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[GUIDA] - La Sezione Aurea
Quando la matematica incontra l'arte.
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salvomic
Messaggio: #51
QUOTE(GiuMar @ Feb 24 2006, 11:37 AM)
Pari pari al Codice da Vinci  biggrin.gif
*



già. Però, per amor di verità precisiamo che "Da Vinci Code" non ha inventato un bel nulla (semmai ha copiato, ma questa è un'altra storia): i numeri di Fibonacci (la storia dei conigli, ecc...) si trovano in tanti aspetti della natura, come in quest'ampia discussione si sta testimoniando (sezione aurea, fillotassi, ecc...), ma anche, per esempio, in tutta una serie di letteratura di teoria algoritmica degli ultimi trent'anni, che di Gral e compagnia non si occupa. Mi rendo conto che la serie di Fibonacci torni alla luce grazie anche al film, ma c'era un *prima*, anzi un *molto prima* smile.gif
1 1 2 3 5 8 13 21... (ci mancava poco che la sequenza degli stop delle aperture seguisse la serie, hi).

ciao,
salvo

Pierroz
Messaggio: #52
Ho letto questa discussione con molto interesse... non tanto verso l'argomento ma in particolare per le opinioni espresse in merito al numero aureo.

Sono veramente stupito da quanti siano i "favorevoli" e da quanti siano gli scettici.

Quello che mi domando è come mai quasi tutti partano dal presupposto che esita la regola aurea... non avete mai pensato che potrebbe essere semplicemente una coincidenza?!?!?

Le varie misurazioni, reticoli, ecc. applicati ai dipinti/fotografie sono, nella quasi totalità dei casi apllicati successivamente e in molte occasioni costituiscono una forzatura.

A queste situazioni (regola aurea, sequenza di fibonacci, ecc.) si cerca sempre di attribuire significati eclatanti e soprattutto non si utilizza un metodo critico nell'analizzare i fatti.

Essere critici è una cosa fondamentale! In tutte le cose esitono i favorevoli e i contrari... Quindi bisogna analizzare, il più oggettivamente possibile, i pro e i contro e giungere poi ad una prorpia conclusione!

In queste "analisi" è importante considerare una cosa: i cosiddetti "studiosi", "esperti" di queste discipline controverse utilizzano raramente un metodo scientifico... generalmente si comportano in questo modo:
- prima di tutto non sono veri e propri studiosi,
- per valorizzare la loro tesi, utilizzano solo gli elementi a loro favorevoli e scartano completamente i contrari (anche se sono in numero molto maggiore...);
- molte volte arrivano ad alterare i fatti, le misurazioni, ecc.

Tutto questo per dirvi che leggendo un libro sul numero aureo, o su qualunque altro argomento, non bisogna considerare tutto per oro colato... anzi per essere sicuri delle informazioni contenute nel testo sarebbe necessario risalire alle fonti dell'autore, verificare tutti i fatti, ecc.

Visto che questo non è possibile, è sempre necessario vagliare tutte le informazioni con un certo senso critico!


P.S.: naturalmente quello detto sopra è un'opinione personale... spero solo di stimolarvi a riflettere e di creare un dialogo costruttivo.
salvomic
Messaggio: #53
QUOTE(Pierroz @ Aug 16 2006, 06:48 PM) *
... non avete mai pensato che potrebbe essere semplicemente una coincidenza?!?!?
...i cosiddetti "studiosi", "esperti" di queste discipline controverse utilizzano raramente un metodo scientifico... generalmente si comportano in questo modo:
- prima di tutto non sono veri e propri studiosi...
naturalmente quello detto sopra è un'opinione personale... spero solo di stimolarvi a riflettere e di creare un dialogo costruttivo.

Appunto, è una tua opinione...
Leonardo Fibonacci lo definirei matematico, quindi un "vero studioso", anche si occupava apparentemente d'altro, e la serie di numeri che scoprì osservando la riproduzione dei conigli non è affatto "casuale", e si basa sulle regole della sezione aurea. I suoi studi coincidono, guardacaso, con le regole di Fidia per la scultura, con certe regole di matematica finanziaria, con la fillotassi dei fiori, la struttura di un violino, e tanto altro. Non penso sia un caso.
Vedi ad es. qui per una agevole trattazione matematica e informatica (molti algoritmi si basano su questa serie, e sulla ...sezione aurea).
Leggi poi questa interessante pagina, ove si piegano gli effetti della sezione aurea su architettura, scultura, pittura, fotografia, e ...matematica. Si parte da Euclide, dalle piramidi di Cheofe, per arrivare a Fibonacci, Leonardo, e i moderni.
Ritieni ancora che sia un caso?
ciao smile.gif

salvo
mirko f.
Nikonista
Messaggio: #54
Sono semplicemente ammaliato dalla vostra preparazione su questi argomenti guru.gif guru.gif .
Vi prego di continuare perchè tutte le teorie sono veramente interessanti.

Mirko
salvomic
Messaggio: #55
QUOTE(mirko1976 @ Aug 16 2006, 08:45 PM) *
Sono semplicemente ammaliato dalla vostra preparazione su questi argomenti guru.gif guru.gif .
Vi prego di continuare perchè tutte le teorie sono veramente interessanti.

Siamo solo nani sulle spalle dei Giganti smile.gif
Giganti Matematici e Fotografi, ma sempre giganti, rispetto a noi.

salvo
_Nico_
Messaggio: #56
Quanto ha scritto Pierroz è da tenere presente: è vero che parecchi entusiasti esaminano con poco criterio. Io mi occupo della questione da anni: sono uno storico dell'arte, ma col tempo mi sono specializzato proprio nelle teorie compositive e conseguentemente nell'analisi della composizione. Il rischio d'errori, ovvero d'iperdeterminazione del significato (in altre parole d'esagerarlo) è sempre incombente. Come si può evitare?

Nel mondo scientifico non è difficile: basta controllare più individui o più fenomeni. Nel caso della fillotassi (la distribuzione delle foglie), per esempio, basterà verificare se una determinata frequenza ricorre in più individui.

Nel mondo dell'arte c'è effettivamente maggiore improvvisazione: qualcuno tira tre righe e ha già trovato la sezione aurea. La questione è più complessa. Intanto, come ho già scritto nei miei precedenti interventi, la sezione aurea è solo una delle proporzioni in uso nel mondo dell'arte. E soprattutto non ci si può accontentare della concordanza d'una linea.

Se un artista usa un tracciato regolatore -grosso modo come farebbe chi per scrivere adopera un foglio a quadretti- è ben difficile che costruisca un intero tracciato per usare solo una o due righe. Dunque prima bisogna individuare il possibile sistema proporzionale usato, e quindi verificare che sia stato usato per l'intera composizione.

Questa verifica non basta: se il tracciato funziona, allora bisognerà verificare su altre opere dell'autore, e al contempo cercare documenti conteporanei che attestino l'uso di questi determinati tracciati. Lungo? E chi ha detto che l'arte è breve? biggrin.gif

Con queste verifiche possiamo ragionevolemente sostenere che non si tratti di coincidenza, e fugare le preoccupazioni di Pierroz... smile.gif
salvomic
Messaggio: #57
QUOTE(_Nico_ @ Aug 16 2006, 09:24 PM) *
...
Con queste verifiche possiamo ragionevolemente sostenere che non si tratti di coincidenza, e fugare le preoccupazioni di Pierroz... smile.gif

perché questo è un metodo ...scientifico smile.gif
Giuste considerazioni e precisazioni.

ciao,
salvo
Vinicio_77
Messaggio: #58
Quanto si dovrebbe studiare questa regola affinchè si giunga ad un grado di espressione alto e chi di voi adotta queste regole?
Grazie per il vostro apporto culturale che mi arrecate.Vincenzo.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #59
QUOTE(red garland @ Aug 27 2006, 03:20 PM) *

Quanto si dovrebbe studiare questa regola affinchè si giunga ad un grado di espressione alto e chi di voi adotta queste regole?


Una domanda per la quale occorre rispondere con una piccola riflessione.

Al contrario di ciò che avviene in natura, dove è noto che l'entropia è sempre positiva, nel nostro cervello abbiamo bisogno di ordine.
L'esigenza di "regole" da seguire (o da infrangere) è determinata dal bisogno di ordine.
L'ordine è qualcosa di rassicurante, di comprensibile, di catalogabile, di archiviabile.
Nelle infinite combinazioni di cui il caos è composto, ci sentiremmo sperduti. Non sapremmo riconoscere nulla.
L'ordine, al contrario, ci permette di catalogare molte informazioni. Anche quelle visive.
Io credo che il punto sia questo.

La Sezione Aurea è solo una delle possibili regole compositive. Non è obbligatoria, non è migliore di altre.
Un'immagine, piuttosto che un'opera architettonica, sono frutto dell'ingegno umano e nascono quindi, innanzitutto dalle idee. Dalle idee ordinate di qualche artista.
Infrangerla, significa solamente cercare qualche altro modello ordinato.

Quindi, per rispondere alla tua domanda.
Sarebbe utile studiare Storia dell'Arte ad esempio. ...Ma io, purtroppo, non l'ho fatto!
I miei studi si sono rivolti ad altro (Fisica soprattutto) ed invidio con tutto il cuore Nico!

Messaggio modificato da ludofox il Aug 31 2006, 11:33 PM
aliant
Messaggio: #60
http://www.wired.com/news/culture/reviews/...ml?tw=rss.index
From Crypto to Jazz

By Alexander Gelfand
02:00 AM Aug, 31, 2006

To the uninitiated, modern jazz can sound like a secret language, full of unpredictable melodies and unexpected rhythms. For alto saxophonist Rudresh Mahanthappa, however, the idea of jazz as code is more than just a metaphor.

Mahanthappa is best known for combining avant-garde jazz with Indian classical music. But for his latest release, Codebook, from Pi Recordings, the artist looked instead to cryptography and number theory for inspiration. (The album's title pays homage to The Code Book, a history of cryptography by the British science writer Simon Singh.)

The very first track, "The Decider," is a groovy primer on how to turn math into music. Its bristling melody (.mp3) is derived from the Fibonacci sequence, an infinite series of integers that governs the structure of everything from pineapples to the Parthenon.

Fibonacci's fingerprints can be found in the work of classical composers from Bach to Bartok, but intentionally basing a composition on the series is hardly standard practice in jazz. What's most striking about "The Decider," however, is how closely its written melody resembles one of Mahanthappa's improvised solos, a correspondence that reveals just how deeply the saxophonist has internalized what might have remained an abstruse, pencil-and-paper exercise.

Later on in the piece, drummer Dan Weiss spells his own name in Morse code, using short durations to represent dots and long ones to represent dashes. ("Play It Again Sam" begins in similar fashion, with every member of Mahanthappa's quartet dotting and dashing (.mp3) his name.)

Returning to the realm of number theory, the tune "Further and In Between" is based on the cyclical number 142857. Like all cyclical numbers, this one has some very strange properties; for example, if you multiply it by 2, 3, 4, 5 or 6, you get the same digits in a different configuration (for example, 2 x 142857 = 285714).

By mapping particular musical pitches to each digit and running through his multiplication tables, Mahanthappa came up with a winding, circuitous melody (.mp3) that makes a surprising amount of sense. That's partly because he wedded it to a strong, swinging rhythm, and partly because he gave himself permission to fudge things a bit in order to prevent the math from overwhelming the music.

"Frontburner," based on a heavily encrypted form of John Coltrane's classic "Giant Steps," demonstrates a similar balance between musicality and mathematical rigor.

Cryptonerds will be pleased to know that Mahanthappa used a portion of the "Giant Steps" melody as a musical keyword in conjunction with several different scales to encipher the original tune (.mp3). He used a similar method to generate the melody for "Play It Again Sam," further complicating matters by throwing in a biblical Hebrew cipher known as "atbash".

In cryptographic circles, this is known as a polyalphabetic substitution cipher, and it was the preferred form of military encryption right up through World War II.

In this particular case, it may have been too effective: The first, properly encrypted form of "Frontburner" didn't quite work from a musical perspective, so Mahanthappa massaged the results until he got something that did. The end result (.mp3) is a tune that will keep both sides of your brain buzzing happily away.

Making avant-garde jazz accessible to the general public is no mean feat. Making math-based music easy on the ears is even harder. Yet somehow Mahanthappa has managed to do both. And that's a code many musicians would doubtless like to crack.
Vinicio_77
Messaggio: #61
QUOTE(ludofox @ Aug 27 2006, 05:44 PM) *

Una domanda per la quale occorre rispondere con una piccola riflessione.

Al contrario di ciò che avviene in natura, dove è noto che l'entropia è sempre positiva, nel nostro cervello abbiamo bisogno di ordine.
L'esigenza di "regole" da seguire (o da infrangere) è determinata dal bisogno di ordine.
L'ordine è qualcosa di rassicurante, di comprensibile, di catalogabile, di archiviabile.
Nelle infinite combinazioni di cui il caos è composto, ci sentiremmo sperduti. Non sapremmo riconoscere nulla.
L'ordine, al contrario, ci permette di catalogare molte informazioni. Anche quelle visive.
Io credo che il punto sia questo.

La Sezione Aurea è solo una delle possibili regole compositive. Non è obbligatoria, non è migliore di altre.
Un'immagine, piuttosto che un'opera architettonica, sono frutto dell'ingegno umano e nascono quindi, innanzitutto dalle idee. Dalle idee ordinate di qualche artista.


Infrengerla, significa solamente cercare qualche altro modello ordinato.

Quindi per rispondere alla tua domanda.
Sarebbe utile studiare Storia dell'Arte ad esempio. ...Ma io, purtroppo, non l'ho fatto!
I miei studi si sono rivolti ad altro (Fisica soprattutto) ed invidio con tutto il cuore Nico!


Grazie Ludo ho riletto molte volte la tua risposta cercherò di custodirmi gelosamente i tuoi consigli.Grazie Vincenzo.
_Nico_
Messaggio: #62
QUOTE(ludofox @ Aug 27 2006, 05:44 PM) *
I miei studi si sono rivolti ad altro (Fisica soprattutto) ed invidio con tutto il cuore Nico!

... che per parte sua vorrebbe invece maneggiare il banco ottico come Ludovico... smile.gif

A parte ciò -che è vero- la risposta di Ludo ha il pregio della brevità e della chiarezza... smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #63
Sì, sì,
tutto giusto.
Ma perchè i bambini, che l'ordine non sanno neanche cosa sia, generano disegni puri, privi di regole, e fantastici?
hmmm.gif

sergio
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #64
QUOTE(sergiopivetta @ Sep 1 2006, 12:36 AM) *

Sì, sì,
tutto giusto.
Ma perchè i bambini, che l'ordine non sanno neanche cosa sia, generano disegni puri, privi di regole, e fantastici?
hmmm.gif

sergio


Perché i bambini sono privi dei condizionamenti ambientali e culturali che invece assillano ed ingabbiano gli adulti.

Il loro ordine mentale ingenuo e spontaneo, riesce ad esprimersi naturalmente, senza ...freni inibitori. smile.gif
JumpingJack
Messaggio: #65
Sono d'accordo con la sezione aurea applicata all'arte, alla natura, alla fisica.
Ma solo quando si deve dividere in due una linea oppure trovare un punto "speciale" in un rettangolo, un punto che non sia in centro ma neanche troppo vicino al bordo, è sicuramente quello della sezione aurea.

A volte si tende ad accettare delle forzature, come nell'esempio della conchiglia, in cui è evidente che la regola è errata (già inizialmente la curva non segue quella indicata, ma solo approssimativa, e poi prosegue proprio in modo differente); in particolare la regola per quella conchiglia è una spirale logaritmica.

Questo per generalizzare la teoria che un'immagine (o qualsivoglia costrutto) è più bella, o meglio dire piacevole e facile da comprendere, se i rapporti fra i vari elementi che la compongono sono uguali, ma non necessariamente il rapporto è quello aureo, può essere uno qualunque. E' migliore il rapporto aureo quando si tratta di linee divise in due, o di angoli divisi in due, come si presenta in molti degli esempi indicati. Ovviamente se quello che si cerca è la non simmetria.

JJ
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #66
Certo, ...Infatti al messaggio #59 appena più sopra, affermo a grandi linee la stessa cosa.

Messaggio modificato da ludofox il Oct 30 2006, 04:36 PM
JumpingJack
Messaggio: #67
QUOTE(ludofox @ Oct 30 2006, 04:36 PM) *

Certo, ...Infatti al messaggio #59 appena più sopra, affermo a grandi linee la stessa cosa.


Si ma mi piaceva così tanto questo discorso che volevo metterlo a mio modo smile.gif
Magari a qualcuno è comunque utile.

JJ
KINGLEO
Messaggio: #68
Un errore che facciamo spesso è di ritenerci il fine ultimo della creazione o quantomeno l'essere piu' perfetto biggrin.gif .
...poi ...osserviamo una conchiglia e rimaniamo stupiti dalla PERFEZIONE delle sue spirali...fatte "casualmente" da un MOLLUSCO mad.gif
Poi..guardiamo le galassie e ci accorgiamo che la spirale delle loro braccia è IDENTICA a quelle della conchiglia di prima...ci laviamo la faccia e osserviamo che l'acqua scende dal lavabo secondo percorsi a spirale controllate da una serie matematica di un monaco del 1200.

Noi uomini abbiamo una mentalità ALIENA...pensiamo ad ANGOLO RETTO.
Costruiamo le case con stanze quadrate o rettangolari.
Facciamo strade con incroci a 90 gradi.
...anche la carta moneta è a 90 gradi.
TUTTA la natura invece è stata progettata utilizzando la spirale e tra le infinite spirali che la matematica ci indica....L'UNICA "scelta" è proprio quella che segue un percorso indicato dalla serie fibonacci.
La sezione aurea è un "corollario" di questa spirale, se infatti si GRAFICIZZA la serie numerica disegnando quadrati e rettangoli delle dimensioni dei numeri della serie "magica" ci si accorge che si disegnano TUTTI rettangoli di sezione aurea .

Io considero tutto cio' un semplice "indizio"...che c'è QUALCOSA oltre la semplice "casualita'"...e che coloro che pensano che il CAOS o la cieca ripetizioni di infinite e casuali reazioni chimiche abbia mai potuto realizzare la MAGIA del DNA...il cuore di TUTTA la vita conosciuta in questo pianeta....sbagliano!
Il CAOS è disordine...la BELLEZZA è ordine...ed i quadri dei pittori del passato o le foto dei fotografi di oggi..ce lo indicano chiarissimamente.



ciaoenzo

PS: ..a proposito ..il Dna è anche lui basato su un paio di spirali...CASUALMENTE ! biggrin.gif

Messaggio modificato da KINGLEO il Oct 31 2006, 01:09 AM
champa
Messaggio: #69
QUOTE(Fabio Blanco @ Mar 31 2005, 01:47 PM) *

Ciao Andrea sarò breve perché in realtà ciò che sto dicendo è un OT, ma se ti interessa potremo continuare in MP.

L'interessante teoria dell'applicazione del Rapporto Aureo alla Natura è e rimarrà sempre assolutamente una teoria nata nei greci per descrivere dei rapporti "classici" ma assolutamente non applicabili quale regola agli accadimenti umani. Alcuni culti/credenze hanno poi fatto loro tali teorie (sono comparsi anche libri di scrittori più o meno illustri che abbracciavano tale teoria applicata in maniera un pò avventata alla natura).
Alcuni anni fa mi incuriosì tale teoria e consultai anche alcuni ortopedici per verificare la reale fondatezza e fu smentita clamorosamente.

Riguardo alla sequenza di Fibonacci e il suo campo pratico: nella realtà è assolutamente impraticabile:
ES. pensa un albero con 28657 foglie se il tutto fosse corretto questo povero albero sarebbe costretto a mettere di colpo 17711 gemme per poter seguire la regola e la volta dopo ben 28657...

Affascinante il mondo delle leggende metropolitane...


Prova a misurare le distanze di ramificazione di un abete, oppure osserva una conchiglia, oppure osserva la struttura di una galassia wink.gif
champa
Messaggio: #70
QUOTE(KINGLEO @ Oct 31 2006, 01:05 AM) *

Un errore che facciamo spesso è di ritenerci il fine ultimo della creazione o quantomeno l'essere piu' perfetto biggrin.gif .
...poi ...osserviamo una conchiglia e rimaniamo stupiti dalla PERFEZIONE delle sue spirali...fatte "casualmente" da un MOLLUSCO mad.gif
Poi..guardiamo le galassie e ci accorgiamo che la spirale delle loro braccia è IDENTICA a quelle della conchiglia di prima...ci laviamo la faccia e osserviamo che l'acqua scende dal lavabo secondo percorsi a spirale controllate da una serie matematica di un monaco del 1200.

Noi uomini abbiamo una mentalità ALIENA...pensiamo ad ANGOLO RETTO.
Costruiamo le case con stanze quadrate o rettangolari.
Facciamo strade con incroci a 90 gradi.
...anche la carta moneta è a 90 gradi.
TUTTA la natura invece è stata progettata utilizzando la spirale e tra le infinite spirali che la matematica ci indica....L'UNICA "scelta" è proprio quella che segue un percorso indicato dalla serie fibonacci.
La sezione aurea è un "corollario" di questa spirale, se infatti si GRAFICIZZA la serie numerica disegnando quadrati e rettangoli delle dimensioni dei numeri della serie "magica" ci si accorge che si disegnano TUTTI rettangoli di sezione aurea .

Io considero tutto cio' un semplice "indizio"...che c'è QUALCOSA oltre la semplice "casualita'"...e che coloro che pensano che il CAOS o la cieca ripetizioni di infinite e casuali reazioni chimiche abbia mai potuto realizzare la MAGIA del DNA...il cuore di TUTTA la vita conosciuta in questo pianeta....sbagliano!
Il CAOS è disordine...la BELLEZZA è ordine...ed i quadri dei pittori del passato o le foto dei fotografi di oggi..ce lo indicano chiarissimamente.
ciaoenzo

PS: ..a proposito ..il Dna è anche lui basato su un paio di spirali...CASUALMENTE ! biggrin.gif

Dici bene tu: "pensiamo ad ANGOLO RETTO" . Potremmo dire che siamo tutti figli di Cartesio, a sua volta figlio di un'epoca che sebbene molto tormentata, ha prodotto una vera e propria rivoluzione in tutti i campi. Ha prodotto personaggi come Isaac Newton, Immanuel Kant e tutti i padri fondatori di quello che, eufemisticamente, viene definito "METODO SCIENTIFICO" che, si badi bene, sebbene funzioni (nel senso, ad esempio, che non avremmo le auto senza le scoperte di Newton) è completamente falso nei presupposti; o meglio: ha prodotto una visione monca delle cose; ha dato origine a personaggi che cercano di volare con una sola ala biggrin.gif Ma è anche vero che, in epoca più recente, si sono prodotti personaggi ... alternativi? mi riferisco a chi ha scoperto che la luce non viaggia su una linea retta, ma ha una sua curvatura, a chi ha scoperto che, cio che a noi appare solido e quindi misurabile e valutabile, quando lo osservi ad altissime risoluzioni, nell'infinitamente piccolo: semplicemente non c'è, scompare; con buona pace di Cartesio e dell'analisi "scientifica" dei fenomeni texano.gif
melk783
Nikonista
Messaggio: #71
QUOTE(matteoganora @ Mar 31 2005, 08:39 AM) *

Perchè non disegnare uno schermo di messa a fuoco "aureo"??? potrebbe essere una bella idea!


Questa sarebbe un'idea davvero fantastica... Pollice.gif
Alessandro Antonio
Messaggio: #72
Leggo solo ora questa discussione sulla sezione aurea. Tempo fa avevo raccolto un pò di notizie sugli esperimenti psicologici per verificarne la bellezza, poi pubblicati dal CICAP. Forse possono interessare, per non ricercare a tutti i costi determinate composizioni fotografiche. Ecco il link: http://www.cicap.org/enciclop/at101948.htm
davidebaroni
Messaggio: #73
Ciao Alessandro Antonio (ma qual è il nome? blink.gif ).
Articolo interessante quello da te linkato. Ora, con tutto il rispetto per il CICAP, del tutto personalmente non ne condivido l'approccio.
Intanto, non è che il "rapporto aureo" sia L'UNICO "bello". wink.gif
E poi, ci sono quintali di altre caratteristiche che influenzano la scelta... e che vengono beatissimamente ignorate dai "ricercatori". Per esempio, come mai nell'esperimento di Godskewitch, i rettangoli mostrati nelle tre serie mantenevano la stessa area ed il rettangolo aureo fu preferito in tutti e tre le serie?
Il fatto è che il funzionamento della mente (e del cervello) non è affatto così meccanicistico come il CICAP sembra credere.
Inoltre, come dicevo, non si tratta di "bellezza", ma di "funzione". La ricerca avrebbe dovuto indagare quale tipo di sensazione i vari rettangoli suscitavano, scoprendo così a quale FUNZIONE tale rapporto era asservito, e verificare se nell'arte era stato usato in modo "congruente". La "bellezza" è influenzata da troppi fattori, fra cui quelli culturali e personali, per essere un parametro valido in una ricerca... ammesso che CI SIANO dei parametri che si possano considerare "scientificamente validi" in una ricerca di questo tipo. biggrin.gif
Come ebbi a dire una volta al mio professore di statistica, ci sono troppe variabili fuori dal controllo dello sperimentatore, in psicologia, perché ricerche di questo genere abbiano seriamente un qualsiasi valore scientifico. Opinione personale, beninteso!!

Ciao,
Davide
Alessandro Antonio
Messaggio: #74
Ciao Davide,
non sono sicuro di capire quello che intendi. E' proprio perchè ci sono troppe variabili, incontrollabili e sconosciute, che applichiamo la statistica. Serve, in qualsiasi ricerca biologica (compreso il comportamento umano), a tirar fuori una differenza rispetto ad un campione di controllo. E se trova qualcosa te la dà solo con una certa probabilità, qundi non con la certezza che esista veramente. Gli studi a cui mi riferivo cercavano di verificare l'opinione comune che un rettangolo aureo possa essere preferito rispetto ad altri. Se questo in realtà non sembra avvenire ritengo sia inutile costruirci sopra tante teorie.
Un saluto agli antipodi!
davidebaroni
Messaggio: #75
Ciao Alessandro Antonio!
La statistica, lasciatelo dire, in psicologia (e in particolare nella ricerca psicologica) non serve a un beatissimo legume, o quasi. biggrin.gif
Infatti, per avere una "lettura" (anche statistica) con una parvenza di validità, occorrerebbe definire e dettagliare TUTTE le condizioni nelle quali si è svolta la sperimentazione, cosa palesemente impossibile proprio perché sono presenti n-mila variabili, di molte delle quali nemmeno sospettiamo l'esistenza o l'influenza. Altrimenti si confronterebbero mele ed arance... Senza contare che, nella ricerca statistica, ciò che si trova agli estremi della gaussiana non viene considerato, in quanto ritenuto anomalo, mentre personalmente penso che sia il più interessante da studiare. biggrin.gif
Quando discussi di queste cose col mio prof di statistica, mi disse che indubbiamente io ero un "clinico", e aveva ragione da vendere. Dal mio punto di vista, l'unica ricerca sensata in psicologia coinvolge la neuro-imaging, e siamo comunque ancora MOOOLTO lontani da una conoscenza dettagliata del cervello tale da permetterci di capirlo e di capire "cosa succede veramente". Ma almeno cominciamo a "sapere" che una certa area del cervello è coinvolta in un certo tipo di operazione... solo non sappiamo veramente "come", anche se facciamo finta di saperlo. biggrin.gif
A me interessa molto di più l'effetto comunicativo di parametri compositivi come la sezione aurea, la regola dei terzi, la disposizione spaziale.. Insomma, l'effetto neurologicamente basato. Non a caso ho ripetutamente invitato, su questo stesso forum, a leggersi testi di Psicologia della Gestalt per avere un'idea dell'origine neurologica delle regole di composizione e dell'effetto prodotto da ognuna. E questo è più sintattico ed empirico che teorico...
A questo si somma la componente culturale, coi suoi simboli codificati, come se non fosse già abbastanza complicato.
E poi ci aggiungi la soggettività individuale, i sistemi di credenze che influenzano la simbologia soggettiva, e tutto il resto...
...più tutte le variabili consce ed inconsce del momento, delle quali, ripeto, nemmeno ci immaginiamo l'esistenza o l'influenza.
Davvero pensi che una "ricerca" come quelle citate dal CICAP abbia un qualsiasi valore? Una ricerca che chiede "quale rettangolo vi piace di più"? wink.gif

Ti prego di notare che non sto difendendo la seziona aurea come IL modello compositivo per eccellenza. Dico solo che ricerche come quelle, e articoli come quello, sono fuorvianti, non foss'altro perché hanno uno scopo che nulla ha a che fare con l'uso che della sezione aurea (o di qualsiasi altra cosa così esaminata) si fa.

C'é un interessante capitolo sull'epistemologia in "Whispering in the wind", di Grinder e St.Claire, che si avvicina abbastanza a quello che voglio dire. Ma, appunto, ci mette un intero capitolo... wink.gif

O, forse, dipende davvero dal fatto che io sono uno psicologo clinico.

Davide
 
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