Carissimi, ecco il mio primo rullino esposto con FM2n e 50/2, pellicola utilizzata Ilford FP4+ iso 125
per lo sviluppo ho utilizzato Ilsofol 3 agitazione per i primi 60" e poi 2 ribaltamenti ogni 10" fino ad arrivare a 4'. ( mi sono fidato della massive dev chart )
L'approccio con la tank è stato meno difficoltoso del previsto.
Un problema che noto sono le tracce dell' asciugatura sulla pellicola nonostante abbia usato l 'imbibente della ilford !
Le foto sono semplici prove giusto per familiarizzare con la macchina e lo sviluppo.
Posto anche le impostazioni utilizzate con lo scanner il Plustek 7400
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le impostazioni:
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gradirei un vostro parere circa il metodo utilizzato e le impostazioni dello scanner
grazie
per lo sviluppo ho utilizzato Ilsofol 3 agitazione per i primi 60" e poi 2 ribaltamenti ogni 10" fino ad arrivare a 4'. ( mi sono fidato della massive dev chart )
L'approccio con la tank è stato meno difficoltoso del previsto.
Un problema che noto sono le tracce dell' asciugatura sulla pellicola nonostante abbia usato l 'imbibente della ilford !
Le foto sono semplici prove giusto per familiarizzare con la macchina e lo sviluppo.
Posto anche le impostazioni utilizzate con lo scanner il Plustek 7400
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gradirei un vostro parere circa il metodo utilizzato e le impostazioni dello scanner
grazie
.... dimenticavo, i file li ho trattati con lightroom , contrasto ed esposizione
Complimenti!
Come primo sviluppo è ottimo!!
Però mi sembra leggermente sottosviluppato, perchè le foto sono lattiginose e senza bianchi.
Con Vuescan oltre al jpeg esporto anche in DNG che è una sorta di raw
Come primo sviluppo è ottimo!!
Però mi sembra leggermente sottosviluppato, perchè le foto sono lattiginose e senza bianchi.
Con Vuescan oltre al jpeg esporto anche in DNG che è una sorta di raw
grazie, al fine di migliorare cosa mi consigli per lo sviluppo? è un mezzo manicomio con la scelta dei tempi, avrò sbagliato in questo?
grazie, al fine di migliorare cosa mi consigli per lo sviluppo? è un mezzo manicomio con la scelta dei tempi, avrò sbagliato in questo?
I tempi su dechart dovrebbero essere giusti, anche io mi baso sulle loro tabelle e non ho mai riscontrato problemi, anche se non ho mai usato l'Ilsofol (uso il Rodinal, molto comune e facile, oppure l'Xtol o il D76, Id11.)
Forse hai agitato troppo, 2 agitazioni ogni 10 secondi mi sembrano troppe, io faccio 1 agitazione ogni minuto, oltre ai primi 60 secondi di agitazione continua. Più agiti e più i neri crescono.
Un'altra cosa importante è la temperatura che deve essere a 20° esatti (può variare tra 19.5° e 20.5°, ma se è 20° precisi è meglio). Se cambia la temperatura cambiano anche i tempi.
Non ci sono altri parametri importanti da seguire... ovviamente in fase di scatto deve essere fatto tutto correttamente e la foto deve essere ben esposta.
Per essere sicuro di non sbagliare esposizione in fase di scatto, ad esempio a causa dell'esposimetro interno della FM2 che potrebbe essere scarico o sballato, prova a seguire la regola del 16 in una giornata di sole: f16 1/125 con 100iso
Oppure compra per pochi euro un esposimetro esterno che misura anche in luce incidente, molto più affidabile della luce riflessa, soprattutto quando si parla di pellicola.
In questo modo sei sicuro che lo scatto è giusto e se vedi errori nel negativo significa che hai sbagliato qualcosa nello sviluppo.
Comunque come primo sviluppo mi sembra ottimo! Non potrai fare altro che migliorare!!
Le tracce di asciugatura sono tracce di calcare. Oltre ad usare l'imbibente nel bagno finale, utilizza acqua distillata e vedrai che le tracce di calcare scompariranno!
I tempi su dechart dovrebbero essere giusti, anche io mi baso sulle loro tabelle e non ho mai riscontrato problemi, anche se non ho mai usato l'Ilsofol (uso il Rodinal, molto comune e facile, oppure l'Xtol o il D76, Id11.)
Forse hai agitato troppo, 2 agitazioni ogni 10 secondi mi sembrano troppe, io faccio 1 agitazione ogni minuto, oltre ai primi 60 secondi di agitazione continua. Più agiti e più i neri crescono.
Un'altra cosa importante è la temperatura che deve essere a 20° esatti (può variare tra 19.5° e 20.5°, ma se è 20° precisi è meglio). Se cambia la temperatura cambiano anche i tempi.
Non ci sono altri parametri importanti da seguire... ovviamente in fase di scatto deve essere fatto tutto correttamente e la foto deve essere ben esposta.
Per essere sicuro di non sbagliare esposizione in fase di scatto, ad esempio a causa dell'esposimetro interno della FM2 che potrebbe essere scarico o sballato, prova a seguire la regola del 16 in una giornata di sole: f16 1/125 con 100iso
Oppure compra per pochi euro un esposimetro esterno che misura anche in luce incidente, molto più affidabile della luce riflessa, soprattutto quando si parla di pellicola.
In questo modo sei sicuro che lo scatto è giusto e se vedi errori nel negativo significa che hai sbagliato qualcosa nello sviluppo.
Comunque come primo sviluppo mi sembra ottimo! Non potrai fare altro che migliorare!!
Le tracce di asciugatura sono tracce di calcare. Oltre ad usare l'imbibente nel bagno finale, utilizza acqua distillata e vedrai che le tracce di calcare scompariranno!
Forse hai agitato troppo, 2 agitazioni ogni 10 secondi mi sembrano troppe, io faccio 1 agitazione ogni minuto, oltre ai primi 60 secondi di agitazione continua. Più agiti e più i neri crescono.
Un'altra cosa importante è la temperatura che deve essere a 20° esatti (può variare tra 19.5° e 20.5°, ma se è 20° precisi è meglio). Se cambia la temperatura cambiano anche i tempi.
Non ci sono altri parametri importanti da seguire... ovviamente in fase di scatto deve essere fatto tutto correttamente e la foto deve essere ben esposta.
Per essere sicuro di non sbagliare esposizione in fase di scatto, ad esempio a causa dell'esposimetro interno della FM2 che potrebbe essere scarico o sballato, prova a seguire la regola del 16 in una giornata di sole: f16 1/125 con 100iso
Oppure compra per pochi euro un esposimetro esterno che misura anche in luce incidente, molto più affidabile della luce riflessa, soprattutto quando si parla di pellicola.
In questo modo sei sicuro che lo scatto è giusto e se vedi errori nel negativo significa che hai sbagliato qualcosa nello sviluppo.
Comunque come primo sviluppo mi sembra ottimo! Non potrai fare altro che migliorare!!
Le tracce di asciugatura sono tracce di calcare. Oltre ad usare l'imbibente nel bagno finale, utilizza acqua distillata e vedrai che le tracce di calcare scompariranno!
la temperatura era di 23,5° , con temperatura inferiore avrei dovuto utilizzare il tempo di 4,15'
l'esposimetro esterno l' ho utilizzato solo per alcune foto, per le altre ho utilizzato quello della FM
i liquidi li ho diluiti con acqua corrente, mentre per il lavaggio finale ( lavaggio ilford ) e l'imbibente ho utilizzato acqua distillata.
i liquidi possono essere diluiti con acqua distillata?
grazie per i consigli
la temperatura era di 23,5° , con temperatura inferiore avrei dovuto utilizzare il tempo di 4,15'
l'esposimetro esterno l' ho utilizzato solo per alcune foto, per le altre ho utilizzato quello della FM
i liquidi li ho diluiti con acqua corrente, mentre per il lavaggio finale ( lavaggio ilford ) e l'imbibente ho utilizzato acqua distillata.
i liquidi possono essere diluiti con acqua distillata?
grazie per i consigli
l'esposimetro esterno l' ho utilizzato solo per alcune foto, per le altre ho utilizzato quello della FM
i liquidi li ho diluiti con acqua corrente, mentre per il lavaggio finale ( lavaggio ilford ) e l'imbibente ho utilizzato acqua distillata.
i liquidi possono essere diluiti con acqua distillata?
grazie per i consigli
Ciao Gennaro. L'acqua distillata ammorbidisce troppo lo strato sensibile quindi meglio l'acqua di rubinetto, possibilmente filtrata da residui grossolani, esistono filtri che si applicano al rubinetto.
Se resta un alone sul dorso è probabile sia wetting agent (da diluire maggiormente evidentemente); puoi provare ad eliminarlo lavando la pellicola con acqua distillata, agendo con una siringa dall'alto in basso dopo averla appesa, ma solo sul dorso.
Ciao Gennaro. L'acqua distillata ammorbidisce troppo lo strato sensibile quindi meglio l'acqua di rubinetto, possibilmente filtrata da residui grossolani, esistono filtri che si applicano al rubinetto.
Se resta un alone sul dorso è probabile sia wetting agent (da diluire maggiormente evidentemente); puoi provare ad eliminarlo lavando la pellicola con acqua distillata, agendo con una siringa dall'alto in basso dopo averla appesa, ma solo sul dorso.
Se resta un alone sul dorso è probabile sia wetting agent (da diluire maggiormente evidentemente); puoi provare ad eliminarlo lavando la pellicola con acqua distillata, agendo con una siringa dall'alto in basso dopo averla appesa, ma solo sul dorso.
quindi il lavaggio finale mi consigli di farlo con acqua distillata o meglio acqua corrente?
il dorso della pellicola è la parte opaca o quella lucida? sorry
mi piacerebbe anche qualche parere circa le impostazioni che ho utilizzato
grazie
quindi il lavaggio finale mi consigli di farlo con acqua distillata o meglio acqua corrente?
il dorso della pellicola è la parte opaca o quella lucida? sorry
mi piacerebbe anche qualche parere circa le impostazioni che ho utilizzato
grazie
il dorso della pellicola è la parte opaca o quella lucida? sorry
mi piacerebbe anche qualche parere circa le impostazioni che ho utilizzato
grazie
Il lavaggio va fatto sotto acqua corrente del rubbinetto, se puoi filtrandola con uno degli appositi filtri che trattengono solo particelle grossolane come la sabbia, sempre presente, che riga il fuilm. Dopo il bagno con wetting agent è utile far scorrere acqua distillata solo sul dorso, quello lucido. La parte opaca del film è il supporto sensibile, a base di gelatina che ingloba l'alogenuro: sconsiglio l'acqua distillata perche Rende la gelatina più delicata e suscettibile al distacco o rigature, infatti i fissaggi sono anche indurenti proprio per rendere quello strato di gelatina più resistente.
Concordo con _simbacat_ sul suggerimento di limitare l'agitazione della tank durante lo sviluppo ad un solo capovolgimento ogni minuto (seguito da battuta della tank sul piano, in modo da portare a galla le bolle d'aria). L'agitazione freuquete abbrevia il tempo neccessario allo sviluppo, sia per rinnovo frequente del bagno a contatto del film sia per il cpnseguente aumento di energia a discapito dell'acutanza e della gamma tonale.
Comunque sia consiglio di attenersi alle modalità suggerite dal fabbricante, circa tempi, temperatura e agitazione, durante la fase di sviluppo se non altro per avere uno standard di riferimento.
Messaggio modificato da cuomonat il Sep 23 2012, 01:30 PM
ho detto una castroneria, rileggendo il post me ne sono accorto. rovesciamenti per i primi 60" e poi ogni minuto due rovesciamenti e non ogni 10" come ho scritto . questo e' stato il procedimento
ho detto una castroneria, rileggendo il post me ne sono accorto. rovesciamenti per i primi 60" e poi ogni minuto due rovesciamenti e non ogni 10" come ho scritto . questo e' stato il procedimento
Allora ok, ma personalemte faccio solo due rovesciamenti della tank subito dopo aver versato il rivelatore nella tank, poi un solo rovesciamento ogni minuto sempre seguito da 2/3 battute della tank. Uso agitazioni più frequenti solo con rivelatori già usati, allungando proporzionalemte i tempi, o con alte diluizioni.
Voglio aggiungere che queste sono solo le mie preferenze, ognuno adotta il workfow che ritiene idoneo alle proprie esigenze e da verificare secondo le situazioni, cioè tipo di film (sensibilità nominale, stampa diretta analogica piuttosto che seguendo la filiera digitale ecc.) Secondo me un film destinato alla digitalizzazione conviene che sia più neutro possibile, all'incirca secondo la logica del RAW.
Per quanto riguarda gli esempi che hai postato personalmente apprezzo la foto delle scarpe come contrasto. Le altre risentono troppo del tipo di luce non sempre favorevole. Ottima invece la gestione del rumore tipico della scansione, praticamente inestitente nelle tue foto.
Allora ok, ma personalemte faccio solo due rovesciamenti della tank subito dopo aver versato il rivelatore nella tank, poi un solo rovesciamento ogni minuto sempre seguito da 2/3 battute della tank. Uso agitazioni più frequenti solo con rivelatori già usati, allungando proporzionalemte i tempi, o con alte diluizioni.
Voglio aggiungere che queste sono solo le mie preferenze, ognuno adotta il workfow che ritiene idoneo alle proprie esigenze e da verificare secondo le situazioni, cioè tipo di film (sensibilità nominale, stampa diretta analogica piuttosto che seguendo la filiera digitale ecc.) Secondo me un film destinato alla digitalizzazione conviene che sia più neutro possibile, all'incirca secondo la logica del RAW.
Per quanto riguarda gli esempi che hai postato personalmente apprezzo la foto delle scarpe come contrasto. Le altre risentono troppo del tipo di luce non sempre favorevole. Ottima invece la gestione del rumore tipico della scansione, praticamente inestitente nelle tue foto.
Voglio aggiungere che queste sono solo le mie preferenze, ognuno adotta il workfow che ritiene idoneo alle proprie esigenze e da verificare secondo le situazioni, cioè tipo di film (sensibilità nominale, stampa diretta analogica piuttosto che seguendo la filiera digitale ecc.) Secondo me un film destinato alla digitalizzazione conviene che sia più neutro possibile, all'incirca secondo la logica del RAW.
Per quanto riguarda gli esempi che hai postato personalmente apprezzo la foto delle scarpe come contrasto. Le altre risentono troppo del tipo di luce non sempre favorevole. Ottima invece la gestione del rumore tipico della scansione, praticamente inestitente nelle tue foto.
è il workflow che utilizzi per tutti i tipi di pellicola?
per lo stop e fissaggio ho utilizzato il seguente metodo:
STOP o Arresto – ILFOSTOP 500 cc bagno di arresto 1+ 19 (15ml+285ml) utilizzo il perno della tank per eseguire delle rotazioni per 1 minuto, 10” prima dello scadere svuoto la tank
FIX o Fissaggio – RAPID FIXER 500 cc 1+4 (80ml+320ml) eseguo lo stesso metodo di rovesciamento per 5’ , per i primi 30” rovesciamenti continui e poi ogni minuto per 10” seguito dai soliti colpetti alla tank. 10” prima dello scadere del tempo svuotiamo la tank e successivamente procediamo con il lavaggio
è il workflow che utilizzi per tutti i tipi di pellicola?
per lo stop e fissaggio ho utilizzato il seguente metodo:
STOP o Arresto – ILFOSTOP 500 cc bagno di arresto 1+ 19 (15ml+285ml) utilizzo il perno della tank per eseguire delle rotazioni per 1 minuto, 10” prima dello scadere svuoto la tank
FIX o Fissaggio – RAPID FIXER 500 cc 1+4 (80ml+320ml) eseguo lo stesso metodo di rovesciamento per 5’ , per i primi 30” rovesciamenti continui e poi ogni minuto per 10” seguito dai soliti colpetti alla tank. 10” prima dello scadere del tempo svuotiamo la tank e successivamente procediamo con il lavaggio
per lo stop e fissaggio ho utilizzato il seguente metodo:
STOP o Arresto – ILFOSTOP 500 cc bagno di arresto 1+ 19 (15ml+285ml) utilizzo il perno della tank per eseguire delle rotazioni per 1 minuto, 10” prima dello scadere svuoto la tank
FIX o Fissaggio – RAPID FIXER 500 cc 1+4 (80ml+320ml) eseguo lo stesso metodo di rovesciamento per 5’ , per i primi 30” rovesciamenti continui e poi ogni minuto per 10” seguito dai soliti colpetti alla tank. 10” prima dello scadere del tempo svuotiamo la tank e successivamente procediamo con il lavaggio
Si, stesso procedimento per tutto, l'agitazione è ridotta al minimo, solo per assicurare il ricambio necessario al rivelatore che viene a contatto con il film. L'arresto non lo faccio, lo ritengo utile solo per prolungare la vita ddel fissaggio che una cosa valutabile anche ad occhio - quando il fissaggio è esaurito il film risulta velato, ed allora rifaccio il fissaggio con soluzione fresca. L'agitazione del fissaggio può essere anche energica per velocizzare l'effetto, anzi meglio non lasciare il film nel fissaggio oltre i cinque minuti, io preferisco du massimo tre.
Il lavaggio finale è fondamentale per l'eliminazione del fissaggio, riguardo la possibilità di conservazione dei film. Ne ho che risalgono a 30 anni fa perfetti. Uso acqua corrente, attraverso un imbuto incastrato nel foro del coperchio della tank per assicurare il passaggio forzato dell'acqua dal fondo alla superficie.
i liquidi possono essere diluiti con acqua distillata?
No no... i chimici vanno diluiti con l'acqua del rubinetto. Niente acqua distillata.
Anche il lavaggio ilford fallo con l'acqua normale. Quella distillata sono per il risciacquo finale con l'imbibente...
quanto imbibente e in quanta acqua
grazie
grazie
Dopo il lavaggio Ilford apri la tank.
Riempi a filo (col bordo della spirale) con acqua distillata e metti UNA goccia di imbibente.
Ruoti e stantuffi la spirale con la mano per un pò... senza esagerare altrimenti fa un botto di schiuma.
Poi tiri fuori la spirale e ci versi sopra l'acqua della tank per sciacquare i residui di schiuma.
Stendi ed hai finito.
Mai avuto problemi così.
grazie ragazzi per i preziosi consigli.
@ ZoSo74
seguo con interesse il tuo blog, a quando un aggiornamento?
@ ZoSo74
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