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Attrezzature E Tecnica,
possono crescere di pari passo?
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #1
Vi propongo una discussione tra il serio ed il faceto, su questo forum come in molti altri si parla spesso di nuove attrezzature, obiettivi, fotocamere, stativi, flash, c'è poi sull'altro versante la tecnica di ripresa e di post produzione, spesso idolatrata.

-Noto ogni volta i cultori del tecnologico esaltare la novità, come migliorativa del passato, quella che ti garantisce con più facilità l'ottenimento del risultato equivalente, oppure a parità di tutto il resto risultati migliori.

-Poi vedo i "fachiri" della tradizione che si scervellano in Post produzione per avere una D200 che tenga i 1600 ISO come la D4, solo per fare un esempio.

Tra queste due posizioni fondamentaliste, possiamo forse delineare le medesime inclinazioni, perchè in fondo all'infinito gli estremi si toccano.

Da un lato il senso di disorientamento che continui cambi non permettono di conoscere quello che si ha, che di fatto porta a moderati miglioramenti derivanti esclusivamente dal miglioramento tecnologico, dall'altro il senso di disorientamento derivante dal dover rimettere in discussione un work flow ben noto e consolidato, su attrezzature che conosciamo come le nostre tasche che in fondo ci rassicurano.

Dove sta la virtù?

Io tendenzialmente, tendo più verso i tecnofili, per inclinazione lavorativa e per carenza di tempo nel lavorare sul fotografo, anche se mi rendo comunque conto che i più grossi progressi li ho fatti studiando la tecnica, mi sto impegnando a conoscere e sfruttare a fondo quel ben di Dio che ho in borsa, nel poco tempo che ho a disposizione, ma ben sapendo che se esce qualcosa che sulla carta supera quello che ho, probabilmente rimetterò in discussione questi miei buoni propositi.
cuomonat
Messaggio: #2
QUOTE(Marcus Fenix @ Sep 19 2012, 11:37 AM) *
Vi propongo una discussione tra il serio ed il faceto, su questo forum come in molti altri si parla spesso di nuove attrezzature, obiettivi, fotocamere, stativi, flash, c'è poi sull'altro versante la tecnica di ripresa e di post produzione, spesso idolatrata.

-Noto ogni volta i cultori del tecnologico esaltare la novità, come migliorativa del passato, quella che ti garantisce con più facilità l'ottenimento del risultato equivalente, oppure a parità di tutto il resto risultati migliori.

-Poi vedo i "fachiri" della tradizione che si scervellano in Post produzione per avere una D200 che tenga i 1600 ISO come la D4, solo per fare un esempio.

Tra queste due posizioni fondamentaliste, possiamo forse delineare le medesime inclinazioni, perchè in fondo all'infinito gli estremi si toccano.

Da un lato il senso di disorientamento che continui cambi non permettono di conoscere quello che si ha, che di fatto porta a moderati miglioramenti derivanti esclusivamente dal miglioramento tecnologico, dall'altro il senso di disorientamento derivante dal dover rimettere in discussione un work flow ben noto e consolidato, su attrezzature che conosciamo come le nostre tasche che in fondo ci rassicurano.

Dove sta la virtù?

Io tendenzialmente, tendo più verso i tecnofili, per inclinazione lavorativa e per carenza di tempo nel lavorare sul fotografo, anche se mi rendo comunque conto che i più grossi progressi li ho fatti studiando la tecnica, mi sto impegnando a conoscere e sfruttare a fondo quel ben di Dio che ho in borsa, nel poco tempo che ho a disposizione, ma ben sapendo che se esce qualcosa che sulla carta supera quello che ho, probabilmente rimetterò in discussione questi miei buoni propositi.

La virtù mi annoia perché è sempre a metà tra due posizioni. Meglio vizio e peccato, sempre agli estremi.
Al limite, per non sembrare troppo manicheo, mi butterei su centro sinistra progressista, privilegiando l'approccio tecnico al tecnologico e sostituisco (o affianco) l'attrezzatura quando sono consapevole di effettivi cambiamenti tecnologici, mediamente una generazione si - due no.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
Ovviamente di "madri Terese di Calcutta" qui dentro non ne vedo, nel tempio del "vizio" voluto da chi paga la piattaforma per aumentare il fatturato, sappiamo tutti dove sta la virtù, ma quanto e come ci spostiamo rispetto al baricentro?

Vedo gente che condanna le novità per partito preso, come a voler appartenere alla noblesse fotografica, come se usare attrezzature recenti fosse sinonimo di scarsa tecnica, ed altri talmente presi a cambiar pezzi da non avere nemmeno il tempo di scartarli, figuriamoci imparare ad usarli.
Nel mezzo chi più chi meno una infinità di sfumature, perchè continuiamo a cambiare, oppure perchè non vogliamo farlo?
 
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