Il viaggio del giorno prima in fondo non era stato lunghissimo, anche se la distanza è tanta, il volo l’ha coperta in tempo breve anche se con i soliti ritardi che hanno fatto slittare un po’ di progetti. Era da tempo omai che un sentimento del genere si era insediato nel mio animo… volevo portare sulla carta fotografica qualcosa che il mio cervello immaginava da tempo… volevo portare su carta fotografica i colori del “mio autunno” e quindi i colori della mia anima.
Ore 06.00 la sveglia dell’orologio suona silenziosa: è dura alzarsi quando si sa che la giornata sarà lunga e piena d’impegni, ma di contro sono cosciente dello spettacolo che da li a poco mi si sarebbe presentato agli occhi e, soprattutto, so che metereologicamente è l’unica giornata favorevole…
…non ci penso più e balzo giù dal letto “ma si! Vuol dire che prenderò qualche buon caffè in più oggi…” , non faccio colazione, prendo in prestito la macchina e parto!
Il mare
Imbocco la litoranea, sono le 6.50 quando arrivo abbastanza lontano dal centro abitato per iniziare a respirare aria pura: ha albeggiato ormai da un bel po’, la luce è dorata ed inizia a colorare il paesaggio… ma la prima meta è ancora lontana… ed il mio pensiero è rivolto ancora lì, al mio mare.
Ci sono quasi, inizio a pregustare la sensazione di scendere in spiaggia e trovarlo impetuoso, pieno e fragoroso come “qualsiasi” mare d’autunno…
…arrivato! Accosto, scendo dall’auto, zaino in spalla, macchina in mano, supero la duna e… stupore!!
Una distesa azzurra e cristallina davanti agli occhi… niente vento, il silenzio interrotto solo dal rumore delle onde che arrivano lente sulla riva. Mi fermo qualche istante e mi guardo intorno… nulla… tutto ciò che è “estate” è conservato in qualche magazzino… solo una barca abbandonata, sabbia ed acqua.
Il mio stato d’animo cambia immediatamente, mi aspettavo l’impeto, mi ritrovo la pace e la tranquillità… ottimo! capisco che è quello che voglio veramente.
Riprendo l’auto…faccio qualche altro chilometro… passo una curva e una splendida luce dorata cattura la mia attenzione: è la scogliera che riflette la luce del mattino. Il mare si carica di colori pastello e riflette la scogliera stessa. Scendo lungo gli scogli e mi fermo su una protuberanza: faccio qualche scatto in bilico poi mi fermo seduto qualche minuto e respiro profondamente quell’aria fresca di una mattina di Novembre.
Proseguo ed arrivo in quel posto che ha accompagnato tante giornate estive in compagnia delle persone a me più care: anche qui nessuno, solo io e la brezza marina… cammino lungo la spiaggia, non trovo nulla se non i “segni” di quello che è un lido estivo ora in letargo.
[...]
Rifletto … manca qualcosa: tra i colori della mia anima, non c’è solo l’azzurro/verde del mare, sono cresciuto anche tra il calore delle campagne…
[...]
La terra
…prendo l’auto e ritorno indietro, questa volta svolto per l’entroterra. La luce è ancora buona, non troppo dura, auto al ciglio della strada, zaino nuovamente in spalla ed entro tra i campi. Ecco la differenza dell’autunno nella mia zona con quello del nord: i colori dominanti sono il rosso della terra, il verde degli ulivi…ma completa assenza di fogliame secco… andando a zonzo incontro vecchie costruzioni dove un tempo venivano custoditi gli attrezzi dei contadini e muretti a secco sparsi qua e là sul terreno.
Mi avvicino agli ulivi, il profumo dei ramoscelli mi avvolge e così quello delle poche olive che son rimaste attaccate… il sole è alto ormai e splende in controluce…la luce è cambiata è ora di tornare a casa…
[…]
Ma io ricordo ancora distese di ulivi e campagne sulle mie strade… ok! domani…
[…]
Domenica mattina, il tempo mi è ancora clemente, l’orario no... ma non m’importa prima di partire ho ancora voglia di sentire i profumi che mi hanno avvolto ieri nei campi. Pochi chilometri e sono ancora davanti a distese di terra… vigne e uliveti a portata di ciglio di strada. La terra è brulla, di un rosso/arancio illuminata dal sole delle 11… la strada ricorda la torrida calura estiva. Qui trovo olivi secolari e non posso che rimanere affascinato dalle strane forme che assumono le basi dei tronchi d'ulivo, sgretolati dal tempo e dalle intemperie. Le vigne invece, sono secche… il raccolto c’è stato tra settembre ed ottobre ed ora è rimasta soltanto qualche foglia secca tra i filari… il colore delle foglie in controluce però… è quello giusto.
Ora posso ripartire tranquillo, ma sono sicuro che i colori di questa terra mi mancheranno una volta messo piede a “casa”. Però ho soddisfatto un mio sentimento e si sa “al cuore non si comanda”.
La solitudine e la tranquillità erano quello di cui sentivo il bisogno per esprimere al meglio il mio stato d’animo con le foto.
--Fine--
Ore 06.00 la sveglia dell’orologio suona silenziosa: è dura alzarsi quando si sa che la giornata sarà lunga e piena d’impegni, ma di contro sono cosciente dello spettacolo che da li a poco mi si sarebbe presentato agli occhi e, soprattutto, so che metereologicamente è l’unica giornata favorevole…
…non ci penso più e balzo giù dal letto “ma si! Vuol dire che prenderò qualche buon caffè in più oggi…” , non faccio colazione, prendo in prestito la macchina e parto!
Il mare
Imbocco la litoranea, sono le 6.50 quando arrivo abbastanza lontano dal centro abitato per iniziare a respirare aria pura: ha albeggiato ormai da un bel po’, la luce è dorata ed inizia a colorare il paesaggio… ma la prima meta è ancora lontana… ed il mio pensiero è rivolto ancora lì, al mio mare.
Ci sono quasi, inizio a pregustare la sensazione di scendere in spiaggia e trovarlo impetuoso, pieno e fragoroso come “qualsiasi” mare d’autunno…
…arrivato! Accosto, scendo dall’auto, zaino in spalla, macchina in mano, supero la duna e… stupore!!
Una distesa azzurra e cristallina davanti agli occhi… niente vento, il silenzio interrotto solo dal rumore delle onde che arrivano lente sulla riva. Mi fermo qualche istante e mi guardo intorno… nulla… tutto ciò che è “estate” è conservato in qualche magazzino… solo una barca abbandonata, sabbia ed acqua.
Il mio stato d’animo cambia immediatamente, mi aspettavo l’impeto, mi ritrovo la pace e la tranquillità… ottimo! capisco che è quello che voglio veramente.
Riprendo l’auto…faccio qualche altro chilometro… passo una curva e una splendida luce dorata cattura la mia attenzione: è la scogliera che riflette la luce del mattino. Il mare si carica di colori pastello e riflette la scogliera stessa. Scendo lungo gli scogli e mi fermo su una protuberanza: faccio qualche scatto in bilico poi mi fermo seduto qualche minuto e respiro profondamente quell’aria fresca di una mattina di Novembre.
Proseguo ed arrivo in quel posto che ha accompagnato tante giornate estive in compagnia delle persone a me più care: anche qui nessuno, solo io e la brezza marina… cammino lungo la spiaggia, non trovo nulla se non i “segni” di quello che è un lido estivo ora in letargo.
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Rifletto … manca qualcosa: tra i colori della mia anima, non c’è solo l’azzurro/verde del mare, sono cresciuto anche tra il calore delle campagne…
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La terra
…prendo l’auto e ritorno indietro, questa volta svolto per l’entroterra. La luce è ancora buona, non troppo dura, auto al ciglio della strada, zaino nuovamente in spalla ed entro tra i campi. Ecco la differenza dell’autunno nella mia zona con quello del nord: i colori dominanti sono il rosso della terra, il verde degli ulivi…ma completa assenza di fogliame secco… andando a zonzo incontro vecchie costruzioni dove un tempo venivano custoditi gli attrezzi dei contadini e muretti a secco sparsi qua e là sul terreno.
Mi avvicino agli ulivi, il profumo dei ramoscelli mi avvolge e così quello delle poche olive che son rimaste attaccate… il sole è alto ormai e splende in controluce…la luce è cambiata è ora di tornare a casa…
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Ma io ricordo ancora distese di ulivi e campagne sulle mie strade… ok! domani…
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Domenica mattina, il tempo mi è ancora clemente, l’orario no... ma non m’importa prima di partire ho ancora voglia di sentire i profumi che mi hanno avvolto ieri nei campi. Pochi chilometri e sono ancora davanti a distese di terra… vigne e uliveti a portata di ciglio di strada. La terra è brulla, di un rosso/arancio illuminata dal sole delle 11… la strada ricorda la torrida calura estiva. Qui trovo olivi secolari e non posso che rimanere affascinato dalle strane forme che assumono le basi dei tronchi d'ulivo, sgretolati dal tempo e dalle intemperie. Le vigne invece, sono secche… il raccolto c’è stato tra settembre ed ottobre ed ora è rimasta soltanto qualche foglia secca tra i filari… il colore delle foglie in controluce però… è quello giusto.
Ora posso ripartire tranquillo, ma sono sicuro che i colori di questa terra mi mancheranno una volta messo piede a “casa”. Però ho soddisfatto un mio sentimento e si sa “al cuore non si comanda”.
La solitudine e la tranquillità erano quello di cui sentivo il bisogno per esprimere al meglio il mio stato d’animo con le foto.
--Fine--