Ho visto in questo forum che già molti hanno toccato gli stessi luoghi, quindi mi scuso se certi "soggetti" possono essere ripetitivi.
Per me è stata la prima volta sche scendevo sotto l'Equatore e la decisione l'ho presa per far felice mia figlia che adora gli animali e vederli nel loro ambiente naturale chiaramente è il modo più corretto.
Premetto che si tratta di un tour organizzato e che quindi (per quanto fatto molto bene) non lascia troppo spazio alla libertà d'azione, ma era purtroppo necessario perché con pochi giorni a disposizione e la famiglia dietro, non volevo rischiare di trovare intoppi.
E' anche il primo viaggio in compagnia della D200 comprata a fine ottobre e dell 80-400 VR che non finirà mai di stupirmi. Per la cronaca, le altre ottiche erano un 12-24 Sigma e un 24-70 sempre Sigma.
Sottopongo a voi esperti questa selezione di scatti e mi aspetto molte critiche... grazie in anticipo.
L'arrivo ad Arusha verso le 10 di sera è d'impatto: caldo umido (ma neanche tanto), nuvole di insetti sotto la luce dei lampioni e coda per i visti.
Il giorno dopo, a bordo delle classiche jeep con tetto apribile andiamo a visitare il primo parco, Lake Manyara.
Resto piacevolmente sorpreso dall'attenzione che l'amministrazione pubblica dedica alla salvaguardia dell'ambiente: ogni parcho ha inggressi controllati, si entra pagando solo in un periodo della giornata, non si può dormire nei parchi se non in luoghi preventivamente comunicati e non si può raccogliere neanche una foglia caduta dall'albero.
Facciamo i primi incontri con gli elefanti, spesso sulla strada e bisogna fare molta attenzione, soprattutto se in compagnia dei piccoli.
Rumori, suoni, odori, si mescolano, ma è ancora troppo presto per rendersi conto del luogo, della natura.
Ovunque dalla vegetazione spuntano animali, vicini, vicinissimi, abituati ormai ai veicoli dei turisti, ma che sanno di non poter temere l'uomo, almeno qui.
E poi tante varietà di uccelli...
Entro le 18 bisogna essere fuori dal parco, ma c'è ancora un po' di tempo per qualche altro scatto prima di varcare il cancello.
... continua...
Messaggio modificato da Stidy il Jan 23 2007, 02:15 PM
Per me è stata la prima volta sche scendevo sotto l'Equatore e la decisione l'ho presa per far felice mia figlia che adora gli animali e vederli nel loro ambiente naturale chiaramente è il modo più corretto.
Premetto che si tratta di un tour organizzato e che quindi (per quanto fatto molto bene) non lascia troppo spazio alla libertà d'azione, ma era purtroppo necessario perché con pochi giorni a disposizione e la famiglia dietro, non volevo rischiare di trovare intoppi.
E' anche il primo viaggio in compagnia della D200 comprata a fine ottobre e dell 80-400 VR che non finirà mai di stupirmi. Per la cronaca, le altre ottiche erano un 12-24 Sigma e un 24-70 sempre Sigma.
Sottopongo a voi esperti questa selezione di scatti e mi aspetto molte critiche... grazie in anticipo.
L'arrivo ad Arusha verso le 10 di sera è d'impatto: caldo umido (ma neanche tanto), nuvole di insetti sotto la luce dei lampioni e coda per i visti.
Il giorno dopo, a bordo delle classiche jeep con tetto apribile andiamo a visitare il primo parco, Lake Manyara.
Resto piacevolmente sorpreso dall'attenzione che l'amministrazione pubblica dedica alla salvaguardia dell'ambiente: ogni parcho ha inggressi controllati, si entra pagando solo in un periodo della giornata, non si può dormire nei parchi se non in luoghi preventivamente comunicati e non si può raccogliere neanche una foglia caduta dall'albero.
Facciamo i primi incontri con gli elefanti, spesso sulla strada e bisogna fare molta attenzione, soprattutto se in compagnia dei piccoli.
Rumori, suoni, odori, si mescolano, ma è ancora troppo presto per rendersi conto del luogo, della natura.
Ovunque dalla vegetazione spuntano animali, vicini, vicinissimi, abituati ormai ai veicoli dei turisti, ma che sanno di non poter temere l'uomo, almeno qui.
E poi tante varietà di uccelli...
Entro le 18 bisogna essere fuori dal parco, ma c'è ancora un po' di tempo per qualche altro scatto prima di varcare il cancello.
... continua...
Messaggio modificato da Stidy il Jan 23 2007, 02:15 PM
Al mattino, di buon ora, cominciamo il lungo spostamento verso l'immensa savana del Serengeti. Il tempo è brutto (siamo ancora nel periodo delle piogge) ed è un peccato, ma posso dire di aver visto la savana "verde" e poi può essere un pretesto per tornarci una seconda volta.
Attraversiamo alcuni centri abitati e ai lati della strada principale c'è di tutto.
Bisognerebbe venire da soli e fermarsi, lasciarsi prendere nella vita di tutti i giorni, parlare, conoscere.
L'unica cosa che posso fare e sporgermi dal finestrino.
I Tanzanesi hanno dei bellissimi lineamenti e i bambini sono fantastici
In genere sono abbastanza restii a farsi fotografare, non tanto per questioni religiose, ma perché ormai il turismo ha fatto capire cphe può essere una fonte di guadagno anche una foto.
...continua...
Attraversiamo alcuni centri abitati e ai lati della strada principale c'è di tutto.
Bisognerebbe venire da soli e fermarsi, lasciarsi prendere nella vita di tutti i giorni, parlare, conoscere.
L'unica cosa che posso fare e sporgermi dal finestrino.
I Tanzanesi hanno dei bellissimi lineamenti e i bambini sono fantastici
In genere sono abbastanza restii a farsi fotografare, non tanto per questioni religiose, ma perché ormai il turismo ha fatto capire cphe può essere una fonte di guadagno anche una foto.
...continua...
Oh... io se nessuno mi ferma vado avanti....
Dunque, per arrivare al Serengeti occorre passare attraverso la riserva di Ngorongoro, lambendo il bordo del vulcano. Le piogge non ancora finite rendono la savana verdissima, molte piste non sono praticabili o praticabili con molta difficoltà. Per arrivare ad un campo tendato a ovest dalla strada principale, molto fuori mano ma immerso in un paesaggio splendido siamo rimasti bloccati due volte. La jeep galleggiava a 90 all'ora sul mare di fango ma alla fine si è impantanata.
Non è raro inontrare strani personaggi (veri angeli custodi) che passano la giornata nei punti critici pronti a trainare i veicoli in difficoltà con i loro potenti trattori.
Le attese che occorrono per il disbrigo delle formalità all'ingresso dei parchi danno la possibilità di guardarsi attorno a piedi e anche qui i volatili sono tanti e per niente intimoriti dalla presenza dell'uomo.
Passiamo due giorni nel Serengeti e cominciamo a sentirci "dentro" il paesaggio, parte di esso.
La frenesia iniziale si fa da parte, il nostro orologio biologico riprende ritmi più naturali e il tempo rallenta, lasciando liberi di godere di tutto ciò che passa davanti agli occhi.
Poi l'ingorgo... nel luogo dove abbiamo incontrato l'unico Leopardo in tutto il viaggio...
... continua?!?...
Dunque, per arrivare al Serengeti occorre passare attraverso la riserva di Ngorongoro, lambendo il bordo del vulcano. Le piogge non ancora finite rendono la savana verdissima, molte piste non sono praticabili o praticabili con molta difficoltà. Per arrivare ad un campo tendato a ovest dalla strada principale, molto fuori mano ma immerso in un paesaggio splendido siamo rimasti bloccati due volte. La jeep galleggiava a 90 all'ora sul mare di fango ma alla fine si è impantanata.
Non è raro inontrare strani personaggi (veri angeli custodi) che passano la giornata nei punti critici pronti a trainare i veicoli in difficoltà con i loro potenti trattori.
Le attese che occorrono per il disbrigo delle formalità all'ingresso dei parchi danno la possibilità di guardarsi attorno a piedi e anche qui i volatili sono tanti e per niente intimoriti dalla presenza dell'uomo.
Passiamo due giorni nel Serengeti e cominciamo a sentirci "dentro" il paesaggio, parte di esso.
La frenesia iniziale si fa da parte, il nostro orologio biologico riprende ritmi più naturali e il tempo rallenta, lasciando liberi di godere di tutto ciò che passa davanti agli occhi.
Poi l'ingorgo... nel luogo dove abbiamo incontrato l'unico Leopardo in tutto il viaggio...
... continua?!?...
Continuaaaaaa
Vorrei fare il prossimo viaggio in quei luoghi; belle foto.
Ciao
Fabio
Vorrei fare il prossimo viaggio in quei luoghi; belle foto.
Ciao
Fabio
Un bel reportage completo Stidy!
Mirko
Mirko
Grazie per aver condiviso con noi questo bellissimo ed interessante viaggio, ma non fermarti,continua......
belle Stidy ... prosegui...ma non ci far vedere più ingorghi... sono deprimenti
Bruno
Bruno
Ancora Stidy...
E' fantastico !!! Foto bellissime
E' fantastico !!! Foto bellissime
molto belle le foto, complimenti, per me sono tra le più belle immagini sull'africa viste in questo forum
ciao Claudio
ciao Claudio
Belle foto Stidy,
mi associo ai complimenti già ricevuti e ne aspettiamo altre...
mi associo ai complimenti già ricevuti e ne aspettiamo altre...
... a tutti, troppo buoni davvero, potrei anche commuovermi... quindi... proseguo!
p.s. per fortuna quello era l'unico ingorgo... e comunque che tristezza.
Una sosta per il rifornimento e il cambio delle gomme bucate (ben 5 in 4 giorni) è sempre un'occasione per girare a piedi alla ricerca di nuovi soggetti...
Sempre nel Serengeti, che è veramente immenso e noi ne abbiamo visto solo una piccola porzione, si incontrano spesso camion che percorrono la pista fino al lago Vittoria per rifornire i villaggi a sud di pesce.
Ci si ferma, due chiacchiere e si prosegue.
Spesso si incontrano branchi di zebre, di incredibile bellezza e... perfezione.
ma i veri padroni (per quantità) della savana sono gli gnu...
...almeno finché non finiscono sulla tavola dei leoni...
... prima di completare il ciclo alimentare in compagnia degli avvoltoi.
Le soste si fanno frequenti, sono momenti unici e vale la pena soffermarsi ed apprezzare questo piccolo lembo del nostro pianeta, sperando che spettacoli del genere non spariscano troppo in fretta.
p.s. per fortuna quello era l'unico ingorgo... e comunque che tristezza.
Una sosta per il rifornimento e il cambio delle gomme bucate (ben 5 in 4 giorni) è sempre un'occasione per girare a piedi alla ricerca di nuovi soggetti...
Sempre nel Serengeti, che è veramente immenso e noi ne abbiamo visto solo una piccola porzione, si incontrano spesso camion che percorrono la pista fino al lago Vittoria per rifornire i villaggi a sud di pesce.
Ci si ferma, due chiacchiere e si prosegue.
Spesso si incontrano branchi di zebre, di incredibile bellezza e... perfezione.
ma i veri padroni (per quantità) della savana sono gli gnu...
...almeno finché non finiscono sulla tavola dei leoni...
... prima di completare il ciclo alimentare in compagnia degli avvoltoi.
Le soste si fanno frequenti, sono momenti unici e vale la pena soffermarsi ed apprezzare questo piccolo lembo del nostro pianeta, sperando che spettacoli del genere non spariscano troppo in fretta.
Una bella serie di foto ben fatte che mi sono riguardate una a una, mi piace anche quella dell'ingorgo a testimonianza delle vicissitudini con le sue problematiche che si possono incontrare in questi incontaminati paesaggi, così come è bella quest'ultima che ritrae prede e predatori, il tutto in un suo equilibrio naturale.
ciao Luigi
ciao Luigi
Grazie Luigi... si quell'ingorgo, lì in quel posto fa riflettere...
Si torna verso Ngorongoro, ma prima facciamo una sosta a Olduvai, proprio al limite tra i due parchi.
Qui è nato tutto, in questo luogo sono stati fatti ritrovamenti che hanno svolto un ruolo importante nella comprensione dello sviluppo e origini dell'uomo.
Risale agli anni '50 l'inizio dei lavori per mano di Louis Leakey e che continuano ancora oggi per mano della stessa famiglia.
Vi è stato trovato l'australopiteco eimprtonte di ominidi di circa 3,5 milioni di anni fa, oltre a numerosi altri reperti risalenti a periodi più recenti.
Con tutta probabilità anche noi europei veniamo da lì... chissà se il famoso "mal d'africa" che prende chi viene in queste zone, non sia dovuto a una memoria passata rimasta istintivamente radicata nel nostro cervello?
Siamo ormai nella Riserva di Ngorongoro. in questa riserva sono stati "esiliati i Masai, impossibilitati come tutti a vivere nei parchi nazionali e quindi sfrattati dal Serengeti. la guida dice che per loro è stato un bene, ma la realtà sembra diversa. Il cambiamento ha portato alla morte di numerosi capi di bestiame (unica loro fonte di cibo) che non si sono abituati alla nuova vita provocando periodi di carestia.
Ci sono alcuni villaggi visitabili e si può passare un po' di tempo con loro, farsi spiegare la vita di tutti i giorni e le tradizioni e... naturalmente fare un po' di foto.
Hanno sguardi fieri tanto gli adulti quanto i bambini e... questi ultimi sono incredibilmente belli.
Sarei stato in compagnia loro per ore, anche se non ho fatto poi molte foto, e ammirare i loro sguardi semplici e profondi... non attraverso il mirino della macchina fotografica.
...continua...
Si torna verso Ngorongoro, ma prima facciamo una sosta a Olduvai, proprio al limite tra i due parchi.
Qui è nato tutto, in questo luogo sono stati fatti ritrovamenti che hanno svolto un ruolo importante nella comprensione dello sviluppo e origini dell'uomo.
Risale agli anni '50 l'inizio dei lavori per mano di Louis Leakey e che continuano ancora oggi per mano della stessa famiglia.
Vi è stato trovato l'australopiteco eimprtonte di ominidi di circa 3,5 milioni di anni fa, oltre a numerosi altri reperti risalenti a periodi più recenti.
Con tutta probabilità anche noi europei veniamo da lì... chissà se il famoso "mal d'africa" che prende chi viene in queste zone, non sia dovuto a una memoria passata rimasta istintivamente radicata nel nostro cervello?
Siamo ormai nella Riserva di Ngorongoro. in questa riserva sono stati "esiliati i Masai, impossibilitati come tutti a vivere nei parchi nazionali e quindi sfrattati dal Serengeti. la guida dice che per loro è stato un bene, ma la realtà sembra diversa. Il cambiamento ha portato alla morte di numerosi capi di bestiame (unica loro fonte di cibo) che non si sono abituati alla nuova vita provocando periodi di carestia.
Ci sono alcuni villaggi visitabili e si può passare un po' di tempo con loro, farsi spiegare la vita di tutti i giorni e le tradizioni e... naturalmente fare un po' di foto.
Hanno sguardi fieri tanto gli adulti quanto i bambini e... questi ultimi sono incredibilmente belli.
Sarei stato in compagnia loro per ore, anche se non ho fatto poi molte foto, e ammirare i loro sguardi semplici e profondi... non attraverso il mirino della macchina fotografica.
...continua...
E arriviamo al fantastico Ngorongoro.
Questo catino vulcanico ospita un ecosistema protetto, le vie d'accesso sono praticamente inesistenti, se si eccettua un punto famoso per la migrazione degli Gnu e offre la possibilità di ammirare moltissimi animali... lo spettacolo naturalmente è mozzafiato e le immagini non gli rendono giustizia.
Una vista notturna dal Sopa Lodge...
...si viaggia anche così...
... tanti cuccioli sono nati da poco...
...mentre qualcuno tenta ancora con le avances...
...Nel lago, all'interno del cratere, i fenicotteri erano i padroni...
... ma non erano gli unici...
... e ben altri uccelli popolavano la terra ferma...
... poi nella zona dove abbiamo pranzato, almeno 7 o 8 aquile hanno cominciato un carosello alla ricerca di cibo, uno spettacolo unico...
... continua...
Messaggio modificato da Stidy il Jan 26 2007, 08:17 PM
Questo catino vulcanico ospita un ecosistema protetto, le vie d'accesso sono praticamente inesistenti, se si eccettua un punto famoso per la migrazione degli Gnu e offre la possibilità di ammirare moltissimi animali... lo spettacolo naturalmente è mozzafiato e le immagini non gli rendono giustizia.
Una vista notturna dal Sopa Lodge...
...si viaggia anche così...
... tanti cuccioli sono nati da poco...
...mentre qualcuno tenta ancora con le avances...
...Nel lago, all'interno del cratere, i fenicotteri erano i padroni...
... ma non erano gli unici...
... e ben altri uccelli popolavano la terra ferma...
... poi nella zona dove abbiamo pranzato, almeno 7 o 8 aquile hanno cominciato un carosello alla ricerca di cibo, uno spettacolo unico...
... continua...
Messaggio modificato da Stidy il Jan 26 2007, 08:17 PM
Con il Tarangire si conclude il giro dei parchi del nord.
Si trova a est del lago Manyara, a pochi chilometri da Arusha ed è... diverso dagli altri, più mosso, collinare se si può dir.
Solcato dall'omonimo fiume che in questo periodo è colmo d'acqua e preclude alcuni passaggi.
E' il parco famoso per i baobab, i gruppi più numerosi di elefanti e i termitai giganti.
Ma anche di altri animali già visti, come le gazzelle...
o nuovi come le manguste...
... e i soliti variopinti uccelli.
L'aereo si stacca dalla pista di Arusha e lasciamo gli affascinanti parchi con destinazione... Zanzibar.
Si trova a est del lago Manyara, a pochi chilometri da Arusha ed è... diverso dagli altri, più mosso, collinare se si può dir.
Solcato dall'omonimo fiume che in questo periodo è colmo d'acqua e preclude alcuni passaggi.
E' il parco famoso per i baobab, i gruppi più numerosi di elefanti e i termitai giganti.
Ma anche di altri animali già visti, come le gazzelle...
o nuovi come le manguste...
... e i soliti variopinti uccelli.
L'aereo si stacca dalla pista di Arusha e lasciamo gli affascinanti parchi con destinazione... Zanzibar.
E chiudo con un paio di immagini di Zanzibar... isola splendida con gente splendida.
Per le vie di Stone Town...
... mercato del pesce...
... basta farli guardare nel monitor della macchina e poi...
... per strada...
...lungo la spiaggia...
...raccoglitrici di alghe...
E l'ultima...un po' scontata... per chiudere.
Per le vie di Stone Town...
... mercato del pesce...
... basta farli guardare nel monitor della macchina e poi...
... per strada...
...lungo la spiaggia...
...raccoglitrici di alghe...
E l'ultima...un po' scontata... per chiudere.
F A N T A S T I C H E
Che altro dire ...luoghi stupendi e riportati in modo altrettanto buono.
Grazie.
Che altro dire ...luoghi stupendi e riportati in modo altrettanto buono.
Grazie.
Senza parole....tutto bello
complimenti...da invidia
Ciau Robert
complimenti...da invidia
Ciau Robert
un bellissimo reportage con una varietà di immagini incredibili... bellissima queslla dei raccoglitori di alghe.
Bravo davvero,
ciau
blue.
Bravo davvero,
ciau
blue.
Complimenti davvero! Ottimo reportage, immagini curate sia in fase di scatto che di PP Le ultime due sono favolose a conclusione di questo splendido viaggio!
Un saluto
Un saluto
Non ho parole.....
Sono rimasta affascinata da questo paese e dalle tue fotografie......
Manu
Sono rimasta affascinata da questo paese e dalle tue fotografie......
Manu
Gente, grazie a tutti veramente di cuore, era la prima uscita "impegnativa" con la nuova macchina e i vostri commenti mi spingeranno a fare di meglio.
Per il momento ancora...
Per il momento ancora...
Bellissme immagini.
un viaggio che sogno di fare!
Anna
Messaggio modificato da annanik il Feb 11 2007, 05:30 PM
un viaggio che sogno di fare!
Anna
Messaggio modificato da annanik il Feb 11 2007, 05:30 PM
Un gran bel reportage di un angolo di mondo conosciuto ma ancora da scoprire nelle sue peculiarità, nelle sue sfumature
ottime immagini cariche di cromia, trovo super questa
sono felice che la scelta dell'obiettivo sia caduta sull'80/400, vedo che hai saputo usarlo fin da subito, in questo genere di reportage è una lente insuperabile
ciao Fabrizio
ottime immagini cariche di cromia, trovo super questa
sono felice che la scelta dell'obiettivo sia caduta sull'80/400, vedo che hai saputo usarlo fin da subito, in questo genere di reportage è una lente insuperabile
ciao Fabrizio