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35 Mm O Medio Formato
Riflessione con quesito finale
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Alberto Zuppechin
Messaggio: #1
Ciao, Vediamo chi riesce a mettere ulteriore confusione nella mia testa fusa messicano.gif
Partiamo dalle mie poche conoscenze tecniche: Quando iniziai a fotografare, per diletto e per ciurioità, nel 1978 circa con una 35 mm a pellicola, già esistevano apparecchi di medio formato, 6x4,5.. 6x7 ecc e 6x6 d i fabbricazione svedese (Tanto per non fare nomi Police.gif ) la cui qualità dei negativi (o positivi) prodotti, era indiscutibile tanto da essere usati sia in studio sia all'aperto per cerimonie. Fra di Voi ci sarà sicuramente chi è passato da queste esperienze!! Ora, con il porcellino in procinto di esplodere di fronte al negoziante che vende D3 mi sono posto alcuni quesiti (oltre tutto perchè mi è venuta la curiosità di inquadrare qualche soggetto per poterlo vedere in un vetro smerigliato, magari dall'alto con il problema di vedere invertitil sx e dx ).La prima idea che mi è venuta in mente è quella di tentare con un analogico medio formato con pellicola invertibile scannerizzando con l'"economico" Coolscan 9000 i negativi convertendoli in Jpg. M la qualità quale sarebbe? qualcuno ha provato?
Seconda idea, Malsana, inserire un magazzino digitale, se reperibile per l'apparecchio scelto, e lavorare poi con i file prodotti che, vista la dimensione, potrebbero richiedere un PC della "Mela" con abbondante RAM
Terza idea: cercare un porcellino piu' capiente (magari con la pancia elastica messicano.gif e passare direttamente ad un medio formato digitale. Ma la qualità sdei file prodotti quale sarà? il risultato è sempre imparagonabile aquello di una 35 mm (D3) o la qualità sarà decisamente migliore come già succedeva in passato con le pellicole? Qualcuno sa confondermi di piu'?
Ovvio che già avendo un discreto corredo di ottiche Nikon dovrei dissanguarmi a rate con obiettivi ad otturatore centrale ma anche quelli bisognerebbe averliugualmente.

Grazie
Alberto
gciraso
Banned
Messaggio: #2
Allora, ho una D3 ed ho una Hasselblad con dorso digital Leaf Aptus 22. Qualche volta vado ancora a pellicola con il 6x6, ma anche la scansione con scanner all'altezza non mi convince in confronto al dorso digitale. Diverso il caso se stampi chimicamente la pellicola e stampi il file del dorso: risultati difficilmente distinguibili.
Confronto D3 - dorso digitale, solo per quanto riguarda la qualità del file. A piccoli-medi ingrandimenti non si vede differenza (A4-A3+), oltre si comincia a vedere una perdita di dettaglio del file della D3 a confronto con il dorso, sempre stampando il file così com'è, senza interpolazione. Con un buon programma di interpolazione la differenza è poco apprezzabile o molto apprezzabile, dipende dai soggetti.
In conclusione: uso entrambi sistemi, seconda i soggetti. Ho fatto paesaggio con il Distagon 40 che sono una vera bellezza, oltre che un po' di studio. Per altre cose uso la D3, che comunque si difende benissimo anche a confronto.
Se vuoi passare al medio formato digitale ti consiglio di cercare una Hasselblad usata serie V (500-501-503) che costa pochi euro e quindi attaccarci un dorso digitale (che purtroppo non costa pochi euro).

Saluti

Giovanni

PS: la dimensione del file raw non compresso del dorso è di circa 40,5 MB ed un file tiff a 16 bit non compresso pesa circa 122 MB.
afoto
Messaggio: #3
io ho l'ottima svedese a pellicola e quando proietto le diapositive col mio proiettore rollei P11 non ti dico le mascelle che cadono! ...ed oggi non ti devi più dissanguare per averne!
Alberto Zuppechin
Messaggio: #4
QUOTE(afoto @ May 17 2008, 10:56 AM) *
io ho l'ottima svedese a pellicola e quando proietto le diapositive col mio proiettore rollei P11 non ti dico le mascelle che cadono! ...ed oggi non ti devi più dissanguare per averne!



di Mascelle????? messicano.gif


Comunque grazie per le spiegazioni di Giovanni. Ho pensato anch'io ad una serie 503 eventualmente sebbene i possessori delle svedesi abbiano la precisione "Svizzera" nel mantenerle e curarle sono pochi quelli che usano correttamente la propria attrezzatura (Alle gare di Bob alle Olimpiadi Invernali ho visto trascinare sulla neve un 600 f/4 Canon usando il monopiede come maniglia di trasporto unsure.gif La paura è quella di incappare in un esemplare con qualità scadente. L'alternativa sarebbe quella di farlo controllare prima in Fowa ma è difficile da proporre al venditore!!

Grazie a tutti comunque

PS IL dorso digitale è un sogno ma, non si sa mai!!!
gciraso
Banned
Messaggio: #5
QUOTE(Alberto Zuppechin @ May 22 2008, 11:23 AM) *
di Mascelle????? messicano.gif
Comunque grazie per le spiegazioni di Giovanni. Ho pensato anch'io ad una serie 503 eventualmente sebbene i possessori delle svedesi abbiano la precisione "Svizzera" nel mantenerle e curarle sono pochi quelli che usano correttamente la propria attrezzatura (Alle gare di Bob alle Olimpiadi Invernali ho visto trascinare sulla neve un 600 f/4 Canon usando il monopiede come maniglia di trasporto unsure.gif La paura è quella di incappare in un esemplare con qualità scadente. L'alternativa sarebbe quella di farlo controllare prima in Fowa ma è difficile da proporre al venditore!!

Grazie a tutti comunque

PS IL dorso digitale è un sogno ma, non si sa mai!!!

Guarda, la robustezza delle svedesi è pari solo alla loro semplicità. E' uno scatolotto di metallo che puoi agevolmente controllare da solo. Smonti magazzino e dorso e verifichi il grado di usura della baionetta. Controlli la fluidità del pulsante di scatto e controli la manovella del riarmo. Controlla in particolare l'usura della vite che c'è dietro il bocchettone dell'ottica (ha un nome speciale ma non mi ricordo quale) che serve a riarmare otturatore ed ad abbassare lo specchio (basta che controlli la testa, che non sia particolarmente usurata) e, infine, la cosa più importante, controlla le tendine posteriori in stoffa, che devono essere integre ed in buone condizioni (basta un controllo visivo). Attenzione (visto che me lo hanno già chiesto) che il pulsante di scatto è a due tempi: quando lo premi scatta l'otturatore centrale e si alza lo specchio, quando lo rilasci si chiudono le tendine posteriori. E' il normale comportamento della Hasselblad serie V.
Obiettivo: controllare ovviamente che l'otturatore centrale funzioni e, soprattutto, controllare lo stato di usura e di pulizia del contatto sincro.
Una Hasselblad si smonta in pochi secondi e si verifica al massimo (in modo approfondito) in 5 minuti. E' praticamente indistruttibile e semplicissima nella sua costruzione. Ne ho viste molte (anche trattate male) e la qualità è sempre costante, non ho mai riscontrato un esemplare scadente, vai tranquillo.

Giovanni

Messaggio modificato da gciraso il May 22 2008, 10:59 AM
enrico.cocco
Messaggio: #6
QUOTE(gciraso @ May 22 2008, 11:58 AM) *
Guarda, la robustezza delle svedesi è pari solo alla loro semplicità. E' uno scatolotto di metallo che puoi agevolmente controllare da solo. Smonti magazzino e dorso e verifichi il grado di usura della baionetta. Controlli la fluidità del pulsante di scatto e controli la manovella del riarmo. Controlla in particolare l'usura della vite che c'è dietro il bocchettone dell'ottica (ha un nome speciale ma non mi ricordo quale) che serve a riarmare otturatore ed ad abbassare lo specchio (basta che controlli la testa, che non sia particolarmente usurata) e, infine, la cosa più importante, controlla le tendine posteriori in stoffa, che devono essere integre ed in buone condizioni (basta un controllo visivo). Attenzione (visto che me lo hanno già chiesto) che il pulsante di scatto è a due tempi: quando lo premi scatta l'otturatore centrale e si alza lo specchio, quando lo rilasci si chiudono le tendine posteriori. E' il normale comportamento della Hasselblad serie V.
Obiettivo: controllare ovviamente che l'otturatore centrale funzioni e, soprattutto, controllare lo stato di usura e di pulizia del contatto sincro.
Una Hasselblad si smonta in pochi secondi e si verifica al massimo (in modo approfondito) in 5 minuti. E' praticamente indistruttibile e semplicissima nella sua costruzione. Ne ho viste molte (anche trattate male) e la qualità è sempre costante, non ho mai riscontrato un esemplare scadente, vai tranquillo.

Giovanni

Non posso che confermare quanto detto da Giovanni, aggiungo solo che se lo "scatolo" è fermo da parecchio tempo, probabilmente dovrai sostituire (far sotituire) le guarnizioni corpo-magazzino, cosa che conviene far fare da tecnici specializzati con materiale originale.
Ma non ti spaventare, è un'operazione assolutamente normale, del costo di poche decine di euro, e darà nuova vita alla tua hasselblad.
Poi, se vuoi, cercati un distagon 40, e divertiti un mondo con la paesaggistica!
Io sto cercando un dorso digitale per la mia, ma i prezzi sono ancora (e resteranno, temo) troppo alti per l'uso che ne farei, però prima o poi...

Buon divertimento, nell'era digitale, l'approccio al 6x6 "pellicoloso", regala momenti di puro relax, ed un approccio alla fotografia molto più meditativo, oserei dire quasi spirituale...
Insomma, ogni tanto guardarsi indietro non può che far bene, anche per andare avanti meglio!

Buone cose

Enrico
gciraso
Banned
Messaggio: #7
Dopo tante parole un esempio (Distagon 40 F4):

Immagine Allegata

enrico.cocco
Messaggio: #8
QUOTE(gciraso @ May 22 2008, 02:36 PM) *
Dopo tante parole un esempio (Distagon 40 F4):


Uno spettacolo Giovanni, puro e semplice spettacolo.
Stiamo parlando di pellicola o di dorso digitale?

Enrico
gciraso
Banned
Messaggio: #9
Dorso digitale Leaf Aptus 22.
Senza esposimetro, occhiometro e aiutino con istogramma.

Giovanni
giannizadra
Messaggio: #10
QUOTE(gciraso @ May 22 2008, 05:29 PM) *
Dorso digitale Leaf Aptus 22.
Senza esposimetro, occhiometro e aiutino con istogramma.

Giovanni


Proprio bello, Giovanni.
Molto "profondo" e "pellicoloso". Pollice.gif
 
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