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aramis72
Messaggio: #1
Salve a tutti,
la settimana scorsa sono stato invitato da un mio carissimo amico,nonchè mio maestro ,
a visionare una delle sue splendide proiezioni che ogni inizio mese svolge a Termoli (CB).
Da premettere che per me è stato un ritorno al passato molto piacevole,infatti è stato proprio con le DIA che ho iniziato a fotografare,
è da due anni, sono passato definitivamente al digitale,quasi dimenticandomi di ciò che la diapositiva esprimeva.
Infatti guardando quelle proiezioni 2 metri X 3 metri ,mi sembrava trovarmi all'interno delle foto,
e inoltre la tridimensionalità che offrivano quegli scatti era un qualcosa di reale.
Mi dispiace non poter postare qualche scansione,anche perchè sono sicuro che perderebbe il suo fascino,
sono convinto che in questa sessione molti sono ancora gli amatori della pellicola,
e mi piacerebbe scambiare con voi ,pareri,opinioni e perchè no ... pro e contro tra digitale e chimico.

Saluti

vincenzo.
giu258
Messaggio: #2
Ciao Aramis,
sono un frequentatore di forum, ma sono in genere di poche parole. Penso che l'argomento che tu posti sia tra i più dibattuti del web in assoluto ed è facile dire bene e male dell'uno e dell'altro.
Premetto che per cultura, non amo il digitale, anche se ho una D200, il mio problema con il digitale riguarda non la macchina in sè, quanto il dopo, ovvero dopo lo scatto scarichi su PC , e poi? Non ho voglia di mettermi a smanettare col PC per migliorare l'immagine, come capisco sia necessario fare per avere un buon prodotto; Sto abbastanza al computer in ufficio per volerci trascorrere tempo a casa.
Viceversa, sia la diapositiva, sia la stampa in bn che faccio da me, per quanto raramente, mi gratificano parecchio, pur non essendo io nè brevo nè altro.
Infine, last but not least, la mia principale avversione al digitale nasce dalla conservabilità e leggibilità della foto.
Ho stampato a contatto delle lastre in vetro del 1911 che mi hanno permesso di rivedere immagini oggi impensabili, se non altro perchè di oggetti non più esistenti, ma il fatto è che il supporto negativo - diapositiva permette una leggibilità quasi immediata a chiunque, a condizione, banale, che sia ben conservata; basta una piccola fonte di luce e quella solare è ancora gratuita, per fortuna.
In questo modo si salvano immagini per la memoria futura. Una scheda di memoria, un chip, un floppy non si guardano attraverso la luce, ma necessitano di un "media" per essere lette, il media a sua volta deve riconoscere e supportare questa memoria e infine la memoria non deve incorrere in un black out che la metta "inspiegabilmente e definitivamente fuori uso".
Mi si obbietta che occorre salvare su HD esterni, almeno 3 ho letto, fare backup continui e allora tutto va bene. E' giusto sicuramente, ma da quando ho iniziato a fare foto, ormai 30 anni fa, ho raccolto con attenzione tutte le mie diapositive e negativi in appositi raccoglitori e, quando me ne serve qualcuna la vado a cercare e la trovo in pochi minuti.
Recentemente a mio figlio piccolo (3 anni) abbiamo comprato due giochini che avvalorano quanto detto circa la leggibilità: il wiew master stereo, che usa gli stessi supporti che usavo io da bambino e funziona sempre essendo una coppia di piccole diapositive illuminate dalla luce solare e un piccolo proiettore per diapositive alimentato da una piccola batteria e con una piccola lampadina, con cui proiettare le immagini dei suoi cartoni preferiti.
Dubito che una scheda di memoria abbia la stessa durata e facilità d'uso per chiunque.
Scusa se ti ho annoiato e a presto.

Giuseppe
analogicaMente
Messaggio: #3
...questa è una attualissima vecchia discussione, secondo me ricca di fascino, che dovrebbe essere vista come vitale e valorizzante per il mondo della fotografia, purtroppo molto spesso si cade nel tranello della "tecnologia" il che svilisce non poco il tono della discussione.
Non possiamo che convenire sul fatto che tra digitale ed analogico ci sia un abisso, abisso più che "tecnologico" (anche se tra il sensore e la pellicola, photoshop e la camera oscura molti punti in comune non ne vedo) "filosofico", nel senso che la tecnologia pur invitando a certi comportamenti, non ha colpa, si potrebbe tranquillamente (sotto questo punto di vista) utilizzare una digitale esattamente come un'analogica e pensare due ore prima di scattare, dandosi un limite agli iso e agli scatti, proprio come se avesse una pellicola digitale e potrebbe stampare le foto senza post produzione, insomma come la vecchia scuola vuole.
Una cosa è la critica assolutamente lecita e soggettiva alla tecnologia, ed un'altra cosa è la critica forse ancor più condivisibile, al cambiamento che, nel costume e nell'occhio di molti fotografi, il digitale ha portato.

Poi diciamoci la verità, con l'avvento del digitale è scaduto molto il valore di Documento che la foto ha avuto da sempre, ora con qualche minuto di PP si può stravolgere completamente una foto o addirittura reinventarla completamente, oggi davanti ad una foto ci si chiede sempre:
-sarà ritoccata?-

Non va dimenticato poi che il digitale è figlio del mondo in cui viviamo, in campo professionale quando viene chiesto:
-"quando ti serve la roba?" si usa rispondere "ieri"-
infatti per motivi Lavorativi non credo che ormai si possa prescindere da questo tipo di tecnologia.

Io ho 27 anni e scatto con una gloriosa Nikon FM2n, ma soldipermettendo presto affianchero alla mia analogica una bella D700...
Il tuffo nel mondo digitale, un po' mi spaventa poichè l'utilizzo spintissimo del PC è tassativo, vuoi per la PP, vuoi per l'archiviazione.
Il solo pensiero di dover conservare foto che non posso toccare, che possono in un batter d'occhio sparire nel nulla mi fa accapponare la pelle!

Queste considerazioni sono però generali tra digitale ed analogico e si possono applicare a tutti i campi, non suono il violino, ma credo che ci sia una bella differenza tra suonare un Analogico Stradivari e un Digitalissimo violino elettrico...

Per me Digitale ed Analogico sono due approcci completamente diversi che hanno però l'intento di ottenere risultati simili, sono due tecnologie non confrontabili che danno risultati confrontabili.

Sono due mondi molto diversi ma complementari, l'anello di congiunzione a mio vedere è il nostro cervello ed il nostro spirito critico.

La Fotografia, secondo me, comunque prescinde dal mezzo tecnologico.

Buona Luce a tutti, almeno questa è comune! laugh.gif

A presto,
Andrea
aramis72
Messaggio: #4
Concordo perfettamente sia con Giuseppe che con Andrea,
in quando a Giuseppe ,condivido con te il fatto che per leggere una fotografia digitale non basta come per la diapositiva la semplice luce,ma ha bisogno di altro,
altro che possono a volte diversificare l'immagine e per diversa fabbricazione e anche per qualità dell'apparecchiatura,(monitor),
invece il classico diaprpoiettore di qual si voglia casa alla fine funziona sempre e solo con una lampada.
Inoltreanch'io ho lo stesso problema ,ovvero non passare ore davanti un PC per poi alla fine stravolgere una foto che agli occhi di chi può guardarla non ritrarre la realtà.

Ma il buon Andrea dice bene ,sia l'analogico che il digitale alla fine hanno lo stesso scopo, quello di scrivere con la luce.
Io quando ho iniziato a fotografare avevo una zenit 122 con un 58mmm f2 e un 200 f 4 ,
sono successivamente passato dall' F80 alla F100, quest'ultima grande corpo che mi ha permesso un notevole passo a livello di maturità fotogrfica.

Due anni fa ' ho commesso volutamente l'errore di passare al digitale ,errore perchè mi sono venduto l'F100, cosa che per pochi spicci ho dato via non pensando ad un ritorno nostalgico al passato.
Comunque sia non degrado affatto il digitale,solo che i miei scatti alla fine sono sempre in JPEG FINE,senza ritocchi ne stravolgimenti;
ma il problema a mio parere è un altro,
il fatto che non si accetta uno scatto naturale,bensì da più di uno mi è stato detto che senza "photoshop il digitale vale poco" naturalmente affermazione che non approvo,ma che rispetto
solo che vorrei che il forum avesse un posticino per chi volesse postare foto senza elaborazioni.
giosanta
Messaggio: #5
Sono temi ricorrenti.
Ci sono troppo variabili in gioco per poterne estrapolare valutazioni che non siano più che personali.
In questa momento mi limito a due considerazioni, tra le mille che ho in mente.
- Sia utilizzando un dreflex Nikon, che non ho più, sia una Lumix LX3, che ho ora, devo dire che, se la foto è correttamente esposta, utilizzando il medesimo approccio che ho sempre avuto, tutta questa necessità del ritocco non c'è. Un minimo di adattamento al formato scelto e la foto è pronta. Penso sia più una sorta di sindrome che una reale necessità, almeno per ciò che attiene la mia esperienza. Se poi si tratta di salvare uno scatto venuto male è un'altra storia.
- Leggo spesso paragoni che si rifanno al campo audio, tra tutti l'analogia vinile - CD quale metafora di pellicola - sensore e devo dire, quale audiofilo e strimpellatore all'Hammond da sempre che, a mio modesto parere, la pertinenza è esigua o, se preferite, poco significativa. L'avvento del CD ha semplicemente comportato l'aggiunta di uno scatolotto a quanto si usava già. Le prestazioni possono convincere o meno, ma davanti a due casse ci si sedeva prima, davanti a due casse ci si siede ora, anche merceologicamente non c'è stato alcuno stravolgimento, i produttori di giradischi hanno aggiunto ai loro cataloghi i lettori di CD, nessuno ha buttato niente, e tutto il resto della catena è praticamente lo stesso, per trovare qualche differenza bisogna arrivare al livello della registrazione, dove i computer hanno sostituito i multitraccia, in complesso comunque poche vittime, peraltro sostituite da molte new entry. Viceversa il digitale fotografico è stato ed è un'autentica rivoluzione. Fatte salve, e neanche troppo, le ottiche, non si è salvato nulla. Aziende intere, tutta la filiera dei laboratori, produttori di fotocamere sono scomparsi. Ci siamo dovuti informatizzare, apprendere approcci complessi e nuovi quali quelli richiesti dai programmi specifici, ed anche merceologicamente è stata una rivoluzione copernicana, visto che se prima un'apparecchio durava una vita adesso si tratta di spendere (evitiamo l'ipocrisia di usare la parola investire) tanto per macchine condannate ad ineluttabile e precoce obsolescenza, la fruizione stessa delle immagini (ha senso parlare sempre e comunque di "Photo -Graphia ?) è cambiata, il Copyright pone problemi talmente grandi che storiche agenzie quali Grazia Neri chiudono... altro che CD!

Messaggio modificato da giosanta il Apr 27 2010, 10:31 PM
aramis72
Messaggio: #6
Allora ritornando a quella che era la vera discussione " gusto nel vedere proiettate diapositive dopo una lunga astinenza",

non voglio dire che il digitale sia superiore alla pellicola ne il contrario;
indubbiamente il progresso ha i suoi vantaggi, ed il digitale se ne avvanta di molti,

dove mi vorrei soffermare è :osservare una dia proiettata 2 metri per 3 potrà mai avere lo stesso effetto di una foto visionata su uno schermo?
So benissimo che esistono proiettori da diverse centinaia di euro che potrebbero avere un confronto con i diaproiettori,ma ne vale la pena ? E poi ritorniamo al solito discorso il diaproiettore con la sua lampada alogena non cambia nulla alla fotografia.

Daltro canto il digitale a snellito molto il compito dei fotografi per la sua immediatezza nel trasferire immagini on-line,
e non soloil grande vantaggio di poter scattare ad ISO elevati schiacciando u n semplice bottone ed avere una grana imparagonabile a quella della pellicola,e tanti altri vantaggi che non sto ad elencare.

Ripeto cio che mi disturba ,ma che alla fine non è un dramma è il fotoritocco sugli scatti ,che mi sembra quasi essre obbligatorio,infatti magari lo è per i fotogrfi matrimonialisti o per tutto cio' che riguarda il professionale;
ma per noi amatori non la vedo così.
Molti scatti che visiono sul forum sono indubbiamente fantastici ma non si capisce cosa ci nsia di vero,ecco vorrei sapere se questo effetto lo fa anche ad altri.


Saluti

vincenzo.
MaxF5
Messaggio: #7
Sono molto daccordo su quello che dice aramis, la penso anche io così, purtroppo questa nuova tecnologia sembra non avere confini e spesso si abusa di ciò che può fare.
Oltretutto, penso che fare delle belle foto senza poi doverle ritoccare non sia poi così difficile, ci vuole solo un po più di tempo da dedicare allo scatto, chiaramente tanta esperienza e dote naturale ma se ci si riusciva con la pellicola non vedo perchè non farlo con il digitale.
riccardobucchino.com
Messaggio: #8
bhè la pellicola come ogni sistema ha dei pregi e dei difetti, il più grande pregio è che ti costringe a pensare di più e a provare di meno, ogni scatto è studiato e si evita di esporre pellicola per niente.

Io però credo che non sia giusto ne usare solo pellicola ne usare solo digitale, io cerco di prendere il meglio da entrambe le tecnologie, uso la digitale o la analogica in base a che risultato voglio ottenere.
Una pellicola scansionata a 16 bit ha una profondità di colore incredibile (e una risoluzione esagerata) si possono fare variazioni per esempio sull'esposizione veramente assurde inimmaginabili con il digitale attuale che esclusi pochi casi si ferma a 14 bit, io scansiono tutte le mie pellicole e le sistemo (essendo al 99% b/n i miei scatti a pellicola la post produzione è rapidissima... correzione esposizione minima se serve di solito 0,33 in più o in meno, più che altro perchè i monitor non sono carta e ovviamente bisogna correggere, e un po' di contrasto) ma poi la stampa a volte la faccio da digitale (ho un plotter mi costa veramente poco da digitale) a volte da pellicola, non sono un'integralista, l'unica mia regola è non distorcere la realtà in post produzione, e odio convertire in b/n una foto a colori è una cosa che non tollero, come del resto odio le desaturazioni eccessive e gli altri effettini da ragazzini emo, su questo sono alquanto integralista.
ometto71
Messaggio: #9
Carissimi amici, io vi risponderei con una frase del grande Gianni Berengo Gardin ,il quale disse:
"Il digitale produce ottime, anzi eccellenti immagini ma, la pellicola, specialmente bianco e nero produce fotografie...."
Anch'io come voi uso entrambi i metodi e debbo dire che e' proprio cosi',specialmente x le istantanee tipo reportage.
Quindi: buone foto ......all'argento s'intende wink.gif
Ciao.

Messaggio modificato da ometto71 il May 3 2010, 10:21 PM
abyss
Messaggio: #10
Uso moltissimo il digitale per la sua comodità, nonché per gli ottimi risultati ottenibili.
Non ho però ancora messo via definitivamente le macchine a pellicola. Ho una F100, una FA, oltre alle mie prime fotocamere, ancora perfettamente funzionanti, Contax con ottiche Zeiss.
Concordo con l’autore del thread: il piacere di una bella serata di dia proiezione, in compagnia di un paio di amici, ancora con il digitale non l’ho provato.
Così come il piacere delle nottate in camera oscura (vabbeh, nel mio caso al bagno…) per un po’ di bianco e nero fatto in casa.
Come dico spesso, continuerò ad usare le pellicola finché si troverà, poi purtroppo le mie care macchine andranno "nella bacheca dei ricordi"… rolleyes.gif

Pino

riccardobucchino.com
Messaggio: #11
QUOTE(abyss @ May 4 2010, 08:22 AM) *
Così come il piacere delle nottate in camera oscura (vabbeh, nel mio caso al bagno…) per un po’ di bianco e nero fatto in casa.
Come dico spesso, continuerò ad usare le pellicola finché si troverà, poi purtroppo le mie care macchine andranno "nella bacheca dei ricordi"… rolleyes.gif

Pino


Il bagno è sempre la camera oscura prediletta!

Io dubito che andrà in pensione definitivamente, se pur in pochi volumi sarà prodotta, per fortuna ora c'è internet se produrranno anche solo 1 pellicola grazie ad internet la potrai comprare.
giosanta
Messaggio: #12
Se parliamo di B/N non c'è che l'imbarazzo delle scelta. Anzi Ci sono molti nuovi prodotti.
Certo non si trovano sotto casa ma, a prte i telefonini, cosa si trova sotto casa?
abyss
Messaggio: #13
Vero, vero, però quando la pellicola era "quasi" l'unico mezzo disponibile, la trovavo anche tranquillamente sotto casa, e con ampia scelta... mad.gif
Vabbeh, ci si adatta!
Lutz!
Messaggio: #14
Da serio credente nel digitale, che guarda alla pellicola con fascino e ammirazione di chi da bambino ha provato fascino verso la reflex del padre, non posso che confermare la vostra nostalgia per le diapositive.

Credo che il grande limite sia ancora la proiezione, non esiston proiettori digitali da 6, 8 10 Megapixel avvicinabili, e questo e' il grande limite della fotografia digitale che spero verra presto colmato.

E' come se fossimo passati dal giradischi al CD potendo solo ascoltare i CD in cuffia e non su grandi altoparlanti.

Aggiungo: la tipica serata di Club vari, in cui qualcuno proietta tutte le 300 foto fatte nei momenti piu insulsi di una gita o peggio la rielaborazione delle stesse dentro un PowerPoint con aggiunta di scrittine e effetti vari di transizione, e' quanto di peggio si possa provare per gli amanti della fotografia. Purtroppo, mi e' capitato molte volte :-)

Messaggio modificato da Lutz! il May 6 2010, 01:42 PM
 
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