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Squali A Sharm El Shekh
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lorenzomulas(exdaisuke_jigen)
Messaggio: #26
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 11:42 AM) *
Credi davvero che il cambiamento climatico sia causato esclusivamente dall'uomo? Quando pensiamo la forza stessa della natura che con l'eruzione di un vulcano da quattro soldi in Islanda ha paralizzato l'intera Europa per mesi, capiamo anche che noi siamo dei microbi al confronto.

Ciò che la natura riesce a compiere in un attimo noi umani ci mettiamo secoli e secoli. La terra ha milioni di anni e varie ere si sono susseguite. L'era glaciale, le alluvioni e infine l'era in cui viviamo. Pensi che avremmo potuto vivere durante l'era glaciale? Il nostro destino e la nostra vita sono scanditi dalla natura che stabilisce anche per quanti millenni il genere umano potrà popolare la terra.

Non per questo dico di fregarcene, anzi, ci vuole sensibilità soprattutto per ridurre drasticamente l'inquinamento e migliorare la qualità della vita. Ma da qui a credere ogni fregnaccia che scrivono ce ne passa... e sappi anche che la scienza non è esatta e che nessuno è perfetto e pertanto anche i migliori scienziati possono prendere solenni cantonate, come è già successo ed ampiamente dimostrato in ogni campo delle scienze.

Carlo

Assolutamente no, sarebbe troppo facile messicano.gif !però provate a pensarci: siamo 6 miliardi di persone e tutti (più o meno) consumiamo, tutti (più o meno) mangiamo,eccetera. La combustione di combustibili fossili produce CO2 che contribuisce drammaticamente all'effetto serra naturale...per tornare on topic: pensare che il tonno rosso, la specie più pregiata di tonni é in via d'estinzione a causa della pesca esagerata (proprio per il sushi ahimé!), o più in generale le riserve ittiche mondiali sono in serio pericolo, ci dà le dimensioni del dramma che stiamo vivendo e che sarebbe risolto semplicemente...se fossimo di meno!
Ps: Carlo non immagini di cosa sia tacciato per essere a favore dell'energia nucleare! messicano.gif
Maicolaro
Messaggio: #27
QUOTE(Geipeg @ Jan 7 2011, 10:06 AM) *
Il clima del pianeta terra è un fenomeno vivo e dinamico che ha qualcosa come qualche milione di anni e uno sparuto gruppo di scienziati dell'ultima ora pensa di aver capito tutto analizzando le misure frammentarie e disomogenee relative a qualche decina di anni...

Roba da pazzi.

Quando si dice l'arte di spacciare una rondine per una primavera.

A me roba da pazzi sembra quello che scrivi tu.

Un solo dato... le autorità politiche (e non gli scienziati) di 182 paesi al mondo hanno sottoscritto il protocollo di Kioto a partire dall'ormai lontano 1997. L'oggetto del protocollo riguarda la riduzione dell'emissione di gas serra al fine di limitare il riscaldamento globale, il costo in termini economici per tali paesi è ingente, nonostante questo la quasi totalità del globo vi ha aderito.

Che nel 2011 ci sia qualcuno che ancora non sia in grado di prendere atto di qualcosa che è vero e reale e viene vissuto sulla pelle di miliardi di persone ogni giorno è per me incredibile...

Un saluto
m.
Geipeg
Messaggio: #28
QUOTE(Maicolaro @ Jan 7 2011, 01:03 PM) *
A me roba da pazzi sembra quello che scrivi tu.

Un solo dato... le autorità politiche (e non gli scienziati) di 182 paesi al mondo hanno sottoscritto il protocollo di Kioto a partire dall'ormai lontano 1997. L'oggetto del protocollo riguarda la riduzione dell'emissione di gas serra al fine di limitare il riscaldamento globale, il costo in termini economici per tali paesi è ingente, nonostante questo la quasi totalità del globo vi ha aderito.

Che nel 2011 ci sia qualcuno che ancora non sia in grado di prendere atto di qualcosa che è vero e reale e viene vissuto sulla pelle di miliardi di persone ogni giorno è per me incredibile...

Un saluto
m.



Un "fatto" è vero e reale solo quando è accaduto o sta accadendo e "tutte" le misurazioni, gli studi e le prove documentali ne attestano l'esistenza in maniera incontrovertibile.

Documentare un fatto poi non equivale a trovarne (e capirne) la causa, esattamente come le polmoniti del medioevo, che erano causate dagli stessi batteri e avevano gli stessi sintomi di oggi ma non conoscendo l'esistenza dei microrganismi e non avendo scoperto l'antibiotico venivano curate a furia di infusi e salassi che più spesso della polmonite portavano a morte il malato per anemia acuta e collasso.

La storia della scienza è piena di cantonate clamorose e clamorose smentite, non ha senso prendere tutto per oro colato solo perchè lo dice "la scienza".

Questo ovviamente non vuol dire dover credere nella magia e il soprannaturale o prendere per fandonie tutto lo scibile scientifico prodotto fino ad oggi ma manco lasciarsi condizionare da teorie inerenti fenomeni ben più complessi di qualche "reazione chimica" isolata in laboratorio.

In fondo una buona parte degli stessi scienziati non sono affatto d'accordo con i loro colleghi.

Chi stabilisce quale parte della scienza ha più ragione dell'altra?





Kio
Messaggio: #29
Non c'è dubbio che sia giustissimo fare quanto possibile per contrastare l'inquinamento, l'impatto che l'uomo ha sulla natura etc etc..

Però da qui a dire che l'uomo è l'unico colpevole del riscaldamento globale ci passa parecchio. Non è la prima volta che la scienza prende qualche cantonata.

La scienza non è infallibile e non sforna mai verità assolute, va avanti a teorie, le quali sono ritenute valide finchè non vengono scoperti elementi che portano a nuove teorie più valide delle precedenti.

Fine OT.

Avete visto quanta somiglianza c'è fra quello che sta accadendo in Egitto e la storia raccontata nel film "Lo squalo"? ("Jaws")?
CVCPhoto
Messaggio: #30
QUOTE(Daisuke_Jigen @ Jan 7 2011, 12:02 PM) *
Ps: Carlo non immagini di cosa sia tacciato per essere a favore dell'energia nucleare! messicano.gif


Ti appoggio in pieno. Pollice.gif

E' solo l'ignoranza più bieca che condanna a morte le centrali nucleari pensando che con qualche 'mulino a vento' e qualche pannello fotovoltaico si possa risolvere il problema di fabbisogno energetico e dell'inquinamento.

Carlo

QUOTE(Geipeg @ Jan 7 2011, 01:36 PM) *
Un "fatto" è vero e reale solo quando è accaduto o sta accadendo e "tutte" le misurazioni, gli studi e le prove documentali ne attestano l'esistenza in maniera incontrovertibile.

Documentare un fatto poi non equivale a trovarne (e capirne) la causa, esattamente come le polmoniti del medioevo, che erano causate dagli stessi batteri e avevano gli stessi sintomi di oggi ma non conoscendo l'esistenza dei microrganismi e non avendo scoperto l'antibiotico venivano curate a furia di infusi e salassi che più spesso della polmonite portavano a morte il malato per anemia acuta e collasso.

La storia della scienza è piena di cantonate clamorose e clamorose smentite, non ha senso prendere tutto per oro colato solo perchè lo dice "la scienza".

Questo ovviamente non vuol dire dover credere nella magia e il soprannaturale o prendere per fandonie tutto lo scibile scientifico prodotto fino ad oggi ma manco lasciarsi condizionare da teorie inerenti fenomeni ben più complessi di qualche "reazione chimica" isolata in laboratorio.

In fondo una buona parte degli stessi scienziati non sono affatto d'accordo con i loro colleghi.

Chi stabilisce quale parte della scienza ha più ragione dell'altra?


Solo il tempo potrà dare ragione a qualcuno, dal momento che sia i più allarmisti che i più faciloni sbagliano entrambi l'approccio.

Fanno solo supposizioni, ma nulla di dimostrabile scientificamente.

Carlo

QUOTE(Kio @ Jan 7 2011, 02:31 PM) *
Non c'è dubbio che sia giustissimo fare quanto possibile per contrastare l'inquinamento, l'impatto che l'uomo ha sulla natura etc etc..

Però da qui a dire che l'uomo è l'unico colpevole del riscaldamento globale ci passa parecchio. Non è la prima volta che la scienza prende qualche cantonata.

La scienza non è infallibile e non sforna mai verità assolute, va avanti a teorie, le quali sono ritenute valide finchè non vengono scoperti elementi che portano a nuove teorie più valide delle precedenti.

Fine OT.

Avete visto quanta somiglianza c'è fra quello che sta accadendo in Egitto e la storia raccontata nel film "Lo squalo"? ("Jaws")?


Quoto al 100%

Carlo
Maicolaro
Messaggio: #31
QUOTE(Geipeg @ Jan 7 2011, 01:36 PM) *
In fondo una buona parte degli stessi scienziati non sono affatto d'accordo con i loro colleghi.

Chi stabilisce quale parte della scienza ha più ragione dell'altra?


Lo stabiliscono i governi che, con azioni concrete come il protocollo di Kyoto sancisco che il surriscaldamento globale è frutto in buona parte dell'emissione di gas serra. (qui il testo si veda ad sempio l'art. 5 comma 3)

QUOTE(Kio @ Jan 7 2011, 02:31 PM) *
Avete visto quanta somiglianza c'è fra quello che sta accadendo in Egitto e la storia raccontata nel film "Lo squalo"? ("Jaws")?


Date troppo retta a quello che sentite in televisione, e si che documentarsi oggi non è poi così difficile.
I fatti sono che sulle spiaggie del mondo muore più gente colpita dalla caduta di una noce di cocco che a seguito di un attaco di squalo.
Per quello che riguarda il film Jaws, lo stesso Steven Spielberg si è sentito in dovere di chiedere scusa alla comunità scientifica per come ha descritto in maniera assolutamente lontana dalla realtà il comportamento degli squali. Il tutto a seguito della fobia creatasi all'uscita del film e la conseguente caccia indiscriminata acui gli squali furono sottoposti in tutti gli Stati Uniti.

QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 02:45 PM) *
Fanno solo supposizioni, ma nulla di dimostrabile scientificamente.


Quindi secondo te il 95% del mondo si sobbarca costi ingenti come quelli necessari all'adesione al protocollo di Kyoto, in un periodo di crisi globale, solo in base a delle supposizioni non dimostrate scientificamente di quattro scienziati pazzi hmmm.gif
Dei veri furbacchioni laugh.gif

Un saluto
m.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #32
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 02:45 PM) *
Ti appoggio in pieno. Pollice.gif

E' solo l'ignoranza più bieca che condanna a morte le centrali nucleari pensando che con qualche 'mulino a vento' e qualche pannello fotovoltaico si possa risolvere il problema di fabbisogno energetico e dell'inquinamento.

Carlo
Solo il tempo potrà dare ragione a qualcuno, dal momento che sia i più allarmisti che i più faciloni sbagliano entrambi l'approccio.

Fanno solo supposizioni, ma nulla di dimostrabile scientificamente.

Carlo
Quoto al 100%

Carlo


Scusa Carlo, ma se mi consenti vorrei farti un appunto in amicizia: io vedo tanta faciloneria anche nel tuo approccio...

Intanto, a ben informarsi, si scopre che i sostenitori delle energie alternative non si appellano all'uso di qualche "mulino a vento" e "qualche pannello fotovoltaico". Descrivere l'attuale problema dell'approvvigionamento energetico e gli aspetti ad esso correlati (tanti) significa ridurlo ad una inutile banalizzazione. Se tu sei a favore del nucleare ne hai tutto il diritto, ma a ben vedere nelle tue parole si legge un integralismo che non ho riscontrato in chi è contrario.
Per quanto riguarda i dati scientifici ti invito a riflettere su un dato: il dibattito intorno all'impatto che avrebbero le attività della specie uomo sull'ambiente (inteso nella sua globalità, quindi come preservazione dell'ambiente naturale e delle specie che vi abitano, ma anche degli ambienti urbani e della qualità della vita della specie uomo) risale almeno agli anni '60. Da allora ad oggi varie commissioni scientifiche internazionali ed equipe di studiosi hanno rilevato, pur con le dovute e legittime discordanze, alcuni fattori chiave che difficilmente possono essere contestati, ovvero che l'emergenza ambientale è costituita dalle seguenti criticità:

- inquinamento generale (sia antropico sia naturale)
- effetto serra con conseguente riscaldamento globale e relativi eventi correlati
- deforestazione
- desertificazione
- estinzione di specie animali

Per quanto le nostre opinioni di uomini comuni possano divergere, nello specifico lo studio (scientifico) di queste dinamiche attribuisce alla specie uomo una responsabilità estremamente elevata. Soprattutto, è stato rilevato come l'impulso dato alla tecnologia dal secondo dopoguerra ad oggi abbia determinato un salto di qualità nell'incidenza che le attività umane hanno sull'ecosistema naturale. Molti degli effetti riscontrabili sono stati, in certo qual modo, predetti da questi studi. Quindi non sono soltanto supposizioni, e non sarà solo il tempo a dare ragione a qualcuno, come tu hai detto...

Saluti
Kio
Messaggio: #33
QUOTE(Maicolaro @ Jan 7 2011, 03:33 PM) *
....
Date troppo retta a quello che sentite in televisione, e si che documentarsi oggi non è poi così difficile.
I fatti sono che sulle spiaggie del mondo muore più gente colpita dalla caduta di una noce di cocco che a seguito di un attaco di squalo.
Per quello che riguarda il film Jaws, lo stesso Steven Spielberg si è sentito in dovere di chiedere scusa alla comunità scientifica per come ha descritto in maniera assolutamente lontana dalla realtà il comportamento degli squali. Il tutto a seguito della fobia creatasi all'uscita del film e la conseguente caccia indiscriminata acui gli squali furono sottoposti in tutti gli Stati Uniti.
...
Un saluto
m.


Guarda che io facevo riferimento a ciò che è accaduto sulle spiaggie ed alle soluzioni offerte dal governo egiziano, non al comportamento degli squali in genere!! Che sono pesci che conosco molto bene ed apprezzo..

Se hai seguito la vicenda come me ti sarai accorto di quanto la realtà ed il film coincidano (non il finale logicamente).

In riferimento a ciò ti racconto brevemente le analogie:

Dopo il primo attacco a discapito di 4 turisti (3 russi e 1 ucraino) il governo aveva chiuso le spiagge per 48 ore ed organizzato una caccia al pinnuto. Lo squalo (o meglio "il presunto") era stato catturato e le spiagge riaperte ma 2 giorni dopo ecco il nuovo attacco, quello mortale. In seguito a questo le spiagge sono state di nuovo chiuse in attesa che il pericolo cessi.

Bhè è proprio ciò che accade nel film originale!!
Tutto qui.
alexzak
Messaggio: #34
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 09:16 AM) *
Io sono dalla parte degli squali. Il mare è loro e siamo noi gli intrusi che perdipiù con la frenesia della pesca gli rubiamo del cibo prezioso.

Sarebbe giusto rispettare questi animali ed eventualmente attirarli in altri luoghi, ma non di certo ucciderli.

Carlo

tra tutte le teorie più meno valide,sulla improvvisa aggressività degli squali di Sharm,credo sia questa la più probabile....anche diversi biologi marini hanno puntato il dito proprio sull'eccessivo sfruttamento della pesca ai fini turistici delle zone interessate a questo fenomeno...che poi di tanto fenomenale ha poco o nulla...ovviamnte tutte noitzie ed interviste sapientemente celate !!!!venti,trenta anni fà non c'erano tutti quei villaggi turistici e alberghi che ci sono ora...e tutti i turisti che vanno a Sharm,vogliono mangiare PESCE!(mica la polenta o i fagioli con le cotiche!!)..e di pesce ne viene sottratto al mare,talmente tanto che per gli squali non ce n'è praticamente più...e loro cominciano ad esplorare e a spingersi fin dove non erano mai arrivati prima...e dove lo trovano, o pensano di trovarlo,si aggirano di conseguenza....ergo,se hai fame cominci a cercarti il cibo e sei disposto a tutto pur di trovarlo,perfino a cambiare menù!!!..lo faremmo noi umani,figuriamoci uno squalo!!!!
p.s.adesso che hanno fiutato "qualcosa",chi va a spiegarglielo che non si devo spingere fino a tre metri dalla riva??....
CVCPhoto
Messaggio: #35
QUOTE(gattomiro @ Jan 7 2011, 03:46 PM) *
Scusa Carlo, ma se mi consenti vorrei farti un appunto in amicizia: io vedo tanta faciloneria anche nel tuo approccio...

Intanto, a ben informarsi, si scopre che i sostenitori delle energie alternative non si appellano all'uso di qualche "mulino a vento" e "qualche pannello fotovoltaico". Descrivere l'attuale problema dell'approvvigionamento energetico e gli aspetti ad esso correlati (tanti) significa ridurlo ad una inutile banalizzazione. Se tu sei a favore del nucleare ne hai tutto il diritto, ma a ben vedere nelle tue parole si legge un integralismo che non ho riscontrato in chi è contrario.
...
Saluti


Non farti problemi che quando non viene meno il rispetto ci si può dire tutto. Il mio integralismo nei confronti del nucleare è effettivamente ben radicato poiché non vedo altre alternative per produrre grandi quantità di corrente elettrica.

Vorrei tanto che esistesse una soluzione alternativa, ma non c'è. Ne esisto invece tante altre che è giusto sfruttare, ma che non considero assolutamente alternative, ma complementari.

Se pensiamo che in una paese ricco di venti come la Danimarca, costellato di mulini a vento in ogni angolo (che tra l'altro deturpano non poco il paesaggio) riescono a produrre a malapena il 10% del fabbisogno di energia elettrica per poco più di 6 milioni di abitanti... 600.000 persone se la matematica non mi tradisce.

Faccio inoltre un'altra considerazione. L'Italia è letteralmente circondata da centrali nucleari poste lungo i nostri confini, dalle quali acquistiamo energia. Succedesse un incidente, ne saremo coinvolti alla stessa stregua che ce l'avessimo sotto casa. C'è inoltre da dire che le attuali centrali di nuova concezione sono molto più sicure di qualsiasi altro tipo di centrali, compresi i tanto acclamati termovalorizzatori.

Se vogliamo sognare e sperare che fra 50 anni l'energia pulita ci possa piovere dal cielo, rischiamo pure, ma poi non possiamo lamentarci se fra qualche anno per fare un arrosto con il forno elettrico ci costerà 5 euro o per fare il pieno della macchina si dovrà fare un mutuo in banca.

La realtà è questa.

Carlo

QUOTE(alexzak @ Jan 7 2011, 04:24 PM) *
tra tutte le teorie più meno valide,sulla improvvisa aggressività degli squali di Sharm,credo sia questa la più probabile....anche diversi biologi marini hanno puntato il dito proprio sull'eccessivo sfruttamento della pesca ai fini turistici delle zone interessate a questo fenomeno...che poi di tanto fenomenale ha poco o nulla...ovviamnte tutte noitzie ed interviste sapientemente celate !!!!venti,trenta anni fà non c'erano tutti quei villaggi turistici e alberghi che ci sono ora...e tutti i turisti che vanno a Sharm,vogliono mangiare PESCE!(mica la polenta o i fagioli con le cotiche!!)..e di pesce ne viene sottratto al mare,talmente tanto che per gli squali non ce n'è praticamente più...e loro cominciano ad esplorare e a spingersi fin dove non erano mai arrivati prima...e dove lo trovano, o pensano di trovarlo,si aggirano di conseguenza....ergo,se hai fame cominci a cercarti il cibo e sei disposto a tutto pur di trovarlo,perfino a cambiare menù!!!..lo faremmo noi umani,figuriamoci uno squalo!!!!
p.s.adesso che hanno fiutato "qualcosa",chi va a spiegarglielo che non si devo spingere fino a tre metri dalla riva??....



Thanks!

Carlo
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #36
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 05:29 PM) *
Non farti problemi che quando non viene meno il rispetto ci si può dire tutto. [...]
Carlo

Quello sempre, ci mancherebbe!

Ciao smile.gif
Massimiliano Piatti
Messaggio: #37
QUOTE(alexzak @ Jan 7 2011, 04:24 PM) *
tra tutte le teorie più meno valide,sulla improvvisa aggressività degli squali di Sharm,credo sia questa la più probabile....anche diversi biologi marini hanno puntato il dito proprio sull'eccessivo sfruttamento della pesca ai fini turistici delle zone interessate a questo fenomeno...che poi di tanto fenomenale ha poco o nulla...ovviamnte tutte noitzie ed interviste sapientemente celate !!!!venti,trenta anni fà non c'erano tutti quei villaggi turistici e alberghi che ci sono ora...e tutti i turisti che vanno a Sharm,vogliono mangiare PESCE!(mica la polenta o i fagioli con le cotiche!!)..e di pesce ne viene sottratto al mare,talmente tanto che per gli squali non ce n'è praticamente più...e loro cominciano ad esplorare e a spingersi fin dove non erano mai arrivati prima...e dove lo trovano, o pensano di trovarlo,si aggirano di conseguenza....ergo,se hai fame cominci a cercarti il cibo e sei disposto a tutto pur di trovarlo,perfino a cambiare menù!!!..lo faremmo noi umani,figuriamoci uno squalo!!!!
p.s.adesso che hanno fiutato "qualcosa",chi va a spiegarglielo che non si devo spingere fino a tre metri dalla riva??....


Verissimo!!!!!!!!!! Pollice.gif
lorenzomulas(exdaisuke_jigen)
Messaggio: #38
Pensate che dalla pesca dipendono circa un miliardo di persone nel mondo e si stanno distruggendo le riserve ittiche della maggior parte del pianeta, per fare un po' di sushi, qualche "medicina" non ben definita, qualche rito strano e violento (le isole Far Oer ad esempio) e così via...come ho già detto la soluzione sarebbe che fossimo di meno...oppure che ci estinguessimo!
davidebaroni
Messaggio: #39
QUOTE(Daisuke_Jigen @ Jan 7 2011, 07:16 PM) *
Pensate che dalla pesca dipendono circa un miliardo di persone nel mondo e si stanno distruggendo le riserve ittiche della maggior parte del pianeta, per fare un po' di sushi, qualche "medicina" non ben definita, qualche rito strano e violento (le isole Far Oer ad esempio) e così via...come ho già detto la soluzione sarebbe che fossimo di meno...oppure che ci estinguessimo!

...La seconda che hai detto... mad.gif texano.gif dry.gif
kevinilcondor
Messaggio: #40
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 7 2011, 02:45 PM) *
Ti appoggio in pieno. Pollice.gif

E' solo l'ignoranza più bieca che condanna a morte le centrali nucleari pensando che con qualche 'mulino a vento' e qualche pannello fotovoltaico si possa risolvere il problema di fabbisogno energetico e dell'inquinamento.


mi dispiace ma dare dell'ignorante a chi sostiene metodi alternativi al nucleare è da altrettanto da ignoranti e non utile al confronto...

saluti
Felicione
Messaggio: #41
QUOTE(Maicolaro @ Jan 7 2011, 03:33 PM) *
Per quello che riguarda il film Jaws, lo stesso Steven Spielberg si è sentito in dovere di chiedere scusa alla comunità scientifica per come ha descritto in maniera assolutamente lontana dalla realtà il comportamento degli squali. Il tutto a seguito della fobia creatasi all'uscita del film e la conseguente caccia indiscriminata acui gli squali furono sottoposti in tutti gli Stati Uniti.
...
Un saluto
m.


in effetti "lo squalo, quello di Spielberg, mi ha rovinato il piacere del bagno in mare"
laugh.gif
Geipeg
Messaggio: #42
QUOTE(Maicolaro @ Jan 7 2011, 01:03 PM) *
A me roba da pazzi sembra quello che scrivi tu.

Un solo dato... le autorità politiche (e non gli scienziati) di 182 paesi al mondo hanno sottoscritto il protocollo di Kioto a partire dall'ormai lontano 1997. L'oggetto del protocollo riguarda la riduzione dell'emissione di gas serra al fine di limitare il riscaldamento globale, il costo in termini economici per tali paesi è ingente, nonostante questo la quasi totalità del globo vi ha aderito.

Che nel 2011 ci sia qualcuno che ancora non sia in grado di prendere atto di qualcosa che è vero e reale e viene vissuto sulla pelle di miliardi di persone ogni giorno è per me incredibile...

Un saluto
m.



Appunto: autorità politiche, condizionate da ipotesi e osservazioni scientifiche che non hanno un reale e incontrovertibile riscontro oggettivo, al massimo meramente speculativo e basato su poche e spesso discutibili misurazioni effettuate in poco meno di un secolo e mezzo (che in età terrestre equivale a poche ore di vita), in maniera non strutturata, secondo metodologie, conoscenze e tecnologie di volta in volta completamente differenti sia nei risultati che nell'affidabilità, se non quando artigianali o improvvisate da pionieri-avventurieri che di scientifico avevano solo il coraggio.

Insomma, la metereologia è la più giovane e la meno esatta di tutte le scienze scientifiche e sociali.

Per molti esperti del settore aeronautico è già un azzardo scommettere sul tempo che farà tra 3 giorni, figuriamoci essere assolutamente certi che tra 10, 50 o 100 anni ci sarà una nuova glaciazione che spazzerà via l'uomo dalla faccia della terra.

Il protocollo di Kyoto lo ritengo un provvedimento importante non già per le cause presunte del riscaldamento globale, quanto per l'impegno a ridurre qualche migliaio di porcherie cancerogene (quelle sicure e facilmente documentabili senza scomodare apocalissi o previsioni a lungo termine) presenti nell'aria e vomitate da ciminiere, appartamenti, automobili e impianti industriali.

Tutta robaccia sulla cui tossicità e cancerogenicità per l'uomo e l'ambiente non vi è più dubbio alcuno da decenni, come si evince dall'aumento di morbilità e mortalità nei maggiori centri urbani e metropolitani di tutto il mondo per malattie dell'apparato cardio-respiratorio e tumorali annesse e connesse.

Basta lasciare appeso un lenzuolo fuori dalla finestra di casa 24 ore per ritrovarlo colorato di catrame e intriso di piombo, idrocarburi, polveri sottili e qualche centinaia di altre molecole la cui cancerogenicità è ormai nota e arcinota da oltre 50 anni, che ci respiriamo a pieni polmoni ogni santissimo istante della nostra vita cittadina.

L'inquinamento industriale e domestico di aria, acqua e terra è un fenomeno facilmente rilevabile e misurabile in laboratorio, così come note sono la maggior parte delle fonti di inquinamento moderne, sulla variabilità del clima terrestre nell'arco dei secoli si sa poco e nulla e quel poco che possono evincere da analisi di documenti e fossili e osservazioni sul campo appartiene più al campo delle speculazioni che alle teorie dimostrate.

Neanche un secolo fa tutti i fisici del mondo erano assolutamente convinti che l'atomo fosse indivisibile poi hanno scoperto le particelle sub-atomiche, la natura ondulatoria della materia e tutta una serie di fenomeni fisici che li hanno costretti ad abbandonare secoli di fisica classica in nome della meccanica quantistica che a tutt'oggi non smette di stupire e sovvertire molti dei saperi universalmenti accettati dall'intera comunità di fisici.

Di reale e misurabile in maniera empirica c'è solo un "temporaneo" riscaldamento del clima, sulle cause e sulle fluttuazioni da qui a 1-5-10 o 100 anni sono aperte soltanto le scommesse.

Non esiste un modello matematico in grado di garantirci le previsioni meteo di 3 giorni, figuriamoci da qui a qualche anno.


Di fenomeni come quelli degli squali a Sharm o di animali dal comportamente eccezionalmente anomalo è piena la storia dell'etologia e della biologia.

Nel 1916 le cronache americane furono sconvolte da un'ondata di attacchi mortali sulle spiaggie della costa occidentale degli Stati Uniti, nel tratto compreso tra la Florida e il New Jersey, creando un'ondata di panico e una conseguente caccia allo squalo non meno isteriche e massicce rispetto a quelle tratteggiate nell'omonimo romanzo di Peter Benchley, lo stesso che oltre 10 anni dopo ha partecipato ad uno studio sullo squalo bianco finanziato dal National Geographic per dimostrare al mondo quanto la sua creatura letteraria fosse in realtà assai diversa da come appariva nel libro e nel film di Spielberg.

La comunità scientifica e la conseguente nutrita mole di articoli e studi pubblicati quotidianamente è piena di studi, osservazioni e ricerche i cui risultati temporanei e necessariamente parziali a volte "sembrano" confermare a volte dis-confermare ogni sorta di teoria o di ipotesi, per non parlare di tutti gli studi viziati da errori di forma e o di metodo.

Gli esperti di Atlanta hanno preso una sonora cantonata anche con l'epidemia di suina, quando nei primi mesi del 2009 rilasciarono bollettini catastrofici sugli sviluppi della pandemia mortale.

La storia ha dimostrato come tanti esperti mondiali di malattie infettive abbiano abbondantemente sovrastimato la portata, la gravità e l'evoluzione dell'infezione.

La natura è viva, è bizzarra, è violenta, è in continua evoluzione, segue fasi e cicli che non si adattano a nessuno schema matematico o teorico fin qui concepito.

Va benissimo combattere l'inquinamento anche con il patto di Kyoto, (io sono uno di quelli che non usa manco il detersivo per piatti se non strettamente necessario e doso al millimetro i tanti veleni casalinghi per l'igiene delle superfici che uso con assoluta parsimonia; non appartengo alla categoria di quelli che "si vive una volta sola e allora chissenefrega!" per intenderci) che forse non ammazzerà il pianeta ma di sicuro massacra colture, animali, esseri umani e sistemi immunitari, ma da qui a prevedere con largo anticipo chissà quali scenari apocalittici come si vedono al cinema, secondo me e secondo anche una buona parte della stessa comunità scientifica ce ne corre.

Poi per carità, spero di non sbagliarmi! messicano.gif

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #43
QUOTE(Daisuke_Jigen @ Jan 7 2011, 07:16 PM) *
...come ho già detto la soluzione sarebbe che fossimo di meno...oppure che ci estinguessimo!

...basterebbe che la piantassimo di considerare la natura come un qualcosa di nostro e di farne uso indiscriminato senza porgerle il dovuto rispetto.
lorenzomulas(exdaisuke_jigen)
Messaggio: #44
QUOTE(Geipeg @ Jan 7 2011, 08:07 PM) *
Appunto: autorità politiche, condizionate da ipotesi e osservazioni scientifiche che non hanno un reale e incontrovertibile riscontro oggettivo, al massimo meramente speculativo e basato su poche e spesso discutibili misurazioni effettuate in poco meno di un secolo e mezzo (che in età terrestre equivale a poche ore di vita), in maniera non strutturata, secondo metodologie, conoscenze e tecnologie di volta in volta completamente differenti sia nei risultati che nell'affidabilità, se non quando artigianali o improvvisate da pionieri-avventurieri che di scientifico avevano solo il coraggio.

Insomma, la metereologia è la più giovane e la meno esatta di tutte le scienze scientifiche e sociali.

Per molti esperti del settore aeronautico è già un azzardo scommettere sul tempo che farà tra 3 giorni, figuriamoci essere assolutamente certi che tra 10, 50 o 100 anni ci sarà una nuova glaciazione che spazzerà via l'uomo dalla faccia della terra.

Il protocollo di Kyoto lo ritengo un provvedimento importante non già per le cause presunte del riscaldamento globale, quanto per l'impegno a ridurre qualche migliaio di porcherie cancerogene (quelle sicure e facilmente documentabili senza scomodare apocalissi o previsioni a lungo termine) presenti nell'aria e vomitate da ciminiere, appartamenti, automobili e impianti industriali.

Tutta robaccia sulla cui tossicità e cancerogenicità per l'uomo e l'ambiente non vi è più dubbio alcuno da decenni, come si evince dall'aumento di morbilità e mortalità nei maggiori centri urbani e metropolitani di tutto il mondo per malattie dell'apparato cardio-respiratorio e tumorali annesse e connesse.

Basta lasciare appeso un lenzuolo fuori dalla finestra di casa 24 ore per ritrovarlo colorato di catrame e intriso di piombo, idrocarburi, polveri sottili e qualche centinaia di altre molecole la cui cancerogenicità è ormai nota e arcinota da oltre 50 anni, che ci respiriamo a pieni polmoni ogni santissimo istante della nostra vita cittadina.

L'inquinamento industriale e domestico di aria, acqua e terra è un fenomeno facilmente rilevabile e misurabile in laboratorio, così come note sono la maggior parte delle fonti di inquinamento moderne, sulla variabilità del clima terrestre nell'arco dei secoli si sa poco e nulla e quel poco che possono evincere da analisi di documenti e fossili e osservazioni sul campo appartiene più al campo delle speculazioni che alle teorie dimostrate.

Neanche un secolo fa tutti i fisici del mondo erano assolutamente convinti che l'atomo fosse indivisibile poi hanno scoperto le particelle sub-atomiche, la natura ondulatoria della materia e tutta una serie di fenomeni fisici che li hanno costretti ad abbandonare secoli di fisica classica in nome della meccanica quantistica che a tutt'oggi non smette di stupire e sovvertire molti dei saperi universalmenti accettati dall'intera comunità di fisici.

Di reale e misurabile in maniera empirica c'è solo un "temporaneo" riscaldamento del clima, sulle cause e sulle fluttuazioni da qui a 1-5-10 o 100 anni sono aperte soltanto le scommesse.

Non esiste un modello matematico in grado di garantirci le previsioni meteo di 3 giorni, figuriamoci da qui a qualche anno.


Di fenomeni come quelli degli squali a Sharm o di animali dal comportamente eccezionalmente anomalo è piena la storia dell'etologia e della biologia.

Nel 1916 le cronache americane furono sconvolte da un'ondata di attacchi mortali sulle spiaggie della costa occidentale degli Stati Uniti, nel tratto compreso tra la Florida e il New Jersey, creando un'ondata di panico e una conseguente caccia allo squalo non meno isteriche e massicce rispetto a quelle tratteggiate nell'omonimo romanzo di Peter Benchley, lo stesso che oltre 10 anni dopo ha partecipato ad uno studio sullo squalo bianco finanziato dal National Geographic per dimostrare al mondo quanto la sua creatura letteraria fosse in realtà assai diversa da come appariva nel libro e nel film di Spielberg.

La comunità scientifica e la conseguente nutrita mole di articoli e studi pubblicati quotidianamente è piena di studi, osservazioni e ricerche i cui risultati temporanei e necessariamente parziali a volte "sembrano" confermare a volte dis-confermare ogni sorta di teoria o di ipotesi, per non parlare di tutti gli studi viziati da errori di forma e o di metodo.

Gli esperti di Atlanta hanno preso una sonora cantonata anche con l'epidemia di suina, quando nei primi mesi del 2009 rilasciarono bollettini catastrofici sugli sviluppi della pandemia mortale.

La storia ha dimostrato come tanti esperti mondiali di malattie infettive abbiano abbondantemente sovrastimato la portata, la gravità e l'evoluzione dell'infezione.

La natura è viva, è bizzarra, è violenta, è in continua evoluzione, segue fasi e cicli che non si adattano a nessuno schema matematico o teorico fin qui concepito.

Va benissimo combattere l'inquinamento anche con il patto di Kyoto, (io sono uno di quelli che non usa manco il detersivo per piatti se non strettamente necessario e doso al millimetro i tanti veleni casalinghi per l'igiene delle superfici che uso con assoluta parsimonia; non appartengo alla categoria di quelli che "si vive una volta sola e allora chissenefrega!" per intenderci) che forse non ammazzerà il pianeta ma di sicuro massacra colture, animali, esseri umani e sistemi immunitari, ma da qui a prevedere con largo anticipo chissà quali scenari apocalittici come si vedono al cinema, secondo me e secondo anche una buona parte della stessa comunità scientifica ce ne corre.

Poi per carità, spero di non sbagliarmi! messicano.gif

Sì ok ma ti dovrebbe bastare sapere che la combustione di combustibili fossili produce CO2 che è un gas serra e su questo non ci sono dubbi, per di più se tieni conto che siamo sei miliardi di individui tecnologicamente avanzati che possono modificare l'ambiete (quasi) a loro piacimento...bhè il mix è servito! Tieni inoltre conto che poi vi sono molti effetti a casacata determinati proprio dall'aumento delle temperature tipo lo scioglimento del permafrost che a sua volta provoca il rilascio in atmosfera di metano un gas serra quattro volte più inquinante della CO2, o l'acidificazione degli oceani con conseguente perdita di patrimonio ittico...poi che la natura si riprenda sì, ma basta davvero poco per capire che il rischio di possibili estinzioni di massa dovute a una sola specie (la nostra) sia davvero consistente..e mi sembra anche un po' troppo semplicistico dire che noi non ne possiamo nulla del riscaldamento globale/deforestazione/estinzioni e che tutto è nelle mani della natura che tutto può.
Tutto ciò senza alcun tipo di critica sia chiaro!

QUOTE(gattomiro @ Jan 7 2011, 08:30 PM) *
...basterebbe che la piantassimo di considerare la natura come un qualcosa di nostro e di farne uso indiscriminato senza porgerle il dovuto rispetto.

Verissimo! basti pensare a cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo! usare lampadine a basso consumo energetico, fare la raccolta riciclata,comprare elettrodomestici di classe a, pannelli solari anche solo per l'acqua calda e così via...ma basta davvero ancora meno!tante piccole cose che, se tutti uniti, possono fare la differenza
_Led_
Messaggio: #45
Nelle discussioni che riguardano il "riscaldamento globale" cerco di non entrarci perché IMHO la quantità di nozioni e/o conoscenze che bisognerebbe avere per parlarne con cognizione di causa è davvero al di là delle possibilità del singolo individuo.

Più della Teoria della Relatività generale...che al mondo è ancora a tutt'oggi "veramente" compresa solo da pochi individui.

Quindi chi ne parla e la tira in ballo in realtà lo fa solo per particolari aspetti: al momento, quand'anche avessi l'intelligenza di un novello Einstein, io non mi sentirei di negarla o affermarne la veridicità, come vedo invece fare in giro con troppa facilità.

Se mi è permesso cerco di fare solo alcune considerazioni nei campi che, per studi e pratica lavorativa mi sono più congeniali.

1. Il cd. "riscaldamento globale" al momento esiste SOLO nei modelli matematici sviluppati in maniera diversa a partire da serie di dati eterogenee.
TUTTI questi modelli numerici si basano pesantemente su "condizioni al contorno"/parametri che vengono stabiliti NON sulla base di teorie ben fondate o osservazioni sperimentali ripetibili, ma sulla base del "giudizio" del singolo scienziato/gruppo di scienziati.
Sarebbe come dire che F=ma è vero sempre però m per Newton è la massa del corpo e per l'altrettanto valido scienziato PincoPalla è la metà della massa del corpo.
Provate a contestare il giudizio dell'esimio PincoPalla con un esperimento talmente breve all'interno del quale non si riesca a misurare la velocità finale del corpo...Heisenberg insegna.
Quindi sia Pincopalla che Newton possono dire di aver ragione ed almeno su una cosa sono d'accordo: se applichiamo una forza F ad un corpo esso si muoverà con un moto rettilineo uniformemente accelerato nella stessa direzione e nello stesso verso della forza.
Invece i modelli di cui sopra neanche su questo SONO d'accordo: date le stesse condizioni al contorno, al variare dei parametri "scelti" dallo scienziato di turno il risultato può essere assolutamente divergente.

2. I modelli considerati dall'IPCC NON prevedono/considerano ALCUN meccanismo di feedback negativo, ovvero tutti gli effetti causati dall'aumento di temperatura e previsti dai modelli NON fanno altro che RINFORZARE l'aumento di temperatura.
Attenzione: alcuni tipi di feedback negativo sono stati ipotizzati e sono anche credibili, solo che nei modelli non vengono considerati.
Per esempio i modelli dicono che la CO2 intercetta la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre e per questo la temperatura dell'atmosfera aumenta, solo che l'aumento dovuto al solo contributo della CO2 porta ad aumenti del tutto irrisori (+0.9°C a fine secolo secondo IPCC), quello che succede è che man mano che la temperatura aumenta l'atmosfera si carica sempre più di umidità (che è un gas serra MIGLIAIA di volte PIU' potente della CO2) e quindi il piccolo effetto dell'aumento della temperatura dovuto alle poche ppm di CO2 VIENE AMPLIFICATO migliaia di volte dall'aumento di umidità.
Un possibile meccanismo di feedback negativo invece è per esempio che all'aumento di umidità dell'atmosfera corrisponde anche un aumento della copertura nuvolosa che riflette la luce del sole e diminuisce la quantità di radiazione luminosa che riscalda la superficie terrestre.
In molti modelli IPCC questa variazione di riflettività dell'atmosfera NON viene nemmeno preso in considerazione!
Last but no least: se eventuali meccanismi di feedback negativo davvero NON esistono in questo caso perché la temperatura media terreste non si è avvitata in una "runaway chain reaction" quando già le condizioni di temperatura e contenuto di CO2 nell'atmosfera erano ben superiori all'attuale?
I modelli dell'IPCC NON danno nessuna risposta a questo quesito.

3. Il problema è in realtà ben più grave perché verifiche su serie storiche di temperature e piovosità di questi modelli portano a risultati disastrosi: addirittura efficienze negative [Anagnostopoulos, G. G., Koutsoyiannis, D., Christofides, A., Efstratiadis, A. & Mamassis, N. (2010) A comparison of local and aggregated climate model outputs with observed data. Hydrol. Sci. J. 55(7), 1094–1110].
Ovvero detto in altri termini: se nel mio piccolo avessi applicato al "mio" reattore di polimerizzazione etilene delle strategie di controllo avanzato basate su modelli di simulazione dinamica dalle prestazioni così SCARSE sarei già stato licenziato (nella migliore delle ipotesi...).

Sulla "scienza" mi fermo qui, oltre non vado perché sinceramente non saprei farlo.

Permettetemi solo un ultimissima considerazione.

Il concetto di "consensus" NON ha NULLA a che fare con la scienza: la scienza galileiana NON è basata sul consenso ma sulla ripetibilità sperimentale.

Quel che è basato sul consenso è ben altro: se me ne fossi mai dimenticato bastò una frase che mi rivolse il "rimpianto" ex-sindaco di Brindisi Antonino che, in una agitata riunione di una decina di anni fa così mi apostrofò: "Caro ingegnere, lei produce plastica, io produco consenso".

Ora mi si dice: "Ma i grandi della terra hanno già deciso nel 1998 a Kyoto che bla bla bla, etc."

La mia conseguente e banale (ma si diciamolo: "qualunquista"...) domanda è: "Quali grandi, quelli che nel 2002 hanno iniziato una guerra in Afghanistan, nel 2003 un'altra in Iraq? Quelli che nel 2008 hanno organizzato il più grande travaso di fondi dalle tasche dei cittadini inermi a quelle di pochi grandi speculatori e si apprestano a farlo ancora n-volte visto il grosso successo conseguito?

E quanto sopra col "consensus" di larghe fette di popolazione mondiale!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #46
QUOTE(_Led_ @ Jan 8 2011, 12:28 AM) *
Il concetto di "consensus" NON ha NULLA a che fare con la scienza: la scienza galileiana NON è basata sul consenso ma sulla ripetibilità sperimentale.

Quel che è basato sul consenso è ben altro: se me ne fossi mai dimenticato bastò una frase che mi rivolse il "rimpianto" ex-sindaco di Brindisi Antonino che, in una agitata riunione di una decina di anni fa così mi apostrofò: "Caro ingegnere, lei produce plastica, io produco consenso".

Ora mi si dice: "Ma i grandi della terra hanno già deciso nel 1998 a Kyoto che bla bla bla, etc."

La mia conseguente e banale (ma si diciamolo: "qualunquista"...) domanda è: "Quali grandi, quelli che nel 2002 hanno iniziato una guerra in Afghanistan, nel 2003 un'altra in Iraq? Quelli che nel 2008 hanno organizzato il più grande travaso di fondi dalle tasche dei cittadini inermi a quelle di pochi grandi speculatori e si apprestano a farlo ancora n-volte visto il grosso successo conseguito?

E quanto sopra col "consensus" di larghe fette di popolazione mondiale!

Ecco: il solito rompiballe... biggrin.gif
Però i tuoi ragionamenti sono sempre interessanti da seguire. Non posso confrontarmi su un piano strettamente scientifico, ma da uomo comune sono convinto che l'incessante e frenetica attività della società "usa e getta", ma direi meglio "produci troppo, consuma tanto e getta di più", abbia immesso nell'ambiente una quantità incommensurabile (forse) di sostanze nocive. Come sono convinto che l'impatto delle attività antropiche abbia causato altrettanti scompensi sull'equilibrio naturale. Per il resto la penso proprio come te, ovvero che il protocollo di Kyoto sia in realtà una bella presa per il sedere, dati i comportamenti contraddittori dei contraenti.

Ciao _Led_. E' sempre piacevole leggerti.
_Led_
Messaggio: #47
QUOTE(gattomiro @ Jan 8 2011, 03:08 AM) *
... ma da uomo comune sono convinto che l'incessante e frenetica attività della società "usa e getta", ma direi meglio "produci troppo, consuma tanto e getta di più", abbia immesso nell'ambiente una quantità incommensurabile (forse) di sostanze nocive.


Su questo, non posso che tristemente quotarti.


QUOTE(gattomiro @ Jan 8 2011, 03:08 AM) *
... Come sono convinto che l'impatto delle attività antropiche abbia causato altrettanti scompensi sull'equilibrio naturale. ...


Qui la mia prospettiva è leggermente diversa, diffido del concetto di un preteso "equilibrio naturale": uno stato che nei suoi 5 miliardi di anni la terra non ha mai conosciuto...

Ciao. wink.gif
Gennaro Ciavarella
Messaggio: #48
mi pare che però si stia scantonando parecchio e tutto in base a cose non accertate

ritorniamo agli squali, di cui ancora non si sa molto .... le ipotesi sono appunto ipotesi compreso quella dello sfruttamento eccessivo del mare in quella zona
CVCPhoto
Messaggio: #49
QUOTE(Gennaro Ciavarella @ Jan 8 2011, 10:09 AM) *
mi pare che però si stia scantonando parecchio e tutto in base a cose non accertate

ritorniamo agli squali, di cui ancora non si sa molto .... le ipotesi sono appunto ipotesi compreso quella dello sfruttamento eccessivo del mare in quella zona


Quanto accaduto sulle coste di Sharm non lo ritengo assolutamente un evento tale da spingere il mondo intero a costruire congetture particolari e formulare decine di ipotesi spesso strampalate.

I media ci marciano, gli esperti biologi finiscono sotto i riflettori e il turismo in quelle zone rischia il tracollo.

Hawaii, Stati Uniti orientali, Messico.... sarebbe troppo lungo elencare tutte le zone a rischio squali.

Se volete ecco una mappa dettagliata per scoprire dove è più facile avvistare gli squali: http://www.sharkacademy.com/immersioni/immersionimain.htm

Tutti si domandano perché è successo. Ed è qui che saltano in causa i media, i biologi marini, i 'cacciatori' di squali, tutti a cercare di fornire LA VERITA'.

Sarebbe come chiedersi il perché accadono i mega-incidenti in autostrada. Tantissime concause che messe assieme scatenano l'inferno. Ma non c'è mai una causa ben precisa. Un connubio tra velocità, distrazione, non rispetto delle distanze di sicurezza, condizioni metereologiche avverse, ecc.

Allora perché gli squali hanno sbranato la turista tedesca? Per quanto ne sappiamo potrebbe anche esserci la presenza di un sommergibile atomico al largo della costa che con i suoi sonar spinge il pesce e di conseguenza gli squali, sotto costa.

Il riscaldamento globale tuttavia lo escludo, anzi, dovrebbe farlo allontanare dalle coste per trovare fondali con temperature più basse, tantopiù che gli squali sono soliti riposare sul fondo del mare. Diverso sarebbe trovare squali in Alaska, forse in questo caso il riscaldamento globale c'entrerebbe qualcosa. L'inquinamento? Anche in questo caso è risaputo che le coste sono più inquinate del mare aperto.

E' anche risaputo che gli squali sono sempre stati un'attrattiva turistica per molte località marine e venivano addirittura pasturati per permettere ai turisti di avvistarli in quantità.

Allora perché è accaduta la disgrazia? Perché doveva accadere e basta. Come accade regolarmente in altre parti del mondo, ma non se ne parla.

Nei paesi civilizzati convivono con gli squali con aree protette da efficaci protezioni antintrusione e i bagnanti possono immergersi in tutta tranquillità e se un surfista va oltre le barriere, son cavoli suoi e nessuno lo cerca nemmeno più.

Carlo
CVCPhoto
Messaggio: #50
Qui c'è la mappa dettagliata per avvistare gli squali nel Mar Rosso: Questa la mappa del mar rosso: http://www.sharkacademy.com/immersioni/nordafrica.htm


Carlo
 
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