Da tutte le contrade l’8 settembre arrivano compagnie di contadine con in testa le caratteristiche conche abruzzesi ricolme di grano e di primizie dei campi per farne dono alla protettrice della città, la Madonnx del Ponte.


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"Lu done" (o il Dono) è uno dei momenti più interessanti e folcloristici delle feste in onore di Maria Santissima del Ponte. Il rito si svolge l’8 settembre (festa della Natività di Maria) con un lungo corteo di donne e carretti recanti l’offerta dei contadini delle varie contrade di Lanciano alle feste in onore della Madonnx.

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Gli uomini a piedi o su carretti, recano prodotti agricoli o vivande tipiche della cucina lancianese (anch’essi addobbati con fiori e festoni), che poisi venderanno all’asta nella pubblica piazza, per destinarne il ricavato alle feste.

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La chiesa della Madonnx del Ponte si chiama così perché è costruita su un ponte a tre archi (il Ponte di Diocleziano). Nel 1088, restaurando il Ponte dopo un terremoto, si ritrovò un'antica statua della Madonnx col Bambino: l'evento, ritenuto miracoloso, portò a ribattezzare questa icona Madonnx del Ponte e fu costruita una cappella per custodirla sul ponte stesso. Verosimilmente, la statua è un'antica icona bizantina, murata in un arco del ponte nell'VIII secolo per sottrarla agli iconoclasti.


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Recentemente si sono intercalate nel corteo rappresentazioni di scene di vita campestre e, in luogo dei carretti trainati da animali, rimorchi e trattori agricoli.

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La sfilata va avanti in un tripudio di colori, suoni, canti e folclore.

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Il corteo Ha il suo culmine in Piazza Plebiscito, davanti alla basilica della Madonn del Ponte e del campanile alla presenza del Vescovo che benedice tutti i figuranti.
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Alcune informazioni sono state tratte dal sito (www.lanciano.it).
Grazie dell'attenzione.
Michele

Messaggio modificato da Michele Festa il Sep 15 2010, 01:17 AM

Un ottimo lavoro Michele, mi fa anche piacere vedere che a Lanciano, nonostante la crisi di valori che sta coinvolgendo la società contemporanea e la progressiva perdita delle tradizioni locali, ci siano ancora persone che amano la propria terra.
Complimenti

Franco

Grazie Franco. C'è un errore sulla terza foto che è ripetuta, come avrete notato, purtroppo non ho fatto in tempo a modificare. In realtà il terzo scatto da postare era questo:

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Messaggio modificato da Michele Festa il Sep 15 2010, 07:11 AM

Ciao Michele, un reportage ottimo e ben curato. Mi piace come lo hai concepito, viste le sgrandangolate ed i primi piani a coronamento di una descrizione perfetta del momento.
Grazie per avermi ed averci resi partecipi di questa tradizione, che come detto giustamente da Franco se ne trovano sempre meno.

Un salutone

Marco

Ciao Michele, un reportage ottimo e ben curato. Mi piace come lo hai concepito, viste le sgrandangolate ed i primi piani a coronamento di una descrizione perfetta del momento.
Grazie per avermi ed averci resi partecipi di questa tradizione, che come detto giustamente da Franco se ne trovano sempre meno.

Un salutone

Marco

Concordo pienamente con la perfetta analisi di Marco.

Grazie anche da parte mia di averci fatto partecipi.

Ciao Alberto

Un reportage molto cromatico, non solo descrittivo.
L'uso dell'ottica principale, atto ad includere sgrandangolando ( ), è una buona scelta.

Ciao! Paolo

Ringrazio tutti quelli che si sono affacciati in questo thread.