QUOTE(gtd @ Jan 23 2024, 12:00 AM)
Interessante, ma non posso leggere perché non ho e non voglio avere fb
Puoi farmelo avere in altro modo questo brano in più versioni?
Peraltro quando lessi alcuni sf di Asimov comprati in US mi meravigliai che avessero quasi il doppio di pagine e comunque migliori da leggere e gustare, e così continuai a comprarne ad ogni viaggio, nuovi od usati, come li trovavo.
P.s. le ultime traduzioni saranno per caso sintesi fatte con i.a.?
A parte che dovresti poterlo leggere tranquillamente lo stesso, come tutti quelli a cui l'ho inviato (molti dei quali, pure, non hanno fb)...
In ogni caso, eccoti quello linkato:
Prima di valicare le montagne, gli Hobbit erano già divisi in tre razze: i Pelopiedi, gli Sturoi ed i Paloidi. I Pelopiedi erano i più scuri, bassi e minuti; non portavano barba né scarpe; avevano mani e piedi piccoli ed agili, e preferivano la montagna alla pianura.
Gli Sturoi, al contrario, erano tozzi e ben piantati; avevano mani e piedi più grandi e prediligevano la campagna e le rive dei fiumi. I Paloidi infine, chiari di pelle e di capelli, erano i più alti e magri; essi amavano i boschi e le foreste.
I Pelopiedi erano stati in passato, allorché vivevano ancora sulle falde dei monti, grandi amici dei Nani. Furono i primi a emigrare verso ovest, attraversando l’Eriador per giungere fino al Colle Vento, mentre gli altri erano rimasti nelle Terre Selvagge. Erano la razza più tipica e caratteristica, e di gran lunga la più numerosa. Inclinavano a stabilirsi definitivamente in un posto, e conservarono a lungo l’antico costume di vivere in caverne e gallerie sotterranee.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca}Prima di valicare i monti gli Hobbit erano già divisi in tre ceppi alquanto diversi: Pelòpedi, Nerbuti e Cutèrrei. I Pelòpedi erano di pelle più scura, più piccoli e più bassi, non portavano la barba e neanche le scarpe; avevano mani e piedi proporzionati e agili; e preferivano gli altopiani e i pendii. I Nerbuti erano ben piantati e di corporatura più massiccia; avevano mani e piedi più grandi; e preferivano la pianura e le rive dei fiumi. I Cutèrrei erano più chiari di carnagione e anche di capelli, erano più alti e magri degli altri; amavano le piante e i terreni boschivi.
Nell’antichità i Pelòpedi erano stati a stretto contatto con i Nani e a lungo avevano vissuto alle pendici dei monti. Dapprima si erano spostati verso occidente, errando per Eriador fino a Svettavento, mentre gli altri erano ancora nella Selvalanda. Erano la varietà più comune e rappresentativa di Hobbit e senz’altro la più numerosa. Erano quelli più portati a insediarsi in una località e preservarono più a lungo l’atavica usanza di vivere nelle gallerie e nelle buche.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Traduzione di Ottavio Fatica}Before the crossing of the mountains the Hobbits had already become divided into three somewhat different breeds: Harfoots, Stoors, and Fallohides. The Harfoots were browner of skin, smaller, and shorter, and they were beardless and bootless; their hands and feet were neat and nimble; and they preferred highlands and hillsides. The Stoors were broader, heavier in build; their feet and hands were larger; and they preferred flat lands and riversides. The Fallohides were fairer of skin and also of hair, and they were taller and slimmer than the others; they were lovers of trees and of woodlands.
The Harfoots had much to do with Dwarves in ancient times, and long lived in the foothills of the mountains. They moved westward early, and roamed over Eriador as far as Weathertop while the others were still in Wilderland. They were the most normal and representative variety of Hobbit, and far the most numerous. They were the most inclined to settle in one place, and longest preserved their ancestral habit of living in tunnels and holes.
{J. R. R. Tolkien, The Lord of the Rings}