QUOTE(FZFZ @ Nov 9 2005, 06:46 PM)
La fotografia è soggettività pura...nient'altro.
Parlare di errori non è così semplice....si può parlare di gusti...molto più difficilmente di errori...
Inoltre Marco, chi pensa di infrangere una regola, è perchè quella regola la conosce...non si può trasgredire "a priori" senza nemmeno un'idea vaga delle regola stessa...
Naturalmente esistono eccezioni, in campi molto specialistici della fotografia stessa...
Una foto di architettura(formale) non può avere linee cadenti, ad esempio.
Ma si tratta di ambiti tanto specialistici quanto ristretti!
In linee generali, invece la fotografia è comunicazione....che può avere anche diversi livelli di simbolismi....è un territorio in cui le regole non esistono.. il risultato finale sarà l'efficacia di quella comunicazione.....
E per efficacia si possono intendere miliardi di cose diverse: emozioni suscitate, bellezza della comunicazione stessa, armonia compositiva, etc, etc.
Altrimenti possiamo tranquillamente affermare che la Magnum sia l'agenzia con i fotografi più sopravvalutati del mondo...
Personalmente non lo credo...affatto!
Buone foto!
Federico.
Ciao Federico
non mi trovo in accordo con nulla
di ciò che affermi...ma spero che non sia un problema, siamo qui per parlarne
La modalità che utilizza una fotografia per comunicare non può essere soggettiva, bensì oggettiva, e deve essere compresa da tutti coloro che parlano il medesimo linguaggio percettivo.
Il più delle volte chi afferma di trasgredire una regola in realtà ne applica un'altra che neanche conosce e lo abbiamo visto bene in questo 3D, o semplicemente non conosce le regole e quindi per "giustificare" un risultato scadente afferma "
Io amo trasgredire le regole"...no amico, tu non sai neanche cosa significa applicare una regola compositiva
!!!!!
essendo comunicazione, la fotografia deve sottostare a delle regole...è come se in un discorso parlato, utilizzassi le parole pronunciate al contrario oppure non rispettassi la grammatica, il risultato sarebbe sicuramente deludente in quanto a comunicazione, magari soggettivamente potrei pure rimanere soddisfatto, ma gli altri!!!!!
i simobolismi di cui parli sono codificati e ri-conosciuti dalla nostra cultura ed hanno un preciso significato se cambi soggettivamente il valore ad un simbolo (es un colore) il messaggio risulta incomprensibile o sbagliato.
Quando parli di efficacia devi pensare che in realtà questa è indotta, non da una casuale e miracolosa combinazione di elementi e di simboli , ma da un' ordinata e rigorosa composizione, dove l'occhio e il cervello (attraverso la sua cultura in continua evoluzione) percepiscono il messaggio seguendo un percorso regolare e guidato.
Che poi sia difficile da ottenere un risultato del genere...su questo credo che possiamo trovarci tranquillamente tutti d'accordo...bisognerebbe sentire i "nostri" pubblicitari cosa ne pensano!!!
marco
mmfr