Salve a tutti vorrei sapere come utilizzare l'auto focus nel caso di un ritratto con 2 visi in primo piano cioè dove puntare per mettere a fuoco entrambe le facce? e quale tipo di misurazione usare tra spot ponderata centrale e multi zona? Sinceramente spesso vado manuale ma vorrei sapere come sfruttare al meglio l'auto focus in questa circostanza! Grazie
Salve a tutti vorrei sapere come utilizzare l'auto focus nel caso di un ritratto con 2 visi in primo piano cioè dove puntare per mettere a fuoco entrambe le facce? e quale tipo di misurazione usare tra spot ponderata centrale e multi zona? Sinceramente spesso vado manuale ma vorrei sapere come sfruttare al meglio l'auto focus in questa circostanza! Grazie
se i due volti sono perfettamente alla stessa distanza ti basterà mettere a fuoco sugli occhi di uno dei due, se invece come e' piu' normale i 2 volti sono distanziati tra loro, metti a fuoco sulgli occhi di quello piu' vicino utilizzando un diaframma abbastanza chiuso e otterrai a fuoco anche l'altro viso per effetto della profondità di campo.
la domanda sul tipo di misurazione e' fuorviante...che cosa vuoi riprodurre? qual'e' il tuo obiettivo? si sceglie un metodo di misurazione in base a cio che si vuole ottenere, il fatto che "vai in manuale" poi non l'ho proprio capito...spiegati meglio.
gianluca
Se vai in manuale e segui le indicazioni dell'esposimetro è esattamente come usare la modalità A o S, solo che impieghi più tempo.
Per due volti segui le indicazioni di gianlucad50 per la messa a fuoco, mer la misurazione direi Matrix così da misurare su tutti e due i soggetti.
Per due volti segui le indicazioni di gianlucad50 per la messa a fuoco, mer la misurazione direi Matrix così da misurare su tutti e due i soggetti.
La messa a fuoco manuale è indispensabile quando ci sono "ostacoli" che impediscono all'autofocus di capire cosa vuoi mettere a fuoco tu. L'autofocus è una comodità, un automatismo che puoi decidere di usare o meno, ma non mette a fuoco meglio o peggio. Con l'apertura del diaframma, invece, si decide la profondità di campo, che è la misura di quanta tolleranza c'è fra il punto che metti a fuoco e punti più vicini o più distanti, quindi con molta profondità di campo un punto abbastanza più vicino o lontano sarà ragionevolmente nitido anche se non è stato messo a fuoco. Questa zona di tolleranza è più profonda in lontanza, quindi è opportuno mettere a fuoco un punto che un po' più vicino a te. Più il diaframma è chiuso, maggiore è la profondità di campo, un valore f piccolo = poca profondità di campo, un valore f grande = tanta profondità di campo. Se si vogliono foto super nitide, è non si deve chiudere il diaframma più di f11, ma è un valore che cambia da obiettivo ad obiettivo.
La messa a fuoco manuale è indispensabile quando ci sono "ostacoli" che impediscono all'autofocus di capire cosa vuoi mettere a fuoco tu. L'autofocus è una comodità, un automatismo che puoi decidere di usare o meno, ma non mette a fuoco meglio o peggio. Con l'apertura del diaframma, invece, si decide la profondità di campo, che è la misura di quanta tolleranza c'è fra il punto che metti a fuoco e punti più vicini o più distanti, quindi con molta profondità di campo un punto abbastanza più vicino o lontano sarà ragionevolmente nitido anche se non è stato messo a fuoco. Questa zona di tolleranza è più profonda in lontanza, quindi è opportuno mettere a fuoco un punto che un po' più vicino a te. Più il diaframma è chiuso, maggiore è la profondità di campo, un valore f piccolo = poca profondità di campo, un valore f grande = tanta profondità di campo. Se si vogliono foto super nitide, è non si deve chiudere il diaframma più di f11, ma è un valore che cambia da obiettivo ad obiettivo.
Un grazie a tutti per i chiarimenti ora è tutto molto più chiaro! Ovviamente riguardo al manuale mi riferivo alla messa a fuoco e non alla misurazione un saluto a tutti e grazie ancora! Edoardo
L'autofocus è una comodità, un automatismo che puoi decidere di usare o meno, ma non mette a fuoco meglio o peggio.
Dopo una vita passata ad allineare pupille con lo stigmometro a f/1.4 ti assicuro che l'AF è una gran trovata, credi a me.
Più il diaframma è chiuso, maggiore è la profondità di campo, un valore f piccolo = poca profondità di campo, un valore f grande = tanta profondità di campo. Se si vogliono foto super nitide, è non si deve chiudere il diaframma più di f11, ma è un valore che cambia da obiettivo ad obiettivo.
OK, ma si stava parlando di ritratti...