QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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Scusami logan però sarebbe anche utile alla discussione sapere in che posizione sei (lavorativa, piuttosto che universitaria... nessuno pretende i dettagli sia chiaro) per sostenere meglio le tue argomentazioni...
Non capisco la richiesta: non mi sembra che per intervenire nel thread siano richieste competenze od esperienze specifiche, nessuno ha mostrato titoli o attestati di alcun tipo. Non li ho chiesti io e non capisco perché qualcuno dovrebbe chiederli a me. Come pure è ridicolo parlare di
mie argomentazioni: fatevi un giro su internet, andate a leggere cosa pensano all'estero di noi, ampliate i vostri orizzonti! Quello che scrivo non lo penso solo io. Ridurre il tutto all'equazione "le cose vanno male" = "governo ladro" è veramente infantile. Dare sempre la colpa a qualcun altro (le tasse, chi non compra il "made in Italy", il tempo, ecc.) equivale a contemplarsi l'ombelico. La crisi non è solo in Italia, ma in Italia ci sono elementi strutturali che la rendono più evidente: in un contesto mondiale orientato alla globalizzazione, la struttura economica italiana ha un peso forte di aziende piccole e medie, ossia imprese che hanno minori capacità di muoversi su un piano internazionale. Inoltre pesano molto, rispetto ad altri paesi avanzati, settori con un livello tecnologico piuttosto basso, che soffrono quindi maggiormente della concorrenza dei paesi emergenti. Continuare a far finta che questo non sia vero è controproducente. Un altro problema è legato alla crisi finanziaria degli ultimi anni, che ha pure toccato gli altri paesi europei, ma non tutti nella stessa misura. L’Italia ha pagato il fatto di portarsi appresso da lungo tempo un pesante indebitamento, che supera il reddito nazionale. L’arrivo della crisi finanziaria ha aggravato questo problema, dal momento che i mercati scontano i differenti livelli di indebitamento, pur in presenza di una politica monetaria unica. E' su questo che bisogna lavorare, ognuno per la sua parte.
QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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Per inciso io faccio il grafico e sono un dipendente, nella media direi, come situazione....
Quello che leggo da te lo leggo o lo sento ripetere ai vari economisti/politici e comagnia... ovvero "succede questo si reagisce così" quello che spesso si dimentica è che essendo 60 milioni e più in italia... 300 milioni in europa e 7 miliardi nel mondo non sempre la soluzione è così facile... anche perché se no staremmo tutti bene non credi?
No. Non possiamo stare
tutti bene, perché la popolazione mondiale, rispetto alla produzione di beni e servizi, è varie volte più grande. Nessuno ha mai parlato di soluzioni facili, tanto meno io. Anzi, a dirla tutta nessuno ha mai parlato di soluzioni.
QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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Alle volte la sola volontà personale non basta, se poi ti vai a scontrare con le istituzioni (burocrazia, mancanza di normative adeguate), piuttosto che con il mercato (stiamo attaccati all'esempio della sicilia: se anche il ragazzo di prima facesse tutto per bene e poi per motivi non dipendneti dalla tua volonta, ti mancano i treni gli aerei le strade che fanno arrivare il cliente da te, ma invece queste esistono per andare in egitto, tutta la tua buona volontà e lungimiranza imprenditoriale svanisce)
Quindi in Sicilia non ci sono strutture turistiche.
QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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La corrente che noi qui paghiamo di più è dovuta principalmente alla mancanza del nucleare, che ha fatto si che le nazioni confinanti con noi abbiamo le centrali dietro i nostri cuscini e noi invece gli compriamo la corrente perché costa meno che produrla...
No, no, no, no, no, no e ancora no. Ma con cosa pensi che si debbano alimentare le centrali nucleari? Ti risulta che in Italia ci siano giacimenti sfruttabili di uranio? Siamo costretti ad importare più del 76% dei combustibili che usiamo per far funzionare le centrali termoelettriche, più un altro 13% di energia elettrica. I nostri costi sono dovuti allo stato della rete, alla manutenzione, al fatto che il fabbisogno interno è molto più basso della capacità massima della rete. Il 30% degli impianti viene tenuto spento perché l'energia elettrica che produrrebbe non è richiesta. Ma spento non significa non manutenuto.
QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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Esempio personale: a torino ci sono 2/3 centrali termoelettriche + 1 termovalorizzatore appena finito, bene la corrente viene fatta col gas che brucia e dall'immondizia, peccato che costi di più il gas di quello che poi recuperano con la corrente venduta e quindi una è spenta, l'altra lavora in perdita e il termovalorizzatore farà la stessa fine... aggiungiamo che con la crisi, fabbriche e famiglie consumano meno (le prime chiudono, le seconde risparmiano) e c'è meno richiesta e abbiamo una sovrabbondante capacità di elettricità...
Basta andare sul sito di Terna per vedere come stanno le cose. I dati sono di pubblico dominio.
QUOTE(rickyjungle @ May 17 2013, 01:35 PM)
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A sto punto come la risolvi la situazione? hai più corrente di quella che serve (quindi il mercato dice che devi abbassare il prezzo se l'offerta è più alta della richiesta) eppure non lo puoi fare perché per produrla spendi più di quello che ricavi, quindi già così gravi sullo stato (che è quello che paga e che prende i soldi da noi).
Ecco che torniamo al discorso principale, se io faccio tutto bene ma mi scontro con delle realtà che oggettivamente non sono superabili? sono destinato a soccombere?
No, sei chiamato ad evolvere.
Però, visto che hai una soluzione diversa, mi spieghi qual è?