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Obbiettivi Macro If
Photomerge
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mimmonick
Messaggio: #1
Sono possessore del Nikon 105 macro. Stavo provando il photomerge di Photoshop con scatti a diverse distanze di messa a fuoco per ottenere un'immagine con elevata PDC. Però atteso che detto obbiettivo è di tipo IF, variando la distanza di messa a fuoco cambia anche la lunghezza focale dell'obbiettivo e quindi la dimensione del soggetto. Qualcuno conosce eventuali accorgimenti per compensare tale fenomeno?

Messaggio modificato da mimmonick il May 8 2016, 07:12 PM
mimmonick
Messaggio: #2
Ripensandoci mi do una risposta da solo: con la slitta micrometrica.
brata
Messaggio: #3
QUOTE(mimmonick @ May 8 2016, 09:31 PM) *
Ripensandoci mi do una risposta da solo: con la slitta micrometrica.


Risposta errata. Almeno stando a quanto dice e ripete spesso Rik Littlefield, che è l'autore del programma di stacking Zerene Stacker. Per lui lo stack viene meglio fochegggiando con la ghiera dell'obiettivo, non con la slitta.

Messaggio modificato da brata il May 8 2016, 09:11 PM
brata
Messaggio: #4
Per esempio qui http://zerenesystems.com/cms/stacker/docs/.../ringversusrail
Alessandro_Brezzi
Messaggio: #5
QUOTE(mimmonick @ May 8 2016, 09:31 PM) *
Ripensandoci mi do una risposta da solo: con la slitta micrometrica.

La slitta micrometrica per cercare, se ti serve, il punto di RR massimo sull'inizio dellla zona che cerchi a fuoco (punto più vicino a te), poi con la ghiera, meglio ancora con un programma che ti consenta di pilotare il punto di fuoco da smartphone o tablet.
Quando metti insieme gli scatti in PS userai l'allineamento automatico che compenserà la differenza tra i vari scatti, attività che in automatico fanno sw dedicati come Zerene o Helicon Focus.
In ogni caso ordina gli scatti dal punto più lontano verso quello più vicino e non viceversa.

Alessandro
brata
Messaggio: #6
E anche qui http://www.photomacrography.net/forum/viewtopic.php?t=7298
brata
Messaggio: #7
La cosa è comunque abbastanza complessa.

Messaggio modificato da brata il May 8 2016, 10:12 PM
mimmonick
Messaggio: #8
Grazie. Però a questo punto non è questione di allineamento ma di dimensione. Tra uno scatto e l'altro infatti, il soggetto cambia dimensione. Comunque proverò.
brata
Messaggio: #9
QUOTE(mimmonick @ May 9 2016, 07:24 AM) *
Grazie. Però a questo punto non è questione di allineamento ma di dimensione. Tra uno scatto e l'altro infatti, il soggetto cambia dimensione. Comunque proverò.


Una cosa che non è stata detta, forse la più importante, è che l'Auto-blend di Photoshop ha limiti notevoli con lo stacking, non c'è da tirarci fuori molto in ogni caso. Io quasi sempre finisco per farlo a mano. Dice Littlefield che Zerene se la cava con le differenze di dimensione, ciò che pone problemi insolubili sono determinati effetti dei cambiamenti di prospettiva causati dal movimento del punto di scatto con la slitta.

Messaggio modificato da brata il May 9 2016, 06:59 AM
mperdomi
Nikonista
Messaggio: #10
Le mie prove sono state eseguite sempre adottando un soffietto Nikon PB-4 e il vecchio Micro Nikkor 105 f4 o El Nikkor 50mm (obiettivo da ingrandimento) montati singolarmente, anche invertiti o addirittura accoppiati.
Come programma ho usato Helicon (gratuito per 30 giorni), ti permette di vedere e mettere a fuoco sul monitor in modo decisamente molto comodo. Una volta impostato il rapporto di ingrandimento, regolo la messa a fuoco (manualmente) spostando solo la parte posteriore (fotocamera), poi porto il carrello del PB-4 tutto avanti in modo da definire il punto più lontano, successivamente definisco il più vicino ma senza toccare minimamente la messa a fuoco.
Tassativo escludere la MaF automatica. ora determino, con uno scatto di prova il diaframma in modo che posso calcolare la PdC e di conseguenza quanti scatti devo fare.
Lo spostamento deve essere almeno inferiore alla metà della PdC. L'illuminazione deve essere postata in modo che non venga variata durante la traslazione della fotocamera.
La slitta micrometrica risolve ottimamente il problema purchè sia abbastanza precisa, in questo modo non viene assolutamente variato il rapporto di ingrandimento, il programma di suo corregge eventuali sbavature. La stabilità è però indispensabile.
Helicon si interfaccia a diversi sistemi automatici ma il loro costo a modo mio, per impiego amatoriale, è troppo oneroso. Si potrebbe risolvere acquistando il motore passo-passo (250€ circa) da accoppiare a una slitta di traslazione ma poi rimane la parte elettronica per programmare lo spostamento e il numero degli scatti. Se sei competente nella programmazione di micro-controller e in grado di assemblare circuiti elettronici puoi risparmiare una cifra non indifferente (750€).
Una soluzione questa decisamente impegnativa per molti.

Ti allego un link dove puoi leggere info su metodi di elaborazione immagini con Photoshop e Helicon.

https://www.nikonschool.it/experience/nitid...ofotografia.php

Evil_Jin
Messaggio: #11
Quindi anche considerando il focus breathing è preferibile il cambio di distanza di messa a fuoco che quindi cambia la lunghezza focale effettiva piuttosto che lasciare la messa a fuoco fissa ed usare la slitta cambiando quindi la prospettiva ?
pes084k1
Messaggio: #12
QUOTE(brata @ May 8 2016, 10:41 PM) *


Il focus stacking viene meglio con la ghiera se l'obiettivo è telecentrico, ovvero se nella zona dove metti a fuoco non cambia l'ingrandimento o quasi con la MAF (si accorcia la focale riducendo la MAF): telecentrici sono i Micro 60/2.8 AFD e AFS, il 105 AFS VR, 70-180 AFD e i 70-200 VR (tutti...). Con Helicon Focus l'ordine di stacking è irrilevante.
In ogni caso non vedo problemi se il software è abbastanza flessibile.

A presto telefono.gif

Elio
mimmonick
Messaggio: #13
ho provato con Zerene e sembra che funzioni molto bene. Comunque grazie a tutti.
 
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