A forza di sentirmi ripetere che "la pellicola non ha futuro" e che "il bianconero sarà sempre più un costoso prodotto di nicchia", nonostante abbia sempre sostenuto il contrario ho cominciato anch'io a nutrire qualche dubbio...
Così, ho intrapreso - in parte in prima persona, in parte affidandomi ad esperienze/conoscenze di amici, in parte leggendo su riviste straniere meno "orientate dal mercato" di quanto non siano le nostre - una piccola "esplorazione" di quanto può ancora offrire - in termini di quantità dei materiali e di qualità degli stessi - il mondo della fotografia monocromatica.
Posso dirvi che ho tirato un grosso sospiro di sollievo. Vi riassumo i risultati di questa incompleta esplorazione: oltre a rincuorare i pochi superstiti amanti della camera oscura, chissà che non incuriosisca anche gli altri...
Pellicole: chi ha detto che sono rare, introvabili, costose?
Le "grandi"
Vabbè, Agfa ha chiuso bottega. Ma Fuji, Kodak e Ilford offrono ancora una vasta gamma di emulsioni bianconero, tradizionali o T-grain, in grado di coprire una gamma di sensibilità da 50 Iso (Pan F di Ilford) a 1600 (Neopan di Fuji). A prezzi varianti fra i 2 e i tre caffè a rullo di 36 pose, con un costo/fotogramma che scende ulteriormente acquistano in rulli da 30 metri e bobinando.
Le "sofisticate"
Autentiche "chicche", queste - sì - un pochino più costose, ma in grado di fornire sorprese. Nome sconosciuto ai più, la francese Berrger. E' l'erede della gloriosa Pathè. Offre una 200 Iso e una 400 iso ad alto contenuto d'argento, con una gamma tonale assolutamente incredibile per ricchezza.
Poi Maco, il brand emergente. Da 25 a 400 Iso, ortocromatiche e pancromatiche, trattabili nei chimici tradizionali o in quelli "dedicati". Su B&W Photography ho visto una prova della Orto 25 trattata (per ridurre il contrasto) in Docufin: risultati paragonabili a stampe da negativo 4X5 pollici! Insomma, un po' come la vecchia Agfaortho 25 trattata nel Pota...Lo stesso discorso vale per le Rollei, prodotte da Maco. Poi, per gli amanti dell'eltissima definizione e della grana inesistente, Gigafilm. Non l'ho provata, me ne hanno raccontato meraviglie ma pare che sia un po' difficile da trattare.
Le "economiche"
Sì, non saranno emulsioni ultraprofessionali, ma le Lucky 100 e 400 prodotte su licenza e con macchinari Kodak in Cina costano proprio poco...
Le "sorprese"
Dalla Croazia le Ekfe: pellicole "vecchia maniera", alto contenuto d'argento in un'unica stesa. Mi piacciono da morire le 50 Iso, grana finissima, vastissima gamma tonale, un senso di "profondità" incredibile. Ci sono anche da 100 e 400 Iso. Dalla Repubblica Ceca le Foma, da 100, 200 e 400 Iso. Ho provato l'ultima, molto simile alla Ilford HP%, costa un euro meno a rullo da 36. Poi ci sono le Adox (si trovano anche in Italia con qualche difficoltà), caratteristiche simili alle altre pellicole "vecchia maniera" di questo capitoletto. Poi le Forte, stesse caratteristiche e prezzi simili.
Per quanto riguarda carta e chimici, a parte la sparizione delle Brovira e delle superfici Matt nel catalogo Ilford, si trova un po' di tutto, politenate e baritate, multigrade e graduate, per "principianti" e da fine art. Sui chimici, ho trovato - sempre su B&W Photography - una intrigante prova dei nuovi rivelatori per carta Ilford a toni freddi e a toni caldi. Esiste la possibilità si sviluppare lo stesso foglio per la prima parte di trattamento nell'uno, per la seconda nell'altro. I risultati pubblicati sono alquanto interessanti.
Diego
Messaggio modificato da tembokidogo il May 5 2006, 08:50 PM
Così, ho intrapreso - in parte in prima persona, in parte affidandomi ad esperienze/conoscenze di amici, in parte leggendo su riviste straniere meno "orientate dal mercato" di quanto non siano le nostre - una piccola "esplorazione" di quanto può ancora offrire - in termini di quantità dei materiali e di qualità degli stessi - il mondo della fotografia monocromatica.
Posso dirvi che ho tirato un grosso sospiro di sollievo. Vi riassumo i risultati di questa incompleta esplorazione: oltre a rincuorare i pochi superstiti amanti della camera oscura, chissà che non incuriosisca anche gli altri...
Pellicole: chi ha detto che sono rare, introvabili, costose?
Le "grandi"
Vabbè, Agfa ha chiuso bottega. Ma Fuji, Kodak e Ilford offrono ancora una vasta gamma di emulsioni bianconero, tradizionali o T-grain, in grado di coprire una gamma di sensibilità da 50 Iso (Pan F di Ilford) a 1600 (Neopan di Fuji). A prezzi varianti fra i 2 e i tre caffè a rullo di 36 pose, con un costo/fotogramma che scende ulteriormente acquistano in rulli da 30 metri e bobinando.
Le "sofisticate"
Autentiche "chicche", queste - sì - un pochino più costose, ma in grado di fornire sorprese. Nome sconosciuto ai più, la francese Berrger. E' l'erede della gloriosa Pathè. Offre una 200 Iso e una 400 iso ad alto contenuto d'argento, con una gamma tonale assolutamente incredibile per ricchezza.
Poi Maco, il brand emergente. Da 25 a 400 Iso, ortocromatiche e pancromatiche, trattabili nei chimici tradizionali o in quelli "dedicati". Su B&W Photography ho visto una prova della Orto 25 trattata (per ridurre il contrasto) in Docufin: risultati paragonabili a stampe da negativo 4X5 pollici! Insomma, un po' come la vecchia Agfaortho 25 trattata nel Pota...Lo stesso discorso vale per le Rollei, prodotte da Maco. Poi, per gli amanti dell'eltissima definizione e della grana inesistente, Gigafilm. Non l'ho provata, me ne hanno raccontato meraviglie ma pare che sia un po' difficile da trattare.
Le "economiche"
Sì, non saranno emulsioni ultraprofessionali, ma le Lucky 100 e 400 prodotte su licenza e con macchinari Kodak in Cina costano proprio poco...
Le "sorprese"
Dalla Croazia le Ekfe: pellicole "vecchia maniera", alto contenuto d'argento in un'unica stesa. Mi piacciono da morire le 50 Iso, grana finissima, vastissima gamma tonale, un senso di "profondità" incredibile. Ci sono anche da 100 e 400 Iso. Dalla Repubblica Ceca le Foma, da 100, 200 e 400 Iso. Ho provato l'ultima, molto simile alla Ilford HP%, costa un euro meno a rullo da 36. Poi ci sono le Adox (si trovano anche in Italia con qualche difficoltà), caratteristiche simili alle altre pellicole "vecchia maniera" di questo capitoletto. Poi le Forte, stesse caratteristiche e prezzi simili.
Per quanto riguarda carta e chimici, a parte la sparizione delle Brovira e delle superfici Matt nel catalogo Ilford, si trova un po' di tutto, politenate e baritate, multigrade e graduate, per "principianti" e da fine art. Sui chimici, ho trovato - sempre su B&W Photography - una intrigante prova dei nuovi rivelatori per carta Ilford a toni freddi e a toni caldi. Esiste la possibilità si sviluppare lo stesso foglio per la prima parte di trattamento nell'uno, per la seconda nell'altro. I risultati pubblicati sono alquanto interessanti.
Diego
Messaggio modificato da tembokidogo il May 5 2006, 08:50 PM