FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
8 Pagine: V  « < 5 6 7 8 >  
Gianni Berengo Gardin
intervista
Rispondi Nuova Discussione
_Led_
Messaggio: #151
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 09:42 AM) *
... si guardi i cataloghi della Galleria Carla Sozzani di Milano...


A proposito, ma prima di citare qui la galleria, li hai avvertiti che stanno facendo delle "stronzate" galattiche tipo la prossima mostra di Loretta Lux?

Li hai avvisati che quella non fa "Fotografia", ma solo manipolazione digitale delle immagini?

No perché se vai sul loro sito e clicchi su "Mostre" - "Fotografia" esce fuori che c'é pure sta manipolatrice... hmmm.gif
Attilio PB
Messaggio: #152
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 09:42 AM) *
non ci siamo capiti ..... io parlo di altro ....
io parlo di carta fiber baritata che puoi virare al seleno per la conservazione , io parlo di montaggi acid free su cartoncini westmister di cotone ....
... lo standard sono le cornici museum di alluminio montate con le mollette senza il controfondo di legno perchè il legno non è acid free .....

... delle stampe bianco nero virate al tè ...


Quindi mi stai dicendo che il signor Bresson, mentre scattava questo:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

era li' trepidante che pensava: "wow, ma guarda che bella stampa su carta fiber virata al te' montata su cartoncini westmister al cotone e cornici museum in alluminio con le mollette ma senza controfondo in legno che non è acid free che potrei fare..." si, immagino abbia pensato proprio questo mentre scattava... biggrin.gif

Per altro, se tutto il problema è la stampa come la racconti tu, hai mai sentito parlare della tecnica dell'internegativo? Permette di stampare un file digitale con la tecnica tradizionale, con ingranditore su carta fiber baritata virata a quel che preferisci e che puoi montare dove vuoi. Di tecniche per stampare file digitali su supporti tradizionali in ogni caso ce ne sono diversi..., ad esempio l'ingranditore DeVere 504, che è un vero e proprio ingranditore, da usare come un ingranditore, con la differenza che al posto del negativo c'è un pannello LCD con l'immagine digitale da stampare, anche qui sulla carta che preferisci...

In tutto questo tripudio di carte, cartoni, cornici e mollette, acidi ed alluminio, te' e selenio, il linguaggio, il caro vecchio linguaggio di cui parlavi, dov'è?
Perché non vorrai certo dirmi che tutto il linguaggio dello scatto qui sopra è costituito da carte, te' e mollette...? O si? blink.gif

Ciao
Attilio
bertiandre
Banned
Messaggio: #153
QUOTE(Good Morning @ Aug 18 2010, 04:36 PM) *
Si certo ma NON con il timbro clone... si usa il taglierino, o il filtro estrai da una foto e si crea un livello sull'altra e si ritocca... non il timbro clone altrimenti vuol dire che il povero malcapitato era già presente in foto... magari dava da mangiare al coccodrillo! :-)

Mi sono spiegato? Si si si fa io ci lavoro co ste cose ma non con il timbro clone, non vorrei leggesse un grafico alle prime armi e capisse male, dobbiamo essere precisi. Mi sono spiegato bene adesso? Non si fa col timbro clone l'operazione che tu stai indicando (e che in qualità di menzogna si può fare anche in pellicola, come ti dimostranoi miei riferimenti alle foto del bacio di Doisneau e l'altra del milite colpito a morte di un altro grande fotografo). queste non sono manipolazioni? Pagare una coppia di attori e giocare con un soldato a fare la finta sparatoria non sono manipolazioni della realtà? Il bacio e la morte in guerra esistono ma non erano quelle inpresse sulla prestigiosa pellicola dei due grandi fotografi. Cosa mi rispondi? Sarei curioso davvero di sentire la tua la riguardo...


Nessuno le ha detto che con un mezzo si dice la verità mentre con l'altro si mente lei continua a mistificare e a mettermi in bocca cose che non penso ......
Posso dire che nell'ambito della fotografia possiamo distinguere due grandi correnti di pensiero cioè tra chi fotografa per sottrazione e chi per aggiunzione , tra i primi rientra sicuramente Cartier Bresson , la sua filosofia è conosciuta selezionare l'attimo in cui la realtà che "significa" attarverso il linguaggio fotografico, la sintonia con il tuo pensiero il tuo modo di rappresentare , dal lato opposto ci sono i fotografi che si comportano più da registi , tendono a creare una coreografia a costruire la scena da riprendere ...
Cartier Bresson nel commentare il famoso redazionale pubblicitario di Ferdinando Scianna ripreso nel mercato di Palermo , il quale aveva introdotto in un contesto di fotografia sociale un elemento esterno quale la modella Marpessa e la sua ricerca consisteva appunto nel registrare le reazioni che tale elemento provocava , gli scrisse la famosa missiva :
ATTENTION, ATTENTION, ATTENTION !!!
Con il digitale con le pressochè infinite possibilità di manipolazione , siamo ad un livello ulteriore stiamo parlando di un'altra cosa in questo ambito della rappresentazione per immagini la possibilità di fissare sulla carta a posteriori stimoli visivi magari ricevuti anni prima , o addiirittura dopo lo scatto stesso, oppure sognati la notte è pressochè totale il digitale da questo punto di vista è molto più vicino alla pittura che non alla fotografia .
ora mi pare chiaro che chi ha queste necessità espressiva , chi sente un bisogno creativo di questo tipo ama il digitale , fà bene a dotarsi dei migliori strumenti a seguire i rapidi aggiornamenti a fare ricerca a tentare una codifica di linguaggio riconoscibile in maniera tale da fornire codifiche interpretative ai destinatari di tali immagini .
Dall'altro lato abbiamo la fotografia con le sue caratteristiche , con il suo linguaggio consolidato negli anni, le sue tecniche , le sue ricerche , con i suoi limiti ed i suoi pregi come tutti i mezzi escpressivi che l'uomo ha creato dai tempi in cui incideva sulle pareti delle caverne le scene di caccia fino ad oggi che si disegna con il pc.

Non Capisco perchè si debba aggredire un personaggio importante della fotografia Italiana , mi riferisco a Gianni Berengo Gardin , per il fatto che lui ritiene GIUSTAMENTE OPPORTUNO apporre insieme al copyright delle sue immagini una garanzia in base alla quale l'utente che legge il giornale che trae informazioni da un racconto fotografico possa disporre di un giusto strumento interpretativo .

Un Intervento legislativo perlomeno a livello europeo io ritengo debba essere una priorità assoluto nel fotogiornalismo e nella carta stampata in genere .
Le ripeto nella fotografia esposta in musei e gallerie questo non serve in quanto la differenza tra le due tecniche emerge evidente




Negativodigitale
Messaggio: #154
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 02:20 PM) *
...
Un Intervento legislativo perlomeno a livello europeo io ritengo debba essere una priorità assoluto nel fotogiornalismo e nella carta stampata in genere .
...


Certo, certo, vedrai che non mancheranno di ottemperare.
Isola.gif
...
bertiandre
Banned
Messaggio: #155
QUOTE(Attilio PB @ Aug 19 2010, 02:04 PM) *
Quindi mi stai dicendo che il signor Bresson, mentre scattava questo:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

era li' trepidante che pensava: "wow, ma guarda che bella stampa su carta fiber virata al te' montata su cartoncini westmister al cotone e cornici museum in alluminio con le mollette ma senza controfondo in legno che non è acid free che potrei fare..." si, immagino abbia pensato proprio questo mentre scattava... biggrin.gif

Per altro, se tutto il problema è la stampa come la racconti tu, hai mai sentito parlare della tecnica dell'internegativo? Permette di stampare un file digitale con la tecnica tradizionale, con ingranditore su carta fiber baritata virata a quel che preferisci e che puoi montare dove vuoi. Di tecniche per stampare file digitali su supporti tradizionali in ogni caso ce ne sono diversi..., ad esempio l'ingranditore DeVere 504, che è un vero e proprio ingranditore, da usare come un ingranditore, con la differenza che al posto del negativo c'è un pannello LCD con l'immagine digitale da stampare, anche qui sulla carta che preferisci...

In tutto questo tripudio di carte, cartoni, cornici e mollette, acidi ed alluminio, te' e selenio, il linguaggio, il caro vecchio linguaggio di cui parlavi, dov'è?
Perché non vorrai certo dirmi che tutto il linguaggio dello scatto qui sopra è costituito da carte, te' e mollette...? O si? blink.gif

Ciao
Attilio

ho visto stampe su carta baritata da ingranditore digitale e fanno ######### ...... questi ingranditori non sono stati immessi sul mercato ed hanno avuto una diffusione limitatissima , rappresentano solo il triste tentativo di scimmiottare la fotografia fine art in bianco nero.

Cartier Bresson non ha mai eseguito viraggi per cambiare intonazione non stampava le sue foto personalmente, le affidava a Pictorial service dava solo indicazioni di non eseguire tagli , per il resto esponeva le trix a 200 asa per ottenete la massima estensione tonale e sicuramente nella sua previsualizzazione sapeva benissimo il risultato che avrebbe ottenuto sulla stampa finale ai sali d'argento .
La sua ironia fuori luogo evidenza la sua ignoranza in materia
Seestrasse
Messaggio: #156
Mah, a rigor di logica (questa logica, ovviamente) allora la teoria della manipolazione si può attribuire anche a chi produce "fotografie" (e non immagini), come GBG. Infatti la realtà è a colori; l'uso del B/n, è anche un modo di interpretare la realtà, pertanto "aggiuntivo" pure esso; la realtà dunque non sarebbe più tale non avendo un'evidenza oggettiva, e risulterebbe manipolata in modo importante da chi la rappresenta.
Siamo al bar, a forza di birre ghiacciate mi sto incenerendo pure io. biggrin.gif
bertiandre
Banned
Messaggio: #157
QUOTE(stefanocucco @ Aug 18 2010, 09:25 PM) *
bertiandre: secondo me porti avanti una battaglia totalmente inutile...fai fluire un pò di ossigeno alla testa e calmati...perchè portare avanti una crociata contro il digitale? cosa ti ha fatto?
vivresti più felice se accettassi questa nuova tecnologia e continuassi a scattare con il mezzo che meglio credi, ma senza scaldarti più di tanto... smile.gif
concordo... rolleyes.gif

io ho avuto la fortuna di conoscere un ragazzo di Modena che gestisce un laboratorio di Stampa (chiamarlo laboratorio...il suo studio è sotto un tetto di una palazzina di Modena messicano.gif ) digitale..c'è gente che si fa centinaia di km in auto per andare a stampare i file da lui

i professionisti della stampa digitale sono pochissimi, ma quei pochi ti fanno capire quanto sia un arte per pochi saper stampare bene in digitale
P.S.
se volete vi mando in MP il sito di questo amico e gentilissimo fotografo e Maestro dela stampa digitale


io non porto avanti nessuna battaglia contro il digitale mi pare di averlo scritto a chiare lettere !!!

a me interessa solo la CHIAREZZA e la consapevolezza di quello che si fà
a me interessa l'onestà intellettuale , e non mi stà bene la mistificazione perpetrata per motivi economici e stop .



Certo, certo, vedrai che non mancheranno di ottemperare.

sai come si dice a Firenze : "coi quattrini si fanno ballare i burattini" e la massa è la cloaca più manipolabile

QUOTE(if65 @ Aug 19 2010, 02:48 PM) *
Mah, a rigor di logica (questa logica, ovviamente) allora la teoria della manipolazione si può attribuire anche a chi produce "fotografie" (e non immagini), come GBG. Infatti la realtà è a colori; l'uso del B/n, è anche un modo di interpretare la realtà, pertanto "aggiuntivo" pure esso; la realtà dunque non sarebbe più tale non avendo un'evidenza oggettiva, e risulterebbe manipolata in modo importante da chi la rappresenta.
Siamo al bar, a forza di birre ghiacciate mi sto incenerendo pure io. biggrin.gif


Io le consiglio di non eccedere con le birre ghiacciate fanno venire il buzzo e annebbiano il cervello
Attilio PB
Messaggio: #158
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 02:44 PM) *
ho visto stampe su carta baritata da ingranditore digitale e fanno ######### ...... questi ingranditori non sono stati immessi sul mercato ed hanno avuto una diffusione limitatissima , rappresentano solo il triste tentativo di scimmiottare la fotografia fine art in bianco nero.

Cartier Bresson non ha mai eseguito viraggi per cambiare intonazione non stampava le sue foto personalmente, le affidava a Pictorial service dava solo indicazioni di non eseguire tagli , per il resto esponeva le trix a 200 asa per ottenete la massima estensione tonale e sicuramente nella sua previsualizzazione sapeva benissimo il risultato che avrebbe ottenuto sulla stampa finale ai sali d'argento .
La sua ironia fuori luogo evidenza la sua ignoranza in materia


Bertiandre, al di là della mia ignoranza (di cui sono consapevole, non credo che 25 anni di studi siano sufficienti ad avere una cultura in materia, infatti continuo a studiare...), qui stiamo menando il can per l'aia e non mi rispondi... che tu non abbia nulla da dire?
Di internegativo hai mai sentito parlare?
Del linguaggio mi vuoi dire qualcosa oppure no? Perché in queste sette pagine ancora non hai detto una parola del linguaggio...

Infine, il fatto che in digitale si possa manipolare l'immagine, non significa che si debba fare, cosi' come in pellicola, ti ricordo che il primo fotomontaggio noto della storia è stato fatto in occasione della breccia di Porta Pia, quando il fotografo arrivo' in ritardo e trovo' troppi pochi soldati sulla scena... e li aggiunse lui..., era il 1870 wink.gif

Chissà se al terzo tentativo di sapere qualcosa sul linguaggio finalmente ne sentiremo parlare hmmm.gif

Ciao
Attilio
Seestrasse
Messaggio: #159
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 02:59 PM) *
Io le consiglio di non eccedere con le birre ghiacciate fanno venire il buzzo e annebbiano il cervello


Caspita, è da 5 giorni che trinchiamo, una cosa gliela devo riconoscere: le regge meglio di me, anche se il buzzo a me non viene mai. Però alla lunga mi sa che la sbornia triste verrà a lei, se continua a tracannare così messicano.gif
abyss
Messaggio: #160
QUOTE(if65 @ Aug 19 2010, 03:23 PM) *
Caspita, è da 5 giorni che trinchiamo ...


in effetti...
vabbeh, non a caso siamo al bar tongue.gif .
Franco_
Messaggio: #161
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 02:20 PM) *
...
Con il digitale con le pressochè infinite possibilità di manipolazione , siamo ad un livello ulteriore stiamo parlando di un'altra cosa in questo ambito della rappresentazione per immagini la possibilità di fissare sulla carta a posteriori stimoli visivi magari ricevuti anni prima , o addiirittura dopo lo scatto stesso, oppure sognati la notte è pressochè totale il digitale da questo punto di vista è molto più vicino alla pittura che non alla fotografia
...


Poveri noi... ma la finisce con questa storia della manipolazione, si o no ? blink.gif
Michele Festa
Messaggio: #162
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 02:44 PM) *
La sua ironia fuori luogo evidenza la sua ignoranza in materia

A prescindere dalle argomentazioni che sono oggetto di questo thread, mi sembra che non sia tanto in discussione il cosa si discute, sul quale ognuno può avere delle proprie opinioni e convinzioni, ma è il come si discute e questo approccio Signor Andrea non posso tollerarlo, chi è lei dall'alto della sua scienza che si prende la licenza di offendere le persone con così tanta disinvoltura? Chiedo scusa ma qui nel forum non l'abbiamo mai vista nè sentita, e lei arriva tutto d'un colpo elargendo pillole di saggezza e offendendo tutti, moderatori compresi, senza sapere con chi sta parlando, la preparazione del suo interlocutore, la sua età; arriva lei professandosi come profeta assoluto della fotografia offendendo a destra e a manca chiunque le capita a tiro, eh no Signor Andrea, prima di parlare di fotografia, magari è preparatissimo (ma lo deve ancora dimostrare), penso debba fare un corso accellerato di educazione, bon ton e umiltà, materie di cui vedo è assolutamente sfornito e di cui le consiglio di fare un attento studio, dopo, magari, vedendo come persona chi ha di fronte potrà tornare a parlare di fotografia. Le ripeto, l'arroganza e la presunzione non portano da nessuna parte, se non emarginazione dai suoi interlocutori, ci pensi, prima di toccare ancora i tasti del computer. Uso il lei, anche se lo detesto, visto che è la forma di approccio col prossimo che preferisce.

Cordialmente
Michele Festa

Messaggio modificato da Michele Festa il Aug 19 2010, 03:06 PM
SkZ
Messaggio: #163
caro bertiandre, noto con piacere che dopo la mia punzecchiatura sulle sue capacita' col digitale, ha imparato a citare wink.gif
E' quello che volevo. Ora e' piu' facile da leggere. smile.gif

E cmq e' lei che continua a parlare di facilita' di manipolazione. Io tanto facile non l'ho trovato.
E' vero che le foto glamour sono ritoccate, ma Playboy esiste da ben prima del digitale e mi pare che anche all'epoca avessero la pelle levigata nelle foto wink.gif
Franco_
Messaggio: #164
Caro bertindre, la conosce la storiella della volpe e l'uva ?

Ho tanto l'impressione che all'uva non riesca proprio ad arrivarci... me lo fa pensare il suo continuo glissare su certe osservazioni che le sono state fatte... non da me che sono un semplice fotoamatore, ma da persone molto ma molto più preparate e brave di me, che con la fotografia ci campano... è a queste persone che ancora non s'è degnato di rispondere... coraggio, la vendemmia è vicina laugh.gif
efroriz
Nikonista
Messaggio: #165
E' un vero peccato che molte persone dotate di notevole conoscenza su un argomento (l'utente bertiandre, tra un flame e l'altro, sta elargendo pillole di conoscenza storico-tecnica della fotografia molto interessanti) tendano ad atteggiarsi da troll quando decidono di esporsi su Internet.

Cercare di ragionare col suddetto utente non ha neppure senso, visto che l'ultima cosa che lui ha dimostrato di volere è una discussione su argomenti su cui palesemente non ritiene si possa discutere, ma solo affermare. Evitando quindi ogni contatto diretto con lui, dico solo che un atteggiamento e dei discorsi simili a me dimostrano che chi li espone non ha voluto approfondire tutti gli aspetti della fotografia come attività, nonché l'aspetto puramente formale del termine (fotografia E' immagine, voler distinguere le due cose nell'aspetto semantico è un controsenso).

Semmai si può distinguere tra fotografia come arte, fotografia come documento, fotografia come espressione e comunicazione, e tutte le altre fotografie (tra cui quelle totalmente inutili, le foto ricordo, ecc). Moltissime sono le attività umane che possono assurgere ad "arte", ma praticamente tutte quelle attività possono essere praticate in modi e per scopi deprecabili. C'è musica-arte e c'è musica-spazzatura, c'è scrittura-arte e scrittura-spazzatura, con tutte le varie gradazioni. Già solo limitarsi a considerare il bianconero come sola forma di fotografia veramente espressiva a me sembra pazzesco da parte di chi esibisce un'attività tanto lunga e una conoscenza così approfondita. In ogni caso, in ogni pratica umana la cui tecnica si evolve col passare del tempo, troviamo sempre dei professionisti che a un certo punto si chiudono a riccio di fronte all'innovazione: c'è la band musicale che rifiuta di vendere i propri brani separatamente su Internet perché è fissata con l'idea del concept album, lo scrittore che preferisce la macchina da scrivere al computer, l'aviatore che rifiuta il pilota automatico, il musicista che non vuole toccare uno strumento elettronico, e il fotografo che rifiuta il digitale. Alcune volte le giustificazioni per la propria scelta hanno un senso, altre volte mascherano solo una paura del nuovo e dell'invasione del settore da parte di chi, fino al giorno prima, non sapeva nulla e nemmeno voleva saperne.

E' sbalorditivo però per un VERO professionista non accettare le nuove possibilità offerte dal nuovo, perchè ritengo che un vero professionista sia in grado e abbia voglia di sperimentare nuove possibilità. La mentalità chiusa, snobistica e sprezzante del nuovo ha fatto danni enormi nella storia dell'uomo (vedi la storia di Galileo, per dirne solo uno), e per fortuna, di solito, col passare del tempo viene sconfitta (pensate a un Berengo Gardin della medicina che dicesse che con la TAC non si fa vera diagnostica, per esempio, e che solo lo stetoscopio può rivelare il funzionamento interno del corpo umano, o a un bertiandre che dicesse che vanno bene solo le radiografie stampate su cellulosa speciale da migliaia di euro al foglio altrimenti non è vera radiodiagnostica!).

Soprattutto, un simile atteggiamento mi pare sprezzante di un aspetto molto importante di un'attività che ci piace: appunto il piacere, il divertimento. Non tutti quelli che si divertono fotografando sono dei veri fotografi, ma penso che un "vero" fotografo dovrebbe trarre piacere e divertimento dal fotografare (del resto, se non ti piace fotografare, penso che non scatti MILIONI di immagini). Ma certi commenti acidi a me non trasmettono un piacere per la fotografia, ma solo difesa ad oltranza di opinioni arroccate, ferme, chiuse su sé stesse, e non necessariamente "giuste". Cioè, disprezziamo gli sposini perché gli piacciono certe immagini del loro matrimonio? E che dobbiamo fare, far fotografare i matrimoni solo dai GBG e dagli HCB, far pagare i servizi matrimoniali decine di migliaia di euro, o magari non fotografare proprio i matrimoni perché non sono soggetti di fotografia ma solo di "immagine"? Limitare la produzione dei "giocattoli" (le macchine fotografiche) a pochissimi pezzi in tutto il mondo e darle solo ai "veri" fotografi, certificati con apposito patentino?
bertiandre
Banned
Messaggio: #166
[quote name='Michele Festa' date='Aug 19 2010, 04:04 PM' post='2105387']
A prescindere dalle argomentazioni che sono oggetto di questo thread, mi sembra che non sia tanto in discussione il cosa si discute, sul quale ognuno può avere delle proprie opinioni e convinzioni, ma è il come si discute e questo approccio Signor Andrea non posso tollerarlo, chi è lei dall'alto della sua scienza che si prende la licenza di offendere le persone con così tanta disinvoltura? Chiedo scusa ma qui nel forum non l'abbiamo mai vista nè sentita, e lei arriva tutto d'un colpo elargendo pillole di saggezza e offendendo tutti, moderatori compresi, senza sapere con chi sta parlando, la preparazione del suo interlocutore, la sua età; arriva lei professandosi come profeta assoluto della fotografia offendendo a destra e a manca chiunque le capita a tiro, eh no Signor Andrea, prima di parlare di fotografia, magari è preparatissimo (ma lo deve ancora dimostrare), penso debba fare un corso accellerato di educazione, bon ton e umiltà, materie di cui vedo è assolutamente sfornito e di cui le consiglio di fare un attento studio, dopo, magari, vedendo come persona chi ha di fronte potrà tornare a parlare di fotografia. Le ripeto, l'arroganza e la presunzione non portano da nessuna parte, se non emarginazione dai suoi interlocutori, ci pensi, prima di toccare ancora i tasti del computer. Uso il lei, anche se lo detesto, visto che è la forma di approccio col prossimo che preferisce.

far notare il non notare e l'ignorare non significa offendere ....
l'umiltà mi pare non c'entri un fico secco , ognuno ha le prorie idee e le argomenta con intelligenza , (ovviamente se uno è intelligente)
per il resto se vi piace continuate pure a cantarvele e a suonarvele da soli , ma allora fate come fanno nei circolini privati dei fotoamatori dove ognuno elogia l'altro nel timore di ricevere a sua volta critiche .... questo però è uno spazio pubblico
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #167
Non riesco proprio ad interagire con chi ha un simile atteggiamento
Una chiusura mentale , pressoché totale , verso qualsiasi cosa sia minimamente lontano dal proprio mondo e dalle proprie idee
Un atteggiamento snobbistico , elitario , arrogante e maleducato verso tutto e tutti coloro che osano pensarla diversamente
Con la prosopopea di chi da l'impressione di conoscere tutto, ma poi quando apre la bocca non dice nulla , se non insulti, offese , improperi ed inesattezze di vario tipo ( di castronerie ne ha sparate parecchie , sia chimiche che digitali... laugh.gif )
Si tira in ballo il linguaggio fotografico sul quale finora non è stato in grado di dire nulla
Ma proprio NULLA
Gli si citano fonti storiche , o momenti di passaggio nella storia della fotografia....risposte ZERO
La fotografia, per me, prima di tutto è un modo di vedere , un modo di interpretare il mondo
Se non si ha l'atteggiamento giusto ,un atteggiamento di apertura verso il prossimo, verso nuovi punti di vista , verso diverse culture , verso l'enorme ricchezza di questo mondo (che secondo me sono le sue enormi diversità e le interazioni di queste diversità)....non si ha NESSUNA possibilità ne di essere un buon fotografo, ne di capire la fotografia
Il primo passo della conoscenza è capire di essere ignoranti
Perché ad ogni passo che si compie in qualsiasi campo, quando veniamo a conoscere qualcosa , ci si aprono (non per forza nell'immediato) nuove domande , nuovi punti di vista, nuove problematiche ed aspetti da indagare
Ogni interrogativo a cui riusciamo a trovare una risposta ci porta a tanti altri interrogativi, se siamo aperti al mondo, se siamo curiosi , se siamo aperti alle novità
Se, come dicevo prima , abbiamo un atteggiamento giusto, ricettivo , di apertura...
La straordinaria capacità di una grandissimo della fotografia , Henry Cartier Bresson , era quella di stupirsi...di meravigliarsi della bellezza anche dei piccoli gesti ed avvenimenti quotidiani
Una sensibilità straordinaria , che infatti ha portato a delle chiavi di lettura incredibili , a delle opere uniche
Ma è sopratutto un atteggiamento incredibilmente RICETTIVO anche del più piccolo stimolo che potesse arrivargli
Ce ne se può rendere conto benissimo comprendendo sia i contenuti , sia la straordinaria struttura formale delle sue composizioni

Se il tuo mondo è Gianni Berengo Gardin , quattro nozioni strampalate rubacchiate qua e la , e di fotografia non sai che altro dirci di 4 tipi di carta e di 4 ingranditori...bhè...abbiamo davvero poco da dirci

Io , con questa discussione , chiudo qui

E, tanto per inciso, Andrea , questo NON è uno spazio pubblico


Federico
bertiandre
Banned
Messaggio: #168

Semmai si può distinguere tra fotografia come arte, fotografia come documento, fotografia come espressione e comunicazione, e tutte le altre fotografie (tra cui quelle totalmente inutili, le foto ricordo, ecc).

Lei ha fatto una dichiarazione molto sbagliata , le foto ricordo non sono affatto inutili ed hanno una dignità infinitamente superiore rispetto a tanta produzione amatoriale pseudo creativa da concorso di paese.
forse lei non sa che cosa è una foto ricordo ; provo a spiegarlo:
la foto ricordo è una fotografia il cui valore di documentazione ha importanza solo per chi la ha realizzata e per i soggetti in essa ritratti: insomma la classica immagine della gita al mare della famiglia dove si vedono i genitori giovani e i figli piccoli ; è chiaro che a distanza di anni tale foto acquista un valore immenso per la famiglia , certo agli estranei non dirà nulla , ma quando le persone interessate rivedranno la foto all'improvviso per miracolo emozioni , stati d'animo , sensazioni ritorneranno vivi e forti ......
è un'altro miracolo di cui la fotografia è capace ,
certo che con il digitale , magari dopo lo scatto il figlioletto si è divertito sul pc a disegnare i baffi al babbo e riguardarla non sarà la stessa cosa , sempre che non sia entrato un virus nel computer e la foto dimenticata in una cartella sia stata formattata....
truciolo56
Messaggio: #169
Caspita, non si fa in tempo a trovare una discussione su digitale-analogico che, ancor prima di averne letto un quarto (!), la stessa aumenta di svariate pagine...

A questo punto, non entro nel vivo (meglio che legga tutto con comodo, e non ci vorrà poco...), ma mi limito a due considerazioni, una per tornare "on topic", sull'articolo di GBG, e l'altra sul carattere della fotografia, che per me è anche digitale.

- di Gianni Berengo Gardin, che rispetto anche se non tutto quello che fa mi piace, condivido lo spirito di quel che vuole dire contro le manipolazioni, ma svolge il tema in modo sbagliatissimo. Non credo sia corretto affermare che la fotografia digitale sia falsificabile e la fotografia analogica no, e dimostrazioni ce ne sono a bizzeffe.
Il problema è etico, i mezzi per raccontare il falso c'erano anche 60 anni fa (ho visto libri sui cosiddetti "trucchi" fotografici scritti all'epoca d'oro della foto su pellicola), con la tecnica digitale è solo più semplice. Ma il problema è L'INTENZIONE di falsificare un'immagine: se uno vuole farlo non c'è limite tecnico che tenga, sia con i bit che con l'argento.
Poi, se vuole, GBG fa bene ad apporre il suo marchio DOC sulle sue fotografie; ma non condivido l'assunto al centro dell'articolo, cioè che solo col digitale il falso sia dietro la porta.

- la fotografia è la fotografia, i mezzi per ottenerla sono mezzi. In questo senso non condivido gran parte delle affermazioni farre da Andrea (bertiandre) sul linguaggio fotografico.
Estremizzando parte dei suoi ragionamenti (non ho letto ancora tutto, mi baso sui primissimi interventi, e mi scuso se fraintendo qualcosa), si potrebbe pensare che solo il b/n analogico stampato su baritata di qualità, trattato con tutti i crismi etc. è da considerare tale. Che dire delle differenze fra, chessò, Cartier Bresson o lo stesso GBG se confrontati con Mario Giacomelli? Partendo da quest'ultimo, la sua visionaria eppure efficacissima maniera di "trasformare" le immagini che scattava, nell'intento di accentuare la visione di ciò che lui aveva pre-visualizzato e "sentito", faceva di lui un non-fotografo e manipolatore? Guardare una mostra di sue foto originali la dice lunga sulla carica creativa di quest'uomo, la sua è Fotografia, non credo ci sia da discuterne.
McCurry, passato allegramente dal bianco-nero, al colore su Kodachrome (suoi gli scatti con l'ultimo rullo prodotto da Kodak, ho letto) e poi al mezzo digitale, non è più un fotografo? I diversi mezzi che usa per fare lo STESSO mestiere fanno di lui un rinnegato?
Se il messaggio di Andrea vuole essere la condanna della linea propagandistica di una cultura che tende a cancellare l'autonomia del cervello di chi scatta per delegare tutto al mezzo elettronico (occhio! NON digitale: elettronico!), la condivido in buona parte: la fotografia, come ogni opera creativa, va fatta con la testa, e non delegando tutto al mezzo.
Ma non bisogna essere talebani: se si estremizza, ogni piccolo supporto teso a facilitare l'esposizione (dal primo Photomic sulla Nikon F, all'esposimetro esterno - che pure, se ricordo bene, anche grandi come Adams usavano - alla messa a fuoco automatica, persino un rullo capace di permettere 36 foto anziché obbligarci al rito del cambio della lastra prima di ogni scatto) potrebbero essere considerati nemici della fotografia "vera".
Invece, secondo me, è un problema di disciplina e di cultura. Io sono nato analogico - stampo ancora, tempo permettendo, su carta baritata - e ho aggiunto il mezzo digitale al mio armamentario; ma fotografo come prima: guardo, inquadro, penso, studio, aspetto il momento... tutto come prima, salvo che finisce su una memoria elettronica anziché su una pellicola. Perché ho imparato così.
Il problema, magari, è che la cultura dominante impone la quantità a scapito della qualità; ma se ad un ragazzo si insegna a FOTOGRAFARE, egli farà buone fotografie con qualunque dei mezzi che avrà a disposizione. Viceversa, se - come purtroppo succede - gli verrà insegnato a produrre - e cercare! - tante cose scadenti anziché meno cose di qualità migliore, allora si che la foto verrà mortificata e ridotta a un'immagine priva di valore e, soprattutto, di messaggio.

La fotografia è ANCHE digitale, è ANCHE a colori; vorrei ricordare che queste "battaglie" un po' ridicole fra analogisti e digitalisti somigliano molto a quelle che ci sono state con l'avvento del cinema, del piccolo formato, del colore... insomma, ogni innovazione ha prodotto la sua bella schiera di chi dice "non è più bello come una volta"...
Andare oltre, secondo me, significa cercare di capire cosa di buono si può trarre dalla tecnologia, senza per questo buttare ciò che i "vecchi" sistemi permettono turrora (io sto per comprare il mio secondo ingranditore, e le proiezioni le faccio ancora solo con diapositive, perché la tecnica digitale, sul b/n e sulle dia, non è ancora sostitutiva; ma le stampe a colori le faccio solo digitali, perché in quel campo il digitale ha "fatto il sorpasso").

Insomma, perché rischiare di "buttare via il bambino assieme all'acqua sporca"?!?
Non si riesce a ragionare in maniera meno integralista, guardando curiosamente ciò che sta "dall'altra parte"? Nulla vieterebbe, dopo aver visto, di rimanere della propria idea...

Tutti, ovviamente, pareri personali.

ciao
Marco

PS: vedo che, mentre scrivevo, si sono aggiunti ben altri tre messaggi: credo sarà impossibile venirne a capo in breve...
Ovviamente il mio post non tiene conto degli ultimi...

Messaggio modificato da truciolo56 il Aug 19 2010, 05:13 PM
bertiandre
Banned
Messaggio: #170
[quote name='FZFZ' date='Aug 19 2010, 06:01 PM' post='2105538']
Non riesco proprio ad interagire con chi ha un simile atteggiamento
Una chiusura mentale , pressoché totale , verso qualsiasi cosa sia minimamente lontano dal proprio mondo e dalle proprie idee
Un atteggiamento snobbistico , elitario , arrogante e maleducato verso tutto e tutti coloro che osano pensarla diversamente
Con la prosopopea di chi da l'impressione di conoscere tutto, ma poi quando apre la bocca non dice nulla , se non insulti, offese , improperi ed inesattezze di vario tipo ( di castronerie ne ha sparate parecchie , sia chimiche che digitali... laugh.gif )
Si tira in ballo il linguaggio fotografico sul quale finora non è stato in grado di dire nulla
Ma proprio NULLA
Gli si citano fonti storiche , o momenti di passaggio nella storia della fotografia....risposte ZERO
La fotografia, per me, prima di tutto è un modo di vedere , un modo di interpretare il mondo
Se non si ha l'atteggiamento giusto ,un atteggiamento di apertura verso il prossimo, verso nuovi punti di vista , verso diverse culture , verso l'enorme ricchezza di questo mondo (che secondo me sono le sue enormi diversità e le interazioni di queste diversità)....non si ha NESSUNA possibilità ne di essere un buon fotografo, ne di capire la fotografia
Il primo passo della conoscenza è capire di essere ignoranti
Perché ad ogni passo che si compie in qualsiasi campo, quando veniamo a conoscere qualcosa , ci si aprono (non per forza nell'immediato) nuove domande , nuovi punti di vista, nuove problematiche ed aspetti da indagare
Ogni interrogativo a cui riusciamo a trovare una risposta ci porta a tanti altri interrogativi, se siamo aperti al mondo, se siamo curiosi , se siamo aperti alle novità
Se, come dicevo prima , abbiamo un atteggiamento giusto, ricettivo , di apertura...
La straordinaria capacità di una grandissimo della fotografia , Henry Cartier Bresson , era quella di stupirsi...di meravigliarsi della bellezza anche dei piccoli gesti ed avvenimenti quotidiani
Una sensibilità straordinaria , che infatti ha portato a delle chiavi di lettura incredibili , a delle opere uniche
Ma è sopratutto un atteggiamento incredibilmente RICETTIVO anche del più piccolo stimolo che potesse arrivargli
Ce ne se può rendere conto benissimo comprendendo sia i contenuti , sia la straordinaria struttura formale delle sue composizioni

Se il tuo mondo è Gianni Berengo Gardin , quattro nozioni strampalate rubacchiate qua e la , e di fotografia non sai che altro dirci di 4 tipi di carta e di 4 ingranditori...bhè...abbiamo davvero poco da dirci

Io , con questa discussione , chiudo qui

E, tanto per inciso, Andrea , questo NON è uno spazio pubblico
Federico
[/quote
NON E' UNO SPAZIO PUBBLICO???
io mi sono registrato ed ho iniziato a dialogare , lei ha ricevuto un invito ufficiale?
da chi se mi è permesso chiederlo?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #171
QUOTE(bertiandre @ Aug 19 2010, 06:19 PM) *
NON E' UNO SPAZIO PUBBLICO???
io mi sono registrato ed ho iniziato a dialogare , lei ha ricevuto un invito ufficiale?
da chi se mi è permesso chiederlo?



Questo è UNO SPAZIO PRIVATO aperto al pubblico
Magari ti era sfuggito di essere sul forum di Nital....

Capita...la miopia gioca brutti scherzi.

Federico
analogicaMente
Messaggio: #172
Ciao a tutti,
@bertiandre, potresti spostare la discussione sul linguaggio che hai citato più volte ma che mai hai argomentato e approfondito?
Hai avuto richieste da diversi utenti che non hanno avuto la benché minima risposta, per comprender meglio quanto intendi sarebbe opportuno aiutarci a capire come il linguaggio cambia a seconda del mezzo.
Se invece non è tua intenzione parlare di questo, almeno dillo... insomma dacci una risposta, non fare orecchie da mercante.

Spero che tu possa dipanare questa matassa, sono estremamente curioso.

Ciao,
Andrea
bertiandre
Banned
Messaggio: #173
QUOTE(Franco_ @ Aug 19 2010, 04:50 PM) *
Caro bertindre, la conosce la storiella della volpe e l'uva ?

Ho tanto l'impressione che all'uva non riesca proprio ad arrivarci... me lo fa pensare il suo continuo glissare su certe osservazioni che le sono state fatte... non da me che sono un semplice fotoamatore, ma da persone molto ma molto più preparate e brave di me, che con la fotografia ci campano... è a queste persone che ancora non s'è degnato di rispondere... coraggio, la vendemmia è vicina laugh.gif


non e' detto che chi fotografa per mangiare ,( professionista come dice lei), esegua dei lavori migliori di chi fotografa per un bisogo interiore ,
"Chiunque ha creato un paradiso ne ha tratto la forza dal proprio inferno interiore ". F. Nietzsche

A me pare di scrivere concetti chiari , poi ci sono persone che vanno in crisi anche a leggere le indicazioni sul display della pompa della benzina
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #174
Ho cambiato idea, esco da questa discussione così...e scusate se è poco....

Nelle mie foto vorrei che ci fosse una tensione tra luce e neri ripetuta fino a significare.
Prima di ogni scatto c'è uno scambio silenzioso fra oggetto ed anima , c'è un accordo perché la realtà non esca come da una fotocopiatrice ma venga bloccata in un tempo senza tempo per sviluppare all'infinito la poesia dello sguardo che è per me forma e segno dell'inconscio.
Il linguaggio è così la coscienza espressiva interna che ha accarezzato la realtà pur rimanendo fuori, è l'attimo originale testimone di una realtà tutta mia , un prelievo fatto sotto la pelle dell'oggetto, guidato fuori dalle regole per una libertà che è anche allargamento alle possibilità del reale


MARIO GIACOMELLI




bertiandre
Banned
Messaggio: #175
QUOTE(analogicaMente @ Aug 19 2010, 06:28 PM) *
Ciao a tutti,
@bertiandre, potresti spostare la discussione sul linguaggio che hai citato più volte ma che mai hai argomentato e approfondito?
Hai avuto richieste da diversi utenti che non hanno avuto la benché minima risposta, per comprender meglio quanto intendi sarebbe opportuno aiutarci a capire come il linguaggio cambia a seconda del mezzo.
Se invece non è tua intenzione parlare di questo, almeno dillo... insomma dacci una risposta, non fare orecchie da mercante.

Spero che tu possa dipanare questa matassa, sono estremamente curioso.

Ciao,
Andrea

se legge con attenzione i miei post precedenti capisce che ho risposto, certo in modo frammentario perchè erano appunto risposte ad osservazioni di altri partecipanti , se lei è interessato ad approfondire l'argomento le consiglio la lettura di questo testo:
Segni di luce
Tecniche del linguaggio analogico e digitale
Antonino Pennisi
editore feltrinelli
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
8 Pagine: V  « < 5 6 7 8 >