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Tmax 100...chi è Costui?
sparite...
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Giacomo83
Messaggio: #1
volevo cominciare a scattare qualche foto in b/n e mi era stata consigliata la tmax 100...il mio fotografo di fiducia mi ha detto però che non si rifornisce più di questo tipo di pellicola e mi ha proposto le t max 400 o 1600 che lui utilizza per i matrimoni...ho sempre storto la bocca di fronte a pellicole con sensibilità superiore ai 200 iso...almeno per il negativo colore...e adesso? che faccio? chi ha esperienza con le tmax 4oo o 16oo? potete darmi qualche consiglio?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
io mi trovo benone anche in 6x6!

.oesse.
Giacomo83
Messaggio: #3
quindi non sgrana...o l'effetto grana risulta cmq abb piacevole? e la 16oo? che usi per il 6x6? mia pura curiosità grazie.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
L'unica T-max utilizzabile a parer mio è la 3200. Le altre non mi hanno mai soddisfatto per la resa dei neri e quella dei bianchi biggrin.gif
giannizadra
Messaggio: #5
Non amo nemmeno io la T-Max, e non per la questione-grana.
Ti consiglio anzi pellicole più granulose: Kodak Tri-X, Ilford HP5 e Fuji Neopan (400 ISO). Grana secca e piacevole, con i bianchi che risultano (in stampa) bianchi, i neri che vengono neri e tanti grigi in mezzo.. wink.gif
Bill Carson
Messaggio: #6
quoto in pieno gli altri, la neopan 400 sicuramente meglio della tmax, la tri-x poi... per quanto riguarda la tmax 3200 invece la ritengo davvero una bella cosa, sensibilissima con una grana poetica, da quadro puntinista...
QUOTE
oesse Inviato il Oggi, 06:20 PM
  io mi trovo benone anche in 6x6!

.oesse.


ma quando ce li farai vedere gli scatti 6x6? o me li sono persi?
straorso
Nikonista
Messaggio: #7
QUOTE(Giacomo83 @ Jan 25 2006, 08:00 PM)
quindi non sgrana...o l'effetto grana risulta cmq abb piacevole?
*


Più che piacevole risulta decisamente ridotto.
Il BN non è sinonimo di grana. La grana può piacere o meno, quindi può essere cercata oppure evitata.
Personalmente se voglio una grana "bella" uso la HP5 (del tutto simile alla TriX) e non certo una Tmax. Se non voglio vedere grana, e posso permettermi basse sensibilità, uso la Pan F. Ma se voglio minimizzare la grana in condizioni di luce critiche, trovo che la Tmax non ha eguali. Uso soprattutto la 400 esposta a 800 e raramente a 1600. La 3200 la uso solo in casi estremi a 6400 o più, ma è un genere di foto che faccio pochissimo. Per come le sviluppo io, non c'è alcuna differenza tra la grana della 3200 e quella della 400, a parte il fatto che quella della prima è assai più evidente. Ma sono entrambe bruttine.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
QUOTE(Bill Carson @ Jan 25 2006, 10:29 PM)
quoto in pieno gli altri, la neopan 400 sicuramente meglio della tmax, la tri-x poi... per quanto riguarda la tmax 3200 invece la ritengo davvero una bella cosa, sensibilissima con una grana poetica, da quadro puntinista...
ma quando ce li farai vedere gli scatti 6x6? o me li sono persi?
*



W/NW su Hong Kong....QUI


.oesse.
Nexus
Messaggio: #9
Io amo la granulosità ! smile.gif
Eliantos
Messaggio: #10
QUOTE(Giacomo83 @ Jan 25 2006, 06:16 PM)
...ho sempre storto la bocca di fronte a pellicole con sensibilità superiore ai 200 iso...almeno per il negativo colore...e adesso? che faccio? chi ha esperienza con le tmax 4oo o 16oo? potete darmi qualche consiglio?
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La percezione della grana, a parità di ISO, è diversa tra una pellicola colore e una b/n.
In linea di massima su una 400 ISO b/n troverai una grana inferiore a quella che trovi su una pellicola a colori 400 ISO.

Personalmente per i 400 ISO preferisco le Tri-x, mentre trovo molto comoda la T-max 3200 soprattutto per le foto di concerti, come qui.
Giacomo83
Messaggio: #11
grazie a tutti!veramente gentilissimi...appena scatto e sviluppo posto i risultati...vediamo come andrà... grazie.gif
Utente cancellato
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Messaggio: #12
Gianni, Claudio, una curiosità...

Com'è che Salgado usa le tmax 100 e 400 con risultati mostruosi? sono pellicole difficili da trattare, richiedono sviluppi particolari, vanno bene solo con le Leica (laugh.gif )?

Quando sento parlare di BN e Tmax mi capita spesso di veder storcere il naso, e le preferenze generali sono a favore di Ilford, poi guardo i capolavori di Salgado rimango perplesso...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
QUOTE(matteoganora @ Feb 1 2006, 12:11 PM)
Gianni, Claudio, una curiosità...

Com'è che Salgado usa le tmax 100 e 400 con risultati mostruosi? sono pellicole difficili da trattare, richiedono sviluppi particolari, vanno bene solo con le Leica (laugh.gif )?

Quando sento parlare di BN e Tmax mi capita spesso di veder storcere il naso, e le preferenze generali sono a favore di Ilford, poi guardo i capolavori di Salgado rimango perplesso...
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Guarda Matteo, forse senza saperlo hai detto alcune verità. Le T-Max sono pellicole difficili da trattare "bene". Per esempio nella mia esperienza, ho trovato il modo di non far bruciare le alte luci alla 100 che è il suo maggior difetto. Ciò non toglie che sia la 100 che la 400 hanno un'altro difetto in comune se le si vuol trattare con ingranditore e bacinelle: una sorta di grigiume che per quanto mi sia sforzato non sono mai riuscito a togliere. Altra cosa L'uso della Leica, sembra una battuta ma le ottiche Leica, soprattutto quelle della serie "M" hanno un contrasto particolare e che fra l'altro le ha rese famose.
Tutto questo poi va inserito in un altro contesto: la scannerizzazione. Sì, questo aspetto viene molto spesso, da noi amatori, dimenticato. Le T-Max infatti, sono state stese su un supporto e hanno una struttura tale, che le fa preferire di gran lunga, alle tradizionali, se il fine ultimo non è la stampa diretta ma la preventiva digitalizzazione (fatta da chi la sa fare bene). Questo passaggio, in cui è migliore delle tradizionali, permette poi la stampa anche di grande formato, di foto che sono state trattate preventivamente dall'uso di programmi di fotoritocco che permettono di aggiustare tutti i parametri, come sai meglio di me.
Questa credo sia la ragione.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #14
QUOTE(__Claudio__ @ Feb 1 2006, 12:34 PM)
Le T-Max sono pellicole difficili da trattare "bene"...

...Le T-Max infatti, sono state stese su un supporto e hanno una struttura tale, che le fa preferire di gran lunga, alle tradizionali, se il fine ultimo non è la stampa diretta ma la preventiva digitalizzazione (fatta da chi la sa fare bene). Questo passaggio, in cui è migliore delle tradizionali, permette poi la stampa anche di grande formato, di foto che sono state trattate preventivamente dall'uso di programmi di fotoritocco che permettono di aggiustare tutti i parametri, come sai meglio di me.
Questa credo sia la ragione.
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Molto interessante Claudio, ho sempre sospettato che la resa dei BN salgadiano dipendesse moltissimo dall'abilità di chi stampa e riproduce.
grazie.gif
_Lucky_
Messaggio: #15
interessante discussione .....
mi ha fatto venire la voglia di tirare fuori un'altra volta le macchine a pellicola....
anzi, con l'occasione, ho aperto uno dei cassetti "dimenticati" ed ho trovato una bobinatrice Zeta17 carica....
credo, e sottolineo due volte "credo" che si tratti di una bobina di FP4 che devo aver caricato, uhmm.... uhmm.... vediamo un po'.... forse nel 1982 ???
Che dite, provo ad usarla ???? biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
Il problema e' che essendo piu' di venti anni che non entro in camera oscura, non mi ricordo neppure piu' cosa usavo per lo sviluppo e come facevo.....
Urge un rapido corso/ripasso di tecnica di camera oscura.... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
giannizadra
Messaggio: #16
QUOTE(matteoganora @ Feb 1 2006, 12:11 PM)
Gianni, Claudio, una curiosità...

Com'è che Salgado usa le tmax 100 e 400 con risultati mostruosi? sono pellicole difficili da trattare, richiedono sviluppi particolari, vanno bene solo con le Leica (laugh.gif )?

Quando sento parlare di BN e Tmax mi capita spesso di veder storcere il naso, e le preferenze generali sono a favore di Ilford, poi guardo i capolavori di Salgado rimango perplesso...
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Leggo ora, Matteo.
I problemi delle T-Max 100 e 400 sono quelli indicati da Claudio, che ho più volte constatato anch'io.
Sono particolarmente evidenti (mancanza di bianchi puri e neri profondi) quando le sviluppi col rivelatore T-Max dedicato.
Immagino che chi si occupa di sviluppare i negativi di Salgado abbia trovato la giusta combinazione tra pellicola e rivelatore, magari con qualche "ricetta" personalizzata.
Io, non avendo una tale capacità, preferisco affidarmi ad altre pellicole e a combinazioni a me note e dall'esito sicuro.
Sicuramente lo stampatore di Salgado ha un'abilità straordinaria, ma il problema non è risolvibile solo in stampa: credo che tutto cominci con qualche segreto in fase di sviluppo del negativo.
 
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