Concordo in pieno, tranne che su questo punto:
Stampare bene, molto bene da ingranditore è piuttosto difficile, il perfetto controllo dei contrasti e mascherature perfette sono cose che pochi "artisti" sono (o erano) in grado di fare...sfrisi e pelucchi sono sempre in agguato...
Io ottengo ottimi risultati tramite la stampa in BN da file naturalmente non mandando il file ad un comune laboratorio...stampo in casa e procedo così:
1° fase sviluppo il negativo con estrema accuratezza.
2° acquisisco con scanner dedicato per neg. 35mm
3° spuntino con Photoshop e correggo l'immagine (masceratura)
4° applico una maschera di contrasto più o meno accentuata NON per migliorarne la definizione ma soprattutto per accentuare o attenuare la grana a seconda dell'immagine...ritaglio e salvo a 360dpi.
5° stampo su una vecchia Epson 2100 armata di inchiostri a pigmenti di carbone su carta di puro cotone (carte per fine-art).
Vi assicuro che i risultati sono entusiasmanti, e se la risposta tonale della carta resta un filo inferiore alla carta chimica, il totale controllo del processo e del ritocco permette di ottenere stampe a mio giudizio migliori del procedimento completamente chimico.
Ciao
Stefano Z.
Stampare bene, molto bene da ingranditore è piuttosto difficile, il perfetto controllo dei contrasti e mascherature perfette sono cose che pochi "artisti" sono (o erano) in grado di fare...sfrisi e pelucchi sono sempre in agguato...
Io ottengo ottimi risultati tramite la stampa in BN da file naturalmente non mandando il file ad un comune laboratorio...stampo in casa e procedo così:
1° fase sviluppo il negativo con estrema accuratezza.
2° acquisisco con scanner dedicato per neg. 35mm
3° spuntino con Photoshop e correggo l'immagine (masceratura)
4° applico una maschera di contrasto più o meno accentuata NON per migliorarne la definizione ma soprattutto per accentuare o attenuare la grana a seconda dell'immagine...ritaglio e salvo a 360dpi.
5° stampo su una vecchia Epson 2100 armata di inchiostri a pigmenti di carbone su carta di puro cotone (carte per fine-art).
Vi assicuro che i risultati sono entusiasmanti, e se la risposta tonale della carta resta un filo inferiore alla carta chimica, il totale controllo del processo e del ritocco permette di ottenere stampe a mio giudizio migliori del procedimento completamente chimico.
Ciao
Stefano Z.
grazie della "ricetta" prendo nota
Non capisco perchè tu possa portarti in Africa centinaia di pellicole nella borsa ed io non possa portarmi delle batterie ed un trasformatore.
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria?
Bruno.
Inoltre: la tua F5 e la tua F100 come funzionano senza batteria?
Bruno.
non so la f5 ma le 4 stilo della f100 sono sempriterne!
Uno dei post più interessanti che abbia mai letto e se non vi annoia vorrei condividere con voi una mia esperienza recentissima.
Mi trovo a realizzare degli scatti ad un matrimonio e nonostante l'azzardo (essendo questo il primo lavoro in assoluto senza aver mai fatto da assistente e avendo preso la D3 e SB 900 due settimane prima e decidendo di non usare luci in chiesa) nonostante tutto decido di aumentare il tasso di rischio portandomi dietro una F80 con Kodak T-MAX P3200 da usare nei momenti di "calma" per vedere se riesco a tirare fuori qualcosa di carino...
Risultato? Le foto sono piaciute tutte ma quando gli sposi hanno visto quelle sviluppate e stampate (era tutto bn chiaramente) sono rimasti meravigliati e hanno ordinato delgi ingrandimenti di tutti i 12 scatti che ho selezionato dal rullino. Perchè?
Non certo perchè le foto "F" erano superiori alle foto "D": Micromosso se non mosso, composizione non pulita (cosa che invece mi vanto di fare nel digitale togliendo anche i tappi delle bottiglie sul comodino sullo sfondo se penso possano disturbare...), grana evidente, in alcuni scatti luce piatta a causa del flash built-in... ma vuoi mettere il valore aggiunto di SAPERE che è una pellicola e sentirsi unici nell'avere un album con scatti su rullino affiancati ai tradizionali (addiruttura adesso la tradizione è il ditigale!) digitali?
Ma a volte questo valore aggiunto è solo psicologico! Nel senso che alcune foto le ho fatte veramente bene pensando e ricomponendo per diversi minuti prima di scattare (mi succede con la pellicola penso sia normale no?) quindi scelte compositive "emozionali" e studiate, scatti non banali e davvero molto commoventi...
Ma poi per una questione di "studio e ricerca" ho fatto passare per pellicola uno scatto digitale che avevo trattato in BN e per giustificare il rumore dei 6400 ISO della pur ottima D3 avevo aggiunto anche la famosa grana pellicola.. certo nasco grafico e magari ci so fare, ma la parola magica "pellicola" in quel caso ha fatto di una foto carina una foto magnifica. Ma la foto era digitale!
Cosa volgio dire? Che a volte non è la pellicola in se a stregarci ma tutto ciò che pensiamo ci sia dietro a fare da valore aggiunto allo scatto!
Siete d'accordo?
PS: per correttezza ho poi rettificato dicendo che no, era digitale quello scatto! :-)
Mi trovo a realizzare degli scatti ad un matrimonio e nonostante l'azzardo (essendo questo il primo lavoro in assoluto senza aver mai fatto da assistente e avendo preso la D3 e SB 900 due settimane prima e decidendo di non usare luci in chiesa) nonostante tutto decido di aumentare il tasso di rischio portandomi dietro una F80 con Kodak T-MAX P3200 da usare nei momenti di "calma" per vedere se riesco a tirare fuori qualcosa di carino...
Risultato? Le foto sono piaciute tutte ma quando gli sposi hanno visto quelle sviluppate e stampate (era tutto bn chiaramente) sono rimasti meravigliati e hanno ordinato delgi ingrandimenti di tutti i 12 scatti che ho selezionato dal rullino. Perchè?
Non certo perchè le foto "F" erano superiori alle foto "D": Micromosso se non mosso, composizione non pulita (cosa che invece mi vanto di fare nel digitale togliendo anche i tappi delle bottiglie sul comodino sullo sfondo se penso possano disturbare...), grana evidente, in alcuni scatti luce piatta a causa del flash built-in... ma vuoi mettere il valore aggiunto di SAPERE che è una pellicola e sentirsi unici nell'avere un album con scatti su rullino affiancati ai tradizionali (addiruttura adesso la tradizione è il ditigale!) digitali?
Ma a volte questo valore aggiunto è solo psicologico! Nel senso che alcune foto le ho fatte veramente bene pensando e ricomponendo per diversi minuti prima di scattare (mi succede con la pellicola penso sia normale no?) quindi scelte compositive "emozionali" e studiate, scatti non banali e davvero molto commoventi...
Ma poi per una questione di "studio e ricerca" ho fatto passare per pellicola uno scatto digitale che avevo trattato in BN e per giustificare il rumore dei 6400 ISO della pur ottima D3 avevo aggiunto anche la famosa grana pellicola.. certo nasco grafico e magari ci so fare, ma la parola magica "pellicola" in quel caso ha fatto di una foto carina una foto magnifica. Ma la foto era digitale!
Cosa volgio dire? Che a volte non è la pellicola in se a stregarci ma tutto ciò che pensiamo ci sia dietro a fare da valore aggiunto allo scatto!
Siete d'accordo?
PS: per correttezza ho poi rettificato dicendo che no, era digitale quello scatto! :-)
Qual'è la vostra pellicola BN preferita e relatvo processo?
grazie della "ricetta" prendo nota
non so la f5 ma le 4 stilo della f100 sono sempriterne!
non so la f5 ma le 4 stilo della f100 sono sempriterne!
Per la "spuntinatura", il miglior plugin è AKVIS Retoucher (v4.5 oggi): ricostruisce pure le tessiture, secondo la migliore tendenza accademica. I grani "sale e pepe" li attenuo invece con il filtro di Photoshop rumore/grana (r=2 pixel 5400 dpi, soglia 13-20) o con il plugin Polaroid, oggi sparito da Internet con la sua ditta. Poi si passa Noise Ninjia per frantumare e ridurre le grana prima di un bello sharpening two pass (Focus Fixer, resizing e Focalblade). La Pan F fa rizzare i capelli come nitidezza.
a presto
Elio
[...] nella noia dei tempi moderni qualunque impiegato annoiato spende 500 euro per darsi una botta di vita e scattare 5000 foto ad ogni vacanza che fa in posti, appunto, da annoiato per raccontarlo ad altri annoiati.
Un professionista annoiato è stato in islanda la scorsa estate. In 8gg ha scattato 2000 foto. Le ho viste tutte. Non ce n'era una che non fosse banale o tecnicamente malfatta. Ha un cannone Nikon [...]
Un professionista annoiato è stato in islanda la scorsa estate. In 8gg ha scattato 2000 foto. Le ho viste tutte. Non ce n'era una che non fosse banale o tecnicamente malfatta. Ha un cannone Nikon [...]
Giá...
ho visto ragazzi, persone di mezza etá, anziani, che s'improvvisano fotografi; generalmente hanno reflex digitali 'serie giocattolo' tipo D40-D50 o le rispettive Canon (che non so quali siano) ma ho visto una signora con una Fuji (somigliante ad una D2) con Nikkor montato che non sapeva neppure tenerla (ruotava l'obiettivo con la mano destra e... non so come scattasse - ma ¿ tutti si abituano a scattare con la destra e infocare con la sinistra ?)
Ma queste persone avranno dovuto esserci anche prima dell'avvento del digitale, solo che all'epoca non esistevano i forum internet (qualcuno sí ma non c'erano gli utenti) e quindi non se ne parlava...
[...] nella noia dei tempi moderni qualunque impiegato annoiato spende 500 euro per darsi una botta di vita e scattare 5000 foto ad ogni vacanza che fa in posti, appunto, da annoiato per raccontarlo ad altri annoiati.
Un professionista annoiato è stato in islanda la scorsa estate. In 8gg ha scattato 2000 foto. Le ho viste tutte. Non ce n'era una che non fosse banale o tecnicamente malfatta. Ha un cannone Nikon [...]
Un professionista annoiato è stato in islanda la scorsa estate. In 8gg ha scattato 2000 foto. Le ho viste tutte. Non ce n'era una che non fosse banale o tecnicamente malfatta. Ha un cannone Nikon [...]
Giá...
ho visto ragazzi, persone di mezza etá, anziani, che s'improvvisano fotografi; generalmente hanno reflex digitali 'serie giocattolo' tipo D40-D50 o le rispettive Canon (che non so quali siano) ma ho visto una signora con una Fuji (somigliante ad una D2) con Nikkor montato che non sapeva neppure tenerla (ruotava l'obiettivo con la mano destra e... non so come scattasse - ma ¿ tutti si abituano a scattare con la destra e infocare con la sinistra ?)
Ma queste persone avranno dovuto esserci anche prima dell'avvento del digitale, solo che all'epoca non esistevano i forum internet (qualcuno sí ma non c'erano gli utenti) e quindi non se ne parlava...
Ciao a tutti. Questa è la mia esperienza, e come tale, è personale, s'intende: ho 46 anni, ho imparato a sviluppare e stampare a 14 anni. Adesso sono professionista, e vivo in Colombia, dove vi assicuro è difficile e costoso trovare materiale "argentico". Anche così, compro le mie pellicole bianconero (Ilford FP4 e Fuji 400 pro) a BH online (USA) e le macino con la mia piccola Nikon FM, le sviluppo poi le passo per scanner con un'uscita digitale di 66 megapixels effettivi. Infine le invio alla mia agenzia, e le vendo insieme alle foto scattate con la Eos 50d (che comunque uso parecchio, insieme ai suoi 7 obiettivi, sempre a colori) e sapete che? Si vendono tanto come quest'ultime.
Certo, a parte il discorso commerciale, è una questione di amore e passione...ma senza amore e passione per quello che facciamo saremmo dei vegetali, dei cetriolini, non vi pare?
'Mò posto un paio di fotine...(Nikkor 50 AIs f 1,4 e 24 AI f 2,8)
Certo, a parte il discorso commerciale, è una questione di amore e passione...ma senza amore e passione per quello che facciamo saremmo dei vegetali, dei cetriolini, non vi pare?
'Mò posto un paio di fotine...(Nikkor 50 AIs f 1,4 e 24 AI f 2,8)
... ma vuoi mettere il valore aggiunto di SAPERE che è una pellicola e sentirsi unici nell'avere un album con scatti su rullino affiancati ai tradizionali (addiruttura adesso la tradizione è il ditigale!) digitali?
... Ma a volte questo valore aggiunto è solo psicologico! Nel senso che alcune foto le ho fatte veramente bene pensando e ricomponendo per diversi minuti prima di scattare (mi succede con la pellicola penso sia normale no?) quindi scelte compositive "emozionali" e studiate, scatti non banali e davvero molto commoventi...
... Siete d'accordo?
... Ma a volte questo valore aggiunto è solo psicologico! Nel senso che alcune foto le ho fatte veramente bene pensando e ricomponendo per diversi minuti prima di scattare (mi succede con la pellicola penso sia normale no?) quindi scelte compositive "emozionali" e studiate, scatti non banali e davvero molto commoventi...
... Siete d'accordo?
Sono daccordo, ma solo in parte.
Da fotografo matrimonialista, nato e cresciuto in tanti anni di pellicola, ed ora utilizzatore ANCHE del digitale, ti dico che la cosa importante non è cosa stai usando. Non è importante la grana o che pellicola è, o quanti Mpixel hai, o che riduzione del rumore hai fatto qui o là, o se la foto l'hai pensata "di testa" o scattata "di pancia" ...
L'importante è IL CONTENUTO della fotografia, l'attimo colto, la storia raccontata, l'emozione catturata, il far "vedere" ad altri (possibilmente i propri clienti) cose che essi non "vedono". Tutto il resto per me non conta, o conta pochissimo.
Se tu hai scattato in digitale e solo DOPO che l'hai fatto passare per analogico le persone ti hanno detto che la foto era bella, questa mi sembra superficialità. Il punto è che una foto deve raccontare un'emozione, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Se vedo una foto emozionante pulita, con colori brillanti, nitida, definitissima, non mi chiedo certo se è stata scattata su pellicola Velvia 50 oppure su un sensore digitale di medio formato, me la godo e basta. Lo stesso accade se vedo una foto B/N granosa e scattata in luce ambiente scarsa ... non mi interessa (se non a mero titolo di curiosità) se proviene da una Nikon D300, da una D3, o da una HP5 tirata di tre stop in Microphen.
E a giudicare dalle reazioni alle nostre foto durante le fiere di settore esposte nei nostri stand, non interessa neanche ai nostri clienti.
...mi accodo alla discussione... e aggiungo una considerazione.
Quando si lavora, nel 99% dei casi al cliente interessa poco o meglio niente, dell'attrezzatura utilizzata. E anzi spesso, causa sua ignoranza, non saprebbe distinguere una foto scattata da una D3 da una scatta con una compattina.
Quello che però non può non fare differenza è il valore intrenseco di un lavoro artigianale da uno digitale.
Una bella stampa su baritata, per come la vedo io, non potrà mai essere equiparata ad una seppur ottima stampa digitale. Sarà che io sono informatico da 25 anni... e non subisco minimamente il "fascino" della tecnologia... non lo so.
Ma credo che il lavoro artigianale (perchè questo è) di sviluppo e stampa in C.O. sia tutt'altro che marginale.
Non a caso nel mondo dell'arte il valore delle stampe digitali è molto basso... anche perchè replicabili in infiniti esemplari, mentre la stampa tradizionale genere un pezzo unico.
Non mi pare poca cosa.
Quando si lavora, nel 99% dei casi al cliente interessa poco o meglio niente, dell'attrezzatura utilizzata. E anzi spesso, causa sua ignoranza, non saprebbe distinguere una foto scattata da una D3 da una scatta con una compattina.
Quello che però non può non fare differenza è il valore intrenseco di un lavoro artigianale da uno digitale.
Una bella stampa su baritata, per come la vedo io, non potrà mai essere equiparata ad una seppur ottima stampa digitale. Sarà che io sono informatico da 25 anni... e non subisco minimamente il "fascino" della tecnologia... non lo so.
Ma credo che il lavoro artigianale (perchè questo è) di sviluppo e stampa in C.O. sia tutt'altro che marginale.
Non a caso nel mondo dell'arte il valore delle stampe digitali è molto basso... anche perchè replicabili in infiniti esemplari, mentre la stampa tradizionale genere un pezzo unico.
Non mi pare poca cosa.
quoto tutto zoso e aggiungo... ci sono anche piu' margini di guadagno con il cliente. una crestina sulla stampa la si fa (e' doveroso, lo sbattimento di andare allo studio e seguire i lavori non e' poco).
poi ammettiamolo, il piacere di una bella stampa bn analogica... troppo bello. io stampo poco e mi batto il petto per questo.
poi ammettiamolo, il piacere di una bella stampa bn analogica... troppo bello. io stampo poco e mi batto il petto per questo.
...mi accodo alla discussione... e aggiungo una considerazione.
Quando si lavora, nel 99% dei casi al cliente interessa poco o meglio niente, dell'attrezzatura utilizzata. E anzi spesso, causa sua ignoranza, non saprebbe distinguere una foto scattata da una D3 da una scatta con una compattina.
Quello che però non può non fare differenza è il valore intrenseco di un lavoro artigianale da uno digitale.
Una bella stampa su baritata, per come la vedo io, non potrà mai essere equiparata ad una seppur ottima stampa digitale. Sarà che io sono informatico da 25 anni... e non subisco minimamente il "fascino" della tecnologia... non lo so.
Ma credo che il lavoro artigianale (perchè questo è) di sviluppo e stampa in C.O. sia tutt'altro che marginale.
Non a caso nel mondo dell'arte il valore delle stampe digitali è molto basso... anche perchè replicabili in infiniti esemplari, mentre la stampa tradizionale genere un pezzo unico.
Non mi pare poca cosa.
Quando si lavora, nel 99% dei casi al cliente interessa poco o meglio niente, dell'attrezzatura utilizzata. E anzi spesso, causa sua ignoranza, non saprebbe distinguere una foto scattata da una D3 da una scatta con una compattina.
Quello che però non può non fare differenza è il valore intrenseco di un lavoro artigianale da uno digitale.
Una bella stampa su baritata, per come la vedo io, non potrà mai essere equiparata ad una seppur ottima stampa digitale. Sarà che io sono informatico da 25 anni... e non subisco minimamente il "fascino" della tecnologia... non lo so.
Ma credo che il lavoro artigianale (perchè questo è) di sviluppo e stampa in C.O. sia tutt'altro che marginale.
Non a caso nel mondo dell'arte il valore delle stampe digitali è molto basso... anche perchè replicabili in infiniti esemplari, mentre la stampa tradizionale genere un pezzo unico.
Non mi pare poca cosa.
Quoto in toto, daccordissimo.
Secondo me però bisogna stare attenti - ed è questo l'accento posto sul mio precedente intervento - più al "contenuto" che alla "forma" della fotografia. Il fatto che la fotografia debba avere un contenuto emozionale, che debba raccontare una storia, che debba fissare per sempre lo stato di un attimo invisibile ai più, tutte queste cose secondo me vengono prima della tecnologia che c'è dietro, sia essa "artigianale" o "industriale".
In questo senso mi interessa poco sapere se una bella foto è stata fatta o meno in un ceto modo. Certo, venire a conoscenza del fatto che la stampa che ho fra le mani - che contiene un'immagine dal contenuto da brividi - è stata stampata a mano su baritata con mascherature e bruciature e spuntinata per bene, allora essa assume un valore ancora più elevato.
Ma solo allora.
Se tale stampa non possiede un contenuto valido - concetto questo del tutto soggettivo, ovviemente ... - il fatto che essa sia stata prodotta artigianalmente non alza di un bel niente il suo valore intrinseco. Questa è la mia personale opinione. Discussione MOLTO interessante
sono d'accordo quando dici: Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse.
Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!
E' davvero triste
Andrea
Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!
E' davvero triste
Andrea
Ogni tanto scatto con una vecchia Nikon chimica.
Ragalatami dal mio dentista ( oltre che male ogni tanto fanno pure del bene... )
Per chi se lo chiedesse non è Giuffra...
Indubbiamente i due sistemi sono diversi.
In grossa parte condivido, come spesso accade, ciò che Claudio ha detto.
Cioè: il digitale per il colore ed il chimico per il B&N è l'accoppiata migliore possibile.
C'è da dire qualcosina sù questo a favore del digitale però...
Se si utilizzano metodi di conversione adeguati-alla Bruno si potrebbe dire qui- con le ultime stampanti con più neri i risultati sono notevoli.
Probabilmente il divario c'è ancora...ma non è più così enorme com'era fino a pochi ( 1 o 2) anni fà.
Questo non toglie che il massimo , nel B&N , sia ancora il chimico....ma la differenza è diminuita....e di parecchio.
Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse.
La stragrande maggioramza della popolazione non utilizza il pc solo per le foto...
E se non si necessita di aggiornamenti software ed hardware ogni anno le spese del digitale sono ridicole.
Naturalmente a parità di scatti nel chimico...ed escludendo, come ne mio caso per mancanza di spazio e tempo per imparare, la camera oscura.
Peraltro con mio enorme dispiacere.
Il discorso sulle statistiche è falsata, o perlomeno , ci sono parcchie inesattezze.
Per ciò che riguarda la Kodak e la produzione passata ad altre case in Cina non commento: semplicemente non compro e non comprerò mai un prodotto frutto di uno sfruttamento indiscriminato e senza scrupoli di uomini.
Se non di bambini.
Esistono molte alternative per fotuna, ma i prezzi di sviluppo e stampa di qualità sono semplicemente assurdi.
Come sfizio, una tantum , può andare...ma come regola no.
Sarei costretto a limitarmi pesantemente sul numero di scatti....e già oggi non scatto moltissimo!
La statistica di Oesse è falsissima, nel senso che è assolutamente inattendibile:
1)è tenuta all'interno di un forum specialistico dove la popolazione non rispecchia di certo la popolazione generale.Oltretutto è un forum limitato, dove può scrivere solo il possessore di Nikon
2)Non si specifica in che proporzione venga usato il chimico ed il digitale.
Io , ad esempio, che ho inserito di utilizzare entrambi i sistemi, il 99% delle volte scatto in digitale.In chimico farò 8 rullini l'anno.
Vorrei far riflettere solo sù un dato: la Magnum Photos già nella sua sede di New York accetta solamente portfolio in digitale....anche i loro fotografi, in molti almeno, stanno passando al digitale...e se qui non si parla di qualità non sò davvero dove si potrebbe parlarne!
Il chimico è già una nicchia, affascinante e con risultati assolutamente splendidi.
Ma è una nicchia.
Il 95% del fatturato Nikon, in italia, arriva dal digitale.
Un cifra impressionante....
A breve , oltre che nicchia, diverrà elitaria.....ammesso che non scompaia del tutto.
E sarebbe davvero triste....
Buone foto.
Federico.
Ragalatami dal mio dentista ( oltre che male ogni tanto fanno pure del bene... )
Per chi se lo chiedesse non è Giuffra...
Indubbiamente i due sistemi sono diversi.
In grossa parte condivido, come spesso accade, ciò che Claudio ha detto.
Cioè: il digitale per il colore ed il chimico per il B&N è l'accoppiata migliore possibile.
C'è da dire qualcosina sù questo a favore del digitale però...
Se si utilizzano metodi di conversione adeguati-alla Bruno si potrebbe dire qui- con le ultime stampanti con più neri i risultati sono notevoli.
Probabilmente il divario c'è ancora...ma non è più così enorme com'era fino a pochi ( 1 o 2) anni fà.
Questo non toglie che il massimo , nel B&N , sia ancora il chimico....ma la differenza è diminuita....e di parecchio.
Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse.
La stragrande maggioramza della popolazione non utilizza il pc solo per le foto...
E se non si necessita di aggiornamenti software ed hardware ogni anno le spese del digitale sono ridicole.
Naturalmente a parità di scatti nel chimico...ed escludendo, come ne mio caso per mancanza di spazio e tempo per imparare, la camera oscura.
Peraltro con mio enorme dispiacere.
Il discorso sulle statistiche è falsata, o perlomeno , ci sono parcchie inesattezze.
Per ciò che riguarda la Kodak e la produzione passata ad altre case in Cina non commento: semplicemente non compro e non comprerò mai un prodotto frutto di uno sfruttamento indiscriminato e senza scrupoli di uomini.
Se non di bambini.
Esistono molte alternative per fotuna, ma i prezzi di sviluppo e stampa di qualità sono semplicemente assurdi.
Come sfizio, una tantum , può andare...ma come regola no.
Sarei costretto a limitarmi pesantemente sul numero di scatti....e già oggi non scatto moltissimo!
La statistica di Oesse è falsissima, nel senso che è assolutamente inattendibile:
1)è tenuta all'interno di un forum specialistico dove la popolazione non rispecchia di certo la popolazione generale.Oltretutto è un forum limitato, dove può scrivere solo il possessore di Nikon
2)Non si specifica in che proporzione venga usato il chimico ed il digitale.
Io , ad esempio, che ho inserito di utilizzare entrambi i sistemi, il 99% delle volte scatto in digitale.In chimico farò 8 rullini l'anno.
Vorrei far riflettere solo sù un dato: la Magnum Photos già nella sua sede di New York accetta solamente portfolio in digitale....anche i loro fotografi, in molti almeno, stanno passando al digitale...e se qui non si parla di qualità non sò davvero dove si potrebbe parlarne!
Il chimico è già una nicchia, affascinante e con risultati assolutamente splendidi.
Ma è una nicchia.
Il 95% del fatturato Nikon, in italia, arriva dal digitale.
Un cifra impressionante....
A breve , oltre che nicchia, diverrà elitaria.....ammesso che non scompaia del tutto.
E sarebbe davvero triste....
Buone foto.
Federico.
sono d'accordo quando dici: Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse.
Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!
E' davvero triste
Andrea
Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!
E' davvero triste
Andrea
Tu dici "vince" .... ma cosa vince?
... vince forse una "foto" guardata a monitor (che quindi non è una foto ... è un'immagine virtuale) ....
... questo è si tristissimo, e bisogna capire se proprio si tratta di una vittoria ...
Con il digitale ho dovuto comprare una fotocamera da 2000 Eu, che fra due anni è vecchia, 1000 Eu un computer potente che fra un anno è vecchio, qualche centinaio di euro per due HD capienti e velocissimi che fra un anno sono pieni (e magari si rompono pure), schede di memoria che si riempiono sempre più e che bisogna ricomprare, perchè i Mpixel aumentano .... e così si ricomincia da capo ... ma poi tanto le foto non le stampo e quindi risparmio ...
Io con il digitale ci lavoro, le stampe le faccio e le vendo ....
... ma continuo a scattare per me su pellicola. Compro qualche rullo e me lo stampo da me, con un'attrezzatura che ha quasi 20 anni e che funziona perfettamente ... qualche rullo (si spende quanto una sera a mangiare una pizza), e pochi spiccioli per lo sviluppo ...
... intanto faccio una pausa, e fra 20 anni ripasso qui ... per vedere dove sarà la mia D700, i miei .nef ed il mio computer superveloce ...
... di sicuro ci sarà la mia analogica, ancora funzionante ed ancora con un valore intrinseco, i miei negativi, le mie stampe. Insieme alla mia penna a sfera, la mia matita, alla mia agendina di carta, ed alla mia cartina geografica di carta (purtroppo il navigatore sarà sicuramente una cosa obsoleta ... )
... mie personali opinioni, e pensieri in libertà
Messaggio modificato da andreasoft il Jun 9 2011, 07:42 PM
quando dicevo "sono d'accordo quando dici: Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse." riportavo una frase del messaggio precedente e quando rispondevo "Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!" volevo solo affermare che parlare di digitale e "bassi" prezzi non ha alcun senso. Per il resto mi trovo d' accordissimo con quello che dici. Aggiungo inoltre, per quanto mi riguarda, che stare ore al PC per "post produrre" uno scatto è una cosa che trovo certamente lecita, ma che ha poco a che fare con la mia personale idea di fotografia. Capisco che, chi ne deve fare un uso per lavoro, il digitale sia uno strumento da non perdere, non capisco (mia opinione personalissima) invece chi ne un uso personale/familiare esclusivo decantandone i pregi tanto da definirlo vincente sull' analogico.
buone foto
andrea
buone foto
andrea
quando dicevo "sono d'accordo quando dici: Per ciò che riguarda i prezzi rimango della mia idea: il digitale non ha storia, vince a mani basse." riportavo una frase del messaggio precedente e quando rispondevo "Il 90% di chi usa il digitale al massimo guarda le foto al PC e non ci pensa proprio a stamparle!" volevo solo affermare che parlare di digitale e "bassi" prezzi non ha alcun senso. Per il resto mi trovo d' accordissimo con quello che dici....
Mi fa piacere che siamo daccordo. Io avevo capito ciò a cui tu ti riferivi; avevo solo espresso il ragionevole dubbio (supportato dalla mia personale esperienza) sul fatto che il digitale (anche se "non stampato") sia vincente nei costi, visto tutto ciò che occorre comprare (e soprattutto RI-comprare periodicamente .... ) per scattare in digitale ... e visto anche tutto il lavoro IN PIU' (prima di competenza del laboratorio) che si è addossato sul fotografo con l'avvento del digitale ...
Dai, ci vediamo qui tra vent'anni, e vediamo chi ha speso di più Io so solo che nei 20 anni precedenti NON non ho speso di più che dal 2007 (anno in cui ho iniziato a fotografare in digitale) ad oggi ... Ed i negativi li avrò ancora, tra 20 anni. Spero sia così anche per i nef dei miei clienti ...
Messaggio modificato da andreasoft il Jun 13 2011, 11:00 AM
In effetti il mio stampatore non usa il laser per stampare i files, una specie di videoproiettore.
Mi chiedo a quando un sistema simile per noi amatori.
Mi chiedo a quando un sistema simile per noi amatori.
Leggo solo ora questa discussione...posso solo segnalare un laboratorio a Torino che si è da poco attrezzato con l'ingranditore per stampare file digitali su carta politenata e baritata.
Vi lascio il sito www.laboratoriobn.com
Le stampe sembrano fatte da pellicola!
Leggo solo ora questa discussione...posso solo segnalare un laboratorio a Torino che si è da poco attrezzato con l'ingranditore per stampare file digitali su carta politenata e baritata.
Vi lascio il sito www.laboratoriobn.com
Le stampe sembrano fatte da pellicola!
Vi lascio il sito www.laboratoriobn.com
Le stampe sembrano fatte da pellicola!
Grazie per la segnalazione; anche se io cerco di stampare da me le foto che scatto può interessare a tanti altri. Intanto la passerò a tutti gli amici di Fotografia Analogica Italia su Flickr.