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Prima Posa D100
prima posa sovraesposta...
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nicolarenzi@libero.it
Iscritto
Messaggio: #1
Ero in una situazione di "buio", pochissima luce, l'esposimintro che mi intimava l'alt, scatto ugualmente e vualà, foto perfetta, luce eccezionale !
Poi più nulla, l'esposimetro aveva ragione, gli scatti successivi rientrano nella normalità degli elementi.... Ma quella prima posa da dove è uscita? Spengo la macchina e passano alcuni minuti, accendo, scatto una serie di pose e la prima è sempre miracolata dalla luce, che in realtà non c'è.
Incomincio a osservare il fenomeno con occhio critico e mi rendo conto che la mia D100, dopo essere stata spenta per alcuni minuti, il primo scatto alla riaccensione lo sovraespone di almeno due stop rispetto alla realtà.
Sperando che questo illustre forum abbia una spiegazione a questo fenomeno, colgo l'occasione per salutare tutti quanti e rinnovare i complimenti per gli argomenti e le discussioni trattate con passione e ottimo livello tecnico.
franzmc
Validating
Messaggio: #2
E' successo anche a me ma non al primo scatto, solo qualche rara volta e piu' di 2 stop....
Misteri del digitale!


Francesco Michelacci



nicolarenzi@libero.it
Iscritto
Messaggio: #3
Eppure ora che ci tengo dietro, continua a succedere puntualmente, credevo che a questo ci fosse una spiegazione tecnica tipo un accumulo di energia elettrostatica o quant'altro, oppure una magnietizazione sanabile in qualche modo come per i monitor dei computer...
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #4
QUOTE (nicolarenzi@libero.it @ Apr 19 2004, 07:12 AM)
...il primo scatto alla riaccensione lo sovraespone di almeno due stop rispetto alla realtà...

Verifichi le responsabilità dell'obiettivo.

Quando la fotocamera è in posizione di "riposo" il diaframma resta a tutta apertura per consentire la più "chiara" visione reflex nel mirino ma anche a tutti i sistemi di misurazione, AF compreso. Allo scatto, la piastra program (leveraggio elettro/meccanico del diaframma) il diaframma viene spostato al valore prescelto manualmente o dalla "intelligenza" program.

Se l'obiettivo dimostra attriti, il diaframma si chiuderà più lentamente fornendo di fatto una fotografia sovraesposta perchè non ancora chiuso al valore prestabilito.

Ciò è possibile utilizzando obiettivi non recenti magari conservati ad eccessivo caldo che ha fatto sciogliere i lubrificanti solidi impiegati tra le parti AF o zoom in movimento meccanico. Se i lubrificanti raggiungono il diaframma producono l'effetto opposto "incollando" le lamelle o comunque aumentandone l'attrito. Lo stesso potrebbe essere causato dalla leva comando diaframma piegata, creando un attrito meccanico nell'interfacciamento con la leva corrispondente del corpo.

Per controllare la piena efficienza del diaframma basterà verificare, dopo una prolungata pausa (di svariati minuti) se si chiude prontamente. Per fare ciò impostate un diaframma tutto chiuso dalla fotocamera ed azionate il pulsante della profondità di campo guardando con attenzione le lamelle diaframma dalla parte anteriore dell'obiettivo. Con qualche obiettivo per poter vedere distintamente le lamelle si dovrà ricercare la corretta illuminazione ed inclinazione.
Con l'obiettivo staccato dal corpo (in questo caso il diaframma sarà a tutta chiusura) basterà azionare il leveraggio riscontrando con attenzione l'istantanea variazione che non deve risultare "lenta" o "frizionata".

Variazioni di esposizione così marcate non possono che essere causate da aspetti meccanici.

Con quali obiettivi avete notato quanto espresso?

Giuseppe Maio
www.nital.it
nicolarenzi@libero.it
Iscritto
Messaggio: #5
In effetti è la prima eventualità che mi sono posto e ho proceduto subito a cambiare obbiettivo per avere una controprova, il primo obbiettivo con cui ho notato il problema è un sigma 70-200 ex, poi ho montato un 24-85, 2.8-4 d e per ultimo il mio obbiettivo di riferimento; 50, 1.8 entrambi nikon, tutti quanti nuovi di 2 o 5 mesi al massimo e ben conservati (sono un fotoamatore li tengo come figli perchè non me li ripaga nessuno...), ma il problemino si ripresenta puntuale dopo ogni pausa che sinceramente non ho misurato quanto possa essere lunga.
Colgo l'occasione per ringraziare delle sollecitudine che ha stupito alcuni amici quì presenti, fotoamatori come me ma fedeli ad altri marchi...
Quindi un sentito grazie alla nital e saluti.
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #6
QUOTE (nicolarenzi@libero.it @ Apr 20 2004, 09:07 AM)
...ma il problemino si ripresenta puntuale dopo ogni pausa che sinceramente non ho misurato quanto possa essere lunga...

Se il problema persiste,

e si sono escluse tutte le variabili legate agli obiettivi (normalmente principale causa) allora la ricerca è da spostarsi sul corpo...

Il "rilascio" elettro/meccanico controllato da fotocoppler avviene da "micro" magneti che talvolta possono "sporcarsi" nel nucleo traferro. Ciò normalmente enfatizzato dall'effetto di umidità e/o sbalzi termici legati agli ambienti di conservazione o impiego. Come nel caso del diaframma è un effetto che si manifesta "solo" sul primo scatto dopo un periodo prolungato di pausa.

Anche in questi casi l'effetto è di "rilascio" ritardato.

Se l'effetto persiste sistematicamente non resta che un'accurata verifica in L.T.R. con dettagliata descrizione del problema rilevato.

Giuseppe Maio
www.nital.it
nicolarenzi@libero.it
Iscritto
Messaggio: #7
Credo che se fosse sporco, il problema non sarebbe confinato sistematicamente al primo scatto, comunque per ora ci convivo bene, casomai mi rivolgerò all' LTR, magari in occasione della prima pulizia ccd.
Cmq grazie mille e alla prossima occasione, è sempre un piacere.
 
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