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Nucleare, Si, No, Perchè?
Un tema che ci sta a cuore
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busher
Messaggio: #751
YES!
CVCPhoto
Messaggio: #752
QUOTE(Marco Senn @ Jun 13 2011, 10:53 PM) *
In Italia???? laugh.gif

Altrove già mi risulta sia possibile...


Nei Paesi civili è possibile... messicano.gif

Qui da noi si rischiano i brogli anche con le schede cartacee a livello dei paesi con democrazie emergenti, figuriamoci con il voto telematico. hmmm.gif

Eppoi... vogliamo mettere il piacere di premere su quella matita e contrassegnare la casella preferita? Non ha prezzo. rolleyes.gif

Carlo
the skywalker
Iscritto
Messaggio: #753
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 09:44 PM) *
No, Max, non funziona così.
Su 100 aventi diritto al voto ne devono andare a votare il 50% + 1 perché il referendum sia valido.
Se la gente non va a votare esprime soltanto indifferenza, sta dicendo "Non me ne importa niente".
Ma in questo modo impedisce a chi, invece, ha a cuore la faccenda di avere un peso nelle decisioni, visto che se il 100% dei votanti dicono sì, ma i votanti sono "solo" il 50% della popolazione degli "aventi diritto", tale plebiscito non avrebbe alcun valore. smile.gif
E' per questo che il quorum va abolito.
In questo modo, anche chi non vota si prende le sue responsabilità, e cioé la responsabilità di far decidere qualcun altro.
My two cents.,
Ciao,
Davide



Davide for president!!
scola3
Messaggio: #754
Mamma mia!
Mi pare che sull'onda dell'entusiasmo si stia facendo un po' di confusione, con posizioni che assumono derive totalitarie...
L'astensione nel referendum è più che legittima, anche in considerazione del fatto che per proporre un quesito bisogna raccogliere un numero relativamente esiguo di firme.
Anche se in modo diverso e per certi versi meno comprensibile, l'astensione ha, negli ultimi decenni, assunto un significato anche nelle tornate elettorali politiche e amministrative, come segnale di disagio e disaffezione rispetto alla politica tout-court.

Pertanto, la provocazione di togliere il voto a chi non va alle urne per due volte di fila mi pare veramente eccessiva. Capisco il momento di entusiasmo ma sarebbe il caso di razionalizzare un po' di più. Vedo invece, non solo su questo forum, delle reazioni di tripudio e gaudio che travisano il significato dei referendum appena chiusi.
Ma l'entusiasmo scemerà e su 2 argomenti su 4 resteranno solo i problemi causati dagli intendimenti espressi.

Pasiensa e saluti
porkchop
Messaggio: #755
il quorum serve perchè si arriva ad un numero significativo di italiani che esprimono un volere:
il parlamento è quello che legifera ed è stato eletto da un tot di persone che lo HA DELEGATO
non è possibile che un numero inferiore di persone che ha attribuito questa delega cambi una legge
Dob_Herr_Mannu
Iscritto
Messaggio: #756
QUOTE(nonnoGG @ Jun 13 2011, 10:17 PM) *
Il mio sogno è che un giorno non lontano si possa votare anche da casa tramite il web: possibile che sia tanto difficile organizzare un sistema che garantisca riservatezza e sicurezza? smile.gif


Quoto, del resto anche le operazioni bancarie via web hanno protocolli di sicurezza (si spera) importanti. Il mio sogno è in linea con il tuo ma su più vasta scala: tutti deputati per via telematica. E allora si che sarebbe democrazia rappresentativa.
alcarbo
Messaggio: #757
QUOTE(scola3 @ Jun 14 2011, 12:16 AM) *
Ma l'entusiasmo scemerà e su 2 argomenti su 4 resteranno solo i problemi causati dagli intendimenti espressi.


No, non scemerà. Stanno già raccogliendo le firme per un referendum da tenersi l'anno prossimo contro il nucleare.
Si era votato nel 1987 ma pare ora che ogni anno faremo la conta per vedere se prima o poi passa il consenso al nucleare. messicano.gif

@ Il quorum ? Sono d'accordo che resti, se no finisce che ogni giorno si cambia una legge, magari da parte di un gruppo ridotto di mal informati (non è il caso di questi referendum; dico così, in generale)

QUOTE(nonnoGG @ Jun 13 2011, 10:17 PM) *
Il mio sogno è che un giorno non lontano si possa votare anche da casa tramite il web: possibile che sia tanto difficile organizzare un sistema che garantisca riservatezza e sicurezza? smile.gif


Interessante. Però andrebbe fatto da persone ben (e correttamente) informate; altrimenti accadrebbe quanto sopra ho appena paventato. Si legifererebbe male da parte di persone poco o mal informate o peggio disinformate da mass media pilotati. Il rischio è grosso.

Messaggio modificato da alcarbo il Jun 14 2011, 12:51 AM
Ibeibe
Iscritto
Messaggio: #758
QUOTE(maxbunny @ Jun 13 2011, 10:13 PM) *
E' un dovere civico ( art. 48 della Costituzione) ben diverso dal dovere che intendi tu. E se è un diritto,uno decide in piena libertà se usufruirne o no.


Chiaro che per dovere non intendo l'obbligo forzato...
Ma per come la vedo io un cittadino civile dovrebbe interessarsi un minimo a questioni politiche e sociali di un certo spessore e soprattutto dovrebbe sentirsi in obbligo morale ad esprimere una sua preferenza riguardo a temi che potrebbero influire pesantemente sul andamento del proprio paese e della propria vita..
Non me ne vogliate ma per come la vedo io chi snobba questi temi e non ha voglia di prendere decisioni in merito non e' da cosiderare come avente diritto al voto...
Trovo assurdo il concetto di quorum di per se...cioe' perche' in un referendum una frazione di votanti si astiene sperando di vincere facendo leva su quei cittadini che non sanno nemmeno di cosa si sta parlando?
Ti sembra una cosa normale?

Messaggio modificato da Ibeibe il Jun 14 2011, 04:16 AM
davidebaroni
Messaggio: #759
Una cosa che non sembra "normale" a me (nel senso che non mi sembra "corretta"... "normale" significa "nella norma", ovvero "che ricade all'interno della gaussiana", e in Italia nella gaussiana ci ricade questo e altro... rolleyes.gif ) è che ieri pomeriggio alle 17 (e quindi ad operazioni di voto ampiamente concluse) l'affluenza era data, da Repubblica, al 57%... ier isera era al 56.5%, e oggi addirittura al 54.8%. Cos'è successo? Sono aumentati gli elettori aventi diritto? O sono calati quelli che sono andati a votare? messicano.gif

Per il Corriere, invece, l'affluenza resta al 57%... "Dati definitivi del ministero", dice. Ma allora i dati di Repubblica da dove vengono? hmmm.gif

Possibile che nemmeno su un numero così semplice ci si riesca a mettere d'accordo? laugh.gif

Saremo una repubblica delle banane, ok, ma qui ci tolgono anche il bollino blu... messicano.gif

Messaggio modificato da twinsouls il Jun 14 2011, 06:20 AM
davidebaroni
Messaggio: #760
OK, ci sono arrivato, con un po' di ricerca... smile.gif

I dati di Repubblica considerano anche il voto estero, quelli del Corriere no. Il che implica che dall'estero non ha votato praticamente nessuno... Mi chiedo se sapessero che c'erano i referendum! smile.gif
Franco_
Messaggio: #761
QUOTE(scola3 @ Jun 14 2011, 12:16 AM) *
...
Anche se in modo diverso e per certi versi meno comprensibile, l'astensione ha, negli ultimi decenni, assunto un significato anche nelle tornate elettorali politiche e amministrative, come segnale di disagio e disaffezione rispetto alla politica tout-court.
...


Purtroppo spesso si confonde la disaffezione verso la politica con la disaffezione verso i politici.
Il messaggio che mi pare sia emerso con le ultime votazioni (amministrative e referendum) è proprio questo: la gente è stanca dei politicanti, sempre uguali a se stessi e chiede a gran voce un cambiamento, di facce e di modi di agire.

Un modo per fare "piazza pulita" sarebbe quello di limitare a due le legislature nelle quali si può essere eletti, dopodichè si torna (e per sempre) a fare il proprio mestiere... meditate gente, meditate smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #762
QUOTE(maxbunny @ Jun 13 2011, 10:03 PM) *
Il mio 51 si e 49 no voleva dire questo ( a casa mia 51 persone su 100 sono il 50% +1) . Il quorum assicura che la metà + 1 risulti essere la maggioranza degli aventi diritto, solo così si può dire che la decisione è avvenuta grazie alla maggioranza. Come dicevo.. è matematica


No non è matematica, ti faccio un esempio, c'è un 45% di si, un 30% di no, e un 25% di indifferenti, con la formula attuale il 30% decide per tutti (il NO).

Anche questa è matematica.

QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 07:31 AM) *
OK, ci sono arrivato, con un po' di ricerca... smile.gif

I dati di Repubblica considerano anche il voto estero, quelli del Corriere no. Il che implica che dall'estero non ha votato praticamente nessuno... Mi chiedo se sapessero che c'erano i referendum! smile.gif



Già si sapeva poco in Italia ...
andrea.cassani
Messaggio: #763
QUOTE(Franco_ @ Jun 14 2011, 08:13 AM) *
Purtroppo spesso si confonde la disaffezione verso la politica con la disaffezione verso i politici.
Il messaggio che mi pare sia emerso con le ultime votazioni (amministrative e referendum) è proprio questo: la gente è stanca dei politicanti, sempre uguali a se stessi e chiede a gran voce un cambiamento, di facce e di modi di agire.

Un modo per fare "piazza pulita" sarebbe quello di limitare a due le legislature nelle quali si può essere eletti, dopodichè si torna (e per sempre) a fare il proprio mestiere... meditate gente, meditate smile.gif


Ottima e condivisibile idea ...

IMHO la gente non ne può più di questo tipo di politica che di fatto politica non è ... qua siamo solo al confronto "#########ani" vs "anti-#########ani" e tutti in italia si son adeguati a questo teatrino dove la maggioranza non governa e l'opposizione non controlla.

La politica deve essere fatta partendo dal presupposto di fare il bene del paese e del popolo che ha ti ha voluto come rappresentante invece qualcuno si ricorda di qualche legge, decreto o emendamento anche cruento o impopolare nella quale si rispecchia questo semplicissimo principio ?

Però tutti ci ricordiamo del bunga-bunga, delle toghe rosse, delle barche a vela dalemiane o delle magliette di Calderoli grazie anche ai media che non fanno altro che propinarci scempiaggini e falsi problemi per sviare l'attenzione dal degrado nel quale questo paese sta inesorabilmente scivolando ...

Per fortuna si è messo in moto il popolo della rete, che è difficile da ingabbiare, e questi sono i primi risultati.
In questa tornata referendaria, senza internet e il tamtam che ha messo in scena, non si sarebbe mai arrivati al quorum visto i bavagli che sono stati messi agli organi di informazione tradizionali ...


P.S. Non rileggo, chissà quante baggianate ho scritto ... tongue.gif
Spero sia un segno che il vento sta cambiando e che la democrazia ritorni un principio fondamentale ...
gargasecca
Messaggio: #764
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 10:21 PM) *
...E se è un "dovere civico", significa che è "un dovere di buon cittadino". smile.gif
Ovvero, chi NON lo esercita non si comporta da buon cittadino.

Infatti, il referendum è una chiamata ad esprimere la propria opinione di cittadino. Se non lo fai, non rispondi alla chiamata della Nazione, della quale quindi dimostri di NON avere a cuore le sorti, e quindi non ti comporti da buon cittadino...

Poi uno è libero di decidere di non voler decidere. Ma allora se ne deve assumere la responsabilità, ed accettare di buon grado la decisione di chi invece ci teneva tanto da andare a votare... messicano.gif

Più o meno come dice Llhawy. smile.gif
Ciao,
Davide



esatto...e poi fanno giorni e giorni di festeggiamenti sui 150 anni dell' Unità...che ipocriti che siamo noi italiani... rolleyes.gif
nuvolarossa
Messaggio: #765
I referendum, nei paesi civili, sono L'UNICA VERA ESPRESSIONE della volontà popolare e cercare di affossarli con la scusa del quorum è una cosa incivile di craxiana memoria.
I governanti che danno indicazione per l'astensione lo fanno perchè sono sicuri che la maggioranza voterebbe contro quello che vogliono loro e quindi SANNO DI NON RAPPRESENTARE PIU' LA MAGGIORANZA (se mai l'hanno rappresentata) ed hanno paura della volontà popolare. Un politico che ha paura del popolo DEVE CAMBIARE MESTIERE!!!...

Diversa invece è la scelta di non votare alle elezioni, politiche o amministrative. Chi non vota in quelle elezioni non è necessariamente un qualunquista, potrebbe essere uno che non si sente più rappresentato da nessuno... E visto che per strategia di marketing i dati sulle schede bianche e nulle non vengono più presi in considerazione l'unica soluzione per molti diventa quella di manifestare il proprio dissenso non andando a votare, visto che i dati sull'astensionismo vengono ancora forniti.
Ditemi voi chi rappresenta un presidente eletto con il 46 per cento del 80% degli aventi diritto al voto cerotto.gif e se al 20 % delle astensioni aggiungiamo anche il quasi 10% di schede bianche e nulle, vediamo che il partito del non voto diventa il primo in Italia..... Vogliamo parlare solo di qualuquismo?????

Da addetto all'ufficio elettorale di un mediopiccolo comune non mi esprimo sulle attuali modalità di voto e su quelle future... A volte mi viene il dubbio che nel 46 abbia veramente vinto la monarchia!!! rolleyes.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #766
QUOTE(nuvolarossa @ Jun 14 2011, 11:17 AM) *
...

Diversa invece è la scelta di non votare alle elezioni, politiche o amministrative. Chi non vota in quelle elezioni non è necessariamente un qualunquista, potrebbe essere uno che non si sente più rappresentato da nessuno... E visto che per strategia di marketing i dati sulle schede bianche e nulle non vengono più presi in considerazione l'unica soluzione per molti diventa quella di manifestare il proprio dissenso non andando a votare, visto che i dati sull'astensionismo vengono ancora forniti.
...



Forse non sai che esiste la possibilità di andare a votare e rinunciare ad esprimere un voto per alcun candidato in quanto "nessuno mi rappresenta", tale opzione viene registrata dal presidente del seggio, e l'elettore non riceve nemmeno la cartella per votare.
Il voto non va a cumulo con le schede bianche o nulle, ma rientra in un "mucchio" a parte (come non si fosse votato).
Tale espressione espleta il dovere di andare alle urne, e se non erro è causa di annullamento della costituzione (ma non ne sono certo) qualora la percentuale di tali "malcontenti" superi il 30-40% degli aventi diritto.

Entriamo nel mondo delle fanta elezioni, ma per assurdo se il 30-40 % non si sentisse rappresentato dalla classe politica, si dovrebbe rifare la costituente (ripeto non ne sono certo ma mi sembra di ricordare così, chiedo a chi è più ferrato di me di confutare se sbaglio qualcosa).

Messaggio modificato da Marco (Kintaro70) il Jun 14 2011, 10:51 AM
cuomonat
Messaggio: #767
Bisogna abolire il premio di maggioranza.
brata
Messaggio: #768
Ho votato come tutti (o quasi) ma ora temo che si scatenino con le dighe (per non parlare dello sfruttamento dei "piccoli salti" - ogni piccolo salto una o più strade dalla presa alla centrale e dalla centrale alla strada principale, distruzione di bosco e sfregi orrendi al paesaggio) e le pale eoliche e portino a termine la distruzione delle Api, già a buon punto...
nuvolarossa
Messaggio: #769
QUOTE
Forse non sai che esiste la possibilità di andare a votare e rinunciare ad esprimere un voto per alcun candidato in quanto "nessuno mi rappresenta"


...Forse non hai capito che lavoro all'ufficio elettorale... laugh.gif rolleyes.gif
lorenzomulas(exdaisuke_jigen)
Messaggio: #770
Ahah siamo andati in OT! comunque io sono abbastanza contento dei risultati ottenuti, d'altro canto io ho votato e la scheda sul nucleare l'ho annullata poichè, come già ampiamente detto non ero nè contrario nè a favore e, sinceramente, almeno in Italia, non c'era nessuna buona prerogativa per farmi votare no come votare sì. Detto questo, secondo me il risultato più importante riguarda la privatizzazione dell'acqua, quello sì argomento che dovrebbe essetre caro a tutti senza alcun orientamento politico. Per quanto riguarda le solite strumentalizzazioni da operetta mi astengo, sinceramente un Bersani che a ogni momento dice che "Il Governo se ne deve andare" mi ha proprio stancato, prendiamolo come voto del popolo ma non come voto politico.
PS: raccogliamo le firme per il prossimo referendum: volete esiliare i politici italiani in Groenlandia?
Cari Saluti
Lorenzo
PAS
Messaggio: #771
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 09:44 PM) *
No, Max, non funziona così.
Su 100 aventi diritto al voto ne devono andare a votare il 50% + 1 perché il referendum sia valido.
Se la gente non va a votare esprime soltanto indifferenza, sta dicendo "Non me ne importa niente".
Ma in questo modo impedisce a chi, invece, ha a cuore la faccenda di avere un peso nelle decisioni, visto che se il 100% dei votanti dicono sì, ma i votanti sono "solo" il 50% della popolazione degli "aventi diritto", tale plebiscito non avrebbe alcun valore. smile.gif
E' per questo che il quorum va abolito.
In questo modo, anche chi non vota si prende le sue responsabilità, e cioé la responsabilità di far decidere qualcun altro.
My two cents.,
Ciao,
Davide


Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
La considerazione è la seguente:
La nostra democrazia (ammesso che lo sia) è (nata) di tipo rappresentativo. Pur con tutte le distorsioni che sono state introdotte ultimamente sulla reale “rappresentanza” (vedi candidature “nominate” dei parlamentari dell’attuale legge elettorale) tale resta.
Lo strumento del referendum è un prezioso ed indispensabile controllo (ed a volte correttivo) che gli elettori hanno sull’azione del governo e del parlamento delegato.
Affinché il referendum mantenga tale funzione non dovrebbe essere abusato (come spesso è stato fatto in passato) altrimenti viene meno proprio il senso di rappresentanza. Ci troveremmo in uno strano amalgama di democrazia rappresentativa e democrazia diretta con il probabile risultato di ingovernabilità della cosa pubblica.
Penso che proprio per evitare questo i padri costituenti abbiano introdotto il quorum di partecipazione su referendum abrogativi.
Per evitare che minoranze anche esigue possano decidere di cassare sistematicamente il governo della cosa pubblica.
Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

C’è invece un istituto che mi piacerebbe fosse valorizzato ed è quello della legge di iniziativa popolare. Oggi è possibile proporle con la raccolta firme ma, una volta presentate restano sistematicamente ad ammuffire nei cassetti parlamentari.
Basterebbe definire un tempo certo entro il quale il Parlamento abbia l’obbligo di discuterle e votarle.
Così si renderebbe trasparente chi è a favore e chi è contrario a ciò che hanno chiesto gli elettori, e perchè.

Valerio
Negativodigitale
Messaggio: #772
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
...
Penso che proprio per evitare questo i padri costituenti abbiano introdotto il quorum di partecipazione su referendum abrogativi.
Per evitare che minoranze anche esigue possano decidere di cassare sistematicamente il governo della cosa pubblica.
Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

...

Quoto tutto ed in particolare questo.

La nostra Costituzione, a distanza di oltre sessanta anni, dimostra ancora tutta la sua "perfezione",
in particolare per quanto riguarda il raffinato sistema di bilanciamenti, pesi e contrappesi.

E d'altronde l'Assemblea Costituente era composta da autentici campioni,
mica questi peracottai di adesso ... dry.gif

Ciao! Paolo


Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #773
QUOTE(nuvolarossa @ Jun 14 2011, 11:59 AM) *
...Forse non hai capito che lavoro all'ufficio elettorale... laugh.gif rolleyes.gif



Quindi invece di giustificare chi si dilegua alle elezioni, dovresti indicare il corretto modo civico per manifestare il proprio dissenso. wink.gif
porkchop
Messaggio: #774
Penso che la disinformazione ci sia da tutte e due le parti:

sento ora dal telegiornale
"... il referendum abolisce l'obbligatorietà della privatizzazione (non ci metto la mano sul fuoco, ma la legge prevedeva solo una percentuale), rimane il vecchio ordinamento che dà la possibilità ai
vari gestori pubblici di cederla a privati o partecipazioni private valutando caso per caso a propria discrezione"

Vorrei anche segnalare che due ferventi assertoti per il SI (Bersani-DiPietro) sono i due firmatari
del Decreto Bersani che prevedeva la liberalizzazione delle forniture idriche
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #775
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
...
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.
...
Valerio



Io invece non sono d'accordo, abolirei il quorum ed alzerei la soglia di firme, da 1.000.000 a 5-10 volte tanto.

Ma una volta che il treno è partito deve arrivare in stazione (nel bene o nel male), perchè ogni volta che si fa un referendum, di spendono preziosi danari pubblici, e quindi il fltro va messo a monte, ci si lamenta di tasse insufficienti a coprire le esigenze della pubblica amministrazione, ma poi non si fa nulla per limitare gli sprechi, mi ricorda i tempi di Luigi 16° in Francia, la classe che dirige, ha perso il contatto con la realtà del popolo che governa.

Messaggio modificato da Marco (Kintaro70) il Jun 14 2011, 01:13 PM
 
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