Voglio dire non il solito e fin troppo inflazionato sbuccialenticchie cromato di Philippo Starck o l'imperdibile lucidamandorle creato da Juicy Salif affinché ciascuno di noi possa comodamente e nel conforto delle mura domestiche lucidare una ad una tutte le mandorle della propria dispensa, non l'arcinoto e oramai obsoleto spazzolone da cesso a forma di kaktus a grandezza naturale, né qualunque altro cazzabubbolo* hitec sufficientemente inutile da risultare bello! No, qui si parla di un infimo oggetto d'uso quotidiano: un rotolo di scotch da imbianchino. Marca: One Way Scotch TM (esisterà poi veramente uno scotch con un nome così stupido? Boh...). [* si può dire "cazzabubbolo" sul forum, no? Giuro che viene dal latino "cazzabubbolum" benché molti vocabolari non lo riportino; è neutro e al plurale fa "cazzabubbola"]
Mi piaceva l'idea di prendere oggetti comunissimi e provare a studiare come valorizzarli visivamente (con l'uso delle luci, dei soliti cuki e di poco altro).
Cosa rende interessante dal punto di vista fotografico un oggetto comune?
Chennesò, uno spazzolino da denti (usato) o appunto un rotolo di scotch...
Ci sono degli accorgimenti? Delle tecniche? Delle strategie? O quantomeno delle consuetudini fotografiche?
Al momento mi sono interessato all'illuminazione dell'oggetto più che alla composizione dell'immagine o all'inquadratura...
Qui nella foto dello Schoch a Senso Unico ho sperimentato un tipo di illuminazione dell'oggetto che io chiamo "a chiasmo" (dall'omonima figura retorica): laddove c'è ombra sul piano prospettico c'è luce su quello frontale e viceversa laddove c'è luce sul piano prospettico c'è ombra sul piano frontale. Questo chiaroscuro incrociato è una cosa che a me non dispiace e che, dal mio punto di vista, sottolinea bene la morfologia dell'oggetto, gli dona volume, profondità...
"morfoligia dell'oggetto", "volume", "chiaroscuro incrociato", "chiasmo", "piano prospettico"... dico, ma sei fuori?
Meglio che vada a dormire.
Comunque se avete qualche still di oggetti d'uso comune a senso unico e anche a doppio senso potete postarli qui così si fanno un po' di chiacchierine e si socializza unendo l'utile al dilettevole...
dico (di nuovo), ma sei fuori? Guarda che chiamo un dottore eh?
beh, buonanotte.
Mi piaceva l'idea di prendere oggetti comunissimi e provare a studiare come valorizzarli visivamente (con l'uso delle luci, dei soliti cuki e di poco altro).
Cosa rende interessante dal punto di vista fotografico un oggetto comune?
Chennesò, uno spazzolino da denti (usato) o appunto un rotolo di scotch...
Ci sono degli accorgimenti? Delle tecniche? Delle strategie? O quantomeno delle consuetudini fotografiche?
Al momento mi sono interessato all'illuminazione dell'oggetto più che alla composizione dell'immagine o all'inquadratura...
Qui nella foto dello Schoch a Senso Unico ho sperimentato un tipo di illuminazione dell'oggetto che io chiamo "a chiasmo" (dall'omonima figura retorica): laddove c'è ombra sul piano prospettico c'è luce su quello frontale e viceversa laddove c'è luce sul piano prospettico c'è ombra sul piano frontale. Questo chiaroscuro incrociato è una cosa che a me non dispiace e che, dal mio punto di vista, sottolinea bene la morfologia dell'oggetto, gli dona volume, profondità...
"morfoligia dell'oggetto", "volume", "chiaroscuro incrociato", "chiasmo", "piano prospettico"... dico, ma sei fuori?
Meglio che vada a dormire.
Comunque se avete qualche still di oggetti d'uso comune a senso unico e anche a doppio senso potete postarli qui così si fanno un po' di chiacchierine e si socializza unendo l'utile al dilettevole...
dico (di nuovo), ma sei fuori? Guarda che chiamo un dottore eh?
beh, buonanotte.