Ciao Enrico ho una curiosita' spero di non andare ot volevo sapere se uno scatto corretto in pp lo senti vero come una foto in cui non tocchi nulla.
Ciao marco
Ciao marco
Ciao Enrico ho una curiosita' spero di non andare ot volevo sapere se uno scatto corretto in pp lo senti vero come una foto in cui non tocchi nulla.
Ciao marco
Ciao marco
Marco,
questa è una bellissima domanda. In questo forum c'è una sezione che, a mio avviso, è la più bella ed interessante di tutte ed è "temi" che purtroppo è la meno attiva. E questa è una domanda che starebbe bene lì.
Ti dico il mio pensiero.
Quando tu parli di "scatto vero" pensi ad una immagine che riproduca "fedelmente", "oggettivamente" la realtà. Credi che questo sia possibile? Ma cos'è la realtà?
Pensa un po'. Noi non fotografiamo le cose, ma la luce che, riflessa dalle cose e da esse modificata, entra nel nostro obiettivo (e nelle nostre pupille). Noi non fotografiamo quindi che delle apparenze.
Lasciando la filosofia ed andando sul tecnico, le cose non cambiano di molto. L'immagine che cade sul sensore deve passare attraverso l'obiettivo che ne modifica il colore, che la distorce, che determina la prospettiva e, assieme al punto di vista, i rapporti fra i vari elementi, rapporti dimensionali e rapporti topografici nello spazio dell'immagine.
Nell'immagine, le cose acquistano delle qualità e delle caratteristiche che non hanno all'esterno. Immagina di fotografare una rosa e di porla al centro dell'immagine ed in primo piano rispetto agli altri fiori. Al centro ed in primo piano sono cose che non esistono nello spazio reale, ma solo nello spazio immagine e lo hai deciso tu. Tu hai reso quella rosa più importante di tutto il resto, tu hai nascosto, inclinando la macchina verso il basso, quella brutta recinzione sullo sfondo.
Io credo che non esista una realtà in assoluto, ma esiste la realtà che noi riusciamo a vedere.
Ciò che registra la macchina e come lo registra dipende dal tipo di sensore, dagli algoritmi di elaborazione dei dati grezzi, dai passaggi successivi alla ripresa, dalle impostazioni relative agli iso, all'apertura, al tempo di posa.
Anche se ci sitamo occupando di una foto documentaria e facciamo di tutto perchè "documenti", stringendo al massimo il diaframma, utillizzando il cavalletto, decentrando e basculando per evitare le linee cadenti, non avremo una foto "oggettiva", per il fatto stesso che abbiamo scelto noi un punto di vista determinato, il particolare momento della giornata, una particolare situazione di luce, l'istante dello scatto. Abbiamo ritagliato in un certo modo un brandello di spazio e di tempo.
Quando scattiamo la foto, la macchina ci fornisce la sua (e parzialmente nostra) immagine.
La foto "vera" è per me quella che riproduce le sensazioni che abbiamo provato di fronte alla scena reale e che quasi mai i dati grezzi dell'apparecchio sanno riprodurre.
Allora la PP diventa un sacrosanto strumento di verità, della nostra verità (e di chi sennò?).
E' chiaro che questo discorso non riguarda le foto di questo tread che sono volutamente alterate per creare una realtà inesistente e per far sorridere. E' come il lavoro di un prestigiatore che non ti sta imbrogliando perchè ti dice a priori che sta utilizzando dei trucchi.
Altro discorso è quando si spaccia una foto alterata ad arte per mostrare una realtà diversa da quella che si è percepita col chiaro scopo dell'inganno. Un esempio fresco fresco comparso ieri (o ieri l'altro non ricordo) sul Times relativo au una foto di un lancio di missili iraniani, alterata in PP con l'aggiunta di un missile. Intervento peraltro grossolano. E questo è un altro discorso e conosco casi famosi di fotogiornalisti licenziati per questo.
Grazie per avermi dato modo di fare queste riflessioni. Allego le foto del caso Times-Iran.
Un saluto
Enrico
Da te c'è sempre qualcosa da imparare.Grazie.
V.
V.
Grazie Enrico,
si lo so che questo non e' il thread giusto non mi riferifo ne alle tue foto ne a quelle di altri la mia era ed e' una domanda sulla fotografia in generale l'ho postata qui perche' mi interessava conoscere il Tuo pensiero perche' vedendo come proponi i tuoi scatti, quello che scrivi e leggendo un po' di te (chi sono) sapevo che mi avresti saputo dare una risposta ai miei dubbi che io interpreto cosi' parlando ovviamente dei miei scatti da fotoamatore:
non esiste il confine dello "scatto vero" la foto che va al momento in stampa o a monitor quello e' lo "scatto vero" in qualuque modo viene proposto.
Grazie ancora Ciao marco
si lo so che questo non e' il thread giusto non mi riferifo ne alle tue foto ne a quelle di altri la mia era ed e' una domanda sulla fotografia in generale l'ho postata qui perche' mi interessava conoscere il Tuo pensiero perche' vedendo come proponi i tuoi scatti, quello che scrivi e leggendo un po' di te (chi sono) sapevo che mi avresti saputo dare una risposta ai miei dubbi che io interpreto cosi' parlando ovviamente dei miei scatti da fotoamatore:
non esiste il confine dello "scatto vero" la foto che va al momento in stampa o a monitor quello e' lo "scatto vero" in qualuque modo viene proposto.
Grazie ancora Ciao marco
Marco,
non voleva essere un rimprovero, anzi. Qualche OT ce lo possiamo permettere, specie se ci induce a riflettere sulla fotografia.
Approfitto per esemplificare quanto detto prima ed uso una immagine pubblicata in un altro tread che forse hai già visto.
Dal mio studio si vede il palazzo di fronte, tinteggiato da qualche mese. Mi sono affacciato a prendere una boccata d'aria ed ho notato le due lenzuola stese ad asciugare ed il cielo con dei bianchi cirri. Mi è subito balenata la similitudine fra quei due "drappi" appesi l'uno alla corda da bucato e l'altro al cielo. Ho voluto fissare quelle improvvise sensazioni-riflessioni. Il punto di vista non era adatto ed oltretutto fra me e la scena si sovrapponevano i montanti del tendone. Sono salito allora al balcone del piano notte ed ho scattato, dopo aver regolato il filtro polarizzatore dinanzi all'obiettivo. Di luce ce n'era e quindi ho impostato gli iso a 100 per la massima qualità.
Ed ecco cosa mi ha restituito la macchina:
Una immagine un po' smorta, con molti elementi di disturbo, nuvole non proprio bianche. Non era quelo che avevo visto (o meglio sentito)
Ho allora sistemato l'inquadratura tagliando i particolari inutili. La nuvola sul bordo inferiore ed il pezzetto di montagna l'ho cancellato col timbro clone, ho ravvivato il giallo che mi aveva colpito nel suo contrasto con l'azzurro. Ho reso l'azzurro dell'intensità con cui lo avevo percepito e con lo strumento curve ho dato più vita alle nuvole.
Il risultato è questo ed è questa la verità per me perchè rispecchia ciò che nella scena avevo percepito e che ni aveva spinto a prendere la macchina e scattare.
Il titolo : "Una donna e il cielo hanno steso i loro panni" l'ho messo per fornire una chiave di lettura, ma credo che non ce ne fosse bisogno.
Buona domenica
Enrico
P.S. Buon onomastico a tutti gli altri "Enrichi" del forum,
non voleva essere un rimprovero, anzi. Qualche OT ce lo possiamo permettere, specie se ci induce a riflettere sulla fotografia.
Approfitto per esemplificare quanto detto prima ed uso una immagine pubblicata in un altro tread che forse hai già visto.
Dal mio studio si vede il palazzo di fronte, tinteggiato da qualche mese. Mi sono affacciato a prendere una boccata d'aria ed ho notato le due lenzuola stese ad asciugare ed il cielo con dei bianchi cirri. Mi è subito balenata la similitudine fra quei due "drappi" appesi l'uno alla corda da bucato e l'altro al cielo. Ho voluto fissare quelle improvvise sensazioni-riflessioni. Il punto di vista non era adatto ed oltretutto fra me e la scena si sovrapponevano i montanti del tendone. Sono salito allora al balcone del piano notte ed ho scattato, dopo aver regolato il filtro polarizzatore dinanzi all'obiettivo. Di luce ce n'era e quindi ho impostato gli iso a 100 per la massima qualità.
Ed ecco cosa mi ha restituito la macchina:
Una immagine un po' smorta, con molti elementi di disturbo, nuvole non proprio bianche. Non era quelo che avevo visto (o meglio sentito)
Ho allora sistemato l'inquadratura tagliando i particolari inutili. La nuvola sul bordo inferiore ed il pezzetto di montagna l'ho cancellato col timbro clone, ho ravvivato il giallo che mi aveva colpito nel suo contrasto con l'azzurro. Ho reso l'azzurro dell'intensità con cui lo avevo percepito e con lo strumento curve ho dato più vita alle nuvole.
Il risultato è questo ed è questa la verità per me perchè rispecchia ciò che nella scena avevo percepito e che ni aveva spinto a prendere la macchina e scattare.
Il titolo : "Una donna e il cielo hanno steso i loro panni" l'ho messo per fornire una chiave di lettura, ma credo che non ce ne fosse bisogno.
Buona domenica
Enrico
P.S. Buon onomastico a tutti gli altri "Enrichi" del forum,
Ciao Enrico ti faccio i miei complimenti per il 3D.ho provato ad effettuare gli scatti come da te suggerito ma niente non ci riesco ad unire le foto.Potresti spiegare in maniera dettagliata in particolar modo l'elaborazione di Photoshop ( i Comandi)?grazie e ciao
prova a fare così:
metti la macchina sul cavalletto e regola in manuale esposizione e messa a fuoco. Imposta l'autoscatto.
Esegui due foto.
Aprile in Photoshop.
Vai su una delle due e vai su "Selezione"/"Tutto"
Quindi su "Modifica"/"Copia".
Portati sulla seconda immagine
Vai su "Modifica"/"Incolla"
Hai ora due livelli.
Attiva (se non lo è già) la finestra "Livelli". Regola l'opacità del livello superiore ad un 50% o come ti fa più comodo, in maniera da vedere anche l'immagine sottostante.
Con lo strumento gomma, cancella la parte dell'immagine superiore che copre la tua figura posta nel livello inferiore. Riporta l'opacità al 100%
Unisci i livelli
Regola liminosità, saturazione, contrasto, sharpening e tutto quello che vuoi come per una qualsiasi immagine, ed il gioco è fatto.
Ciao
Enrico
metti la macchina sul cavalletto e regola in manuale esposizione e messa a fuoco. Imposta l'autoscatto.
Esegui due foto.
Aprile in Photoshop.
Vai su una delle due e vai su "Selezione"/"Tutto"
Quindi su "Modifica"/"Copia".
Portati sulla seconda immagine
Vai su "Modifica"/"Incolla"
Hai ora due livelli.
Attiva (se non lo è già) la finestra "Livelli". Regola l'opacità del livello superiore ad un 50% o come ti fa più comodo, in maniera da vedere anche l'immagine sottostante.
Con lo strumento gomma, cancella la parte dell'immagine superiore che copre la tua figura posta nel livello inferiore. Riporta l'opacità al 100%
Unisci i livelli
Regola liminosità, saturazione, contrasto, sharpening e tutto quello che vuoi come per una qualsiasi immagine, ed il gioco è fatto.
Ciao
Enrico
Grazie della spiegazione dettagliatissima Enrico.Ora provo a comporre.Infiniti Grazie sempre gentile e premuroso.Ciao
Per prima cosa Enrico buon onomastico.
grazie per l'esempio postato si l'avevo gia'visto sei stato molto esauriente sono d'accordo con te.
Ciao marco
P.S. avanzami una fetta di torta.
grazie per l'esempio postato si l'avevo gia'visto sei stato molto esauriente sono d'accordo con te.
Ciao marco
P.S. avanzami una fetta di torta.
Cari amici,
ebbene sì, sono un peccatore ed oggi ho avuto bisogno di confessarmi:
I peccati erano grossi, ma il confessore era un buon francescano (lo si vede dai sandali senza calzini ) e mi ha assolto:
Certo che dopo ci si sente più leggeri!
Un saluto
Enrico
ebbene sì, sono un peccatore ed oggi ho avuto bisogno di confessarmi:
I peccati erano grossi, ma il confessore era un buon francescano (lo si vede dai sandali senza calzini ) e mi ha assolto:
Certo che dopo ci si sente più leggeri!
Un saluto
Enrico
La febbre di Enrico...
Te possino Enrico, mi hai contagiato!!!
Un caro saluto
Te possino Enrico, mi hai contagiato!!!
Un caro saluto
E sì Michele, è contagiosa...
Un caro saluto anche a te
Enrico
Un caro saluto anche a te
Enrico
Certe volte le macchine non vogliono proprio saperne di partire...
ed allora si ripiega su altri mezzi di locomozione. Avete notato come capitano tutte proprio quando si ha fretta? E' sgonfia!
Allora si va?
Buona giornata.
Oggi mi tocca "rimettere" la legna...
Enrico
ed allora si ripiega su altri mezzi di locomozione. Avete notato come capitano tutte proprio quando si ha fretta? E' sgonfia!
Allora si va?
Buona giornata.
Oggi mi tocca "rimettere" la legna...
Enrico
enrico...fra un pò ci puoi fare un libro!!!
senza parole!
BRAVISSIMO Enrico.
ennio
BRAVISSIMO Enrico.
ennio
Risvegli!
una curiosita su questo bellissimo thread...ma in quelle in cui voli..come ti sei scontornato?
Facendo due scatti uno con soggetto e uno senza..dovrebbe essere piu' facile fare la selezione?
grazie mille
Facendo due scatti uno con soggetto e uno senza..dovrebbe essere piu' facile fare la selezione?
grazie mille
Enrico mi fai ridere.sei troppo forte complimenti per le idee e per il 3d.Bravissimo
Grazie amici, bravissimo Michele, ottime realizzazioni!
Per poter volare fai due esposizioni, una sali su si una seggiola o altro sostegno. Togli poi la seggiola e fotografa lo sfondo. Sovrapponi le due immagini e cancella la seggiola. Dietro vi riapparirà lo sfondo.
Il succo di questa tecnica è nel poter far comparire come contemporanei momenti diversi. Su questa base occorre costruire con un po' di fantasia.
Un saluto
Enrico
Per poter volare fai due esposizioni, una sali su si una seggiola o altro sostegno. Togli poi la seggiola e fotografa lo sfondo. Sovrapponi le due immagini e cancella la seggiola. Dietro vi riapparirà lo sfondo.
Il succo di questa tecnica è nel poter far comparire come contemporanei momenti diversi. Su questa base occorre costruire con un po' di fantasia.
Un saluto
Enrico
Queste me le ero perse...Grande Enrico non finisci mai di stupire !!!
Ciao Maurizio,
che bello risentirti!
Enrico
che bello risentirti!
Enrico
A parte che sono scarso ma mi manca anche la fantasia
tutte bellissime
Ciao marco
tutte bellissime
Ciao marco
I soliti scherzi idioti!
Ciao Marco.
Ciao Marco.
Grazie amici, bravissimo Michele, ottime realizzazioni!
Per poter volare fai due esposizioni, una sali su si una seggiola o altro sostegno. Togli poi la seggiola e fotografa lo sfondo. Sovrapponi le due immagini e cancella la seggiola. Dietro vi riapparirà lo sfondo.
Il succo di questa tecnica è nel poter far comparire come contemporanei momenti diversi. Su questa base occorre costruire con un po' di fantasia.
Un saluto
Enrico
Per poter volare fai due esposizioni, una sali su si una seggiola o altro sostegno. Togli poi la seggiola e fotografa lo sfondo. Sovrapponi le due immagini e cancella la seggiola. Dietro vi riapparirà lo sfondo.
Il succo di questa tecnica è nel poter far comparire come contemporanei momenti diversi. Su questa base occorre costruire con un po' di fantasia.
Un saluto
Enrico
Grazie mille...non ci avevo pensato ... :-(