Viste le moltissime oppurtunità offerte in post-stampa ultimamente scatto in RAW, salvando poi in JPEG noto però una perdita in fatto di nitidezza, lo stesso accade se salvo in TIFF (formato che ritenevo senza perdite qualitative). Ora mi chiedo se tali perdite, una volta portate le foto a stampare ad un Lab, si riperquotano anche in fase di stampa o se sono solo in fase di visualizzazione a monitor. Sarebbe a questo punto più opportuno portare a stampare direttamente i file RAW ammesso e non concesso che ci sia un Lab che li tratti?


Seconda domanda: scattare in JPEG Fine o RAW porta alla stessa qualità, esclusi i vantaggi del RAW in fase di fotoritocco, o ci sono delle diffrenze?

Salutoni

Paolo

Se consegni dei raw ad un laboratorio lo trasformano i Jpeg fine, se va bene. Ma parecchi proprio non l'accettano. Se hai un buon convertitore in tiff non compresso credo che sia la migliore soluzione. Se noti delle differenze probabilmente è un problema del programma di conversione.
Ciao

Ciao a tutti
Scattando con la D70 in NEF ho notato una migliore nitidezza, pulizia dei dettagli e uniformità dei fondi omogenei (cielo, pareti ecc.) nonché una diminuzione della possibilità di incorrere nel moirè che comunque è abbastanza rara anche in JPEG, ovviamente si parla di differenze percepibili solo ingrandendo molto l'immagine in fase di stampa, almeno in A4.
Oltretutto si ha il vantaggio di correggere eventuali sotto-sovraesposizioni Successivamente per l'archiviazione e le stampe salvo in JPEG da Photoshop con il livello massimo di qualità.
Buone foto