Buongiorno a tutti,
questa è una attualissima vecchia discussione, secondo me ricca di fascino, che dovrebbe essere vista come vitale e valorizzante per il mondo della fotografia, purtroppo molto spesso si cade nel tranello della "tecnologia" il che svilisce non poco il tono della discussione.
Credo che il Maestro Gianni Berengo Gardin esprima benissimo il pensiero di molti, più o meno giovani, non possiamo che convenire sul fatto che tra digitale ed analogico ci sia un abisso, abisso più che "tecnologico" (anche se tra il sensore e la pellicola, photoshop e la camera oscura molti punti in comune non ne vedo) "filosofico", nel senso che la tecnologia pur invitando a certi comportamenti, non ha colpa, il Maestro Gianni Berengo Gardin potrebbe tranquillamente (sotto questo punto di vista) utilizzare una digitale esattamente come un'analogica e pensare due ore prima di scattare, dandosi un limite agli iso e agli scatti, proprio come se avesse una pellicola digitale e potrebbe stampare le foto senza post produzione, insomma come la vecchia scuola vuole.
Una cosa è la critica assolutamente lecita e soggettiva alla tecnologia, ed un'altra cosa è la critica forse ancor più condivisibile, al cambiamento che, nel costume e nell'occhio di molti fotografi, il digitale ha portato.
Poi diciamoci la verità, con l'avvento del digitale è scaduto molto il valore di Documento che la foto ha avuto da sempre, ora con qualche minuto di PP si può stravolgere completamente una foto o addirittura reinventarla completamente, oggi davanti ad una foto ci si chiede sempre:
-
sarà ritoccata?-
Non va dimenticato poi che il digitale è figlio del mondo in cui viviamo,
tosk, ha perfettamente ragione quando dice :
-
"quando ti serve la roba?" si usa rispondere "ieri"-
infatti per motivi Lavorativi non credo che ormai si possa prescindere da questo tipo di tecnologia.
Secondo me gli "estremisti" dovrebbero aver più pazienza e dovrebbero, se hanno veramente a cuore la Fotografia, cercare di comprendersi e fondare insieme la Fotografia di domani.
Io ho 27 anni e scatto sia con una gloriosa Nikon FM2 che con una comoda Coolpix (e soldipermettendo presto affianchero alla mia analogica una bella D700) io convivo con il classico piede dentro due scarpe e ci stò veramente bene!
Sono due mondi molto diversi ma complementari, l'anello di congiunzione a mio vedere è il nostro cervello ed il nostro spirito critico.
La Fotografia prescinde dal mezzo tecnologico; riscopriamo il passato per capire il presente e progettare il futuro.
Buona Luce a tutti, almeno questa è comune!
A presto,
Andrea