Scrivo qui perché sicuramente il piú letto e perché molti di voi in questi giorni si troveranno ad acquistare hard disk esterni per mettere le loro foto e faranno il mio stesso errore.
Quanto scrivo é ovviamente tutto documentato.
Ho comperato un hard disk esterno Iomega, dopo un anno ha iniziato ad avere problemi. Rivolto al negoziante mi ha stato detto che la garanzia la da direttamente Iomega e di chiamare ad un numero di telefono che risulta essere francese.
1º Errore. La garanzia la deve dare il venditore, non accettate questa condizione.
Chiamo Iomega (chiamata a mio carico) e da loro disposizioni invio l'hard disk in Inghilterra con un numero di riferimento inviatomi da loro, ovviamente a mie spese.
Mi riinviano un nuovo hard disk rigenerato, non nuovo. Dopo un mese non funziona piú e richiamo, riinvio e ricevo dalla posta ricevuta di ritorno pacco consegnato con firma.
Dopo un mese chiamo per sapere qualcosa ed il mio pacco non risulta in magazzino. Obbietto che ho ricevuta firmata ma il ragazzo mi dice (un' ora al telefono chiamata in Francia) che non risulta caricato in magazzino e quindi non mi puó aiutare. Alla fine mi fa intendere che il disco é perso, volati 300 Euro.
M'incavolo chiedo di passare con un responsabile, niente da fare. Lui é l'unico con cui posso parlare. Invio e-mail a Iomega con descrizione di quanto accaduto e copia documenti. Silenzio assoluto.
In poche parole hard disk perso.
Meditate gente.......
Ciao Enzo
Quanto scrivo é ovviamente tutto documentato.
Ho comperato un hard disk esterno Iomega, dopo un anno ha iniziato ad avere problemi. Rivolto al negoziante mi ha stato detto che la garanzia la da direttamente Iomega e di chiamare ad un numero di telefono che risulta essere francese.
1º Errore. La garanzia la deve dare il venditore, non accettate questa condizione.
Chiamo Iomega (chiamata a mio carico) e da loro disposizioni invio l'hard disk in Inghilterra con un numero di riferimento inviatomi da loro, ovviamente a mie spese.
Mi riinviano un nuovo hard disk rigenerato, non nuovo. Dopo un mese non funziona piú e richiamo, riinvio e ricevo dalla posta ricevuta di ritorno pacco consegnato con firma.
Dopo un mese chiamo per sapere qualcosa ed il mio pacco non risulta in magazzino. Obbietto che ho ricevuta firmata ma il ragazzo mi dice (un' ora al telefono chiamata in Francia) che non risulta caricato in magazzino e quindi non mi puó aiutare. Alla fine mi fa intendere che il disco é perso, volati 300 Euro.
M'incavolo chiedo di passare con un responsabile, niente da fare. Lui é l'unico con cui posso parlare. Invio e-mail a Iomega con descrizione di quanto accaduto e copia documenti. Silenzio assoluto.
In poche parole hard disk perso.
Meditate gente.......
Ciao Enzo
in verita' per legge in Italia e' il negoziante che deve dare i due anni di garanzia !!! anche se molti fanno i furbi e ci provano ...
ciao
ciao
Sposto in Sushi ...
Passiamo tutti di li per gli Auguri ... ed un caffè.
Passiamo tutti di li per gli Auguri ... ed un caffè.
Hai commesso un grosso errore nel non obbligare il rivenditore ai compiere i suoi doveri. Vedi se puoi recuperare con la ricevuta fiscale o la fattura in tuo possesso.
Da addetto ai lavori penso che tu abbia commesso un errore assecondando lo scaricamento di barile del negoziante, bisogava insistere anche a costo di minacciare ricorso alle vie legali, in italia esiste una legislazione che mette il compratore in una condizione di assoluto vantaggio rispetto al venditore in tema di garanzia.
Per contro il rivenditore deve stare bene attento a cosa vende, secondo la mia diretta esperienza è meglio trattare prodotti di marche note, dietro le quali ci sia un servizio completo ed efficente, nel caso di prodotti di importazione solo quelli regolarmente distribuiti da un importatore serio e affidabile.
Marche più economiche garantiscono prezzi minori, ma poi in casi come questi ce solo da rimetterci, va precisato che la legge stabilisce che l'utilizzatore ha pieno diritto, nei tempi stabiliti, alla garanzia non solo sul materiale ma anche sulla manodopera necessaria per l'eventuale riparazione. Molte case invece non riconoscono quest'ultima e la addebitano. Nel caso il compratore quindi sia particolarmente agguerrito tale costo ce lo rimette in pieno il venditore, il quale poi molto teoricamente deve rivalersi verso il suo fornitore.
Nel mio settore succede talvolta, fortunatamente nella maggior parte dei casi si aggiusta tutto e buonanotte. Capitano anche rari casi in cui i produttori non vogliono rimborsare la manodopera per interventi di riparazione in garanzia che facciamo, in tal caso il ricorso a minacce è l'unica maniera per smuoverli dalla loro burocrazia interna.
Max Thorton
Per contro il rivenditore deve stare bene attento a cosa vende, secondo la mia diretta esperienza è meglio trattare prodotti di marche note, dietro le quali ci sia un servizio completo ed efficente, nel caso di prodotti di importazione solo quelli regolarmente distribuiti da un importatore serio e affidabile.
Marche più economiche garantiscono prezzi minori, ma poi in casi come questi ce solo da rimetterci, va precisato che la legge stabilisce che l'utilizzatore ha pieno diritto, nei tempi stabiliti, alla garanzia non solo sul materiale ma anche sulla manodopera necessaria per l'eventuale riparazione. Molte case invece non riconoscono quest'ultima e la addebitano. Nel caso il compratore quindi sia particolarmente agguerrito tale costo ce lo rimette in pieno il venditore, il quale poi molto teoricamente deve rivalersi verso il suo fornitore.
Nel mio settore succede talvolta, fortunatamente nella maggior parte dei casi si aggiusta tutto e buonanotte. Capitano anche rari casi in cui i produttori non vogliono rimborsare la manodopera per interventi di riparazione in garanzia che facciamo, in tal caso il ricorso a minacce è l'unica maniera per smuoverli dalla loro burocrazia interna.
Max Thorton
Minacciare vie legali spesso porta al rimetterci tempo e denaro ...
Chi cerca di "scaricare il barile" solitamente è pronto a respingere le minaccie verbali.
C'è qualcosa di immediato da fare (lasciando perdere il cazzottone sul muso).
La famosa frase "adesso chiamo i vigili ... la finanza " ... ha un fondo di verità, ho si rischia la risata in faccia ...?
Chi cerca di "scaricare il barile" solitamente è pronto a respingere le minaccie verbali.
C'è qualcosa di immediato da fare (lasciando perdere il cazzottone sul muso).
La famosa frase "adesso chiamo i vigili ... la finanza " ... ha un fondo di verità, ho si rischia la risata in faccia ...?
QUOTE(islandmedano@facilnet.es @ Dec 22 2005, 01:12 PM)
Scrivo qui perché sicuramente il piú letto e perché molti di voi in questi giorni si troveranno ad acquistare hard disk esterni per mettere le loro foto e faranno il mio stesso errore.
Quanto scrivo é ovviamente tutto documentato.
Ho comperato un hard disk esterno Iomega, dopo un anno ha iniziato ad avere problemi. Rivolto al negoziante mi ha stato detto che la garanzia la da direttamente Iomega e di chiamare ad un numero di telefono che risulta essere francese.
1º Errore. La garanzia la deve dare il venditore, non accettate questa condizione.
Chiamo Iomega (chiamata a mio carico) e da loro disposizioni invio l'hard disk in Inghilterra con un numero di riferimento inviatomi da loro, ovviamente a mie spese.
Mi riinviano un nuovo hard disk rigenerato, non nuovo. Dopo un mese non funziona piú e richiamo, riinvio e ricevo dalla posta ricevuta di ritorno pacco consegnato con firma.
Dopo un mese chiamo per sapere qualcosa ed il mio pacco non risulta in magazzino. Obbietto che ho ricevuta firmata ma il ragazzo mi dice (un' ora al telefono chiamata in Francia) che non risulta caricato in magazzino e quindi non mi puó aiutare. Alla fine mi fa intendere che il disco é perso, volati 300 Euro.
M'incavolo chiedo di passare con un responsabile, niente da fare. Lui é l'unico con cui posso parlare. Invio e-mail a Iomega con descrizione di quanto accaduto e copia documenti. Silenzio assoluto.
In poche parole hard disk perso.
Meditate gente.......
Ciao Enzo
Quanto scrivo é ovviamente tutto documentato.
Ho comperato un hard disk esterno Iomega, dopo un anno ha iniziato ad avere problemi. Rivolto al negoziante mi ha stato detto che la garanzia la da direttamente Iomega e di chiamare ad un numero di telefono che risulta essere francese.
1º Errore. La garanzia la deve dare il venditore, non accettate questa condizione.
Chiamo Iomega (chiamata a mio carico) e da loro disposizioni invio l'hard disk in Inghilterra con un numero di riferimento inviatomi da loro, ovviamente a mie spese.
Mi riinviano un nuovo hard disk rigenerato, non nuovo. Dopo un mese non funziona piú e richiamo, riinvio e ricevo dalla posta ricevuta di ritorno pacco consegnato con firma.
Dopo un mese chiamo per sapere qualcosa ed il mio pacco non risulta in magazzino. Obbietto che ho ricevuta firmata ma il ragazzo mi dice (un' ora al telefono chiamata in Francia) che non risulta caricato in magazzino e quindi non mi puó aiutare. Alla fine mi fa intendere che il disco é perso, volati 300 Euro.
M'incavolo chiedo di passare con un responsabile, niente da fare. Lui é l'unico con cui posso parlare. Invio e-mail a Iomega con descrizione di quanto accaduto e copia documenti. Silenzio assoluto.
In poche parole hard disk perso.
Meditate gente.......
Ciao Enzo
Personalmente ho in passato avuto problemi del genere con alcuni marchi non di "grido" e io ho addottato la strategia di associarmi ad una associazione consumatori e, scrivere sia a questa, cha a PC-Professionale (di cui sono abbonato) oltre che alla Soc. interessata. Ti posso garantire che se fai la lettera bene e, sempre che tu abbia ragione, la risposta non si farà attendere. In queste cose la visibilità, senza trascendere verbelmente ovviamente, è la cosa migliore. Auguri, Fabio
purtroppo spesso i clienti si trovano a fronteggiare venditori poco seri o avere a che fare con case che spesso non hanno un customer care efficiente e denigrano ogni responsabilità e cortesia. Personalmente quando acquisto un qualosa ho imparato a chiedere sempre se c'è un centro assistenza nella mia zona e casomai a chi rivolgersi. Ho avuto solo tre esperienze in merito, un CD-RW di nota casa e devo dire che il CA si è comportato egregiamente: spedito il lettore non funzionante, in meno di un mese mi sono visto recapitare il nuovo masterizzatore funzionante e per di più di modello più recente. Un'altra volta con una motherboard che mi è stata sostituita direttamente dal rivenditore nel giro di tre-4 giorni. L'unica volta che mi sono trovato nei guai è stato con un cellulare e dopo lettere, telefonate e fax al customer care dovevo procedere alla riparazione a mie spese nonostante il telefono avesse meno di 10 giorni, fortunatamente ho trovato un amico che mi ha risolto il problema.
Insomma, spesso ci imbattiamo in negozianti e CA che le provano tutte pur di scaricare sugli altri e non assumersi le proprie responsabilità, mentre se hai un amico allora tutto si può fare. L'idea delle associazioni di consumatori o di rivolgersi alle autorità non è poi tanto sbagliata, ma la verità è che troppo spesso i venditori ci considerano solo dei consumatori lagnanti e tanto chi se ne frega anche se perdono un cliente tanto c'è ne stanno degli altri e la perdita non è poi così grave, se invece le case prendessero provvedimenti seri (come in rari casi fanno) verso di loro allora alla prossima lamentela forse ci darebbero un po più di considerazione stando più attenti ai nostri bisogni.
Insomma, spesso ci imbattiamo in negozianti e CA che le provano tutte pur di scaricare sugli altri e non assumersi le proprie responsabilità, mentre se hai un amico allora tutto si può fare. L'idea delle associazioni di consumatori o di rivolgersi alle autorità non è poi tanto sbagliata, ma la verità è che troppo spesso i venditori ci considerano solo dei consumatori lagnanti e tanto chi se ne frega anche se perdono un cliente tanto c'è ne stanno degli altri e la perdita non è poi così grave, se invece le case prendessero provvedimenti seri (come in rari casi fanno) verso di loro allora alla prossima lamentela forse ci darebbero un po più di considerazione stando più attenti ai nostri bisogni.
Ok ...ok ...
Ma se entro nel negozio con un oggetto malfunzionante, ancora in garanzia, e il venditore mi risponde "picche" ... cosa fare nell'immediato ...?
Purtroppo far scrivere da un avvocato e/o da un'associazione di consumatori costa soldi ... e tanto tempo d'attesa.
Per poi magari avere in risposta ... dopo varie lettere ... la piena disponibilità alla soluzione del problema.
Con, la beffa aggiunta della scusa che è il cliente che non aveva capito bene le reali intenzioni ... o l'iter corretto da seguire.
Ma se entro nel negozio con un oggetto malfunzionante, ancora in garanzia, e il venditore mi risponde "picche" ... cosa fare nell'immediato ...?
Purtroppo far scrivere da un avvocato e/o da un'associazione di consumatori costa soldi ... e tanto tempo d'attesa.
Per poi magari avere in risposta ... dopo varie lettere ... la piena disponibilità alla soluzione del problema.
Con, la beffa aggiunta della scusa che è il cliente che non aveva capito bene le reali intenzioni ... o l'iter corretto da seguire.
In questi casi la soluzione più rapida è chiamare il 117.
Vorrei richiamare l' attenzione su un punto, quello della durata di una garanzia.
Spesso sentiamo dire che essa per legge deve essere di due anni minimo.
Bene, l'articolo recita:
DIRETTIVA 1999/44/CE
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 25 maggio 1999, su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo
Gazzetta ufficiale n. L 171 del 07/07/1999 PAG. 0012 - 0016
...
Articolo 5 - Termini
1. Il venditore è responsabile, a norma dell'articolo 3, quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene. Se, a norma della legislazione nazionale, i diritti previsti all'articolo 3, paragrafo 2, sono soggetti a prescrizione, questa non può intervenire prima di due anni dalla data della consegna.
l' articolo conclude poi:
3. Fino a prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di conformità.
Questa che può apparire come una discrepanza, vuol dire che - se non espressamente indicato - :
io (azienda, venditore..) ti dò garanzia sui difetti di fabbricazione per due anni ma, dopo i sei mesi di vendita, sarai tu (acquirente) a dover dimostrare che quello è un difetto di fabbricazione.
E come fà uno a dimostrare dopo sei mesi che quello è un difetto di fabbricazione?
Lo deve far controllare da un centro servizi ed assitenza tecnica che è deputato a definire se il difetto è o meno di fabbricazione. Ovvero il controllato ed il controllore coincidono.
Fortunatamente non tutte le aziende lo applicano, ma talvolta accade.
Quindi, leggere bene la garanzia prima di richiederne l' applicazione.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti
Francesco
Spesso sentiamo dire che essa per legge deve essere di due anni minimo.
Bene, l'articolo recita:
DIRETTIVA 1999/44/CE
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 25 maggio 1999, su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo
Gazzetta ufficiale n. L 171 del 07/07/1999 PAG. 0012 - 0016
...
Articolo 5 - Termini
1. Il venditore è responsabile, a norma dell'articolo 3, quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene. Se, a norma della legislazione nazionale, i diritti previsti all'articolo 3, paragrafo 2, sono soggetti a prescrizione, questa non può intervenire prima di due anni dalla data della consegna.
l' articolo conclude poi:
3. Fino a prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di conformità.
Questa che può apparire come una discrepanza, vuol dire che - se non espressamente indicato - :
io (azienda, venditore..) ti dò garanzia sui difetti di fabbricazione per due anni ma, dopo i sei mesi di vendita, sarai tu (acquirente) a dover dimostrare che quello è un difetto di fabbricazione.
E come fà uno a dimostrare dopo sei mesi che quello è un difetto di fabbricazione?
Lo deve far controllare da un centro servizi ed assitenza tecnica che è deputato a definire se il difetto è o meno di fabbricazione. Ovvero il controllato ed il controllore coincidono.
Fortunatamente non tutte le aziende lo applicano, ma talvolta accade.
Quindi, leggere bene la garanzia prima di richiederne l' applicazione.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti
Francesco
Se l'azienda è seria non c'è bisogno di diventare matti.
Ci sono consumatori che dichiarano guerra ai venditori causa garanzie per sole questioni di principio, guarda caso hanno sempre un parente o un familiare avvocato.
Ci sono consumatori che alla fine vedono che il gioco non vale la candela e pagano, mandando al diavolo commerciante e azienda e non necessariamente in quest'ordine.
Ci sono consumatori che cercano di ruffianare il venditore per ottenere garanzie anche quando questa non è reclamabile, in quel caso è il venditore che valuta se dire si o no.
Le minacce di cui parlavo sopra sono generalmente tra venditore e azienda, nel mio settore, putroppo, a volte sono necessarie.
Partendo dal presupposto che tendenzialmente cerco di accontentare il cliente e non la casa (è il lui che mi da da mangiare, non la casa) a volte nella mia ditta effettuiamo interventi in garanzia su prodotti di marche minori.
Al che succede questo; nel nostro settore la sostituzione è impensabile data l'entità del valore dei beni in questione, noi effettuiamo la riparazione, utilizzando ricambi comprati in precedenza. Consegniamo il mezzo al cliente (generalmente contento anche se mai lo da a vedere) e poi ci rivolgiamo al costruttore per i necessari rimborsi: genrealmente i ricambi vengono riaccreditati o spediti gratuitamente, mentre per la manodopera picche. A quel punto ci sono due possibilità di scelta, se l'importo della manodopera è elevato o si trova un accomodamento commerciale con il fornitore per recuperare la spesa o non se ne fa nulla. In alcuni rari casi sono giunto al punto di minacciare una sospensione dei pagamenti in attesa del rimborso o a minacciare immediata sospensione dei rapporti di lavoro in caso di non accoglimento delle mie più che legittime richieste di risarcimento.
Del resto io non posso rimetterci perchè tu hai prodotto un bene contenente vizi di lavorazione e materiali.
Scusate per la lunghezza e per la poca scorrevolezza.
Max Thorton
Messaggio modificato da Max Thorton il Dec 22 2005, 08:18 PM
Ci sono consumatori che dichiarano guerra ai venditori causa garanzie per sole questioni di principio, guarda caso hanno sempre un parente o un familiare avvocato.
Ci sono consumatori che alla fine vedono che il gioco non vale la candela e pagano, mandando al diavolo commerciante e azienda e non necessariamente in quest'ordine.
Ci sono consumatori che cercano di ruffianare il venditore per ottenere garanzie anche quando questa non è reclamabile, in quel caso è il venditore che valuta se dire si o no.
Le minacce di cui parlavo sopra sono generalmente tra venditore e azienda, nel mio settore, putroppo, a volte sono necessarie.
Partendo dal presupposto che tendenzialmente cerco di accontentare il cliente e non la casa (è il lui che mi da da mangiare, non la casa) a volte nella mia ditta effettuiamo interventi in garanzia su prodotti di marche minori.
Al che succede questo; nel nostro settore la sostituzione è impensabile data l'entità del valore dei beni in questione, noi effettuiamo la riparazione, utilizzando ricambi comprati in precedenza. Consegniamo il mezzo al cliente (generalmente contento anche se mai lo da a vedere) e poi ci rivolgiamo al costruttore per i necessari rimborsi: genrealmente i ricambi vengono riaccreditati o spediti gratuitamente, mentre per la manodopera picche. A quel punto ci sono due possibilità di scelta, se l'importo della manodopera è elevato o si trova un accomodamento commerciale con il fornitore per recuperare la spesa o non se ne fa nulla. In alcuni rari casi sono giunto al punto di minacciare una sospensione dei pagamenti in attesa del rimborso o a minacciare immediata sospensione dei rapporti di lavoro in caso di non accoglimento delle mie più che legittime richieste di risarcimento.
Del resto io non posso rimetterci perchè tu hai prodotto un bene contenente vizi di lavorazione e materiali.
Scusate per la lunghezza e per la poca scorrevolezza.
Max Thorton
Messaggio modificato da Max Thorton il Dec 22 2005, 08:18 PM
Tutti avete ragione, il mio torto é stato quello di non rifiutare la modalitá indicatami dal negoziante, effettivamente non ci ho pensato troppo ma serve di lezione per il futuro.
Io ho raccontato il mio fatto perché sicuramente moltissimi avranno agito come me,. Al 99% dei casi va bene, nell'1% ce la si prende nel sed...come é successo a me.
ciao Enzo
Io ho raccontato il mio fatto perché sicuramente moltissimi avranno agito come me,. Al 99% dei casi va bene, nell'1% ce la si prende nel sed...come é successo a me.
ciao Enzo
Ragazzi ma come vi comportate quindi nei casi in cui (tipo Ipermercati) vi dicono che la garanzia dobbiamo esercitarla da soli presso i centri assistenza.
Mi è capitato questa estate (con un elettrodomestico, ma ad esempio fa lo stesso). Non ha mai funzionato: riportato lì dopo due giorni mi dicono che loro non lo possono sostituire e che devo andare in assistenza.
Io spiego le mie leggine carine, loro mi dicono che non gliene importa nulla. Ho contattato allora l'Associazione dei Consumatori, che ha tentato, dandomi alla fine qualche spiegazione a caso sul fatto che non potessero.
I vigili mi hanno detto che non compete loro... quindi alla fine ho aspettato due settimane di assistenza
Ma da notare è che all'entrata del negozio campeggia un cartello con su scritto: I notebook marca 1, 2, 3, ecc... anche se malfunzionanti nei primi 10gg vanno portati in assistenza."
Non vi suona molto strano?
Ciao
Mi è capitato questa estate (con un elettrodomestico, ma ad esempio fa lo stesso). Non ha mai funzionato: riportato lì dopo due giorni mi dicono che loro non lo possono sostituire e che devo andare in assistenza.
Io spiego le mie leggine carine, loro mi dicono che non gliene importa nulla. Ho contattato allora l'Associazione dei Consumatori, che ha tentato, dandomi alla fine qualche spiegazione a caso sul fatto che non potessero.
I vigili mi hanno detto che non compete loro... quindi alla fine ho aspettato due settimane di assistenza

Ma da notare è che all'entrata del negozio campeggia un cartello con su scritto: I notebook marca 1, 2, 3, ecc... anche se malfunzionanti nei primi 10gg vanno portati in assistenza."
Non vi suona molto strano?
Ciao
la garanzia di 2 anni obbligatoria per legge è a carico del produttore non del negoziante (che non è venditore, ma ri-venditore al massimo)
poi sono d'accordo ke alcuni sistemi di assistenza siano complessi (io ho spedito un navigatore satellitare in olanda ed è tornato sistituito dopo 5 giorni, ma senza spendere 1 eurino)
e sono anke d'accordo ke molti commercianti facciano i furbi, e sfruttino la poca disponibilità dei clienti a far valere i propri diritti..
poi sono d'accordo ke alcuni sistemi di assistenza siano complessi (io ho spedito un navigatore satellitare in olanda ed è tornato sistituito dopo 5 giorni, ma senza spendere 1 eurino)
e sono anke d'accordo ke molti commercianti facciano i furbi, e sfruttino la poca disponibilità dei clienti a far valere i propri diritti..
QUOTE(simoisef @ Dec 23 2005, 12:05 PM)
la garanzia di 2 anni obbligatoria per legge è a carico del produttore non del negoziante (che non è venditore, ma ri-venditore al massimo) ....
temo di non essere d'accordo con la recezione da parte dell'italia della dir. europea è SEMPRE il venditore a dover dare la garanzia... se poi dietro c'e' gente seria (come NITAL, x esempio).....buon per tutti
ciao e buone foto
roberto
QUOTE(simoisef @ Dec 23 2005, 12:05 PM)
la garanzia di 2 anni obbligatoria per legge è a carico del produttore non del negoziante (che non è venditore, ma ri-venditore al massimo)
Effettivamente anche a me è sempre stato detto che fino a tot giorni c'è la sostituzione del negoziante poi bisogna vedersela con la casa.
C'è un articolo di legge che dice il contrario? Quale?
Ciao e Buon Natale a tutti