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Crisi Fotografica Esistenziale - Digitale / Pellicola
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_Annalisa_
Nikonista
Messaggio: #1
Salve a tutti, non so se sia un post per 'temi' ma credo di si ...

Credo che sia capitato a tutti coloro che fotografano da un pò di incorrere in una crisi fotografica. Arrivare cioe' a un momento in cui tutto cio' che fotografi e come lo fotografi ti risulta 'déjà-vu' o senza quel 'quid' in piu' che ti fa dire : ca**o che foto !!!

E' un periodo di tempo che questa cosa mi sta succedendo con la fotografia digitale. I 'raw', la 'postproduzione', l'immagine 'istantanea'. Ho sentito il bisogno di tornare a pellicola. Mi sono fatta prestare una macchinetta ... base base .. e ho ripreso a fotografare in analogica. E ho provato un brivido di quelli che ti attraversano la schiena, come quando ho cominciato a fotografare, e sentire l'euforia della foto che prendeva 'corpo' sul dispaly ... (premettendo che ho cominciato a pellicola per poi passare con entusiasmo al digitale ).

Ora l'irrefrenabile voglia di comprare un analogica 'seria' e di imparare a stampare da sola .... e di lasciare il digitale un pò riposare.

Vi va di parlarne ?
Utente cancellato
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Messaggio: #2
vedrai poi quando (io lo do per scontato) passerai a viluppare e poi a stampare. Altro che brivido...

.oesse.
Giuseppe78
Messaggio: #3
Io ho affiancato senza nessun problema di convivenza lo scatto in digitale e lo scatto in pellicola. Uno essenzialmente per il colore, l'altra per il BN. Alterno la F100 e la D200 a seconda dei casi, delle foto, dell'umore il più delle volte.

Sono completamente d'accordo con oesse: l'emozione che mi da lo sviluppo e soprattutto la stampa fatta a casa non me le può dare nessuno, così come, parallelamente, il piacere a volte puramente "onanistico", di passare molto tempo a sistemare una foto in PP.
Sono emozioni e sensazioni, il solo parlarne, forse, non rende loro merito e le snatura. Bisogna provarle: chi scatta solo in digitale non sa cosa si perde nel vedere l'immagine che esce sotto l'ingranditore, come chi scatta solo a pellicola non riesce a immaginare l'infinita possibilità di movimento e di creatività che offre la foto digitale.

Bella discussione, la fotografia è emozione e anche questo, essendo emozione, è fotografia.
Grazie

wink.gif G.

Messaggio modificato da Giuseppe78 il Mar 14 2007, 01:05 PM
PAS
Messaggio: #4
Penso che un parallelo lo posso fare quando lascio la macchina in garage per mettermi al volante di una “vecchia signora” degli anni 50 priva di automatismi e che mi costringe a rivivere l’ebbrezza della “doppietta” ad ogni cambiata.

A mio parere non vi sono motivazioni razionali alla base di questi desideri ma un’istintiva ed ancestrale necessità di controllare e dominare situazioni e processi.
Non siamo ancora maturi per accettare in pieno gli automatismi che ci offre la tecnologia (che è corsa molto più della nostra evoluzione) ed il loro prodotto non ci gratifica perché siamo consapevoli come il nostro ruolo sia sempre meno importante per ottenere il risultato.

Tornare alla pellicola ed allo sviluppo manuale significa aumentare il peso del nostro ruolo nel processo e sentire poi come la fotografia (migliore o peggiore che sia) sia comunque più “nostra”.
smile.gif
enrico
Messaggio: #5
QUOTE(_Annalisa_ @ Mar 14 2007, 12:27 PM) *

Salve a tutti, non so se sia un post per 'temi' ma credo di si ...

Credo che sia capitato a tutti coloro che fotografano da un pò di incorrere in una crisi fotografica. Arrivare cioe' a un momento in cui tutto cio' che fotografi e come lo fotografi ti risulta 'déjà-vu' o senza quel 'quid' in piu' che ti fa dire : ca**o che foto !!!

E' un periodo di tempo che questa cosa mi sta succedendo con la fotografia digitale. I 'raw', la 'postproduzione', l'immagine 'istantanea'. Ho sentito il bisogno di tornare a pellicola. Mi sono fatta prestare una macchinetta ... base base .. e ho ripreso a fotografare in analogica. E ho provato un brivido di quelli che ti attraversano la schiena, come quando ho cominciato a fotografare, e sentire l'euforia della foto che prendeva 'corpo' sul dispaly ... (premettendo che ho cominciato a pellicola per poi passare con entusiasmo al digitale ).

Ora l'irrefrenabile voglia di comprare un analogica 'seria' e di imparare a stampare da sola .... e di lasciare il digitale un pò riposare.

Vi va di parlarne ?


Ciao Annalisa,
dillo a me smile.gif . Io ho provato (e sto provando) delle forti emozioni andando molto ma molto più indietro:sulle orme...
Enrico

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #6
QUOTE(PAS @ Mar 14 2007, 01:22 PM) *


A mio parere non vi sono motivazioni razionali alla base di questi desideri ma un'istintiva ed ancestrale necessità di controllare e dominare situazioni e processi.


Humm.... scusa PAS ma la PP chi te la fa? E chi ti salva il CD da portare a stampare? E qualche stampa casalinga, poi, non la fai?

QUOTE



Non siamo ancora maturi per accettare in pieno gli automatismi che ci offre la tecnologia (che è corsa molto più della nostra evoluzione) ed il loro prodotto non ci gratifica perché siamo consapevoli come il nostro ruolo sia sempre meno importante per ottenere il risultato.

Io credo che, invece, siamo abbastanza maturi per capire che un B/W a pellicola sia molto meglio di un B/W digitale. E sinceramente non so che siano gli automatisimi visto che nella PP non ne uso. Uso strumenti informatici, ma niente di automatizzato.

QUOTE

Tornare alla pellicola ed allo sviluppo manuale significa aumentare il peso del nostro ruolo nel processo e sentire poi come la fotografia (migliore o peggiore che sia) sia comunque più "nostra".
smile.gif


Questo ipotizzo rifletta il tuo approccio alla fotografia ed alla informatica. Personalemtne non mi sento diverso nell'approccio sia utilizzando la CO o il CS3. Sono metodi diversi nei quali la componente umana e' molto alta. Molta manualita', molte prove, e comunque un risultato che e' mio al 100%. Solo raggiunto attraverso l'utilizzo di mezzi diversi.
In certi casi preferisco una tecnologia, in altri reputo che "l'altra" sia meglio.

La pellicola non ti permette di fare lo stesso numero di foto che fai in DX se non a fronte di costi assurdi. Conviene, a mio avviso, pensare 3 volte prima di premere il pulstante ed essere consapevoli che il risultato sara' quello voluto e non quello sperato. Il dx e' piu' comodo, puoi cancellare a costo zero. La pellicola questo non te lo permette.

.oesse.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
QUOTE(PAS @ Mar 14 2007, 01:22 PM) *

[cut]

...A mio parere non vi sono motivazioni razionali alla base di questi desideri ma un’istintiva ed ancestrale necessità di controllare e dominare situazioni e processi.

Non siamo ancora maturi per accettare in pieno gli automatismi che ci offre la tecnologia (che è corsa molto più della nostra evoluzione) ed il loro prodotto non ci gratifica perché siamo consapevoli come il nostro ruolo sia sempre meno importante per ottenere il risultato.

[cut]

Cito due passaggi della riflessione di Valerio per aggiungere che la "consapevolezza" della minor importanza del nostro ruolo è, secondo me, forse solo una "sensazione".
Con l'avvento della tecnologa digitale, il ruolo ricoperto dal fotografo non ha subito nessun ridimensionamento.
O meglio: Non è una conseguenza ineluttabile.

Semmai occorre riflettere sulla nostra pigrizia nel lasciarci trascinare passivamente dalle nuove tecnologie e dagli ausili che per fortuna e inevitabilmente esse ci portano.
Tanto che li facciamo diventare primari.
Esempio classico sono le ansie da Bilanciamento del Bianco.
Le pellicole ci offrivano due possibilità: Daylight/Tungsteno. Fine.
Eppure, per decenni si sono prodotte foto eccellenti.
Oggi, sembra che il WB sia determinante.
...Bhè, non lo è. Come non lo era prima.

Il punto è che viene sottovalutata, o peggio spesso del tutto ignorata, la fase interpretativa della Fotografia. Anche il WB va interpretato. Se ci lasciamo ipnotizzare dalle numerose opzioni possibili, finiamo per credere che sia la fotocamera a determinare i parametri della nostra foto.

Messaggio modificato da ludofox il Mar 14 2007, 01:56 PM
Nikoname
Messaggio: #8
La più grande comprensione da parte di uno che, avvicinandosi da poco all'analogico, ha trovato nuovi stimoli per la fotografia.
Quando uso la "super coccolata" F5 avvertò la sensazione di essere più riflessivo verso il soggetto da fotografare. Ribadisco sono sensazioni, le mie.
Saluti
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE(enrico @ Mar 14 2007, 01:42 PM) *

Ciao Annalisa,
dillo a me smile.gif . Io ho provato (e sto provando) delle forti emozioni andando molto ma molto più indietro:sulle orme...
Enrico

Caro Enrico, il tuo straordinario percorso è però qualcosa di diverso.
Non è come riprendere in mano una F5 o, come nel mio caso, la mia adorata FM...

Per riprendere la perfetta analogia di Valerio, non è come tirar fuori dal garage, ogni tanto, una Jaguar MkII degli anni '50.

Tu l'hai costruita una Jaguar.... smile.gif

Messaggio modificato da ludofox il Mar 14 2007, 07:02 PM
PAS
Messaggio: #10
QUOTE(enrico @ Mar 14 2007, 01:42 PM) *

Ciao Annalisa,
dillo a me smile.gif . Io ho provato (e sto provando) delle forti emozioni andando molto ma molto più indietro:sulle orme...
Enrico


Infatti Enrico, mentre rispondevo pensavo proprio a questa tua ricerca ed anche al desiderio di riscoperta che ne è stato io motore.
Gipsy
Messaggio: #11
Mai abbandonata la pellicola, continua a dare anche a me i brividi sulla schiena, specie quando ho tempo a disposizione per pensare prima le foto che voglio fare con l'amata f3.
Buona luce smile.gif
Giuseppe
LucaLoro
Messaggio: #12
Discussione interessantissima...

Io fotografo da poco...è passato poco meno di un anno da quando ho preso in mano la mia prima macchina fotografica, digitale, prima forse ho fatto qualche foto con quella di mia madre (sempre digitale)...eppure la pellicola in bianco e nero mi ha sempre molto affascinato...

Proprio questo week end sono partito per la montagna con la vacchia macchina fotografica di mio nonno, una Olympus OM10 (con 50ino), tutta manuale, e qualche rullino, per godermi in modo più rilassato la vacanza, fermermi, scegliere con cura l'inquadratura e click...perchè ogni foto è pellicola sprecata...
Forse qualla analogica è una fotografia più ''responsabile'', almeno per me...

Credo che qualunque fotografo dovrebbe scattare un po'di rullini, per smettere di fare raffiche da 50 foto senza senso e invece fermersi e imparare a studiare con calma una situazione, dare un valore ad ogni singola immagine...

Luca
.Eli.
Messaggio: #13
QUOTE(Giuseppe78 @ Mar 14 2007, 01:04 PM) *

Io ho affiancato senza nessun problema di convivenza lo scatto in digitale e lo scatto in pellicola.


Io anche wink.gif

Digitale per il colore, pellicola per il b/n (di solito)
Quando esco per fare foto, normalmente so già se sono in vena di "vedere" a colori o in bianco e nero e di conseguenza prendo la D70 o la F6 (e spesso porto un solo obiettivo)...per gli autoritratti, invece, al 90% scatto in digitale, esclusivamente per comodità.
Per i pochi ritratti che faccio cerco di usare il medio formato.
Insomma, tranne che per esigenze di ordine pratico, l'uso della digitale o dell'analogica dipende molto dal mio stato d'animo.

Eli
_Annalisa_
Nikonista
Messaggio: #14
beh razionalmente si ... usare quando l'uno quando l'altra. Perchè non usufruire di tutto cio' che la tecnologia ci regala ??

Personalmente non è cosi. Non riesco ad essere razionale in una passione. Con questo non voglio dire che chi è razionale, sia da meno .. anzi .. forse riesce a viverla meglio.

Personalmente, e questo per me vale anche con gli obiettivi, sono totalitaria ... c'è il periodo del grandangolare, il periodo del cinquantino, il periodo del tele. E questo vale anche per il genere di fotografia : c'è il periodo del paesaggio, il periodo del ritratto, il periodo del concerto.

Non riesco a scindere ... e a 'suddividere'. Probabilmente ci arrivero' a gestire le due a seconda di cosa voglio fotografare ... ma al momento vivo la fotografia come un irrefrenabile istinto che mi porta o verso una direzione o verso un altra. Ora è la direzione pellicola ... con questo non voglio dire che faro' impolverare la mia D50 ... forse la trascurero' solo un pochino per riprenderla poi con rinnovato entusiasmo. Ma l'attrazione della pellicola è molto forte e senza dubbio fa riemergere lo scatto-valorizzato ( come dice Luca ). Il digitale ti spinge a comprare sempre + sd ( o cf ) per i 500/1000 scatti che permettono di realizzare. Con una pellicola 500 scatti in quanto tempo li si farebbero ? con una sd basta una session di ritratti .... Il valore dello scatto singolo. Non lo si sta un pò perdendo con il digitale ? .. tanto poi si buttano i raw, nel caso ...
enrico
Messaggio: #15
QUOTE(_Annalisa_ @ Mar 14 2007, 03:42 PM) *

.... Il valore dello scatto singolo. Non lo si sta un pò perdendo con il digitale ? .. tanto poi si buttano i raw, nel caso ...


Forse è quanto hanno pensato i vecchi fotografi quando la pellicola in rullo ha sostituito le lastre di vetro o le pellicole piane smile.gif
Io ho una macchina a soffietto di mio padre con una custodia per mezza decina di chassis. Quando si usciva per fotografare, uno scatto era davvero soppesato.
Enrico
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
QUOTE(enrico @ Mar 14 2007, 03:59 PM) *

Forse è quanto hanno pensato i vecchi fotografi quando la pellicola in rullo ha sostituito le lastre di vetro o le pellicole piane smile.gif
Io ho una macchina a soffietto di mio padre con una custodia per mezza decina di chassis. Quando si usciva per fotografare, uno scatto era davvero soppesato.
Enrico

Enrico, mi hai tolto le parole di bocca.
Si tende, per comodità e per togliersi ogni reponsabilità, a dare la colpa alle cose.
La colpa non è delle cose, ma di chi le mal utilizza.
I passaggi tecnologici cruenti come questo, o come quello esemplificato da Enrico, o il passaggio dal vinile al CD, oppure ancora come il passaggio dal cavallo e calesse all'autovettura, hanno prodotto periodi di smarrimento. Come se la mente umana viaggiasse ad una velocità inferiore rispetto al progresso tecnologico.

Ben vengano altri percorsi su strade alternative...
Anch'io, qualche tempo fa, espressi a Marco (.oesse.) il desiderio di imbracciare la Mamiya RB67, caricarla con un rullo in BiancoNero e andar per foto.
Ciononostante, la mia D100, acquistata nel 2003, ha scattato poco più di 7000 volte.
Voglio dire con questo che mi sembra si abbia l'esigenza di giustificare l'abbandono (o la pacifica convivenza) del digitale per la "vecchia" tecnologia quando invece non ve n'è alcun bisogno.

O meglio: Non è sicuramente più riflessiva la Fotografia fatta in pellicola.
Siamo noi che dobbiamo imparare ad essere ugualmente riflessivi sia con una che con l'altra. wink.gif
.Eli.
Messaggio: #17
QUOTE(ludofox @ Mar 14 2007, 04:19 PM) *

Siamo noi che dobbiamo imparare ad essere ugualmente riflessivi sia con una che con l'altra. wink.gif


Posso quotare, senza aggiungere altro??? dry.gif
Lo faccio! smile.gif

Eli
Utente cancellato
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Messaggio: #18
QUOTE(ludofox @ Mar 14 2007, 04:19 PM) *


Anch'io, qualche tempo fa, espressi a Marco (.oesse.) il desiderio di imbracciare la Mamiya RB67, caricarla con un rullo in BiancoNero e andar per foto.


Ludo, io alla fine ci sono andato ma tu eri immerso negli scatoloni!
wink.gif

.oesse.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #19
QUOTE(.oesse. @ Mar 14 2007, 04:23 PM) *

Ludo, io alla fine ci sono andato ma tu eri immerso negli scatoloni!
wink.gif

.oesse.

Non ti rispondo sennò rischio il bannaggio.... laugh.gif
reefaddict
Messaggio: #20
QUOTE(_Annalisa_ @ Mar 14 2007, 03:42 PM) *

Il valore dello scatto singolo. Non lo si sta un pò perdendo con il digitale ? .. tanto poi si buttano i raw, nel caso ...


Nel mio caso no.

Siccome ho sviluppato e stampato per anni, oggi scatto in digitale con parsimonia e con pochi scarti. Resto stupito quando vedo qualcuno che fa 1000 scatti quando io ne faccio 100 e mi chiedo cosa avrà mai visto che io non ho visto? Mi sono perso qualcosa?

La verità è che il mio modo di scattare non è cambiato molto, la scuola è quella vecchia, ho solo sostituito il mezzo e sinceramente quello che faccio oggi in post produzione mi da sensazioni forse non identiche ma in qualche modo "sostitutive" di quelle che provavo una volta in CO. Vero che vedere una immagine che esce miracolosamente da un foglio di carta in una bacinella... ohmy.gif è un'emozione, però il piacere, la concentrazione e la soddisfazione per me è nell'attimo in cui fai click... quello non riesco a farlo dipendere dal mezzo che uso, anzi ogni tanto, addirittura, vorrei non avere nessun mezzo fotografico, solo le mie palpebre che nel tempo di un battito, quasi fossero le tendine di un otturatore, catturano quello che vedo, senza mezzi, senza strumenti artificiali.

Ecco perché, anche se capisco la tua attrazione per la pellicola, mi chiedo se questi passaggi da un mezzo ad un altro (lo dico con tutto il rispetto possibile, anche perché non ne sono esente) non sia solo una nuova forma di feticismo, cioè un amore per il mezzo e per il piacere di usarlo, più che per il risultato desiderato.
PAS
Messaggio: #21
QUOTE(ludofox @ Mar 14 2007, 04:19 PM) *

....
Si tende, per comodità e per togliersi ogni reponsabilità, a dare la colpa alle cose.
La colpa non è delle cose, ma di chi le mal utilizza.
..


Ludovico direi che se una colpa (o meglio una corresponsabilità) alle cose la si può dare è quella di procurare la sensazione di disporre di strumenti tecnologici che possono “lavorare per noi” o aiutarci in modo sostanziale. E questo può indurre quella pigrizia mentale alla quale accennavi anche tu più sopra.

In altre parole, nell’ambito digitale siamo sempre meno costretti a faticare per “imparare un’arte” percependo che gran parte di quell’arte l’hanno già studiata altri per noi, mettendo a disposizione nostra (e di tutti) mezzi sempre più evoluti per praticarla.

Se quindi non vi è alla base di noi stessi il desiderio (o la predisposizione) di ricercare ed interpretare l’essenza della fotografia, ciò che produrremo avrà sempre più il sapore stantio di un deja vu, sempre meno gratificante.
Questo a mio parere è uno dei motivi che induce gran parte di coloro che si sono avvicinati recentemente alla fotografia trascinati dall’esplosione tecnologica del digitale a rifugiarsi poi nella contemplazione del mezzo tecnologico o degli strumenti ad esso correlati.
La pellicola, a mio parere, non comporta questo rischio (o quantomeno in misura molto minore).

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #22
QUOTE(PAS @ Mar 14 2007, 05:07 PM) *

Ludovico direi che se una colpa (o meglio una corresponsabilità) alle cose la si può dare è quella di procurare la sensazione di disporre di strumenti tecnologici che possono “lavorare per noi” o aiutarci in modo sostanziale. E questo può indurre quella pigrizia mentale alla quale accennavi anche tu più sopra.

[cut]

[cut]

[cut]

Verissimo quello che dici Valerio.

Infatti, per scardinare un luogo comune troppo spesso preso per buono, non è affatto più facile fotografare in digitale... Tutto il contrario.
_Annalisa_
Nikonista
Messaggio: #23
Io non credo che un modo o l'altro siano la 'giusta' fotografia o quella che vale di piu'. Credo che esista LA FOTOGRAFIA poi se la si ottiene in digitale o in analogico se la si ottiene con la lente del kit o con la super-liminosa-stabilizzata-lente è uguale. L'importante è cio' che sentiamo quando abbiamo tra le mani il frutto della nostra ricerca.

Credo pero' che ci siano momenti e soggetti che richiedano l'una o l'altra. Nessuna delle due sostituisce l'altra, ma possono essere in completamento vicendevole. Nulla mi vieta ( anche se c'è chi mi ha spesso detto il contrario ) di pensare che il bianco e nero della pellicola non è 'raggiungibile' in ugual misura dalla postproduzione digitale. Poi se ci mettiamo la felicità della stampa .... che ancora non ho provato, ma spero un giorno di poter provare. Certo è che cio' che si prova nel sentir correre il rullino dentro la macchina, nel chiedersi se l'esposizione è stata indovinata, se lo scatto, è stato colto bene, e aspettare, la stampa per poi veder nascere la foto ha un suo fascino. Come cio' che si ottiene subito e cio' che si ottiene dopo .. l'attesa ha sempre quel brivido affascinante che ci porta poi a cio' che aspettiamo... o no ?
Giuseppe78
Messaggio: #24
QUOTE
l'attesa ha sempre quel brivido affascinante che ci porta poi a cio' che aspettiamo


Esattamente come la delusione quando ritiriamo le stampe e scopriamo, dopo giorni di ansiosa attesa, di aver clamorosamente "toppato" lo scatto.
Fa parte del "rito" e delle sensazioni che entrano in gioco ed è bello anche questo wink.gif

G.
enrico
Messaggio: #25
Per noi amatori è tutto vero quello che dite. La pellicola, la magia della camera oscura, la tenue luce giallo-verde (o rossa se si lavora con le ortocromatiche), l'immagine che appare lentamente, l'odore dell'acido acetico e dell'iposolfito, ha un fascino indiscutibile. Ma per il professionista credo che il digitale abbia indiscutibili ed irrinunciabili vantaggi. Basti pensare, solo per fare un esempio, al fotogiornalista (sportivo o di cronaca) che può, subito dopo l'evento, scaricare la scheda nel computer ed inviare immediatamente le immagini via posta elettronica in redazione...
Enrico
 
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