha mai fatto caso che la tecnica fotografica ed il linguaggio non varia al variare del mezzo? La tecnica tra pellicola e digitale non varia affatto, non varia soprattutto piu' di quanto non cambi in funzione di che pellicola usiamo... com'è pensabile mettere in un unico calderone Pan-F, Tri-x, Neopan, Delta, Velvia, Provia, Kodachrome, Astia, Superia, Portra, Gold..., materiali con tecniche di esposizione completamente diversi, tecniche di sviluppo completamente diverse, tecniche di fruizione completamente diverse, accomunandole sotto la generica definizione di "pellicola" e contrapporla al "digitale" che per tecnica di esposizione, fruizione e stampa è molto piu' vicina ad alcune "pellicole" rispetto a quanto queste ultime non siano vicine ad altre "pellicole"...
Ma com'è pensabile accomunare una Delta 3200 ad una Velvia 50? Non hanno nulla in comune, nulla di nulla, non si espongono nello stesso modo, non si sviluppano nello stesso modo, non si stampano nello stesso modo, non si fruisce dell'immagine nello stesso modo, eppure vengono accomunate...
Linguaggio: ok, raccontami come il linguaggio di questo scatto sarebbe radicalmente diverso in digitale e come si perderebbe del tutto la sua forza comunicativa

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

sono davvero curioso di apprendere..., sai è uno scatto che conosco molto bene, ho letto quasi tutto cio' che è stato scritto su questo scatto, dai commenti dell'epoca a quelli dell'autore, dalle analisi sociologiche a quelle politiche, le considerazioni dei colleghi presenti sul posto, perfino le considerazioni psicologiche fatte a posteriori sull'autore e le sue vicende umane, magari scopro qualcosa di ancora nuovo...
Invece di parlare in astratto, parlami di uno scatto concreto, ammesso che ci sia qualcosa da dire...

Ciao
Attilio

P.S.: per chi non lo conosca, è uno scatto di Kevin Carter (a mio avviso uno dei piu' grandi reportagisti che abbiamo avuto nel recente passato, morto suicida tre mesi dopo aver vinto il Pulitzer con quello scatto), scattato in Sudan durante una grave siccità.


Per me c'è prima di tutto una grandissima differenza tra b/N e colore , a me il colore non mi interessa (sono d'accordo con gbg il colore disturba e distrae dal contenuto il bn ti porta direttamente nella scena) , io quindi faccio solo b/n ,
adesso per le pellicole a colore ci sono grosse difficoltà .... vengono sviluppate stramale rigate e i laboratori oramai non impressionano più la carta facendo passare la luce dal negativo , in pratica ne ricavano un file e alla fine finisce che ottieni un risultato migliore se scatti direttamente in digitale , diverso è il discorso se ti scannerizzi direttamente il negativo con un scanner con le ######### e te lo stampi a getto d'inchiostro con una stampante con le controballe .... comunque sia oramai nel colore il passaggio al digitale è obbligatorio .
Il problema comunque non mi si pone perchè io faccio il bianconero tradizionale: trix ,hp5, fp4 poi carta Fiber semilucida che impressiono con un IFF e questo per me sono il massimo raggiunto dalla tecnica e le uniche cose di cui ho bisogno .

La foto che mostri?
se fatta in digitale il problema è che non sai se il rapace è inserito con il timbro clone oppure se effettivamente il fotografo ha puntato sulla scena reale ..... essendo a colori potrebbe essere fatta in pellicola scannerizzata oppure direttamente in digitale .
se fosse stata una stampa in b/N da una tri x allora avrei immediatamente riconosciuto il linguaggio usato dal fotografo e avrei capito di che cosa si tratta e quello che l'autore voleva trasmettere sarebbe stata un immagine che avrei apprezzato di più
queste comunque sono opinioni mie personali
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #96
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 02:28 AM) *
se fatta in digitale il problema è che non sai se il rapace è inserito con il timbro clone oppure se effettivamente il fotografo ha puntato sulla scena reale .....



Bhà
Se il problema che la fotografia non si chiama più fotografia per questa enorme banalità...sono perplesso

In ogni caso esistono delle metodologie per stabilire se la foto digitale ha subito dei ritocchi oppure no.

Anche il discorso del b&n come unica espressione nobile della fotografia é FORTUNATAMENTE scomparsa decenni fa

Per fortuna...(e lo dico scattando al 90% in bianco e nero...)

@ Attilio: il dono della sintesi è raro e prezioso...apprezzalo!
laugh.gif
bertiandre
Banned
Messaggio: #97
QUOTE(FZFZ @ Aug 18 2010, 02:14 AM) *
Innanzitutto definire l'ottica come uno "sparring partner" significa solo avere parecchie idee confuse

L'ottica rimane sempre il primo e più importante passaggio per la luce
Le enormi differenze di resa tra una lente seria ed un plasticotto stanno li a dimostrarlo
Ma anche tra lenti "pro" di diverso livello possono esserci differenze evidentissime

L'ultimo baluardo della pellicola sono le proiezioni...ma anche li in campo professionale i passi in avanti nel digitale sono innegabili
Personalmente ho potuto proiettare delle mie foto all'Auditorim di Roma su uno schermo di ben oltre i 20 metri di lunghezza (chiaramente con proiettori non pensabili per un uso amatoriale...)
Piano piano la tecnologia diventerà più accessibile e sparirà anche questo vantaggio

Per le stampe di grande formato il vantaggio del chimico è già morto da tempo

Ma quale interpolazione...le tecnologie di stampa sono tantissime
Con la Lambda , ad esempio, ottieni stampe impensabili senza interpolare alcunchè...
Ma anche senza ricorrere alla lambda il digitale consente ingrandimenti maggiori con una nitidezza maggiore
Il chimico manterrà ancora qualche vantaggio (pochi, per la verità...) come una profondità del colore ancora ineguagliata (ma l'ultima generazione di macchine professionali è vicinissima...)

Però...ad oggi da un 35 mm una stampa di due metri ottima non ce la tiri fuori
Da una D3 o una D3X l'ho fatto e l'ho venduta...e non al primo sprovveduto che passava per strada... rolleyes.gif

Sulla D3 , infine, non ci vanno le ottiche pensate "per il digitale"...che non esistono, peraltro...sono lenti pensate per un formato inferiore, il che è molto diverso...
Ma sopratutto...una cosa è la tecnica , un'altra la tecnologia, un'altra è l'arte fotografica (che rimane la stessa nei due mondi) ed un'altra ancora è il linguaggio di quest'arte ( che continua ad evolversi , specie nel digitale perché la realtà del chimico è una nicchia sempre più ristretta...)
Quello che cambia è SOLO la tecnologia e qualcosa di tecnica, stop (la maggior parte dei principi sono uguali, comunque)

Resta il fatto , che Gardin cerca miseramente di negare, è che tra chimico e digitale , sempre di FOTOGRAFIA si tratta

Ed il benemerito fotografo dovrebbe anche notare un'altra cosa...
L'opera di Salgado, "La mano dell'uomo"--Workers è probabilmente l'opera spartiacque tra il reportage storico (quello di GBG) e quello moderno che si distingue essenzialmente per un motivo: le suggestioni diventano quasi più importanti della struttura narrativa della storia stessa....è un pochino come la spettacolarizzazione dell'informazione...ma qui rischiamo di entrare in un discorso lunghissimo e complicatissimo...

Resta il fatto che il digitale con questa diversa struttura del linguaggio fotografico NON HA NULLA A CHE FARE

Il modo di fare fotografia , non più di testimoniare , ma di interpretare nel modo più soggettivo e sopratutto SUGGESTIVO possibile , è stato un cambiamento CULTURALE

Ma manco per il cavolo che è scaturito dalla nuova tecnologia...
Sveglia Berengo , l'informazione , compresa quella fotografica è cambiata quando è diventata UN COMMERCIO , UNA MERCE DI SCAMBIO e non più un servizio....

Si vende di più ciò che è più spettacolare , poco importa che sia vero o falso
Ma , ripeto , questo è avvenuto in tempi ben precedenti al digitale...
Buone foto

federico


CARO SIGNORE QUANDO L'INFORMAZIONE DIVENTA MERCE DI SCAMBIO SI CHIAMA PROPAGANDA
E ANCHE IN QUESTO CASO PUR NELLA MENZOGNA, CON LA FOTOGRAFIA SI PUO' MENTIRE BENE ) LA PROVA A PELLICOLA E' ANCORA PIU' EFFICACE DELLA COMPUTER GRAFICA , QUINDI GBG HA RAGIONE E LEI SBAGLIA

Messaggio modificato da bertiandre il Aug 18 2010, 01:40 AM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #98
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 02:38 AM) *
CARO SIGNORE QUANDO L'INFORMAZIONE DIVENTA MERCE DI SCAMBIO SI CHIAMA PROPAGANDA
E ANCHE IN QUESTO CASO PER NELLA MENZOGNA LA PROVA A PELLICOLA E' ANCORA PIU' EFFICACE DELLA COMPUTER GRAFICA , QUINDI GBG HA RAGIONE E LEI SBAGLIA



Per favore scrivi in minuscolo , il maiuscolo equivale ad urlare
E come ti ho già spiegato il cambiamento è stato un cambiamento culturale, non tecnologico
Tra la fine degli anni 80 ed i primi anni 90 è riscontrabile un netto cambiamento del reportage...il digitale all'epoca non esisteva....
Workers di Salgado , per me, traccia una linea....rileggi i miei precedenti interventi

E come ti ho spiegato c'è ampiamente la possibilità di provare se un file digitale è stato ritoccato oppure no

Il digitale è attendibile quanto la pellicola
wink.gif


Buone foto

federico

Messaggio modificato da FZFZ il Aug 18 2010, 01:44 AM
Attilio PB
Messaggio: #99
QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 02:28 AM) *
Per me c'è prima di tutto una grandissima differenza tra b/N e colore , a me il colore non mi interessa (sono d'accordo con gbg il colore disturba e distrae dal contenuto il bn ti porta direttamente nella scena) , io quindi faccio solo b/n ,


Perdono, ma prima di Berengo questa faccendina del bianco e nero la disse Bresson..., quando Berengo portava ancora i calzoni corti smile.gif (tra le tante fonti: Henri Cartier-Bresson. Lo sguardo del secolo - Chéroux Clément - Editore: Contrasto Due)
Se dico "Cogito ero sum" non divento un grande filosofo, l'ha già detto Cartesio cinque secoli fa... wink.gif

QUOTE(bertiandre @ Aug 18 2010, 02:28 AM) *
La foto che mostri?
se fatta in digitale il problema è che non sai se il rapace è inserito con il timbro clone oppure se effettivamente il fotografo ha puntato sulla scena reale ..... essendo a colori potrebbe essere fatta in pellicola scannerizzata oppure direttamente in digitale .
...


Si, vabbe' ma il linguaggio? Cioè tu vedi quello scatto e cosa vedi? Cosa ti comunica l'autore? Cosa ti sta raccontando? Cosa vuole mostrarti?
Tutto il problema è il timbro clone? Il timbro clone non aggiunge e non toglie nulla alla verosimiglianza di quello scatto, per quello che ne sai, fatta in pellicola, potrebbe essere scattata allo zoo di Roma con una comparsa, oppure l'autore potrebbe aver escluso un'intera metropoli dall'inquadratura, ci potrebbe essere un McDonald un passo a destra fuori dal fotogramma, ma del linguaggio non mi hai detto nulla... mi hai parlato di tecnica, non di linguaggio..., torniamo al linguaggio, in cosa sarebbe cambiato il linguaggio tra digitale e pellicola?

Ciao
Attilio
gianpiero.lui
Messaggio: #100
Purtroppo anche con le parole si può mentire bene: l'articolo del sole24ore è un esempio di come la realtà possa essere falsata, e la visione d'insieme possa andar persa anche delineando il ritratto di una persona, influenzando a senso unico l'opinione che ci si può fare realmente di un fotografo e nel contempo artista.

In particolare alcune affermazioni risalgono ad un film-documentario del 2005, altre sono estratte da una intervista quasi contemporanea. Tutta la sostanza di un fotografo riassunta in poche righe, è veramente un peccato !

Non è colpa di G. B. Gardin, ma di chi ha fatto l'intervista.

Per chi non li ha visti suggerisco alcuni filmati sul TUBE che meglio rendono giustizia al fotografo

uno ad esempio
http://www.youtube.com/watch?v=fJpaH5js3Ns
 
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