Sui social network si è sostanzialmente soli nonostante le centinaia o migliaia di followers e friends
La superficialità del solo contatto virtuale non può compensare la necessità della persona-essere-sociale e si cerca, come camera di compensazione, di costruirsi un’identità, per lo meno agli occhi degli altri, che riempia questo vuoto.
Il selfie può quindi essere (anche) un mezzo per tentare di perseguire nel virtuale quel riconoscimento sociale che nella vita reale non si è riusciti ad ottenere?
La superficialità del solo contatto virtuale non può compensare la necessità della persona-essere-sociale e si cerca, come camera di compensazione, di costruirsi un’identità, per lo meno agli occhi degli altri, che riempia questo vuoto.
Il selfie può quindi essere (anche) un mezzo per tentare di perseguire nel virtuale quel riconoscimento sociale che nella vita reale non si è riusciti ad ottenere?