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Gino Severini
Messaggio: #26
Grazie paolo, molto esaustivo. Ti dirò una cosa però, stampo in camera oscura il b&w da solo un annetto e nemmeno con grande frequenza, ma la cosa mi appassiona molto e ti dirò che, tranne in casi limite, faccio molta più fatica ad ottenere un buon b&W con photoshop che in camera oscura. Se c'è la passione e soprattutto la pazienza di perdere a volte anche più di un ora per una stampa si riesce ad ottenere risultati molto apprezzabili anche con una relativa esperienza. Probabilmente è solo questione di predisposizione, io per esempio dopo venti minuti al pc per elaborare una foto mi annoio, in camera oscura il tempo mi vola, per qualcun'altro la situazione sarà inversa..

Ritornando alla mia domanda...tu hai confermata la mia ipotesi per quanto riguarda il b&w, ma non hai accennato al negativo colore; davi per scontato il fatto che la situazione sia la stessa, oppure le cose stanno diversamente?

Grazie ancora e saluti!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #27
QUOTE(Gino Severini @ Sep 12 2007, 02:39 PM) *
Ritornando alla mia domanda...tu hai confermata la mia ipotesi per quanto riguarda il b&w, ma non hai accennato al negativo colore; davi per scontato il fatto che la situazione sia la stessa, oppure le cose stanno diversamente?


La stampa in proprio del negativo colore è *difficilissima*.
Se fatta bene i risultati sono eccezionalmente buoni, io ci ho provato ed i miei risultati erano simili a quelli di uno scarso laboratorio.
Da quando sono disponibili fotocamere digitali reflex a costi umani credo però che abbia poco senso ostinarsi con la chimica del colore (che è anche poco salutare).
Uno scatto digitale a colori stampato da un buon lab consente risultati ottimi che nulla hanno da invidiare alle stampe tradizionali (e spesso sono anche migliori).

La mia opinione è che la pellicola 35 mm ormai serva solo per il BN.
efdlim
Messaggio: #28
QUOTE(Gino Severini @ Sep 12 2007, 11:48 AM) *
Salve a tutti,
studio in una scuola d'arte e il fotografo che tiene il corso di fotografia mi ha sempre detto che è sconsigliato scansionare pellicole negative (B&W e colori) poichè lo scatto su negativo (rispetto alla dia) è incompleto, nel senso che necessita di un lavoro di post produzione che fatto al computer difficilmente equipara quello che può essere svolto in camera oscura. Per la mia piccolissima esperienza con scanner piani (di buona qualità) credo di poter confermare ciò almeno per quanto riguarda il bianco e nero. Egli mi consigliava quindi, in questi casi, di scansionare direttamentre una stampa che è invece il risultato ultimissimo e definitivo di uno scatto. Dato che sono molto ignorante in ambito di coolscan e desidererei comprarne uno, vorrei sapere se chi lo possiede e ha anche esperienza in ambitro di camera oscura, può confutare questa tesi o confermarla. Inoltre vorrei sapere se con un coolscan 9000 (che arriva fino al 6x9) è possibile scansionare una stampa 6x9 o se per far ciò è necessario avere uno scanner piano.

Ciao e grazie per i chiarimrenti.

Uso lo scanner 5000 da alcuni anni ormai e trovo che scansionare i negativi sia addirittura più facile che le diapo. Trovo l'affermazione del professore anche non corretta.
Se guardo i diagrammi, con il negativo colore spesso ho tutti i colori rappresentati mentre con le diapo il diagramma si presenta con glistogrammi mancanti verso il 255.
Se il fine è scansionare, al contrario del tuo prof, io preferisco i negativi di ottima qualità professionale e i risultati sono entusiasmanti.
Le diapo, specialmente le Velvia, sono invece bbastanza difficili da passare a scanner con risultati appena paragonabili alla versione proiettata.
Fabio
edate7
Messaggio: #29
Ho fatto il grande passo e ho avuto la fortuna di comprare un Coolscan V a prezzo terreno con 6 mesi di vita. Parto con le prove, dopo averlo installato su Vista 64 seguendo i consigli di un amico in altro thread. Risultato: il ROC sulle mie vecchie Agfa (e non solo su quelle) funziona benissimo. Devo imparare ancora però a gestire bene il DEE per schiarire le ombre che sono, come mi aspettavo, inevitabilmente molto chiuse. Però, che splendido oggetto. E i risultati che ottengo, pur "imberbi", non sono minimamente paragonabili a pur ottimi scanner piani che ho avuto per le mani. Per questo, ricollegandomi all'intervento di Gino Severini, ritengo perlomeno discutibile pensare di scansionare una foto finita ottenendo la stessa qualità di una negativa o di una dia ben spulciata in fase di acquisizione. C'è di mezzo lo scanner piano, che ha una risoluzione (ovviamente nativa) comunque più bassa di uno scanner dedicato per pellicole, e una capacità di lettura delle ombre decisamente più bassa.
Correggetemi se ho detto qualche stupidaggine, ma sono rimasto a bocca aperta nel vedere le scansioni, fatte senza la minima esperienza, del Coolscan V.
Ciao a tutti
 
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