Forse manca ancora una voce a questo fornitissimo forum...

Per essere un buon fotografo non bastano tante nozioni tecniche ottiche di matematica e fisica, non basta avere un minimo gusto artistico, la preparazione fisica necessaria per raggiungere i luoghi più impervi, la conoscenza dei mondi che si vuole ritrarre (moda, paesaggi, subacquea, animali, ecc), la padronanza della attrezzatura e la rapidità di un pistolero, occorrono pure delle basi di psicologia, che siano innate o acquisite.

È vero che esistono varietà quasi infinite di fotografia, ma non è possibile pensare di chiamarsi fotografi senza fare ritratti a persone, e per farlo, per ritrarre l'essenza dei soggetti e per ottenere la loro accondiscendenza, la loro naturalezza, ci vuole un minimo di psicologia. Questa serve anche ai professionisti per trattare con clienti e personale. Per accedere in determinati luoghi dove fotografare, per ottenere informazioni utili, per vivere serve psicologia.

Ora chissà quante gemme di saggezza risiedono nell'esperienza dei partecipanti al nostro forum, quale bagaglio di conoscenze potremmo condividere. Anche perché è difficile trovare qualcosa sia nei manuali di fotografia che in quelli di psicologia.



Per esempio la mia modella preferita, dopo quasi 5 anni in cui giocava gioiosa a farmi da modella, ora rifiuta di farsi fotografare dal suo papà che invece passerebbe il tempo a ritrarla per riuscire a farla apparire bella come lui la vede. È successo anche ad altri papà di trovare questa crisi di rigetto? Cosa comunica? Quanto dura? Come è meglio affrontare questo argomento?

Forse devo farmi un altro modello?

Per esempio la mia modella preferita, dopo quasi 5 anni in cui giocava gioiosa a farmi da modella, ora rifiuta di farsi fotografare dal suo papà che invece passerebbe il tempo a ritrarla per riuscire a farla apparire bella come lui la vede. È successo anche ad altri papà di trovare questa crisi di rigetto? Cosa comunica? Quanto dura? Come è meglio affrontare questo argomento?

Forse devo farmi un altro modello?

Sicuramente un po di psicologia dovrebbe essere nel bagaglio del buon fotografo, sia per quanto riguarda il rapporto con il soggetto fotografico sia per quanto riguarda l'impatto emotivo che non viene filtrato e va ad agire a livello "inconscio"; alla base di molte campagne pubblicitarie c'è questo studio che costituisce un argomento affascinante ma poco documentato.
Per quanto riguarda la tua bellissima piccola modella ho avuto anch'io lo stesso problema che ho risolto cambiando il mio modo di fotografare: rubo i ritratti! Non più messa in posa del modello ma inseguimento con l'obiettivo e al momento giusto scatto! Focali lunghe (80-200 in esterni e 50 in interni). Molte foto vanno buttate via ma quelle che riescono hanno una spontaneità che non si può riprodurre con pose più o meno pilotate!

Fabrizio, posso aggiungere una qualità importante che secondo me un buon fotografo dovrebbe avere ? Il carattere. Chi è comunicativo, estroverso (senza esagerare), chi è capace di mettere a proprio agio se stesso e chi ha di difronte, è certamente avvantaggiato rispetto ad altri che, come me, abbastanza spesso si fanno vincere dalla timidezza.
Sapessi quanti scatti ho perso per questo... a volte, dopo aver rotto il ghiaccio mi blocco, anche nello street, quando il soggetto si mostra disponibile ho paura di esagerare...
La psicologia si può imparare sui libri, l'indole, purtroppo, no.

P.S. Ho pochissime foto di mia figlia da piccola, primo perchè era un terremoto, secondo perchè avevo smesso di fotografare

per quanto mi riguarda........ lascio a voi il compito di mandare avanti la specie umana!
Con mia nipote comunque se gli dico: "facciamo qualche foto?" Si fa fare qualche scatto ma controvoglia... Allora ho imparato a giocare con lei con la macchina al collo e ogni tanto... Click!

Tu però sei il papà..... ...e qui si potrebbe scrivere un saggio di psicologia infantile!!!