QUOTE(Dino Giannasi @ Sep 5 2010, 08:00 PM)
Prima di tutto un pensiero a Tomizawa, mentre invece preferisco non pensare a come è stato gestito l'evento, durante e dopo...
Forse ... e dico forse ... l'unico che ha parlato sensatamente è stato Lucky, quando ha detto che negli ultimi anni abbiamo assistito ad incidenti apparentemente più gravi e "spettacolari" dai quali i piloti si sono rialzati illesi, dando l'impressione che si fosse sconfitta la perocolosità della velocità e della moto.
Ma ha ricordato che sia dentro che fuori dai circuiti, tra gli stessi che si recano a vedere le gare, il pericolo dell'rreversibile è sempre in agguato e non ci sono tute, caschi e vie di fuga che possano annullarlo.
Le variabili sono infinite e molte le provabilità che una concomitanza di eventi renda inutile ogni accorgimento.
Dal canto mio continuo a ripetrmi che andare in moto sia una delle cose più irrazionali che un essere umano possa fare:
sei "nudo" ad una velocità innaturale per il tuo corpo e per la tua mente
ogni oggetto che sfiori è un nemico che può abbatterti all'istante
sei in lotta muscolare continua contro le leggi della fisica che vedono il tuo mezzo ubbidirgli e cercare di cadere ad ogni tua distrazione.
Eppure, nonostante continui a ripetermi tutto questo ...