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Delucidazione Sui Macro
rapporto 1:1 e distanza
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Gabriele Castelli
Messaggio: #1
Mi sto guardando in giro per cercare un obiettivo macro, e leggendo qua e là mi è parso di capire che il rapporto di ingrandimento 1:1 del soggetto sul sensore si abbia solo ad una ben precisa distanza tra piano focale e soggetto. E' corretto?
Dove si legge tale distanza sulla scheda tecnica dell'ottica?

Ragionandoci mi sembra abbastanza lapalissiano, questo però significa che per fotografare gli insetti diventa preferibile un tele per poter restare a distanza maggiore?

Domanda numero due - scelta dell'ottica:

105VR
60 AF-S
Tamron 90
Tokina 100

quale di questi? (il 105VR per il momento va oltre le mie tasche).
Marco Senn
Messaggio: #2
Ovviamente, come dici è lapalissiano, è la distanza minima di messa a fuoco. Occhio però che tale distanza non è misurata dalla lente frontale. Più ti allontani, meno ingrandisci, mi sembra chiarissimo.
L'apetto lunghezza focale non incide solo sulla distanza di scatto, da cui il fastidio più o meno presente per il soggetto fotografato. Più una focale è lunga meno è usabile a mano libera; a quegli ingrandimenti la pdc è ridottissima. Più allunghi però più sfochi lo sfondo.
L'equilibrio in DX è sui 100mm. A quelli che hai detto aggiungerei il 105AF-D (ce l'ho) che trovi facilmente nell'usato, il 60 AF-D, come sopra, il Sigma 105, il Sigma 70 e mi risulta che Tamron stia per far uscire (ho visto la presentazione su una rivista) il 60mm motorizzato.
Interessanti anche i Sigma 150 e 180, se li trovi usati.
Gian Carlo F
Messaggio: #3
se potessi, per foto di insetti ecc, ti consiglierei ovviamente il 105 vr, che ha il vantaggio di essere stabilizzato.
Il suo costo è alto, ma ne vale la pena.
Il 60 mm o alternative non originali, per foto naturalistiche di insetti, non te li consiglio

Una soluzione ottima sarebbe un Micro Nikkor (magari sempre un 105 mm) di occasione, con messa a fuoco manuale, quella automatica non è indispensabile nella macro.
Il giorno che deciderai per il 105vr potrai sempre rivenderlo ad un ottimo prezzo.

Ciao
ergassia
Messaggio: #4
Buondì Gabriele,
come ti hanno già indicato il RR di 1:1 si ottiene alla minima distanza di messa a fuoco.

Distanza che, sempre come detto, non corrisponde alla distanza tra lente frontale e soggetto.

Spannometricamente a RR di 1:1:

Con il 60 AF-S micro avrai 9cm circa tra lente frontale e soggetto (in pratica non riuscirai ad usare il paraluce senza rischiare di toccare il soggetto stesso o metterlo "al buio")

Con il 105VR avrai 18cm circa, se moltiplicato per 1.7x circa 25 (in tal caso il RR diviene 1.7:1)
Con il 200 AF-D circa 30

Nella scelta valuterei anche il peso/stabilità. A RR di 1:1, stabilizatore o meno, non è possbile scattare a mano libera senza introdurre difetti visibili (micromosso o piani non perfettamente a fuoco come voluto). A mio modesto avviso s'intende.

Per flessibilità d'uso (moltiplicabile) e per il soggetto scelto (insetti) valuterei il 105VR.
Poi tutto si può.

Sempre a mio avviso, in termini di nitidezza nell'ordine: 60 AF-S, 200, 105 VR

Certo il 200 consente una grande creatività..

Buona scelta.
Luigi
Pink Wall
Nikonista
Messaggio: #5
secondo le leggi dell'ottica l'immagine ottenuta ha le stesse dimensioni dell'oggetto quando sono posti simmetricamente al doppio della distanza focale

per un 105 si dovrebbero avere 21 cm avanti e 21 dietro il centro ottico dell'obiettivo ma quando si mette a fuoco alle ridotte distanze diminuisce la distanza focale dell'obiettivo perciò r=1:1 si raggiunge a distante minori di 2f

il 105 VR indica una distanza minima di messa a fuoco di 314 mm pari a 157 mm avanti e 157 dietro al suo centro ottico vale a dire che la focale effettiva per il r=1:1 diventa 78,5 mm

Lit
decarolisalfredo
Messaggio: #6
E' come dici tu, più è lungo l'obiettivo e più distante starai dal soggetto.

Solo che se prendi un obiettivo lungo, poi è pesante e ti serve il cavalletto, quindi secondo me la cosa migliore è un 105, ci sono anche i Sigma volendo.

Ti faccio notare che in macro, specie ad 1:1 il VR ed anche l'AF non servono a granchè, pertanto se trovi un 105 Nikkor non VR, il precedente AF per capirci, puoi prenderlo ad occhi chiusi.

Visto che sarà di seconda mano propio ad occhi chiusi no, guarda in che condizioni è.

Messaggio modificato da decarolisalfredo il May 8 2009, 06:02 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
Sul 105 VR quando lavora a 1:1, la funzione VR è praticamente nulla, quindi non rappresenta in questo caso particolare un elemento di preferenza. Invece il fatto che cambi severamente la sua lunghezza focale lo rende scomodo sul cavalletto perchè l'area inquadrata cambia continuamente. Io non mi sono trovato bene per lavori sul campo.

L'AFS 60mm a 1:1 ha una distanza di lavoro molto più bassa di quella riportata nel post precedente essendo solo di 48mm (il vecchio AFD aveva 72mm). Fonte Ken Rockwell, io non ho controllato.
Il sito Nikon (non so se furbescamente o per dimenticanza) riporta per il vecchio AFD la distanza di lavoro e per il nuovo AFS la distanza di messa a fuoco (cioè dal piano del sensore) per evitare confronti imbarazzanti. A meno che io non abbia visto male, la cosa dispiace un po'. In ogni caso neanche pensare di usarlo con gli insetti...vivi.

Il 200 AFD è il mio favorito per gli insetti e libellule su formato DX. Inoltre trovo la usa risolvenza impressionante. Costa caro ma è il top.

Su formato FX io e (ho visto) parecchi altri, usiamo il 300mm AF-S f/4 col tubo PN-11 (non arriva a 1:1). L'insieme è pesante e difficile da usare ma si raggiungono distanze di lavoro notevoli e risultati davvero professionali con fuori-fuoco da sogno (il 300 f/4 ha la distanza di messa minima a fuoco più bassa tra i 300 mm). Per l'improvvisa necessità del 1:1 ci metto un doppino acromatico Canon 500D da 77mm.

Per lavori meno impegnativi è molto buona (e sorprendente) la qualità che si ottiene dal 70-210 AFD col PN-11. Provare per credere, grande flessibiltà e distanze di lavoro di 56 cm per un rapporto di poco superiore all 1:1. Il tutto per 200 Euro!! (usato)

In generale con insetti non troppo piccoli trovo che il rapporto 1:1 non sia così usato o necessario come si potrebbe pensare, ameno di non fare i dettagli.
lozzo83
Messaggio: #8
Scusatemi ragazzi ma non ho ben capito queste nozioni di ottica. La distanza minima di messa a fuoco di 35 cm da dove parte quindi? Io ignorante, ero convinto che si misurasse dalla lente frontale. In realtà non mi ero mai fatto la domanda. Da dove si misura precisamente la distanza di messa a fuoco?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE(Michele Volpicella @ May 8 2009, 07:25 PM) *
(...) Per lavori meno impegnativi è molto buona (e sorprendente) la qualità che si ottiene dal 70-210 AFD col PN-11. Provare per credere, grande flessibiltà e distanze di lavoro di 56 cm per un rapporto di poco superiore all 1:1 (...)


Il 70-210 f/4-5.6 AFD? Quello che ho anche io? Sono parecchio interessato a questa cosa...
La macro mi incuriosisce, ma non a tal punto da comprare un obiettivo dedicato. Se potessi cavarmela con un PN-11 usato, non sarebbe male. Con quest'ultimo perderei tutti gli automatismi? I tubi Kenko andrebbero bene ugualmente?

Ciao, e grazie
Massimiliano
capannelle
Messaggio: #10
QUOTE(hobsbawm @ May 11 2009, 09:12 AM) *
Il 70-210 f/4-5.6 AFD? Quello che ho anche io? Sono parecchio interessato a questa cosa...
La macro mi incuriosisce, ma non a tal punto da comprare un obiettivo dedicato. Se potessi cavarmela con un PN-11 usato, non sarebbe male. Con quest'ultimo perderei tutti gli automatismi? I tubi Kenko andrebbero bene ugualmente?

Ciao, e grazie
Massimiliano


I tubi Kenko vanno benissimo, l'unico inconveniente è che perdi la maf all'infinito e che pertanto hai meno versatilità di un obiettivo macro.

I risultati li trovo buoni

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 4.4 MB
nonnoGG
Messaggio: #11
QUOTE(lozzo83 @ May 11 2009, 12:37 AM) *
Scusatemi ragazzi ma non ho ben capito queste nozioni di ottica. La distanza minima di messa a fuoco di 35 cm da dove parte quindi? Io ignorante, ero convinto che si misurasse dalla lente frontale. In realtà non mi ero mai fatto la domanda. Da dove si misura precisamente la distanza di messa a fuoco?

La distanza di messa a fuoco si misura dal piano del sensore (o della pellicola) che è indicato sul corpo macchina con l'apposito simbolo bianco(-o-).

Esempio (D300):
IPB Immagine

Salutoni.

nonnoGG, nikonista!

PS: la distanza dalla lente frontale al soggetto è indicata normalmente come distanza utile di lavoro.

Messaggio modificato da nonnoGG il May 11 2009, 10:19 AM
Motivo della modifica: PS...
Marco Senn
Messaggio: #12
QUOTE(lozzo83 @ May 11 2009, 12:37 AM) *
Scusatemi ragazzi ma non ho ben capito queste nozioni di ottica. La distanza minima di messa a fuoco di 35 cm da dove parte quindi? Io ignorante, ero convinto che si misurasse dalla lente frontale. In realtà non mi ero mai fatto la domanda. Da dove si misura precisamente la distanza di messa a fuoco?

Come ti ha risposto NonnoGG dal piano del sensore. Il problema è che con alcune ottiche (tipo il mio 105af-d) hai un allungamento in fase di messa a fuoco/ingrandimento quindi la distanza tra soggetto e lente diminuisce in forma geometrica all'aumentare dell'ingrandimento (ossia, per dirla più semplice, oltre ad avvicinarti tu lui s'allunga quindi l'aumento non è lineare).
lozzo83
Messaggio: #13
QUOTE(nonnoGG @ May 11 2009, 09:58 AM) *
La distanza di messa a fuoco si misura dal piano del sensore (o della pellicola) che è indicato sul corpo macchina con l'apposito simbolo bianco(-o-).

Esempio (D300):
IPB Immagine

Salutoni.

nonnoGG, nikonista!

PS: la distanza dalla lente frontale al soggetto è indicata normalmente come distanza utile di lavoro.


Grazie nonnoGG! In effetti avevo letto il significato di quel simbolo ma mi ero dimenticato!!!


QUOTE(nonnoGG @ May 11 2009, 09:58 AM) *
La distanza di messa a fuoco si misura dal piano del sensore (o della pellicola) che è indicato sul corpo macchina con l'apposito simbolo bianco(-o-).

Esempio (D300):
IPB Immagine

Salutoni.

nonnoGG, nikonista!

PS: la distanza dalla lente frontale al soggetto è indicata normalmente come distanza utile di lavoro.


Grazie nonnoGG! In effetti avevo letto il significato di quel simbolo ma mi ero dimenticato!!!

QUOTE(Hinault @ May 11 2009, 11:10 AM) *
Come ti ha risposto NonnoGG dal piano del sensore. Il problema è che con alcune ottiche (tipo il mio 105af-d) hai un allungamento in fase di messa a fuoco/ingrandimento quindi la distanza tra soggetto e lente diminuisce in forma geometrica all'aumentare dell'ingrandimento (ossia, per dirla più semplice, oltre ad avvicinarti tu lui s'allunga quindi l'aumento non è lineare).


lui si allunga fisicamente come uno zoom? perchè il mio 105 micro varia il rapporto di ingrandimento, i gruppi di lenti si muovono ma internamente, non si allunga il barilotto per intenderci.
karl mark
Messaggio: #14
QUOTE(lozzo83 @ May 11 2009, 12:06 PM) *
lui si allunga fisicamente come uno zoom? perchè il mio 105 micro varia il rapporto di ingrandimento, i gruppi di lenti si muovono ma internamente, non si allunga il barilotto per intenderci.


Si.

Il tuo 105VR è Internal Focus per questo non si allunga. Gli altri non IF si allungano con la Maf
Gabriele Castelli
Messaggio: #15
Con orrendo ritardo, ringrazio tutti quelli che hanno lasciato un consiglio o un chiarimento smile.gif
dario205
Messaggio: #16
QUOTE(Gabriele Castelli @ May 8 2009, 12:15 PM) *
105VR
60 AF-S
Tamron 90
Tokina 100

quale di questi? (il 105VR per il momento va oltre le mie tasche).


Se il 105 ancora non puoi permetterlo, io ti consiglio il 60mm, e per foto ad insetti prendi in considerazione l'ottimo tokina 100 wink.gif
 
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