FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
Ingranditore Iff Auregon
chi lo conosce?
Rispondi Nuova Discussione
GreenPix
Messaggio: #1
ho trovato un vecchio ingranditore autofocus Auregon IFF ... qualcuno lo conosce
IPB Immagine

Mi pare in perfette condizioni e l'ob. è uno Schneider-Kreuznach Componon-S 2,8/50

nel "Kit" c'era anche un timer-esposimetro Philips PDT 022 ... anche per questo chiedo aiuto al forum per capire bene tutte le funzioni..
IPB Immagine


Bruno
2 Pagine: V   1 2 >  
Nuova Discussione
Risposte (1 - 49)
giannizadra
Messaggio: #2
Ottimo ingranditore a pantografo, stabile, comodo e molto ben costruito.
Messa a fuoco automatica (una sciccheria tipicamente professionale).
E' stato uno dei più autorevoli candidati alla mia camera oscura.
Purtroppo, avevo molte dia e negativi 6x6, per cui gli dovetti preferire un Durst biformato.
E' uno dei migliori acquisti che si possano fare per stampare il 35mm.
Eccellente anche l'obiettivo.
Le condizioni sono perfette.
Spero per te che tu l'abbia acquistato.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 21 2006, 10:29 PM
GreenPix
Messaggio: #3
ciao Gianni ... sei come al solito un pozzo di conoscenza!!

certo che l'ho acquistato colpito dalla costruzione meccanica!! poi ho scoperto che lo costruivano a Firenze....

stasera l'ho ripulito ed è come nuovo!!! domani sera prime stampe!

anche il timer esposimetro funziona, ma non capisco la funzione del cursore trasparente superiore... purtroppo non c'erano le istruzioni e anche in internet per ora niente....

grazie Bruno
giannizadra
Messaggio: #4
QUOTE(GreenPix @ Nov 21 2006, 10:38 PM) *

ciao Gianni ... sei come al solito un pozzo di conoscenza!!

certo che l'ho acquistato colpito dalla costruzione meccanica!! poi ho scoperto che lo costruivano a Firenze....

stasera l'ho ripulito ed è come nuovo!!! domani sera prime stampe!

anche il timer esposimetro funziona, ma non capisco la funzione del cursore trasparente superiore... purtroppo non c'erano le istruzioni e anche in internet per ora niente....

grazie Bruno


Come timer, ho avuto il modello successivo (elettronico);
presumo che il cursore superiore serva per la lettura esposimetrica (con la sonda) in combinazione con le rotelle laterali.
Fai qualche prova smanettandovi collegandolo alla sonda e leggendo un negativo sul piano-base. Probabilmente con la manopola nera farai centrare l'aghetto a fianco della scritta Philips al centro, impostando così il tempo, che leggerai con la linea nera.
Non usarlo come esposimetro, ma come temporizzatore.
Controlla il centraggio (regolabile) della lampada dell'ingranditore esaminando l'uniformità di illuminazione del rettangolo sul piano base, con ingranditore acceso e mascherina portanegativi inserita (senza negativo, naturalmente). Per il centraggio, credo che dovrai eventualmente smontare la calotta superiore della testa dell'ingranditore.
Complimenti, e buone stampe !

PS. Io ho un Durst AC 707 con testa a colori, esposimetro e timer integrato, ma non puoi sapere quanto mi piace quel tuo Auregon.. Pollice.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 21 2006, 11:02 PM
nikomau
Validating
Messaggio: #5
Bel colpo!
La IFF (Industria Fototecnica Firenze) ha sempre e solo prodotto ingranditori di qualità veramente elevata e di prezzo... proporzionato.
So che è stata acquisita da Manfrotto, chissà che producono ora....

Non complicarti la vita con l'esposimetro e usa il Philips solo come timer.

Buone stampe e facci sapere come va l'attrezzo!
GreenPix
Messaggio: #6
l'ho provato!!!

il mio vecchio Durst è impallidito!!!

ho ristampato alcune foto che avevo già stampato con il vecchio ingranditore e... differenze incredibili!!

il sistema che permette di mantenere il fuoco funziona con una precisione micrometrica.

ho anche trovato le istruzioni per il philips e devo dire che funziona molto bene anche lui... in particolare la doppia misura e la indicazione della carta da usare .. mi ha stupito!!! Ho faffo il test su una foto di un gruppo di bambini fatta in africa... avete presente i volti con il contrasto dei vestiti quasi bianchi... quando l'avevo stampata mesi fa ... i provini nel cestino erano un bel pò... con il philips .. incredibilmente .. al primo tentativo!

sono proprio sodisfatto biggrin.gif

grazie a tutti per le informazioni e i consigli

Bruno
giannizadra
Messaggio: #7
Non avevo dubbi sull' Auregon ! Pollice.gif

Ti consiglio comunque di effettuare sempre il provino con la strisciolina di carta ed esposizioni differenziate, scegliendo magari come valore centrale quello indicato dall'esposimetro: raramente il tempo indicato da quest'ultimo è proprio esatto, e richiede comunque una taratura per ogni tipo di carta.

Non fidarti dell'indicazione della gradazione di contrasto con due misurazioni (luci/ombre): il Philips non può sapere quale risultato vuoi ottenere tu. Serve solo quando devi fare velocemente una grande quantità di stampine piccole.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 24 2006, 10:14 AM
GreenPix
Messaggio: #8
ciao Gianni,

certamente continuero con i metodi "classici" che tu hai ricordato per la esposizione... però è stato interessante verificare il funzionamento del philips!!

La vera scoperta comunque è l'Auregon!!! penso che questo "nuovo arrivo" mi distoglierà per un pò dal digitale.....

Bruno
Ely (C)
Messaggio: #9
Salve ragazzi, se si parla di ingranditori eccomi qua....
Avevo una curiosità riguardo il Durst M 601. E' predisposto per la stampa a colori?
giannizadra
Messaggio: #10
QUOTE(Ely (C) @ Nov 24 2006, 04:33 PM) *

Salve ragazzi, se si parla di ingranditori eccomi qua....
Avevo una curiosità riguardo il Durst M 601. E' predisposto per la stampa a colori?


Ha un cassetto portafiltri, in cui inserire i filtri (Y,M,C) in acetato per la stampa a colori, e (in alternativa) può montare una testa a colori "dedicata" (se ben ricordo..).
Francoval
Messaggio: #11
Complimenti! Sei il felice possessore di uno dei migliori ingranditori professionali per il 35 mm. Secondo mè è addirittura superiore al Leitz Focomat. Io avevo il fratello maggiore, il Duogon Color S, quello con tre obiettivi per i diversi formati, perchè avevo necessità di trattare negativi fino al 6x9. E complimenti anche per l'esposimetro da camera oscura. Ai suoi tempi era il migliore.
Per il colore il tuo ingranditore è predisposto per il metodo sotrattivo, tramite il cassetto portafiltri, per l'additivo tramite un accessorio a bandiera da montare nei pressi dell'obiettivo e per la testa colori. Quest'ultima però non è di facile reperibilità.
Altro vantaggio non trascurabile è che puoi usare la base, colonna e pantografo come ottimo stativo da riproduzione per una dlsr eliminando ad esempio lo scanner per negativi.
GreenPix
Messaggio: #12
ciao Franco,

grazie per le preziose info.. anche se userò l'auregon solamente per il B&N.

non ho capito bene questa frase:
QUOTE(Francoval @ Nov 25 2006, 10:28 PM) *

Altro vantaggio non trascurabile è che puoi usare la base, colonna e pantografo come ottimo stativo da riproduzione per una dlsr eliminando ad esempio lo scanner per negativi.


mi spieghi meglio?

grazie Bruno

Messaggio modificato da GreenPix il Nov 25 2006, 11:40 PM
straorso
Nikonista
Messaggio: #13
QUOTE(GreenPix @ Nov 23 2006, 11:10 PM) *

l'ho provato!!!

il mio vecchio Durst è impallidito!!!

ho ristampato alcune foto che avevo già stampato con il vecchio ingranditore e... differenze incredibili!!

IFF ha costruito ingranditori di buona qualità e molto robusti a prezzi concorrenziali.
Non conosco l'Auregon, nel senso che non l'ho mai usato (sono allergico alla messa a fuoco automatica), ma ne ho sentito parlare bene. Quello che vorrei dirti è che il pezzo forte dell'ingranditore che hai comprato è il Componon. E per gli ingranditori vale quello che vale per le fotocamere: la qualità della foto la fa al 95% l'obiettivo.
A parità di fascia (parlo dal 6x9 in su) i Durst hanno caratteristiche costruttive migliori e teste a colori più precise, anche se costa(va)no il doppio.

Franco probabilmente voleva dirti che puoi smontare la testa dell'ingranditore ed utilizzare la colonna come stativo verticale per supportare la dsrl. Se sul piano ci metti una dia o una negativa opportunamente retroilluminata, la puoi riprodurre in digitale con la dsrl dotata ad esempio di un micro-nikkor.
Io, però, preferisco il metodo... coolscan.
giannizadra
Messaggio: #14
QUOTE(straorso @ Nov 26 2006, 07:56 PM) *


Franco probabilmente voleva dirti che puoi smontare la testa dell'ingranditore ed utilizzare la colonna come stativo verticale per supportare la dsrl. Se sul piano ci metti una dia o una negativa opportunamente retroilluminata, la puoi riprodurre in digitale con la dsrl dotata ad esempio di un micro-nikkor.
Io, però, preferisco il metodo... coolscan.


Ho inteso la stessa cosa.
Non sono certo dell'assenza di controindicazioni, trattandosi di un ingranditore con messa a fuoco automatica, nello smontaggio e rimontaggio del complesso ottico + camma di accoppiamento per la messa a fuoco.
Ma non ho l'Auregon.

Anch'io preferisco, comunque, il metodo/Coolscan.
nikomau
Validating
Messaggio: #15
Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.
giannizadra
Messaggio: #16
QUOTE(nikomau @ Nov 26 2006, 09:46 PM) *

Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.


Sono anch'io del partito-Rodenstock.
Sul mio Durst AC-707 uso due APO-Rodagon.

Componon o Rodagon, comunque, siamo ai vertici assoluti.
Eccellente pure l' El-Nikkor 40/4 (wide) per il 35mm, che ho venduto assieme al secondo ingranditore per far spazio a un po' di digitale.

L' Auregon è un bellissimo attrezzo.

Francoval
Messaggio: #17
La diatriba Schneider-Rodenstock negli obiettivi da ingrandimento è un altro di quei tormentoni che hanno diviso i fotografi di intere generazioni, tenendo i conto altri famosi outsiders come i Nikon e i Fuji. Secondo me sono, a parità di livello, entrambe ottime aziende. Ma siccome costavano (e costano) parecchio, specialmente quelli per il 6x6 e 6x9 (per non parlare di quelli per il grande formato) si era costretti a prenderne uno per tipo, spesso del segmento inferiore, scegliendo il tipo più soddisfacente alla nostra bisogna.
Secondo mè il componon è più addatto al ritratto mentre il rodagon è più incisivo. Ma è solo una mia impressione.
E comunque non ritengo corretto asserire che la qualità dell'obiettivo incida al 95% nella buona sortita di un ingrandimento relegando l'importanza dell'ingranditore al solo 5%. Non dobbiamo dimenticare che un ingranditore di buon livello è formato da sistemi ottici (condensatori, specchi, ecc.) adeguati. Si ha tempo a mettere il miglior obiettivo se il condensatore è un fondo di bottiglia! E altrettanto influente è la meccanica, la stabilità e la versatilità dell'apparecchio. Per cui, come in una fotocamera l'obiettivo fa tanto, ma non tutto.
Per quanto riguarda la possibilità di utilizzarlo come stativo da riproduzione intendevo giusto di smontare la testa ed utilizzare il resto come supporto della fotocamera munita di apposito obiettivo e magari anche di un mirino angolare. Naturalmente è necessario un accessorio per retroilluminare i negativi o le dia da riprodurre. Potrebbe andare bene un bromografo ma ci sono sistemi più moderni.
Certo lo scanner è più semplice se si devono riprodurre pochi fotogrammi ma se il materiale è numeroso con lo scanner si impiega davvero troppo tempo per eseguire scansioni a livello di quelle fatte con una fotocamera digitale ad altissima risoluzione. E con la fotocamera è sufficiente il tempo di un click.
straorso
Nikonista
Messaggio: #18
QUOTE(nikomau @ Nov 26 2006, 09:46 PM) *

Beh, che l'IFF abbia costruito buoni ingranditori a prezzi concorrenziali è un po' riduttivo per la loro splendida qualità e per i prezzi giustamente salati.
Poi ho un'ottimo Durst M805 e, al circolo, stiamo risistemando un vecchio (ma spettacolare) Laborator 1200......
Durst, tranne nella fascia economica, si è sempre fatta dare del lei!
Il Componon è un ottimo 6 lenti. La diatriba se è meglio Componon o Rodagon è andata avanti parecchio...... Lieve preferenza per Rodagon, da parte mia.

Non voglio affatto sminuire gli ingranditori IFF, anzi come rapporto qualità/prezzo li ritengo superiori ai Durst, ma sul piano puramente qualitativo no. Per cui sentendo l’amico GreenPix che parlava di stampe ottenute coll’Auregon che fanno impallidire quelle fatte precedentemente col Durst ho pensato che responsabile dell’”impallidimento” fosse l’ottimo Componon-S (anch’io ho tutti Rodagon, 50-80-105-150, ma se me li sostituissero con dei Componon facilmente non me ne accorgerei).

Per vedere come i Durst costassero più degli IFF basta guardare i listini. Ad esempio, un quarto di secolo fa, l’Auregon e il Durst A-300 (suo corrispondente) venivano il primo sulle 360 mila lire, l’altro sulle 500 mila, entrambi corredati di Componon.
Non avendo mai avuto ne l’uno né l’altro, nulla posso dire sulla qualità. Ma salendo di fascia non mi sembra che un Quodgon possa reggere il confronto con un M805 (6x9 manuali). Forse il paragone regge tra Duogon e DA-900 (6x9 fuoco automatico) dove la maggior potenza del primo (per me il miglior IFF mai costruito) è compensata dal portapellicole girevole del secondo. Salendo ancora di uno step, quando ho preso il Laborator 1200 da affiancare al M805 ho esaminato attentamente anche l’Eurogon, ma non ho riscontrato alcun punto a favore di quest’ultimo tranne la maggior potenza della lampada. E non vado oltre, nel campo degli ingranditori prettamente professionali, dove IFF si fermava all’Ampliator 13x18 mentre Durst arrivava fino al 30x30 con macchine sofisticatissime (e costosissime) che a mio avviso superavano anche i DeVere.

Le differenze tra IFF e Durst erano ancor più accentuate sulle teste a colori. Sul 1200 ho una CLS-501, mentre sul riproduttore System 500 ho quella della IFF. A parte la regolazione dell’intensità luminosa e le scale di filtratura lineari, assenti sulla seconda, basta dare un’occhiata alle camme dei filtri o alle scatole a specchio per rendersi conto delle due filosofie costruttive, l’una improntata alla precisione senza compromessi, l’altra ad una buona funzionalità ma con un occhio ai costi.
giannizadra
Messaggio: #19
Sulle teste a colori, sono d'accordo.
Sulla superiorità dell' 805 sul Quodgon, pure.
E in generale sulla migliore finitura dei Durst.

L'Auregon, tuttavia, è un "pezzo" particolarmente pregiato, che non ha (a mio avviso) un omologo competitivo 24x36 in casa Durst. L'A-300, ad esempio, era più caro e meno stabile. E la costruzione "a pantografo" ha notevoli vantaggi d'uso, se ben realizzata come nel caso.

Ho sempre preferito l'Auregon per stabilità, architettura, qualità del condensatore.
E non ho mai preso nessuno dei due perché non stampavano il 6x6.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 27 2006, 08:43 PM
nikomau
Validating
Messaggio: #20
guru.gif

Ok, anche perchè sugli ingranditori oltre il 6x9 non ne so nulla!
Nel mio 6x9 i negativi della Pentax ci stanno comodi......
Avete ribaltato una mia vecchia convinzione, di una lieve supremazia costruttiva di IFF su Durst.
Forse per una mia innata simpatia per i toscani.....
Peccato che per entrambi, almeno in questo settore, sia un'avventura conclusa.

GreenPix
Messaggio: #21
"ragazzi"....
vi ringrazio tutti per le informazioni preziose che mi state dando sul mondo ingranditori...

E vero... la differenza che ho trovato sicuramente dipende soprattutto dal fatto che il mio vecchio ingranditore l'avevo comprato usato (da studente universitario "squatrinato" e "fuorisede") nel 74' .... è un dust F30 e l'ob. e un Componar.

Comunque, oltre alle prestazioni, mi stò innamorando del "mio" Auregon anche per altri motivi.... la meccanica... la tradizione ottica "fiorentina" ( vi ricordate di Galileo Galilei... delle officine Galileo.. la "Panerai" .. la "SMA" dove ho lavorato.... ) e per quel pantografo nero che ne fa anche un pel pezzo "d'arredamento" (anche se non ho nessuna intenzione di usarlo come soprammobile!!!)

Comunque l'ho messo vicino alla macchina del mio nonno...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Bruno
Francoval
Messaggio: #22
Bella la fotocamera del nonno ma anche se non riesco a decifrarne la marca sono abbastanza convinto che il suo negativo non riuscirai a trattarlo col tuo nuovo ingranditore essendo a mio parere almeno un 6x9, se non un 7x10.
Anche io mi ero convinto che gli IFF fossero più performanti degli omologhi Durst ma la mia impressione era dovuta al fatto che un mio collega lavorava con due Leitz, il 6x9 automatico e il piccolo 35, quello tutto cromato, e io, col mio Duogon riuscivo a produrre risultati migliori in minor tempo. Naturalmente si trattava soltanto di BN. Quando venne la moda del colore ho provato a cimentarmici ma constatando che proprio non vi ero tagliato mi decisi a sacrificare camera oscura e sala posa per far posto al laboratorio di ottica. Scelta dolorosa ma fortunata dato che fu da allora che qualche soldino cominciò a fermarsi in cassa...
straorso
Nikonista
Messaggio: #23
QUOTE(giannizadra @ Nov 27 2006, 08:42 PM) *

la costruzione "a pantografo" ha notevoli vantaggi d'uso, se ben realizzata come nel caso.

Non ho mai usato un ingranditore "a pantografo". Quali sono i vantaggi? grazie.gif
giannizadra
Messaggio: #24
Che cambiare il rapporto d'ingrandimento è molto più rapido, ad esempio.
Un bel vantaggio, soprattutto se combinato con l'autofocus.

E che, se ben realizzato (come in questo caso) è molto stabile, perché il peso della testa non è sbilanciato su un lato.

Messaggio modificato da giannizadra il Nov 29 2006, 08:18 PM
jackfi
Messaggio: #25
Cari tutti riprendo in mano questo topic segnalando che ho ricevuto un bellissimo regalo.

Un fotoclub ha svenduto tale Auregon dichroic della Iff, uguale a quello postato da greenpix ma con la testa a colori e trasformatore, per intenderci questa.

Lo sto ripulendo e rimettendo in sesto. Ho ricevuto anche il philips pdt, l'ho riparato e pare funzionare. Ho smanovrato un pò per capirne il funzionamento, interessante da provare.

Ho un paio di dubbi su questo meraviglioso oggetto:

il primo è, come si realizza l'autofocus? non ho rinvenuto motori elettrici o meccanismi che ruotino automaticamente il fuoco sull'obiettivo, quindi come funziona???

secondo dubbio: per il contrasto, dove li metto i filtri se non riesco a trovare un portafiltro? o meglio, c'è solo quello delle luce rossa di sicurezza?

grazie a chi mi vorrà dare informazioni. Oggi lo monto sul banco da lavoro e poi vi posto un paio di foto...

jackfi
Messaggio: #26
Ah dimenticavo l'obiettivo è un rodenstock rodagon 50mm f2.8.

Guardando i prezzi dei vari componenti usati su internet

philips pdt 75 eur
testa a colori 200 eur
rodagon 240 eur

Escluso lo stativo e tutto il resto, comprensivo di bacinelle, bottiglie e pinze...se vi dico quanto è stato pagato questo regalo...

...meno male che il b/n è morto almeno io l'ho potuto avere ad una sciocchezza!
giosanta
Messaggio: #27
Al livello degli IFF solo i Beseler.
Macchine magnifiche ed indistruttibili.
Non potevi comprare di meglio.

Messaggio modificato da giosanta il Dec 29 2009, 01:57 PM
dimapant
Banned
Messaggio: #28
QUOTE(giosanta @ Dec 29 2009, 01:57 PM) *
Al livello degli IFF solo i Beseler.
Macchine magnifiche ed indistruttibili.
Non potevi comprare di meglio.

Si è vero.
Ne ho uno anche io, con due ottiche, uno Schneider Componon 50 mm f 4, sul quale c'è pieno automatismo di messa a fuoco, ed un Rodagon 50 mm f2,8, della Rodenstock, più luminoso, ma non conserva l'automatismo di messa a fuoco; è tutto come nuovo, libretto d'istruzioni etc ed ho anche dei ricambi (vetrini antinewton).

Sono passato al digitale da poco e vorrei svendere tutto, soprattutto per problemi di spazio in casa, moglie inviperita per la nuova, grossa stampante, etc: mi potete prego dare un consiglio su come farlo, magari via MP se giustamente lo staff non vuole citare nomi di rivenditori di materiale usato.

Grazie in anticipo, saluti cordiali e Buon Anno
jackfi
Messaggio: #29
Ok, perfetto, anche io ho il rodagon 2.8 e adesso mi spiego come mai manca l'autofocus...pazienza ne posso fare a meno. L'ho montato sul tavolo che ho costruito appositamente, è molto bello, fa molta impressione è veramente massiccio. I manovellismi scorrono benissimo e riesco ad ingrandire tranquillamente fino a 50x60.

Sentiamoci in MP per qualche ricambio...
Claudio Rampini
Nikonista
Messaggio: #30
Solo per dire che l'Auregon è stato il compagno discreto di tante ore passate in camera oscura, con l'accoppiata Componon, credo che sia qualcosa di insuperabile per la stampa B/n. A suo tempo meditavo addirittura di passare al Quodgon per stampare negativi grande formato, ma poi non ne feci nulla. Grazie per aver riportato alla luce un "reperto" prezioso della storia della fotografia.
cuomonat
Messaggio: #31
QUOTE(jackfi @ Dec 29 2009, 11:25 AM) *
...

Ho un paio di dubbi su questo meraviglioso oggetto:

il primo è, come si realizza l'autofocus? non ho rinvenuto motori elettrici o meccanismi che ruotino automaticamente il fuoco sull'obiettivo, quindi come funziona???
...

La piastra portaottica dovrebbe essere dotata di un meccanismo a camma, una sorta di mezzaluna metallica che ruotando avvicina o allontana la piastra portaottica dal portanegativo quando si varia il formato di stampa.

I filtri in genere vengono alloggiati nel cassettino sopra il portanegativi.
jackfi
Messaggio: #32
QUOTE(cuomonat @ Dec 30 2009, 11:46 AM) *
La piastra portaottica dovrebbe essere dotata di un meccanismo a camma, una sorta di mezzaluna metallica che ruotando avvicina o allontana la piastra portaottica dal portanegativo quando si varia il formato di stampa.

I filtri in genere vengono alloggiati nel cassettino sopra il portanegativi.


ok x l'autofocus...ho capito il funzionamento della mezza luna in questione ma resta un'operazione manuale...non è servo assistita.

per il cassetto portafiltri...io sopra il portanegativi ho la testa colori...faccio con quella le correzioni per il b/n?
cuomonat
Messaggio: #33
QUOTE(jackfi @ Dec 30 2009, 04:07 PM) *
...io sopra il portanegativi ho la testa colori...faccio con quella le correzioni per il b/n?

Volendo... se ti riferisci ai filtri multigrade dovresti cercare la corrispondenza con i valori dei filtri originali. Non dovrebbe essere difficile.
cuomonat
Messaggio: #34
Ho trovato questa discussione, dagli un'occhiata.

http://www.nikonclub.it/forum/lofiversion/...hp/t112676.html

Messaggio modificato da cuomonat il Dec 30 2009, 06:32 PM
dimapant
Banned
Messaggio: #35
QUOTE(jackfi @ Dec 30 2009, 10:51 AM) *
Ok, perfetto, anche io ho il rodagon 2.8 e adesso mi spiego come mai manca l'autofocus...pazienza ne posso fare a meno. L'ho montato sul tavolo che ho costruito appositamente, è molto bello, fa molta impressione è veramente massiccio. I manovellismi scorrono benissimo e riesco ad ingrandire tranquillamente fino a 50x60.

Sentiamoci in MP per qualche ricambio...


A suo tempo, comprai l'Auregon, dato che anche meccanicamente lo vedevo più robusto del famoso Leitz Focotar.
Ci misi il Componon 50 mm f 4, dato che non era uscito il Rodagon f 4, c'era il Rodagon f 5,6, che andava a parer mio un capello meglio, forse il miglio obiettivo da ingranditori mai prodotto, ma era buio pesto, facevo anche fotomontaggi e non ci si vedeva a lavorare.
L'ho usato per tanti anni, poi quasi smisi di far foto ed ho ripreso alcuni anni orsono.
Nel frattempo, erano usciti obiettivi da 50 mm f2,8 e presi il Rodagon.

Secondo me il Componon f4 va sempre meglio del costosissimo Rodagon, lo ricordo, lo pagai tanto, ma con il f 2,8 ci si vede molto meglio ed è molto più comodo per le stampe.
L'automatismo della messa a fuoco è personalizzato per ogni specifico obiettivo per quello specifico ingranditore, dato che le ottiche hanno tolleranze, seppur piccole di lunghezza focale, ed anche sostituendo l'obiettivo con un altro, stessa marca e stesso tipo, la messa a fuoco automatica non si mantiene e va rifatta la camma rettificata di messa a fuoco.
Tiene il fuoco automatico, anche ad f4, dal formato 6X9 cm al 40X50 cm!
Con l'automatico, non usavo nemmeno il focometro, tanto è preciso; ho lavorato tanti anni in una azienda di ottica: a parer mio è una macchina fatta per l'eternità.

Dopo tanti anni, il mio sembra nuovo, la vernice, a fuoco, non ha subito scoloramenti da UV, nulla è ossidato, nemmeno l'alluminatura interna, ricavata da pezzo, non c'è un gioco seppur minimo in nessun leverismo, le filettature sono quasi tutte a recupero di gioco e fatte con riporti di acciaio.

Oggi una macchina così sarebbe difficilmente commerciabile per il prezzo e, comunque, ben pochi, aparer mio, lo saprebbero apprezzare.

Saluti cordiali e buon divertimento!
GreenPix
Messaggio: #36
complimenti per l'acquito! ora siamo compagni d'avventura con l'Auregon.

per i filtri:
c'è un cassettino apposito che vedi bene anche nella foto che apre questa discussione. E' sulla destra sopra il portanegativi e ha impressi i tre colori RGB.

per l'automatismo:
e nato per il Componon 50mm, ma per me dovrebbe funzionare anche con il Rodenstok a patto che siano esattamente uguali le focali ( a volte dicono 50mm , ma ci sono leggere differenze che fanno saltare la compatibilità. Io però ho un Rodestok su un Durst Autofocus originalmete nato per il Componon e va benissimo ... quindi per deduzione ti dovrebbe funzionare.
occhio che va tarato e bloccato! ora non ho a portata di mano l'IFF ... sono sulle Dolomitii e tornerò a casa lunedi, ma mi sembra di ricordare che dopo una messa a fuoco su una altezza intermedia si deve bloccare quel pomello nero, che si vede anche nella foto sopra,che sta su quel cilindro cromato verticale a destra del soffietto e che vincola il soffietto al perno comandato dalla camma. se non lo fai ovviamente la camma non agisce. .... prova poi ti saro più preciso la prossima settimana.

complimenti e auguri a tutti di buon anno 2010

Bruno
jackfi
Messaggio: #37
QUOTE(GreenPix @ Dec 31 2009, 11:37 AM) *
complimenti per l'acquito! ora siamo compagni d'avventura con l'Auregon.

per i filtri:
c'è un cassettino apposito che vedi bene anche nella foto che apre questa discussione. E' sulla destra sopra il portanegativi e ha impressi i tre colori RGB.


Purtroppo non ce l'ho...è un problema?

Per il meccanismo di autofocus quindi basta una regolazione un tantum...perfetto.
GreenPix
Messaggio: #38
QUOTE(jackfi @ Jan 2 2010, 12:22 PM) *
Purtroppo non ce l'ho...è un problema?

Per il meccanismo di autofocus quindi basta una regolazione un tantum...perfetto.


perchè non ci pubblichi una foto di questo Auregon così si capisce meglio il problema? basta il dettaglio del gruppo mobile.

ciao
Bruno
dimapant
Banned
Messaggio: #39
QUOTE(jackfi @ Jan 2 2010, 12:22 PM) *
Purtroppo non ce l'ho...è un problema?

Per il meccanismo di autofocus quindi basta una regolazione un tantum...perfetto.


Fai prego una verifica:

A) Cassetto portafiltri
1) Se l'ingranditore ha una testa dicroica aggiunta dopo, dato che le vendevano anche separate, in sostituzione della testa normale col coperchio, la lampada orientabile e lo schermo alluminato interno, dovresti avere certamente il cassettino porta filtri col marchio dei colori sulla parte destra.
Se hai anche la testa normale a lampada, rimettici quella e stampi B&N normalmente coi filtri

2) Se l'ingranditore è nato con la testa dicroica incorporata, non troverai il cassetto porta filtri, essendo completamente inutile, dato che la luce colorata la puoi e la devi fare direttamente con la testa dicroica, tramite i comandi di colore.

cool.gif Autofocus
Il mio funziona così:
L'autofocus NON opera tramite la ghiera di messa a fuoco manuale che scorre sul cilindro verticale posto a destra dell’obiettivo, sulla parte destra dell’ingranditore: quella, che anche vedi nella foto all’inizio di questa discussione, è la messa a fuoco manuale, non quella automatica.

La messa a fuoco automatica la si fa facendo muovere il castello portaobiettivo, dunque l’obiettivo, in alto ed in basso, tramite un alberino che sporge, a sinistra, dal castello porta obiettivo e che ha un cuscinetto a sfere che si appoggia e si muove su di una camma sagomata, solidale, fissam sul corpo dell’ingranditore. La messa a fuoco automatica la ottieni svitando il nottolino di blocco della ghiera di messa a fuoco manuale sull’albero che hai sulla destra del castello, alzando tutta la ghiera, che si porta dietro il castello che regge l’obiettivo, in alto, sino al punto di sgancio dell’albero che è posto nella parte sinistra del castello dell’obiettivo, e che va a far sporgere nell’asola della flangia sagomata di messa a fuoco automatica, che nella foto NON vedi; la testa dell’albero ha un cuscinetto a sfere che scorre DENTRO l’asola della flangia sagomata che è posta nella parte sinistra dell’ingranditore, flangia che anche quella non vedi nella foto.
A quel punto, il cuscinetto a sfere scorre sopra il profilo rettificato della flangia, muovendo tutto il supporto dell’obiettivo, alzandolo o abbassandolo a seconda del rapporto d’ingrandimento.

NON c’è nulla da regolare, o va (obiettivo originale montato in fabbrica oppure sostituito in seguito, facendo nuova rettifica alla camma, o, miracolosamente, avente identica lunghezza focale) o non va (obiettivo sostituito in seguito e basta), non puoi regolare niente.

Facci sapere.
In bocca al lupo e saluti cordiali!

Messaggio modificato da dimapant il Jan 2 2010, 07:03 PM
jackfi
Messaggio: #40
complesso

lato sx

lato dx

Grazie mille ragazzi per le informazioni fin ora...poco fa l'ho montato sul tavolino, la libreria che vedete accanto sarà ovviamente svuotata e riempita di materiali idonei... :-)

Grazie ancora!
dimapant
Banned
Messaggio: #41
QUOTE(jackfi @ Jan 2 2010, 08:24 PM) *
complesso

lato sx

lato dx

Grazie mille ragazzi per le informazioni fin ora...poco fa l'ho montato sul tavolino, la libreria che vedete accanto sarà ovviamente svuotata e riempita di materiali idonei... :-)

Grazie ancora!


Dalle foto:
a) portafiltri
Come ti avevo detto, avendo la testa dicroica di serie ed essendo nato così, non hai il cassetto porta filtri. Usi la testa per colorare la luce, invece dei filtri.

cool.gif autofocus
dalla foto vista a sinistra, come ti avevo detto, c'è la testa dell'alberino col cuscinetto e si vede che è già in fuoco automatico, con il cuscinetto che scorre sulla camma rettificata della flangia.

Adesso devi solo stampare!

buon divertimento e saluti cordiali

Messaggio modificato da dimapant il Jan 2 2010, 08:40 PM
jackfi
Messaggio: #42
Perfetto, comincio a capire...

Volendo pulire il tutto ho naturlamente tolto l'obiettivo...immagino di aver fatto saltare qualsiasi regolazione: la posso rifare con l'utilizzo di un focometro? mi spiego, quando ho trovato il fuoco esatto, ruotando l'obiettivo, blocco tutto e a quel punto, in teoria, alzando o abbassando la testa, il fuoco dovrebbe mantenersi, giusto?

Seconda cosa: esiste un manuale-guida per le regolazioni della testa dicroica? io avrei intenzione di usare carta multigrade, è consigliabile con questo tipo di ingranditore oppure no?

Ah, cmq il 15 mi arriva l'adams rolleyes.gif spero così di rendermi autonomo e non assillarvi più...!
GreenPix
Messaggio: #43
... occhio hai il portanegativi montato al contrario!

quelle due alette di fusione a L devono stare sotto (vedi foto del mio in apertura 3D) e servono ad evitare di vedere un negativo a "ciondoloni" come nelle tue foto laugh.gif

tra l'altro con il portaneg al contrario mi sa che hai si dei grossi problemi di messa fuoco... perlomeno non è regolare a tutti gli ingrandimenti perchè sposti il piano del negativo rispetto all'obbiettivo di almeno 1-2 centimetri.

il cassetto evffetivamente non c'è perchè ha la testa colore che puoi usare come detto dagli amici al posto dei filtri senza problemi.

io comunque preferisco sempre la vecchia carta graduata se devo fare un lavorino a modo! guru.gif

ciao
Bruno

ps: sono tornato a casa.. dopo scendo in camera oscura e mi riguardo il sistema di messa a fuoco....

Messaggio modificato da GreenPix il Jan 3 2010, 04:35 PM
GreenPix
Messaggio: #44
chiariamo meglio messa a fuoco e autofocus

foto tua

la messa fuoco è solo e soltanto la ghiera che fa parte dell'ingranditore a livello della freccia gialla ( se vuoi svitare l'obbiettivo devi tenere ferma quella ghiera e poi svitare l'ob.)
c'è scritto in chiaro FOCUS su una etichetta rossa.
fatta questa operazione il fuoco va in automatico se l'ob. è della focale giusta per la camma.

il pomello nero (vedi freccia rossa) che blocca una ghiera di finecorsa serve solo per regolare il finecorsa in basso della testa .. per esempio sul più piccolo formato che si vuole stampare.

il fatto che il cassetto portapellicola sia a rovescio sicuramente ti stà falsando la possibilità di avere l'autofocus! Ho provato con il mio rovesciandolo, la differenza di piano è di pochi mm. (non cm. come dicevo prima) , ma influisce in modo determinante.

Conclusioni:

gira il pezzo messo a rovescio
metti a fuoco usando la ghiera con la scritta rossa FOCUS
prova a alzare e abbassare e....... scommetto che è sempre a fuoco!

Bruno

Messaggio modificato da GreenPix il Jan 3 2010, 05:13 PM
jackfi
Messaggio: #45
Dunque...colpo di tosse finta...arrossisco...ok.

Il portanegativi adesso è girato correttamente.

Fortunatamente sto ancora allestendo la stanza, nel senso che devo portarvi la corrente e oscurare le due porte che danno su di essa, così da poter stampare anche in pieno giorno! Seguiranno altri giorni prima che sia a posto...quindi per ora non ho buttato nessuna carta!

Ah a proposito di carta, tu dici che preferisci il cassetto portafiltri perchè usi una multigrade...quindi intendi dire che io non posso usare una multigrade? oppure si?

Grazie mille green!

ps. mi devo munire di focometro per verificare se l'apparecchio è a fuoco...
GreenPix
Messaggio: #46
QUOTE(jackfi @ Jan 4 2010, 09:02 AM) *
Dunque...colpo di tosse finta...arrossisco...ok.

Il portanegativi adesso è girato correttamente.

Fortunatamente sto ancora allestendo la stanza, nel senso che devo portarvi la corrente e oscurare le due porte che danno su di essa, così da poter stampare anche in pieno giorno! Seguiranno altri giorni prima che sia a posto...quindi per ora non ho buttato nessuna carta!

Ah a proposito di carta, tu dici che preferisci il cassetto portafiltri perchè usi una multigrade...quindi intendi dire che io non posso usare una multigrade? oppure si?

Grazie mille green!

ps. mi devo munire di focometro per verificare se l'apparecchio è a fuoco...



niente visi rossi! quà siamo quesi tutti dilettanti e poi ... vorrei vedere anche quelche Pro senza la barba bianca come me che si accorge del cassetto a rovescio biggrin.gif

per la carta io ti dicevo il contrario: preferisco la carta graduata alla multigrade perchè a mio parere da risultati migliori .... quindi non uso filtri!
Ho ovviamente anche una serie di filtri e dei pacchi di multigrade, ma se devo stampare una cosa definitiva preferisco una graduata di medio contrasto... dipende dal mio stile e da ciò che amo fotografare.

i Ragazzi di Marafa

per il focometro penso che sia utile averlo anche perchè la messa a fuoco che fai a occhio non sarà mai perfetta anche se alla fine potresti non accorgerti di grandi differenze. basta un focometro di plastica da 10 euro!
ciao
Bruno

PS io abito a Pontassieve vicino Firenze, te di dove sei? Lo chiedo semplicemente per una mia statistica... noto da tempo che è più frequente trovare materiale IFF in zona piuttosto che in giro per l'Italia.

jackfi
Messaggio: #47
QUOTE(GreenPix @ Jan 4 2010, 10:07 AM) *
PS io abito a Pontassieve vicino Firenze, te di dove sei? Lo chiedo semplicemente per una mia statistica... noto da tempo che è più frequente trovare materiale IFF in zona piuttosto che in giro per l'Italia.


Infatti sto a Scancicci...direi che potremmo fare una bella printing-session un giorno...c'ho da imparare!

Vada per la graduata allora! un ilford 2-3? cosa è meglio per un esordiente totale, considerando che uso prevalentemente pellicole ilford (non so se c'entra) e mi piacciono le immagini belle contrastate? bella domanda lo so... :-)


QUOTE(GreenPix @ Jan 4 2010, 10:07 AM) *
PS io abito a Pontassieve vicino Firenze, te di dove sei? Lo chiedo semplicemente per una mia statistica... noto da tempo che è più frequente trovare materiale IFF in zona piuttosto che in giro per l'Italia.


Infatti sto a Scancicci...direi che potremmo fare una bella printing-session un giorno...c'ho da imparare!

Vada per la graduata allora! un ilford 2-3? cosa è meglio per un esordiente totale, considerando che uso prevalentemente pellicole ilford (non so se c'entra) e mi piacciono le immagini belle contrastate? bella domanda lo so... :-)
jackfi
Messaggio: #48
Prime foto stampate con l'attrezzo!

Anzi, primissime foto stampate in assoluto!

Incredibile scoprire che sono venute davvero! Ho utilizzato l'esposimetro della philips, funziona bene, nel senso che le foto vengono e sono chiaramente leggibili sia negli alti che nei bassi anche se la foto manca un pò di carattere...la carta è una contrasto 2 della ilford, RC. Proverò con la multigrade perlata che ho già, provando a fare un pò di mascherature.

Ho sentito dire dal fotografo che la testa dicroica può essere utilizzata per variare il contrasto, manovrando giallo e magenta. A fondo scala si legge 200 che dovrebbe corrispondere ad un contrasto 4/5, confermate? Se 0 è neutro e 200 è il massimo contrasto, proverò delle vie di mezzo...

vorrei postarvi i risultati, posso fare diversamente rispetto a linkare le immagini su flickr?

grazie x i consigli!

ah ps, la luninosità dell'apparecchio è notevole, l'obiettivo deve essere tutto chiuso altrimenti anche un secondo di esposizione risulta troppo!

Veramente un bell'attrezzo. Da bravo principiante ho invertito la sequenza di arresto e fissaggio, ma le foto son venute lo stesso :-)
steve48
Messaggio: #49
Eccellente acquisto come detto da molti; ne ho comprato uno più di 35 anni fa con la base magnetica a 600k lire quando uno stipendio medio non superava le 200k lire.

La messa a fuoco automatica avviene tramite una camme laterale opportunamente sagomata.

Gli obiettivi che puoi montare sono il solito Componon f2.8 o f4, il mitico Rogagon o anche l'eccellente EL-NIKKOR.

L'unica taratura da fare è l'altezza della lampada che consiglio bianco latte.

Buono è anche l'esposimetro/timer per camera oscura, occorre comunque fare un po' di prove.

Per un controllo della messa fuoco puoi utilizzare un focometro che credo si dovrebbe trovare ancora in vendita per pochi euri.

Ho ancora tutti e due i pezzi che andranno prossimamente ad attrezzare la nuova camera oscura che sto realizzando in casa in un locale dedicato, spero così di poter tornare alle stampe chimiche b/n di una volta.

Saluti

Stefano


jackfi
Messaggio: #50
QUOTE(steve48 @ Feb 15 2010, 01:18 PM) *
L'unica taratura da fare è l'altezza della lampada che consiglio bianco latte.

Buono è anche l'esposimetro/timer per camera oscura, occorre comunque fare un po' di prove.


Come si fa la regolazione della lampada?

Il timer esposimetro della philips ho notato che da un risultato piatto: vale a dire non sbaglia luci alte e basse, però serve assolutamente l'intervento correttivo dell'uomo per dare carattere alle foto...inoltre, una cosa che non fa è misurare il contrasto! anche quello è lasciato allo stampatore e lo trovo positivo perchè altrimenti che gusto ci sarebbe?

ps. a questo punto vi dico quanto è costato.

Base-colonna-testa dicroica + rodagon rodenstock 2.8
Inclusi: esposimetro timer philips + 3 bacinelle + 3 bottiglie + pinze + vari cassetti adattatori (artigianali) per altri formati. Ha richiesto solo una levigatura del palo di scorrimento che presentava ruggine superficiale e l'incollatura di un portafiltri artigianale perchè l'originale era spezzato.

Tot. euro 70. Il tipo del fotoclub è stato molto gentile e la storia di questo ingranditore è commovente, del tipo "l'importante è che la passione che si porta dietro questo oggetto continui" e io la continuo!

saluti
jack
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
2 Pagine: V   1 2 >