Ogni volta incanti!
Mi metto in coda a chi mi ha preceduto
Mi metto in coda a chi mi ha preceduto
grazie.
spero un giorno di poter stringere la mano al prof.
spero un giorno di poter stringere la mano al prof.
Una analisi perfetta su un tema che meritava un approfondimento.
Ludo...un Grande.
Non posso fare a meno di mettere in evidenza la squisita proposta per la Community.
Un saluto.
Ludo...un Grande.
Non posso fare a meno di mettere in evidenza la squisita proposta per la Community.
Un saluto.
Cio Ludofox e grazie.
Idilliaco......
GODO COME LE BESTIE.
Idilliaco......
GODO COME LE BESTIE.
Beh dobbiamo cambiare il nickname ... o Piero-Fox ... o Ludo-Angela.
Infatti, oltre che ottimo fotografo, Ludovico possiede la rara capacità di essere un buon divulgatore.
Paziente, meticoloso, che procede nella sua illustrazione con metodo e ricchezza di particolari.
Ma attenzione, la semplicità della realizzazione dei suoi scatti così ben illustrati,è solo apparente.
Dietro ci sta un bagaglio culturale notevole ...una padronanza della tecnica in tutte le sue applicazioni ... un grande spirito di osservazione ... fantasia ... ed una buona propensione al bricolage.
Chi non percepisce questo background, può credere che il click sia una cosa semplice del tipo " E che ci vuole ... domani lo faccio anch'io ... tanto è solo una foto ad una bottiglia."
Oppure farlo sembrare un traguardo irraggiungibile, non sapendo da che parte incominciare.
Ne l'una ne l'altra, non semplice ma neanche irraggiungibile ... a patto di studiare ... guardare ... riflettere ... insistere.
Anche la "scusa" dell'attrezzatura, denota il timore nell'approccio a questo genere di foto.
Si inizia con una lampada da scrivania ed un cartoncino bianco, e su su fino a set in luce mista Flash/Fibra ottica con in gioco una decina di sorgenti da miscelare.
Ma imparare ad usare bene una sola sorgente è fondamentale, perché se ci pensate bene è la situazione che il nostro cervello ha registrato come default per ogni situazione ... da sempre.
Una luce ... il sole ... e la sua ombra.
E pensare che qualcuno crede che la foto in studio sia noiosa.
Infatti, oltre che ottimo fotografo, Ludovico possiede la rara capacità di essere un buon divulgatore.
Paziente, meticoloso, che procede nella sua illustrazione con metodo e ricchezza di particolari.
Ma attenzione, la semplicità della realizzazione dei suoi scatti così ben illustrati,è solo apparente.
Dietro ci sta un bagaglio culturale notevole ...una padronanza della tecnica in tutte le sue applicazioni ... un grande spirito di osservazione ... fantasia ... ed una buona propensione al bricolage.
Chi non percepisce questo background, può credere che il click sia una cosa semplice del tipo " E che ci vuole ... domani lo faccio anch'io ... tanto è solo una foto ad una bottiglia."
Oppure farlo sembrare un traguardo irraggiungibile, non sapendo da che parte incominciare.
Ne l'una ne l'altra, non semplice ma neanche irraggiungibile ... a patto di studiare ... guardare ... riflettere ... insistere.
Anche la "scusa" dell'attrezzatura, denota il timore nell'approccio a questo genere di foto.
Si inizia con una lampada da scrivania ed un cartoncino bianco, e su su fino a set in luce mista Flash/Fibra ottica con in gioco una decina di sorgenti da miscelare.
Ma imparare ad usare bene una sola sorgente è fondamentale, perché se ci pensate bene è la situazione che il nostro cervello ha registrato come default per ogni situazione ... da sempre.
Una luce ... il sole ... e la sua ombra.
E pensare che qualcuno crede che la foto in studio sia noiosa.
Probabilmente lo still life non farà mai parte della mia attività di fotoamatore, ma questo me lo sono stampato e messo tra le cose da conservare.
Difficile trovare assieme tanta chiarezza e tanta sintesi oltre a far trasparire la grande passione per la tua professione. Grazie Ludofox.
E poi chissà….mai dire mai.
Difficile trovare assieme tanta chiarezza e tanta sintesi oltre a far trasparire la grande passione per la tua professione. Grazie Ludofox.
E poi chissà….mai dire mai.
che dire sono stato letteralmente rapito da questa disamina....mi sembrava di essere uno dei cubetti di ghiaccio nel bicchiere!
complimenti
complimenti
Sei davvero bravissimo, in tutti i sensi! Anche i tuoi disegni mi lasciano a bocca aperta!
stampato e archiviato.
semplicemente per questo lavoro STRAORDINARIO!
ciao
whittard
semplicemente per questo lavoro STRAORDINARIO!
ciao
whittard
Un'opera come questa, oltre che incantato dalla bellezza delle foto, mi lascia davvero ammirato per la capacità di Ludofox, da Grande divulgatore, di spiegare procedimenti, tecniche, ma soprattutto alcuni segreti della comunicazione dell'immagine, in un discorso si ricco di informazioni, ma così appassionante e stimolante, da far amare ancora di più questo genere fotografico. Ci avvicina ad esso come ad una vera forma d'Arte.
Mi hanno particolarmente colpito e interessato i primi post introduttivi, straordinario il riferimento agli stereotipi figurativi e alla rappressentazione visiva, quindi, più che dell'oggetto reale, del "concetto" che abbiamo di esso.
Leggere di come si costruisce fotograficamente questa "idea" , e percepire oltre alla Maestria e alla grande conoscenza tecnica, anche una grande cultura, uno studio sulle caratteristiche dei materiali, di come interagiscono con la luce, di come il tutto comunichi con l'osservatore, .. insomma, vedere questo thread è stata una bellissima esperienza e motivo di arricchimento. Grazie Ludofox
un saluto
Bruno
Messaggio modificato da Bruno L il Nov 22 2005, 07:47 PM
Mi hanno particolarmente colpito e interessato i primi post introduttivi, straordinario il riferimento agli stereotipi figurativi e alla rappressentazione visiva, quindi, più che dell'oggetto reale, del "concetto" che abbiamo di esso.
Leggere di come si costruisce fotograficamente questa "idea" , e percepire oltre alla Maestria e alla grande conoscenza tecnica, anche una grande cultura, uno studio sulle caratteristiche dei materiali, di come interagiscono con la luce, di come il tutto comunichi con l'osservatore, .. insomma, vedere questo thread è stata una bellissima esperienza e motivo di arricchimento. Grazie Ludofox
un saluto
Bruno
Messaggio modificato da Bruno L il Nov 22 2005, 07:47 PM
E' Vero !! Viviamo all’interno di un ambiente che ci siamo costruiti senza nemmeno guardarlo con attenzione, circondati da un mondo di oggetti di cui ci sfuggono i particolari.
Ma se guardassimo con un occhio diverso e più attento ciò che ci circonda, potremmo leggere negli oggetti più abituali, una propria espressione, facendoli divenire soggetti di una stimolante ricerca estetica e tecnica.
Questo occhio diverso, questo occhio supplementare, è l’obbiettivo, che ci ha abituati a guardare meglio, a perfezionare la nostra visione, un terzo occhio che è quasi entrato a far parte del nostro corpo. La macchina fotografica, a questo punto, da oggetto freddo e senza vita, diviene un appendice di noi stessi, a cui diamo una mente, capace di far vivere e far raccontare di sè gli oggetti attraverso la nostra creatività e fantasia, oggetti come narratori di un racconto capaci di trasmettere sensazioni ed emozioni, che rendono partecipe anche un occhio esterno.
Il nostro senso estetico potrebbe così essere stimolato a rivedere un particolare dell’arredamento di casa nostra, un accostamento di oggetti con una quinta di una tenda, un riflesso di una finestra attraversata dal sole. Sarà una ricerca degli oggetti che più sanno parlare di sé, e che si prestano agli accostamenti, ad i giochi di ombre e riflessi. Per non parlare della ricerca dei colori, ed i loro possibili accoppiamenti, nonché, al ruolo degli sfondi.
Ci può aiutare quello che hanno fatto gli altri, ripetendo il tutto magari, ma cercando di interpretarlo a modo proprio. L’acqua che cade può divenire una scultura, il fumo di una sigaretta può sembrare un tornado, ed una lampadina dondolante ripresa con posa lunga potrà disegnare nell’oscurità un complicato arabesco…
Questa maggiore attenzione verso gli aspetti meno appariscenti della realtà, permetterà di scoprire universi di bellezza laddove l’abitudine a guardare gli oggetti a noi più comuni, non fa scorgere altro che cose ovvie e trascurabili.
La possibilità di scoprire negli oggetti un linguaggio capace di comunicare emozioni e informazioni, dipende essenzialmente dalla nostra capacità di interrogarli, ma come interrogarli?
La costruzione minuziosa di una composizione è un modo per interrogare gli oggetti, per scoprirne le qualità più nascoste, ma l’elemento principe resta la luce, che con i suoi riflessi, il suo bagliore, luce creatrice di giochi d’ombra, che narrandoci di un oggetto, ce ne svela i suoi più intimi segreti. Tutto ciò fa Ludovico...e lo fa oltre che da grande e stimato professionista,da persona che ama il suo lavoro,e vorrebbe un mondo perfetto,come lo vorremmo ogniuno di noi,e lo sogna e lo racconta attraverso i suoi scatti di Still-life!!
Gli sono molto grato...!!
Grazie Ludovico...
Ma se guardassimo con un occhio diverso e più attento ciò che ci circonda, potremmo leggere negli oggetti più abituali, una propria espressione, facendoli divenire soggetti di una stimolante ricerca estetica e tecnica.
Questo occhio diverso, questo occhio supplementare, è l’obbiettivo, che ci ha abituati a guardare meglio, a perfezionare la nostra visione, un terzo occhio che è quasi entrato a far parte del nostro corpo. La macchina fotografica, a questo punto, da oggetto freddo e senza vita, diviene un appendice di noi stessi, a cui diamo una mente, capace di far vivere e far raccontare di sè gli oggetti attraverso la nostra creatività e fantasia, oggetti come narratori di un racconto capaci di trasmettere sensazioni ed emozioni, che rendono partecipe anche un occhio esterno.
Il nostro senso estetico potrebbe così essere stimolato a rivedere un particolare dell’arredamento di casa nostra, un accostamento di oggetti con una quinta di una tenda, un riflesso di una finestra attraversata dal sole. Sarà una ricerca degli oggetti che più sanno parlare di sé, e che si prestano agli accostamenti, ad i giochi di ombre e riflessi. Per non parlare della ricerca dei colori, ed i loro possibili accoppiamenti, nonché, al ruolo degli sfondi.
Ci può aiutare quello che hanno fatto gli altri, ripetendo il tutto magari, ma cercando di interpretarlo a modo proprio. L’acqua che cade può divenire una scultura, il fumo di una sigaretta può sembrare un tornado, ed una lampadina dondolante ripresa con posa lunga potrà disegnare nell’oscurità un complicato arabesco…
Questa maggiore attenzione verso gli aspetti meno appariscenti della realtà, permetterà di scoprire universi di bellezza laddove l’abitudine a guardare gli oggetti a noi più comuni, non fa scorgere altro che cose ovvie e trascurabili.
La possibilità di scoprire negli oggetti un linguaggio capace di comunicare emozioni e informazioni, dipende essenzialmente dalla nostra capacità di interrogarli, ma come interrogarli?
La costruzione minuziosa di una composizione è un modo per interrogare gli oggetti, per scoprirne le qualità più nascoste, ma l’elemento principe resta la luce, che con i suoi riflessi, il suo bagliore, luce creatrice di giochi d’ombra, che narrandoci di un oggetto, ce ne svela i suoi più intimi segreti. Tutto ciò fa Ludovico...e lo fa oltre che da grande e stimato professionista,da persona che ama il suo lavoro,e vorrebbe un mondo perfetto,come lo vorremmo ogniuno di noi,e lo sogna e lo racconta attraverso i suoi scatti di Still-life!!
Gli sono molto grato...!!
Grazie Ludovico...
Ludovico, che dire.........è un piacere leggere e vedere quello che riesci a realizzare.
Sei un grande;
il cesto di frutta,pur nell'apparente semplicità dell'allestimento del set è un vero capolavoro; quello della bottiglia e i bicchieri per quanto mi riguarda è pura fantascienza
Ciao
Luciano
Sei un grande;
il cesto di frutta,pur nell'apparente semplicità dell'allestimento del set è un vero capolavoro; quello della bottiglia e i bicchieri per quanto mi riguarda è pura fantascienza
Ciao
Luciano
Avere nella nostra Community, Grandi Personaggi come te Ludovico, è quello che riesce a distinguerla da tutte le altre. Considero una fortuna non certo quantificabile l'averti qui per darci queste grandi lezioni di Tecnica. Considero una fortuna averti qui per insegnarci, con la semplicità che è propria solo ai grandi, una tecnica difficilissima ma che, grazie a te, ci si dischiude nel modo più semplice e comprensibile. Considero una fortuna averti qui non solo per queste lezioni, non solo per la tecnica che possiedi e di cui ci fai partecipi ma, soprattutto, per l'abnegazione, l'amore, la disponibilità che dimostra, senza altri giri di parole, quanto tireni a noi.
Solo un enorme .....
Solo un enorme .....
Non posso che aggiungermi al coro ...
se non ci fossi bisognerebbe inventarti!!!
Se un giorno deciderai di organizzare un workshop nel tuo studio mi prenoto già da adesso!!
Sei il mio guru per quanto riguarda lo still life!!
Grazie per la tua disponibilità a condividere i tuoi segreti, sei veramente un grande!!
Ciao, Carlo
se non ci fossi bisognerebbe inventarti!!!
Se un giorno deciderai di organizzare un workshop nel tuo studio mi prenoto già da adesso!!
Sei il mio guru per quanto riguarda lo still life!!
Grazie per la tua disponibilità a condividere i tuoi segreti, sei veramente un grande!!
Ciao, Carlo
Veramente interessantissimo, come tutti gli interventi di Ludofox.
Grazie.
Franco
Grazie.
Franco
Ludo, Tu sei troppo avanti...mammamia che intervento
Salvato tra le cose super!
Sei un grande!
Salvato tra le cose super!
Sei un grande!
Ludovico sei un martello pneumatico, un rullo compressore.... ma nel senso buono!
Salvato, stampato e messo accanto al mio manuale del piastrellista.
Grande!
Ciao Stefano
Salvato, stampato e messo accanto al mio manuale del piastrellista.
Grande!
Ciao Stefano
Ludo arrivo tardi nei ringraziamenti... me ne son accorto solo ora della pubblicazione
Ho avuto l'onore e il piacere di seguire il tuo workshop a Cherasco ed ora lo ritrovo qui stupendamente riproposto.
solo un
Ho avuto l'onore e il piacere di seguire il tuo workshop a Cherasco ed ora lo ritrovo qui stupendamente riproposto.
solo un
Tecnica, professionalità, fantasia, creatività, cultura, disponibilità, passione, maestria e genialità sono tutti termini riassumibili con due sole parole: Ludovico Fossà.
Taras.
Taras.
QUOTE(ludofox @ Nov 21 2005, 06:13 PM)
Eppure quei semplici tratti, seppur del tutto innaturali, ci fanno subito pensare alla presenza del vetro.
Soffermiamoci un attimo su cosa accade.
I nostri occhi registrano quell’informazione. Il nostro cervello la analizza, la elabora e la trasforma in un “concetto”.
In sostanza, pur “leggendo” un’informazione non rispondente alla realtà, noi riusciamo, con tutta naturalezza, a “tradurla” in una realtà. In una verità.
Soffermiamoci un attimo su cosa accade.
I nostri occhi registrano quell’informazione. Il nostro cervello la analizza, la elabora e la trasforma in un “concetto”.
In sostanza, pur “leggendo” un’informazione non rispondente alla realtà, noi riusciamo, con tutta naturalezza, a “tradurla” in una realtà. In una verità.
L'intervento di Ludovico è prezioso, e ben oltre la questione della composizione nello still life. Ci indica una questione centrale: la differenza tra ciò che si vede e ciò che si sa. Il bambino, quando dipinge le montagne marroni, dipinge ciò che sa, non ciò che vede: anche le vedesse dell'azzurro più intenso continuerebbe a dipingerle marroni... Ciò che sappiamo tende ad avere una persistenza superiore, rispetto a ciò che vediamo. Anche per ragioni d'«economia»: ciò che vediamo cambia continuamente. Dunque noi tendiamo a riportare l'infinita varietà dei fenomeni a schemi più semplici, e più duraturi...
Quanto ricorda Ludovico vale per esempio anche per il ritratto, e molti altri "generi"... Con il suo experience Ludovico ci ricorda che una sapiente costruzione dell'immagine deve tenere conto anche di ciò che si sa, e non solo di ciò che si vede... Grazie, Ludovico...
QUOTE(_Nico_ @ Dec 2 2005, 12:03 PM)
...Il bambino, quando dipinge le montagne marroni, dipinge ciò che sa, non ciò che vede: anche le vedesse dell'azzurro più intenso continuerebbe a dipingerle marroni... .
Quella dei disegni realizzati dai bambini, è una perfetta analogia.
Non a caso ho voluto iniziare questo thread con una cosa del genere.
Quante volte abbiamo visto il disegno di un bimbo che rappresenta un paesaggio con un prato.
Ebbene, spesso il prato viene rappresentato da una sottile striscia verde tracciata nei pressi del bordo inferiore del foglio e il cielo è altrettanto rappresentato da una striscia azzurra tracciata vicino al bordo superiore. In mezzo il bel ...bianco carta entro il quale vi sono altri elementi come case, persone.
Naturalmente il bambino "vede" che l'azzurro del cielo arriva fino all'orizzonte e che da lì parte il verde del prato.
Ma il bambino "sa" anche che il cielo è su, il prato è giù e le case stanno in mezzo.
Io ho frequentato dopo le medie l'Istituto Darte Silvio D'amico di Roma specializzazione fotografia, magari alcuni conosceranno sicuramente e ovviamente alla fine dei 5 anni sono diventato maestro d'Arte fotografica, tutto questo per dire che avevamo degli step da rispettare, cioè:
1) progettazione
2)ripresa
3)sviluppo e stampa
In fase di progettaziione su cartoncini bristol grandi misure potevi inserire oggetti o soggetti, l'importante era cercare di far capire di ke materiale era, ovviamente non per persone fisiche, ma sopratutto l'illuminazione il posizionamento dei fari e flash. Ovviamente il prof. metteva in cassaforte le bozze e venivano tirate fuori alla fine per il riscontro fotografico, tu ovviamente avevi una copia della tua bozza.
1) progettazione
2)ripresa
3)sviluppo e stampa
In fase di progettaziione su cartoncini bristol grandi misure potevi inserire oggetti o soggetti, l'importante era cercare di far capire di ke materiale era, ovviamente non per persone fisiche, ma sopratutto l'illuminazione il posizionamento dei fari e flash. Ovviamente il prof. metteva in cassaforte le bozze e venivano tirate fuori alla fine per il riscontro fotografico, tu ovviamente avevi una copia della tua bozza.
Conserverò questo thread insieme con i tuoi complimenti al mio portfolio sui colori eoliani.
Grazie Ludovico !
Grazie Ludovico !