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Anello Adattatore T4 Soligor Tamron
come montare un soligor anni '70 su una nikon D90?
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aberz
Nikonista
Messaggio: #1
Salve a tutti. Scrivo per la prima volta nel forum, spero di non sbagliare qualcosa.

Mi sono intestardito nel voler montare sulla D90 un Soligor 135mm f 2.8, residuato dei tempi che furono; credo acquistato tra il 1971 e il 1975, era montato su una Miranda Sensorex ( ! ). Dopo ricerche in rete ho ancora molti dubbi, e spero in qualche risposta illuminante.
Ovviamente userei il funzionamento tutto manuale, senza esposimetro e senza conferma di messa a fuoco, mi basta mantenere il fuoco all'infinito.

L'obiettivo:
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La Soligor produceva obiettivi con un attacco standard (uguale al Tamron?) e una serie di raccordi differenti, adatti ai differenti bocchettoni delle varie ditte di macchine fotografiche.

Attacco e raccordo:
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hmmm.gif Ora:
- Si tratta di un attacco T4 ?
- L'attacco T4 è stato poi sostituito dal TX; è vero che obiettivi TX possono essere montati su bocchettoni T4, ma non viveversa?
- L'attacco Adaptall c'entra qualcosa, o è totalmente incompatibile?

- ai tempi esisteva il raccordo per Nikon. Eravamo ancora in epoca pre-AI, e quindi anche un raccordo anni '70 (a trovarlo) sarebbe comunque inservibile?
- qualcuno ha qualche idea, o ha provato di persona un simile accrocchio?

grazie
alessio
aberz
Nikonista
Messaggio: #2
mi autorispondo, verbosamente, a beneficio dei prossimi sparuti lettori, premesso che il punto di partenza è la experience di maggio 2010.

1) L'attacco è T4, usato da Soligor e Vivitar. Ciò appurato, in rete si trova un po' di documentazione.
2) L'adaptall non c'entra nulla.
3) L'adattatore T4 - F è stato acquistato in rete, dopo numerosi mercatini di robe vecchie e pazienti appostamenti; una caccia non banale perché molti negozianti d'oltreoceano (dove il sistema era più diffuso) non vogliono vendere in Europa. Alla fine ho trovato in Italia prezzo onesto e venditore corretto.

4) sulla D90 FUNZIONA biggrin.gif

ricordando che:
a) il display della macchina indica i tempi, ma non le aperture impostate
b ) si scatta in modalità manuale (M)
c) si regola il tempo di esposizione con la ghiera del corpo macchina, quella usata normalmente
d) si regola il diaframma con la ghiera sull'obiettivo (il flash incorporato vicino al pentaprisma non interferisce con il movimento della forcella a orecchie di coniglio), nessuna indicazione compare nel mirino o nel display
e) la composizione dell'immagine avviene in ogni caso con il diaframma a tutta apertura; al momento dello scatto la macchina lo chiude al valore impostato (questo rende l'immagine nel mirino più luminosa, e più facile la messa a fuoco)
f) la messa a fuoco funziona sino a infinito, e rispetta la scala graduata incisa sul barilotto
g) quando la messa a fuoco è corretta, compare nel mirino il punto verde di conferma
h) l'esposimetro non fornisce nessuna indicazione; si regolano tempo e diaframma a occhio, e dopo lo scatto si controllano istogramma e anteprima
i) nei metadati exif viene registrato il tempo di scatto, mancano il tipo di obiettivo e il diaframma usato.


Nelle foto l'insieme, con un (funzionante) flash Philips 38CTB.

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