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Gianni Berengo Gardin
intervista
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gambit
Banned
Messaggio: #1
ne il sole24ore di oggi interessante intervista a gianni berengo gardin che riporto in allegato.
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Risposte (1 - 24)
furio4luglio
Messaggio: #2
La "vecchia guardia" della fotografia, i grandi autori che tutti conosciamo ed apprezziamo, sono molto critici verso il digitale e non lo utilizzano. Il discorso di Berengo Gardin è sostanzialmente legato alla tecnica fotografica dell'Ottocento. Avviene qualcosa del genere in letteratura, per cui alcuni critici sono legati ancora al modello manzoniano di prosa e considerano poco lo stile secco e tagliente degli scrittori giovani. Credo che sia una questione anagrafica. Però su alcune questioni bisogna dare ragione a Berengo. Sono infatti convinto che sarebbe necessario insegnare ai giovani aspiranti foografi ad utilizzare prima di tutto l'analogico, onde evitare che, come dice il grande fotografo, di "scattare senza pensare", cioè produrre migliaia di scatti per trovarne uno apprezzabile. In secondo luogo, analogico e digitale sono due modi completamente differenti di fare fotografia e bisognerebbe prenderne atto. In terzo luogo, la "filosofia" del fotoritocco (questa è la critica più convincente di Berengo) sta creando più guasti che altro: oramai, sembra impossibile fare un ritratto senza sfornare delle modelle che sembrano uscite da un altro pianeta, con una pelle inverosimile. Il fotoritocco riproduce esseri umani che nella realtà non esistono.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #3
Mi spiace per Berengo Gardin che non riesce a comprendere il digitale.
Ma è un suo limite, non un difetto della tecnologia

Fortunatamente moltissimi grandi il digitale lo apprezzano e ci lavorano.

E personalmente non credo affatto che si debba passare per la pellicola per imparare a fotografare

Serve fare tante foto e studiare
Ed il digitale consente di farlo a costi più bassi

La pellicola è un altro strumento per fotografare che regala altre emozioni e sensazioni
Allo stesso modo mi sembrerebbe assurdo non capire il gusto della pellicola
Zebra3
Messaggio: #4
Non riesco a leggere l'intervista, ma conosco il pensiero di Gardin, quindi ne approfitto per dire qualcosa. E' ovvio che non si può ritornare alla pellicola ed e' sbagliato essere fondamentalisti contro il digitale. Pero' non condivido le aspre critiche (non e' questo il caso) rivolte spesso a Gardin dai fotografi moderni. Insomma, tanta tecnologia e poca fotografia. Tutti a soffermarsi sulla questione tecnologica trascurando che Gardin dovrebbe essere un maestro dell'immagine. Infatti davanti alle sue foto si resta affascinati in quanto emerge l'occhio del fotografo. Davanti alle foto di molti moderni, pur belle, emerge solo l'informatica.
tosk
Messaggio: #5
Se lui ha tempo e budget per utilizzare la pellicola tanto di cappello. I miei clienti non possono certo aspettare che sviluppi un rullino solo per avere le prove delle foto, devo fare le prove, farmi dare il benestare quindi passare alle foto definitive, passarle alla grafica che le pulisce e le impagina per web e per la stampa; e nel frattempo arrivano altri campioni da fotografare, in fretta, perché si avvicina la fiera.
Il Sig. Gianni può dire male quanto vuole del digitale, ma qui nel nord est, alla domanda "quando ti serve la roba?" si usa rispondere "ieri".
La mia personale visione è che il digitale è fondamentale per il lavoro, mentre la pellicola va bene a chi ha tempi e budget più ampi, e per l'appassionato.
ciao
analogicaMente
Messaggio: #6
Buongiorno a tutti,
questa è una attualissima vecchia discussione, secondo me ricca di fascino, che dovrebbe essere vista come vitale e valorizzante per il mondo della fotografia, purtroppo molto spesso si cade nel tranello della "tecnologia" il che svilisce non poco il tono della discussione.
Credo che il Maestro Gianni Berengo Gardin esprima benissimo il pensiero di molti, più o meno giovani, non possiamo che convenire sul fatto che tra digitale ed analogico ci sia un abisso, abisso più che "tecnologico" (anche se tra il sensore e la pellicola, photoshop e la camera oscura molti punti in comune non ne vedo) "filosofico", nel senso che la tecnologia pur invitando a certi comportamenti, non ha colpa, il Maestro Gianni Berengo Gardin potrebbe tranquillamente (sotto questo punto di vista) utilizzare una digitale esattamente come un'analogica e pensare due ore prima di scattare, dandosi un limite agli iso e agli scatti, proprio come se avesse una pellicola digitale e potrebbe stampare le foto senza post produzione, insomma come la vecchia scuola vuole.
Una cosa è la critica assolutamente lecita e soggettiva alla tecnologia, ed un'altra cosa è la critica forse ancor più condivisibile, al cambiamento che, nel costume e nell'occhio di molti fotografi, il digitale ha portato.

Poi diciamoci la verità, con l'avvento del digitale è scaduto molto il valore di Documento che la foto ha avuto da sempre, ora con qualche minuto di PP si può stravolgere completamente una foto o addirittura reinventarla completamente, oggi davanti ad una foto ci si chiede sempre:
-sarà ritoccata?-

Non va dimenticato poi che il digitale è figlio del mondo in cui viviamo, tosk, ha perfettamente ragione quando dice :
-"quando ti serve la roba?" si usa rispondere "ieri"-
infatti per motivi Lavorativi non credo che ormai si possa prescindere da questo tipo di tecnologia.

Secondo me gli "estremisti" dovrebbero aver più pazienza e dovrebbero, se hanno veramente a cuore la Fotografia, cercare di comprendersi e fondare insieme la Fotografia di domani.

Io ho 27 anni e scatto sia con una gloriosa Nikon FM2 che con una comoda Coolpix (e soldipermettendo presto affianchero alla mia analogica una bella D700) io convivo con il classico piede dentro due scarpe e ci stò veramente bene!
Sono due mondi molto diversi ma complementari, l'anello di congiunzione a mio vedere è il nostro cervello ed il nostro spirito critico.

La Fotografia prescinde dal mezzo tecnologico; riscopriamo il passato per capire il presente e progettare il futuro.

Buona Luce a tutti, almeno questa è comune! laugh.gif

A presto,
Andrea
Zebra3
Messaggio: #7
QUOTE(tosk @ Jan 14 2010, 08:01 AM) *
Se lui ha tempo e budget per utilizzare la pellicola tanto di cappello. I miei clienti non possono certo aspettare che sviluppi un rullino solo per avere le prove delle foto, devo fare le prove, farmi dare il benestare quindi passare alle foto definitive, passarle alla grafica che le pulisce e le impagina per web e per la stampa; e nel frattempo arrivano altri campioni da fotografare, in fretta, perché si avvicina la fiera.
Il Sig. Gianni può dire male quanto vuole del digitale, ma qui nel nord est, alla domanda "quando ti serve la roba?" si usa rispondere "ieri".
La mia personale visione è che il digitale è fondamentale per il lavoro, mentre la pellicola va bene a chi ha tempi e budget più ampi, e per l'appassionato.
ciao


Secondo me si devia un attimo dal discorso. Le tue sono ragioni sono sacrosante. E' ovvio che chi fa un certo tipo di fotografia deve badare ad alcuni aspetti del mercato, altrimenti sarebbe tagliato fuori. Però, il tuo discorso avrebbe avuto forza se il tuo campo fotografico fosse stato lo stesso di quello di Gardin. E' anche vero che anche un fotogiornalista non può andare dietro alla pellicola. Anzi, nel fotogiornalismo i tempi sono ancora più veloci. Ma il criterio, il pensiero, da cui nasce una foto in studio penso sia diverso rispetto a quello di chi scatta per documentare.
toad
Messaggio: #8
Faccio presente che in PhotoCulture/Grandi Nomi, c'è già una interessante discussione sullo stesso argomento, questa.
I Responsabili di Sezione valuteranno se unire i due thread.
Max Lucotti
Messaggio: #9
Se la fotocamera è semplicemente il mezzo tra il fotografo e il soggetto ripreso, qualunque sia, poco importa che sia analogica o digitale.

Diceva uno leggermente più importante di lui....

"le nuove scoperte ... hanno allargato il campo d'azione del fotografo, ma rimane compito tutto nostro assoggettarle alla nostra tecnica, per perfezionarle. C'è tutto un feticismo che dilaga a proposito della tecnica fotografica: essa deve essere unicamente creata e adattata per realizzare una visione; diventa importante solo se riusciamo a dominarla per farle rendere ciò che l'occhio vede. Quel che conta è il risultato, l'elemento di prova costituito dalla fotografia stessa. ..."H.C-B

Ciao Max
cuomonat
Messaggio: #10
QUOTE(gambit @ Jan 13 2010, 11:24 AM) *
ne il sole24ore di oggi interessante intervista a gianni berengo gardin che riporto in allegato.

Non ci siamo. Bisognerebbe che GBG facesse una conferenza stampa per chiarire l'equivoco.

C'è un momento nell'intervista in cui gli si chiede per un attimo se riscontra vantaggi nel digitale. Io a un "Vecchio" avrei chiesto di più, avrei insistito portandolo ad un confronto più serrato producendo analogie a favore dei due sistemi... anche qui niente di nuovo: come in fotografia l'autore dell'immagine in qualche modo è regista dell'avvenimento così anche nel giornalismo scritto accade che l'intervistato dica solo ed esclusivamente ciò che si vuole fargli dire, almeno compiutamente.
lucaferri73
Messaggio: #11
Ciao a tutti, mi intrometto nella discussione perchè l'argomento mi stà particolarmente a cuore.
Quello che dice Berengo Gardin, e che hanno detto anche altri grandi uno fra tutti Herwitt, è assolutamente vero; ho schiere di amici appassionati che fanno centinaia di scatti con la speranza che qualcuno sia buono e il tutto rigorosamente in automatico con macchine che comunque sono di un livello medio alto (D90, D200, D300..). Il mio percorso di fotografo amatore è andato a ritroso, mi spiego: ho sempre fotografato con una vecchia Cosina eredità di mio padre alla quale, circa 3 anni fà, ho affiancato una D300, sicuramente molto bella ma anche molto ingombrante e pesante, sono passato l'anno scorso ad una Leica M8, infine da pochi giorni sono tornato alla pellicola con una Leica MP (non c'è niente di più meccanico!). Sicuramente gli scatti sono più difficili, l'approccio è diverso, rispetto ad una digitale, ma la qualità è sicuramente maggiore. Perchè non si può solo parlare dell'aspetto "snob" della pellicola senza tenere in considerazione che la qualità di una digitale, seppure con un valore di alcune migliaia di euro, è senza dubbio inferiore alla qualità della pellicola. Non è neppure vero che stampare una pellicola sia più costoso che non lavorare con una digitale, perchè l'atrezzatura per lo sviluppo in casa costa in tutto (usato in buone condizioni) meno di 500 euro e alla fine dei conti una stampa 24X36 viene a costare poco più di 1 euro. Al contrario con una digitale, a parte il costo puro della machina, ci vuole un computer di alto livello, bisogna saper usare bene un progamma per la post-proiduzione, il che richiede ore di autoapprendimento se non addiritura il costo di un corso, e il costo finale della stampa. A conti fatti conviene sicuramente ricominciare a fotografare in analogico...almeno per me.
Ciao. Luca

Messaggio modificato da lucaferri73 il Jan 30 2010, 09:20 AM
bertiandre
Banned
Messaggio: #12
Cercando notizie su Gianni Berengo Gardin , mi sono imbattuto in questa discussione ....
mi permetto di esprimere il mio parere :

Ritengo che Gardin abbia mille ragioni e la disputa tra i sostenitori dell'una o dell'altra tecnica è una cosa che ha poco senso .
Deve essere chiaro nella testa dei consumatori che poi sono i poveri "fotoamatori" che scrivono su questi forum , (i fotografi sono un'altra cosa , fotografo è Gianni Berengo Gardin), che le due tecniche sono diversissime ,sono due diversi modi di pensare infatti con la pellico si fanno delle fotografie con il computer si fanno delle immagini.

Quello che mi disturba e anche di parecchio, è il fatto che l'industria dell'elettronica e le grandi multinazionali che gozzovigliano sulle nuove tecniche digitali , attraverso i mezzi di comunicazione di cui dispongono mistificano la faccenda e spacciano il digitale come il nuovo che sostituisce il vecchio , mentre in realtà altro non è che una nuova tecnica per realizzare immagini , certamente affascinante , ma diversa , così facendo spostano i consumi verso un un mercato a loro più redditizio.
Questa operazione non è nuova , anche in passato quando non c'era il digitale , penso ad esempio all'avvento nei primi anni settantadelle ottiche zoom , l'industria presentava questi obiettivi come il nuovo che avanza perchè tu potevi tagliare direttamente in ripresa , non eri più costretto a portarti dietro il medio tele , ok tutto vero però non si spiegava al destinatario del messaggio pubblicitario che l'ottica fissa ti spinge di più a pensare , che ti costringe a girare più attorno al soggetto , che ti fà capire meglio come quello che vedi ti cambierà quando vedrai l'immagine proiettata sul piano dell'ingranditore ..... insomma la storia è vecchia

Perchè il digitale è diverso dalla fotografia ?
E' diverso per l'approccio che il fotografo ha con il soggetto,(con il digitale hai modo di reinterpretare profondamente la realtà che hai impresso nel momento dello scatto), è diversa la resa dei materiali usati , (stampare una hp5 su carta baritata e fissare poi la stampa su un supporto acid free di cotone , secondo gli standard creati da Ansel Adams non è la stessa cosa che prendere un file ed ottenere una stampa di qualità con una stampante ai carboni ).
La fotografia per sua natura ha un rapporto inscindibile con la realtà : si apre l'otturatore entra la luce ed impressiona una pellicola , tu dopo puoi intervenire poco sulla stampa ; puoi controllare il contrasto , puoi avere una pellicola più o meno definita e tutto questo fa parte di un LINGUAGGIO ESPRESSIVO ben preciso che con il tempo si è consolidato è stato condiviso .

Quando vedo un reportage di Ivo Saglietti stampato da una tri x , capisco cosa il fotografo mi dice perchè conosco quel linguaggio che è espressione della tecnica che usa .....
Quando vedo immagini di reportage realizzata da fotocamere digitali , (che magari fanno anche video ), capisco che stò guardando una cosa diversa .
Per concludere mi preme far capire che personalmente non me ne frega un fico secco se posso ottene stampe più nitide con una Eos al top della gamma o invece è meglio con una Leica m6 con pellicola Tgrain perchè è come confrontare le pere con le patate .

Che poi alcuni fotografi per motivi quasi sempre economici hanno deciso di usare un'altro linguaggio non me ne fotte una cippa , fatti loro e dei clienti che comprano i loro lavori , ma non ci prendiamo per i fondelli perchè ad esempio nel settore della fotografia di matrimonio il montaggio tradizionale sui passpartu ritagliati a mano , le fotografie scontornate con la nivea e la varichina , non sono la stessa cosa dei album fatti con i programmi per post produzione che i laboratori consegnano ai fotografi.
La divulgazione di immagini attraverso la rete , non è la stessa cosa che guardare le stampe originali di Mario Giacomelli esposte in una mostra .
Il problema è che molti poveri inconsapevoli NeoFotoamatoripocoevoluti non riescono a capire , non ragionano , non conoscono i linguaggi , non vedono proprio la differenza che passa tra la fotografia come mezzo di documentazione o espressione artistica che sia ed il fattuarto della Nikon e della CAnon
Saluti
Andrea Berti

riecono solo a balbettare come

Danilo 73
Messaggio: #13
Si sentono in continuazione discussioni come questa, fino a dieri sera un mio amico mi diceva che vorrebbe mettere da parte la sua reflex digitale e non fotografare più. La mia opinione è che prima la fotografia era riservara a pochi, per questioni di baget conoscenze tecniche ecc.. adesso chiunque prende una reflex e fotografa, e questo a molti "cultori" della fotografia da fastidio. Un altra cosa importante è che molti fotografi abituati alla pellicola, come Gianni Berengo Gardin, non sanno usare il digitale, e fanno fatica ad accettare che un novello fotografo usando bene le tecniche del digitale riesca a raggiungere risultati simili a quelli che avrebbe prodotto lui con la pallicola e le sue alte coscenze tecniche. In pratica il digitale ha portato solo vantaggi e accessibilità maggiore alla fotografia, e nessun svantaggio.
Rugantino
Messaggio: #14
QUOTE(turi33 @ Aug 14 2010, 12:44 PM) *
Si sentono in continuazione discussioni come questa, fino a dieri sera un mio amico mi diceva che vorrebbe mettere da parte la sua reflex digitale e non fotografare più. La mia opinione è che prima la fotografia era riservara a pochi, per questioni di baget conoscenze tecniche ecc.. adesso chiunque prende una reflex e fotografa, e questo a molti "cultori" della fotografia da fastidio. Un altra cosa importante è che molti fotografi abituati alla pellicola, come Gianni Berengo Gardin, non sanno usare il digitale, e fanno fatica ad accettare che un novello fotografo usando bene le tecniche del digitale riesca a raggiungere risultati simili a quelli che avrebbe prodotto lui con la pallicola e le sue alte coscenze tecniche. In pratica il digitale ha portato solo vantaggi e accessibilità maggiore alla fotografia, e nessun svantaggio.


Perdonami ma è anche vero che adesso ognuno si sente "fotografo" senza esserlo. La diffusione di massa ha fatto sicuramente bene alle aziende ma di certo la qualità ne ha risentito. Guardati in giro e vedrai migliaia di persone con una reflex al collo e, ne sono certo, solo l'1% forse sa qualcosa delle tecniche fotografiche. Il digitale da solo non basta per fare capolavori e ti consiglo di guardarti un libro di Berengo Gardin per averne le prove.
Io uso il digitale già da molto tempo e non ho assolutamente cambiato il mio approccio a questa mia passione. Pochi scatti, molta cura nella composizione, PP ridotta al minimissimo ecc.
Ovviamente le mie foto non sono capolavori ma il mio metodo mi gratifica e questo già mi basta.
Se poi ci scappa anche qualche bella foto, beh... ne sono ancora più felice.
P.S. Libri di Berengo e altri, come le mostre fanno molto più bene alla fotografia di quanto abbia potuto fare il digitale.
Questo avrà avvicinato moltissime persone a questo hobby ma non ha certo aggiunto nulla alla valenza di certi artisti.
Danilo 73
Messaggio: #15
QUOTE(Rugantino @ Aug 14 2010, 01:37 PM) *
Perdonami ma è anche vero che adesso ognuno si sente "fotografo" senza esserlo. La diffusione di massa ha fatto sicuramente bene alle aziende ma di certo la qualità ne ha risentito. Guardati in giro e vedrai migliaia di persone con una reflex al collo e, ne sono certo, solo l'1% forse sa qualcosa delle tecniche fotografiche. Il digitale da solo non basta per fare capolavori e ti consiglo di guardarti un libro di Berengo Gardin per averne le prove.
Io uso il digitale già da molto tempo e non ho assolutamente cambiato il mio approccio a questa mia passione. Pochi scatti, molta cura nella composizione, PP ridotta al minimissimo ecc.
Ovviamente le mie foto non sono capolavori ma il mio metodo mi gratifica e questo già mi basta.
Se poi ci scappa anche qualche bella foto, beh... ne sono ancora più felice.
P.S. Libri di Berengo e altri, come le mostre fanno molto più bene alla fotografia di quanto abbia potuto fare il digitale.
Questo avrà avvicinato moltissime persone a questo hobby ma non ha certo aggiunto nulla alla valenza di certi artisti.

Io non ho detto che tutti col digitale siamo diventati bravi fotografi, ma molti di piu abbiamo la fortuna di praticare questo hobby. Poi come dici giustamente tu: "Io uso il digitale già da molto tempo e non ho assolutamente cambiato il mio approccio a questa mia passione. Pochi scatti, molta cura nella composizione, PP ridotta al minimissimo ecc. " sta a ognuno di noi usare il mezzo nel migliore dei modi. Io per evetare la frensia di fare tanti scatti addirittura scatto quasi sempre con i fissi. In ogni caso, secondo me, il digitale ha portato solo benefici, se poi molti lo usano in malo modo questo è un altro discorso, io ad esempio le foto continuo a stamparle per poterle giudicare. Il digitale non ci impone di non stampare o di non fare mostre...
Seestrasse
Messaggio: #16
Analogico o digitale, il fine è la fotografia. GBG detesta il digitale, è risaputo, ma non significa nulla.
Steve Mc Curry utilizza una D3x, oltre ad Hasselblad. Forse è meno bravo?
Io sono un fotografo a livello amatoriale, posso aver fatto miglioramenti nel mio percorso, ma non sarò mai un grande fotografo, digitale o analogico che sia.
Con la pellicola oltretutto avevo minori possibilità di sperimentare; e se per i vari GBG sono solamente un granellino nella massa indistinta col dsrl appesa al collo, pazienza; per me resta comunque una passione.
dottor_maku
Messaggio: #17
"non pensare, scatta". che grave messaggio che viene distribuito.

condivido molto di questa intervista, anche io sono arroccato nel mondo dei rullini e non per scelta snob ma economica.

con la mia prima reflex ditigale ero diventato "bulimico" dello scatto. non pensavo, scattavo. ritornado alla pellicola facendo un passo indietro ho iniziato a pensare nuovamente ai miei scatti prima di farli.

con la fm2 poi, devi armare l'otturatore prima di scattare, il che significa per me consolidare con un gesto meccanico un sentimento interiore, l'essere pronto a scattare, l'essere consapevoli di quello che si sta facendo.

la fotografia a pellicola lo scatto assume una dimensione "fisica". non è un file, è materiale che, esposto alla luce, reagisce e resta con il risultato finale. io la definisco "luce essicata", e quando si stampa si ridà forza a questa luce per trasferirla su carta o altri formati. anche se fai lo scan del negativo, l'immagine finale non ha il bisogno impellente di essere migliorata digitalmente. è la realtà così come è stata vista dalla lente in una frazione di tempo, ed è già meravigliosa e imperfetta così com'è.

il massimo di questo discorso si sintetizza in una polaroid. l'originale, l'unico scatto. non riproducibile e fruibile al massimo solo vedendolo di persona. una cosa molto intima e unica.

ho cercato di tenere queste mie considerazioni lontano da "pro vs amatori" o "definizione o toni BN". voglio anche aggiungere che gli stessi sentimenti che ho citato possono essere trasferiti anche in digitale.

la fase attuale del mio percorso fotografico personale prende in considerazione le reflex digitali, tuttavia sono molto contento di aver ritrovato lo spirito, la mentalità e la disciplina continuando a scattare a pellicola.

Messaggio modificato da drmaku il Aug 14 2010, 05:30 PM
bertiandre
Banned
Messaggio: #18
ripeto per chi non ha capito il concetto espresso prima
A Me non mi interessa un fico secco se è meglio il digitale o la fotografia ,quello che mi interessa è far capire a chi ne ha la facoltà intellettiva che sono linguaggi espressivi DIVERSI !!!

che poi le grandi aziende spingano ad usare il digitale sono fatti loro dei loro bilanci e dei c......i che plagiano....
il fatto poi che la stragrande maggioranza dei professionisti abbiano adottato per praticità ed economicità il digitaleabbandonando la Fotografia sono cavoli loro dei loro committenti e di coloro i quali fruiscono dei loro servizi .

Personalmente uso il digitale quando mi capita qualche lavoretto redditizio a colori, ma quando faccio Fotografia uso una 6x9 folding che ha quasi 50anni stampo con un IFF su carta baritata, viro al selenio per stabilizzare e monto le stampe su cartoncini Westmister acid free e conservo in contenitori stabilizzati punto
Se devo andare a vedere una mostra importante vado a vedere un fotografo che usa tali tecniche che si esprime usando un linguaggio ben codificato come appunto dice Gianni berengo Gardin cioè: bianco e nero pellicola e carta baritata . Questi certo sono gusti personali , ma una cosa è oggettiva cioè che il digitale ancora un linguaggio chiaro e condiviso non lo ha , quando vedo una stampa da file con i colori saturi inverosimili , quando viene meno la plasticita del soggetto che sembra incollato sullo sfondo mi viene l'ansia e scappo
Francesco Martini
Messaggio: #19
Scatti artificiali privi di pensiero?????
Ma, per favore.....
..... faccia meno il "Blase' "....quello li'...
che poi rischia di diventare antipatico come questo qui:
IPB Immagine
laugh.gif
Francesco Martini

Seestrasse
Messaggio: #20
QUOTE(Francesco Martini @ Aug 14 2010, 09:39 PM) *
Scatti artificiali privi di pensiero?????
Ma, per favore.....
..... faccia meno il "Blase' "....quello li'...
che poi rischia di diventare antipatico come questo qui:
IPB Immagine
laugh.gif
Francesco Martini



Pensare che aveva iniziato così (tratto da wikipedia)
La sua carriera di fotografo comincia nella Marina mercantile: assegnato alle autopsie e alle foto d'identità, scatta dei ritratti dei suoi compagni di camerata. ph34r.gif
dottor_maku
Messaggio: #21
QUOTE(Francesco Martini @ Aug 14 2010, 09:39 PM) *
Scatti artificiali privi di pensiero?????
Ma, per favore.....
..... faccia meno il "Blase' "....quello li'...
che poi rischia di diventare antipatico come questo qui:

laugh.gif
Francesco Martini


fantastica la vignetta, però è vero che si tratta di una intervista di un giornale... il che può generare malintesi a seconda di come si comporta il periodista.

ovviamente gli scatti "artificiali privi di pensiero" sono fattibilissimi anche a pellicola.
Giordy 58
Messaggio: #22
Ho letto l'intervista, ma non mi pare che G.B.G. ce l'abbia in termini assoluti contro il digitale, quanto piuttosto per la sua capacità di essere manipolato, e per chi sfrutta oltremodo queste tecniche; premettendo comunque che la sua è una fotografia di documentazione.

Altro punto in cui G.B.G. non è d'accordo con il digitale, mi pare di capire, sia con lo "scatta e poi pensa" ed aggiungo io, filma e poi al limite salva lo scatto huh.gif .

Personalmente ritengo che più che il mezzo tecnico quello che stà cambiando il modo e la mentalità del fotografare siano i forum di fotografia, in parole povere internet.
dottor_maku
Messaggio: #23
QUOTE(Giordy 58 @ Aug 14 2010, 10:57 PM) *
Ho letto l'intervista, ma non mi pare che G.B.G. ce l'abbia in termini assoluti contro il digitale, quanto piuttosto per la sua capacità di essere manipolato, e per chi sfrutta oltremodo queste tecniche; premettendo comunque che la sua è una fotografia di documentazione.

Vero, sulle 2 discussioni di questo forum su questo articolo secondo me molti travisano un po' le parole di CBG prendendole per una crociata contro il digitale intero.

QUOTE
Altro punto in cui G.B.G. non è d'accordo con il digitale, mi pare di capire, sia con lo "scatta e poi pensa" ed aggiungo io, filma e poi al limite salva lo scatto huh.gif .


come ho già sottolineato, il motto "scatta poi pensa" che lui denuncia è davvero agghiacciante e facilita l'inflazione della fotografia.

QUOTE
Personalmente ritengo che più che il mezzo tecnico quello che stà cambiando il modo e la mentalità del fotografare siano i forum di fotografia, in parole povere internet.


però, secondo il mio modesto parere, il mezzo tecnico "digitale" si presta molto allo spamming fotografico, allo scattare senza una idea particolare e poi sperare che una foto su 8gb di sd card sia buona.

la stessa cosa si può fare con la pellicola ovviamente, mi riferisco allo scattare senza cognizione di causa. tuttavia con una macchina a pellicola ad ogni scatto, dopo il magnifico suono delle meccaniche delle "vecchie" macchine, senti anche il tintinnare dei soldi che se ne vanno... il che ti frena un po' smile.gif
_Led_
Messaggio: #24
QUOTE(Francesco Martini @ Aug 14 2010, 09:39 PM) *
Scatti artificiali privi di pensiero?????
Ma, per favore.....
..... faccia meno il "Blase' "....quello li'...
...
Francesco Martini


Ah...la penso come te.

Il problema del digitale e che è democratico, infinitamente PIU' democratico di quello che c'era prima, e su questo non vi è ombra di dubbio: oggi faccio a buon mercato sulla mia scrivania cose che solo dieci anni fa non potevo fare, perché NON potevo acquisire le apparecchiature e nemmeno le conoscenze.

La mia impressione è che quelli come Gardin, l'establishment per intenderci, di questo abbiano paura.
dottor_maku
Messaggio: #25
QUOTE(_Led_ @ Aug 15 2010, 01:38 AM) *
Ah...la penso come te.

Il problema del digitale e che è democratico, infinitamente PIU' democratico di quello che c'era prima, e su questo non vi è ombra di dubbio: oggi faccio a buon mercato sulla mia scrivania cose che solo dieci anni fa non potevo fare, perché NON potevo acquisire le apparecchiature e nemmeno le conoscenze.

La mia impressione è che quelli come Gardin, l'establishment per intenderci, di questo abbiano paura.


occhio che democratico non implica "migliore".

in italia la democrazia ha portato... la censura del forum sta per dire... "#########". ti sembra il meglio?

senza nulla togliere alla tua esperienza personale o ai tuoi successi professionali.

non puoi fermare la marea con un bicchiere, ma nemmeno puoi andare a conoscere gli abissi con esso.

il mare e le sue profondità. i pesciolini a riva si divertono... ma chi conosce veramente il mare? chi ne conosce le profondità?
 
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