Sono totalmente d'accordo con neomeso.lese (caspita di nick...
) ed Alessandro...
Anche perché non mi sono lontane tematiche quali il disagio psichico, le dipendenze, il male di vivere e quant'altro (moglie assistente sociale)...
Però, malgrado questo, mi torna sempre alla mente un po' del fastidio di quando sento celebrare morti di nostri militari nelle varie guerre ed ora questa scomparsa di una giovane rock-star....
Senz'altro sappiamo tutti di quanti poveri cristi muoiono senza che se li fili nessuno...tra gli stenti, tra le difficoltà, nella gioia o nel dolore, ai vertici di vite splendide o magari da poveri derelitti.
E in sostanza anch'io sono dell'idea che dire "se l'è cercata" sia una ######### totale...ne Amy, ne i militari in guerra vanno a cercarsi la morte!!!
Certo però, né lei né gli altri, mi sento di glorificarli ab eterno. O, quanto meno, non più di un povero diavolo che magari ci lascia le penne per salvare, per esempio, da un affogamento il prossimo...e se c'è un trafiletto sul quotidiano locale è tanto.
Per rispetto delle persone "normali" non santifico nè militari né Amy.
Ma da qui a condividere potenti leggerezze lette nel 3D...ce ne passa parecchio!!!
Umby
QUOTE(gattomiro @ Jul 25 2011, 09:55 PM)
Nella mia vita ci sono persone carissime morte per propria volontà. Non bevevano, non facevano uso di droghe ed avevano una vita apparentemente normale. Erano estremamente intelligenti, acute ed avevano tutto quanto un individuo potrebbe desiderare. Eppure una sottile inquietudine, ma profonda e sconvolgente, costituiva il tarlo della propria quotidianità da un certo momento in poi della loro vita. Hanno tentato tutte le cure possibili, ma alla fine sono giunti a mettere in atto un gesto estremo. I neuroni non mancavano e funzionavano perfettamente, ma a ben guardare avevano tutti un vissuto simile che li accomunava, da ricercare soprattutto lontano nel tempo, e specificatamente nel rapporto con le figure parentali e nella conseguente percezione del mondo. Questo per dire che la vita è al contempo un "miracolo" ed una "maledizione". E' una condizione bellissima che però richiede di lottare per sopravvivere. E' difficile per qualsiasi individuo dotato di buone "risorse", ma per altri esseri umani può essere una lotta estenuante, un vero dramma. Una tragedia che, spesso, può celarsi parimenti dietro una facciata di quieta normalità o di grande estroversione artistica. Ogni individuo è unico ed irripetibile, ma proprio per questo non si può stabilire a priori ed in termini assoluti una condotta morale giusta ed una sbagliata. Non si può giudicare chi non riesce a tener testa all'esistenza. Si può solo rispettarne la scelta.
E' così difficile?
Umby