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Bianco E Nero Un'Arte Fotografica!
aperto a tutti coloro che amano il bw dalle analogiche alla D3-x
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ignazio
Messaggio: #401
QUOTE
Queste sono fatte bene.
Quella con le due donne è, a gusto mio, la migliore come inquadratura. Quella con la chiesa ha lo sfondo un po' troppo ricco di contenuto: i lampioni ci stonano un po', ma.... col pennello clone una pulitina forse non farebbe male.

La mia è sfocata perchè è uno scatto al volo, una delle ciambelle col buco fatto male, ed è colpa mia, dato che ero in un altro tunnel molto scuro, uso praticamente sempre priorità di diaframma in foto a spasso per strada, ed ho lasciato il diaframma aperto.
La donna non sta ad aspettare me ed ho scattato, ma giustamente, lo sfocato vicino non va bene.

Ne inserisco un altra, questa volta, una cornice.


Grazie! Si e' vero nello scatto di Lipari c'e' un po' di confusuine nello sfondo ........ purtroppo questo era lo scenario ...... qualche antenna l'ho gia' rimossa! smile.gif

Adesso capisco le ragioni dello sfocato della tua foto! In uno scatto al volo o si scatta immediatamente o si perde l'attimo ..... se avessi regolato il diaframma per avere una maggiore profondita' di campo avresti perso la donna dentro il tunnel e la foto avrebbe perso il suo fascino.
Quest'ultima che hai inserito mi piace di piu'.

Alla prossima smile.gif

Ciao,
Ignazio.
pch
Messaggio: #402
QUOTE(dimapant @ Oct 14 2009, 07:11 PM) *
Questa è stata fatta in un paesello; anche qui esposizione molto critica.

.....

Se bruci i bianchi, non la recuperi più: nel dubbio, sottoesporre sempre!

.......

Mah, nella fotografia tradizionale sottoesporre di 1/3-1/2 stop portava ad una saturazione dei colori. La stessa cosa a parer mio accade anche col digitale. Però da qualche parte nel forum (non ricordo dove!) ho letto che se si pensa già alla PP in fase di scatto è meglio sovraesporre per non perdere i dettagli delle ombre: ciò che è troppo chiaro si recupera, ciò che non si vede nel troppo scuro viene perso per sempre. Avevo inteso bene? Se si, allora come ci si dovrebbe comportare, sempre che esista un regola? dry.gif
Attilio PB
Messaggio: #403
Non riesco a postare commenti e scatti per mancanza ditempo, ma vi seguo quotidianamente smile.gif
Un paio di risposte al volo:
- Il Jpeg della D90, come tutti i Jpeg, ha 8 bit di profondità colore per canale. Non si dovrebbe scattare in Jpeg pensando ad una successiva elaborazione poichè qualsiasi lavoro in post produzione tende a tagliare informazioni, la qualità di un Jpeg al minimo della compressione dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza. Viceversa se per ragioni produttive scattiamo direttamente in Jpeg non c'è nulla di male, bisogna sapere cosa si sta facendo pero' perché i margini di recupero scompaiono immediatamente.
- Sull'esposizione le discussioni non termineranno mai smile.gif In linea strettamente teorica dobbiamo esporre fino al limite di pelatura dei bianchi, senza bruciarli, un bianco bruciato perde qualsiasi dettaglio ed è irrecuperabile. Viceversa nelle ombre abbiamo una riserva di dettaglio in parte recuperabile, ma al prezzo di un aumento del disturbo, quindi esporre al limite di pelatura dei bianchi significa non avere bianchi bruciati irrecuperabili e, contestualmente ombre sufficientemente aperte da leggere dettaglio senza troppo disturbo. Come sempre, prima di tanti calcoli, valutate qual'è il vostro soggetto e preoccupatevi di esporre al meglio possibile lui smile.gif

Ciao
Attilio
roberto depratti
Messaggio: #404
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 08:20 AM) *
Mah, nella fotografia tradizionale sottoesporre di 1/3-1/2 stop portava ad una saturazione dei colori. La stessa cosa a parer mio accade anche col digitale. Però da qualche parte nel forum (non ricordo dove!) ho letto che se si pensa già alla PP in fase di scatto è meglio sovraesporre per non perdere i dettagli delle ombre: ciò che è troppo chiaro si recupera, ciò che non si vede nel troppo scuro viene perso per sempre. Avevo inteso bene? Se si, allora come ci si dovrebbe comportare, sempre che esista un regola? dry.gif



....certo che scattare pensando già di intervenire in pp .....boh ....almeno io non sono d'accordo.

Roberto




roberto depratti
Messaggio: #405
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

1)
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2)
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Ciao, alla prossima - Roberto

Messaggio modificato da roberto depratti il Oct 15 2009, 10:58 AM
pch
Messaggio: #406
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:44 AM) *
....certo che scattare pensando già di intervenire in pp .....boh ....almeno io non sono d'accordo.

Roberto

Neanch'io, assolutamente! Ho solo riportato un'argomentazione che c'entrava con quello che si stava discutendo.
Penso alla PP prima di scattare esclusivamente se ipotizzo di convertire la foto in B&N. Almeno per i miei gusti, la realizzazione di immagine monocormatiche on camera è assolutamente insufficiente. Se hai un buon file di partenza a colori, hai molte più possibilità di conversione.

Messaggio modificato da pch il Oct 15 2009, 12:41 PM
Gufopica
Messaggio: #407
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 01:39 PM) *
Se hai un buon file di partenza a colori, hai molte più possibilità di conversione.




Esatto,se il file a colori è perfetto...il bw è già a metà dell'opera sicuramente.
wink.gif
roberto depratti
Messaggio: #408
QUOTE(Gufopica @ Oct 15 2009, 01:43 PM) *
Esatto,se il file a colori è perfetto...il bw è già a metà dell'opera sicuramente.
wink.gif



Beh ragazzi, scusate, ma io non sono d'accordo ....per meglio dire non sono d'accordo per come nasce il bianconero ed ...evolve successivamente. Preciso che la tecnica usata nel BW non può essere considerata come la costola del Colore. Probabilmente il vostro discorso può avere una sua valenza limitandolo al mondo del digitale. Il percorso reale, almeno del sottoscritto, è quello di far in modo che le due tecniche (quella analogica - per meglio dire la pellicola - e quella digitale) coesistano, correndo in parallelo a beneficio di una sola arte (nonchè ns. hobby): la Fotografia.
Il BW nasce molto prima del colore .....il BW è un modo di vedere determinate scene interpretandole ...
Da un colore fatto molto bene è probabile che possa SUCCESSIVAMENTE tirare fuori un bel BW ma scusate il concetto di base cambia ....e di parecchio.
Spero di aver spiegato il motivo di ciò asserisco.

Grazie dell'attenzione - Roberto
Gufopica
Messaggio: #409
Ciao Roby.
Certo hai ragione..
Mi spiego:
personalmente quando scatto in digitale alle volte scatto con l'idea che la foto sia in bw,quandi poi sarà in bw e mai a colori.
Ci sono delle volte che mi è capitato di aver fatto un buon scatto a colori e la conversione è venuta benone.
Cmq io utilizzo maggiormente quanto ti ho detto all'inizio.
wink.gif
pch
Messaggio: #410
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 04:21 PM) *
Beh ragazzi, scusate, ma io non sono d'accordo ....per meglio dire non sono d'accordo per come nasce il bianconero ed ...evolve successivamente. Preciso che la tecnica usata nel BW non può essere considerata come la costola del Colore. Probabilmente il vostro discorso può avere una sua valenza limitandolo al mondo del digitale. Il percorso reale, almeno del sottoscritto, è quello di far in modo che le due tecniche (quella analogica - per meglio dire la pellicola - e quella digitale) coesistano, correndo in parallelo a beneficio di una sola arte (nonchè ns. hobby): la Fotografia.
Il BW nasce molto prima del colore .....il BW è un modo di vedere determinate scene interpretandole ...
Da un colore fatto molto bene è probabile che possa SUCCESSIVAMENTE tirare fuori un bel BW ma scusate il concetto di base cambia ....e di parecchio.
Spero di aver spiegato il motivo di ciò asserisco.

Grazie dell'attenzione - Roberto

Io onestamente non ho compreso totalmente ciò che intendevi dire. Nel concreto penso che una buona immagine a colori abbia le carte in regola per diventare un buon BW; ma sempre nel concreto è anche vero che al 90% (almeno per me) il risultato del BW on camera è una cozzaglia di grigi medi. In conclusione, per la mia esperienza, il BW digitale non nasce come l'analogico e quindi direttamente ma è....una costola del colore. Magari mi sbaglio......
roberto depratti
Messaggio: #411
QUOTE(pch @ Oct 15 2009, 04:56 PM) *
Io onestamente non ho compreso totalmente ciò che intendevi dire. Nel concreto penso che una buona immagine a colori abbia le carte in regola per diventare un buon BW; ma sempre nel concreto è anche vero che al 90% (almeno per me) il risultato del BW on camera è una cozzaglia di grigi medi. In conclusione, per la mia esperienza, il BW digitale non nasce come l'analogico e quindi direttamente ma è....una costola del colore. Magari mi sbaglio......



....io non voglio convincere nessuno, dico soltanto che la mia passione e divertimento prosegue passando dall'una all'altra macchina indifferentemente. Ho impiegato tre anni a capire quali fossero le differenze tra le due tecniche riuscendo a colmare i vari gap. D'altra parte le prove di quanto asserisco sono le fotografie che alterno nell'una e nell'altra tecnica.

Alla prossima - Roberto
dimapant
Banned
Messaggio: #412
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:57 AM) *
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

1)
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2)
Ingrandimento full detail : 418.2 KB
Ciao, alla prossima - Roberto



Queste tecnicamente sono proprio buone, ed a me piace quella con la statua presa da sotto, imponente e sovrastante, con il simbolo della chiesa dietro.

Questa è la mia città!

Sabato scorso non ero in Italia, ma se ripassi di qui, manda prego un Messaggio Personale che possiamo andare a fare due scatti assieme.
Saluti cordiali
dimapant
Banned
Messaggio: #413
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti
ignazio
Messaggio: #414
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 12:01 AM) *
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti


Complilenti,

veramente molto bella! smile.gif

Ciao,
Ignazio.
pch
Messaggio: #415
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 12:01 AM) *
Questo è il tanto fotografato pontile a Lido di Camaiore.
Ho aggiunto un po' di grana con il filtro Aggiungi disturbo.

Ingrandimento full detail : 226.1 KB

saluti

Compliemnti anche da parte mia. NOn sempre, ma anch'io amo aggiungere un po' di distrubo alle foto in BW: mi ricorda molto le vecchie care pellicole ILFORD da 1600 ISO
roberto depratti
Messaggio: #416
QUOTE(dimapant @ Oct 15 2009, 07:58 PM) *
Queste tecnicamente sono proprio buone, ed a me piace quella con la statua presa da sotto, imponente e sovrastante, con il simbolo della chiesa dietro.

Questa è la mia città!

Sabato scorso non ero in Italia, ma se ripassi di qui, manda prego un Messaggio Personale che possiamo andare a fare due scatti assieme.
Saluti cordiali



Grazie sinceramente, se ricapito da quelle parti non mancherò, ciao!!!

Roberto
dimapant
Banned
Messaggio: #417
QUOTE(Attilio PB @ Oct 15 2009, 10:04 AM) *
Non riesco a postare commenti e scatti per mancanza ditempo, ma vi seguo quotidianamente smile.gif
Un paio di risposte al volo:
- Il Jpeg della D90, come tutti i Jpeg, ha 8 bit di profondità colore per canale. Non si dovrebbe scattare in Jpeg pensando ad una successiva elaborazione poichè qualsiasi lavoro in post produzione tende a tagliare informazioni, la qualità di un Jpeg al minimo della compressione dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza. Viceversa se per ragioni produttive scattiamo direttamente in Jpeg non c'è nulla di male, bisogna sapere cosa si sta facendo pero' perché i margini di recupero scompaiono immediatamente.
- Sull'esposizione le discussioni non termineranno mai smile.gif In linea strettamente teorica dobbiamo esporre fino al limite di pelatura dei bianchi, senza bruciarli, un bianco bruciato perde qualsiasi dettaglio ed è irrecuperabile. Viceversa nelle ombre abbiamo una riserva di dettaglio in parte recuperabile, ma al prezzo di un aumento del disturbo, quindi esporre al limite di pelatura dei bianchi significa non avere bianchi bruciati irrecuperabili e, contestualmente ombre sufficientemente aperte da leggere dettaglio senza troppo disturbo. Come sempre, prima di tanti calcoli, valutate qual'è il vostro soggetto e preoccupatevi di esporre al meglio possibile lui smile.gif

Ciao
Attilio


Riferendomi a quanto molto giustamente ha evidenziato, concordo su tutto.

Mi attacco al tuo messaggio dato che parli giustamente di corretta esposizione teorica, che dovrebbe essere al limite di pelare i bianchi, senza sfondarli e premetto che quanto sotto non è indirizzato a te che sai già tutto, è solo per sfruttare il fatto che hai parlato correttamente di esposizione e dato che siamo in un forum di Tecnica Fotografica.

Nello spirito di divulgare informazioni che, almeno per qualcuno, potrebbero essere utili, colgo l’occasione, come ho già fatto altre volte, per fare un paio di precisazioni sull’esposizione, argomento sempre importante al fine di massima qualità dell’immagine, basti pensare al sistema zonale, etc., ma molti fotografi a parer mio, non ci prestano la giusta attenzione, tanto la macchina fa tutto da sé e bene, ma, a volte .... si vede un’immagine che ha poca vita, poco corpo, per non dire piattina.

Quanto sotto è per coloro che cercano la massima qualità dell’immagine, i pignoli; se questa non interessa, non state a leggere, dato che ci vuole un po’ di tecnica.

Come giustamente asserito, questo tipo di esposizione, a pelare il limite dei bianchi, con istogramma dunque spostato a destra a sfiorare la barra del clipping, è la migliore in questo mondo del digitale; ma…..perché?

Perché il pelare, senza sfondare, i bianchi fornisce la massima estensione della scala tonale ed il minimo rumore all’immagine.

Vediamo il motivo.
Un sensore medio può registrare, per sua natura tecnologica, una scala dinamica di circa 6 diaframmi, e, con i nuovi sensori, questo valore è in aumento ( D3s in testa!); considerando di scattare come si deve, in RAW, molte fotocamere hanno una profondità di colore a 12 bit (come ho già detto altrove, alcune di più, 14 bit, ma consideriamo 12 bit).

Un’immagine a 12 bit registra 2 alla dodicesima variazioni discrete di tono (per comodità, toni) ovvero 4096 toni.

Dato che la scala tonale registrabile è di 4096 toni (o grigi in B&N) ed il sensore della fotocamera può registrare l’informazione su un’ampiezza (scala dinamica) di 6 diaframmi, posso pensare di avere 4096/6 = circa 683 toni registrabili per ogni diaframma (valore di luminosità) dell’immagine, ovvero 683 toni scuri registrabili per un diaframma di variazione di luminosità nella parte più scura dell’immagine, verso il nero, e su, su fino agli stessi 683 toni chiari registrabili per l’ultimo diaframma di variazione luminosa, nella parte più chiara della fotografia, verso il bianco.
Ovvero una uniforme distribuzione di toni sui vari livelli di illuminazione (diaframmi 6 nel nostro caso, con 683 toni ciascuno) che costituiscono la nostra immagine.

NON È COSÌ !

Perché? Perché il sensore non porta a quella distribuzione, dato che la sua curva caratteristica (= l’andamento della quantità del segnale elettrico in uscita del sensore in risposta ai vari livelli delle quantità di luce incidente) è praticamente lineare, sia esso CCD o CMOS, e dato che per ogni diaframma che chiudo, la luce sul sensore dimezza, e se dimezza la luce, anche il segnale del sensore dimezza, dunque meno luce incidente, meno segnale ovvero meno toni.
Partendo dal valore disponibile di 4096 toni, tutta la luce disponibile per il sensore, e sottoesponendo di un diaframma, vicino al bianco, ovvero riducendo alla metà la luce disponibile, al primo diaframmane tocca la metà dei toni disponibili, ovvero 2048, al secondo la metà della prima metà e cosi via; abbiamo la situazione seguente, per i nostri 6 diaframmi:

Grigi chiarissimi nei toni alti, a pelare il bianco Disponibili 2048 toni
Grigi chiari 1024
Grigi medi chiari 512
Grigi medi scuri 256
Grigi scuri 128
Grigi molto scuri a pelare il nero 64

Da notare che la gamma dinamica della macchina ( i 12 bit originali, i 4096 toni) non li raggiungo mai col sensore, dato che, ovviamente, non è perfetto e taglia SEMPRE; a 12 bit i 4096 e sono un limite teorico.

Il sensore poi ha un suo rumore di fondo, più o meno costante: nelle zone chiare c’è più segnale, ci sono molti più toni, ed, a parità di rumore, il rapporto segnale/rumore è dunque migliore; nelle zone scure, con molto meno segnale, molti meno toni, il rapporto segnale rumore è molto più basso, peggiore; in pratica c’è molto meno rumore sui grigi chiari che sui grigi scuri, come tutti sappiamo, e questa è la motivazione.

A parte i conticini, alla luce delle nuove informazioni di cui sopra vediamo cosa succede, le conseguenze pratiche relative all’esposizione:

- l’esposizione giusta, quella che dà la migliore scala tonale, deve “pelare” i bianchi, senza sfondarli, per utilizzare tutta la gamma dinamica disponibile prima di bruciarli, lì vicino, in quella parte di esposizione a luce chiara il sensore ci lavora meglio e ci registra più toni a parità di quantità disponibile di luce.

- Perché è quella giusta?
Perché se espongo e:
- non uso un diaframma in basso, l’ultimo, verso il nero, ovvero espongo con istogramma spostato a destra, perdo solo 64 toni
- non uso quello in alto, il primo, ovvero espongo con istogramma spostato a sinistra, perdo 2048 toni: ho perso la METÀ della gamma tonale disponibile, mentre verso il nero sono solo 64, un’inezia.

- la foto, vista in RAW appare chiarina, ma e’ normale, e le ombre sono più aperte, facilitando il lavoro di fotoritocco.

- dato che in quella condizione di esposizione, istogramma che pela a destra, l’immagine è globalmente più chiara, ed il rapporto segnale/rumore del sensore è più alto per toni chiari, in quella condizione abbiamo anche il minimo contenuto di rumore nella fotografia.

Altre importanti implicanze pratiche:
- Dobbiamo scurire quell’immagine un po’ chiarina, convertendo il RAW in TIFF, dobbiamo togliere quel poco di luminosità in più, ma la riduzione di luminosità va fatta in RAW, lavorando col programma di conversione (Capture NX2, o altro che sia) , utilizzando i regoli di luminosità e contrasto, riportando l’immagine nella norma e mantenendo al meglio la gamma tonale, e NON sul TIFF con Photoshop, dopo la conversione, dato che così taglio gamma tonale, soprattutto lavorando a 8 bit.

- Nulla…. viene gratis! Con questa esposizione abbondante, in pratica, ahimè, è come abbassare un pochino gli ISO ai quali si lavora: se c’è poca luce, si va in crisi e non merita certo andare a fare una foto mossa o con poco campo a fuoco per avere un po’ meno rumore ed un po’ più di toni.

Comunque, nel dubbio, sempre sottoesporre, e non preoccupiamoci di tutta questa ottimizzazione, dato che se sottoespongo la recupero, ma se sfondo i bianchi, non li recupero più.

Ma, praticamente, si ottengono foto migliori lavorando così e, parlando di me, lo faccio quando possibile, il più possibile, ma chiaramente, non lo è sempre.

Avete il monitor della camera che vi può mostrare gli istogrammi della foto, oltre che la foto! Guardateli, non guardate solo la foto, vi servono per esporre bene!

In digitale, uno scatto, due, tre in più sono gratis ( mentre con le diapositive buone mi veniva il magone!): provate a scattare con leggera variazione di esposizione, se avete tempo e modo, cercando di spostare a destra l’istogramma, a pelare lo sfondamento, e, se fate le cose per bene, un pochino di miglioramento lo vedrete.

Il problema che si sente tanto dire in giro, il luogo comune, che il digitale di piccolo formato, il nostro, dà immagini “piatte” è verissimo, e proviene da lontano.

Le immagini tridimensionali, piene, belle, le dà l’elevata estensione della gamma tonale e la colpa di avere immagini piatte è poco imputabile al sensore, almeno di quelli di ultima generazione, mentre è molto imputabile al fotografo ed il motivo sostanzialmente è uno solo: una procurata perdita di gamma tonale, per ignoranza od incuria.

Perché:
- abituato alla pellicola, il fotografo espone male, non usa tutta la dinamica del sensore e perde proprio la parte percentualmente rilevante: se una foto a colori veniva chiara in pellicola, la buttavi via, mentre adesso la DEVI farla chiarina per poi recuperarla, dopo, per avere massima qualità, ma molti non lo hanno capito e guai a scattare chiarino.
- lavora in JPEG od a 8 bit, dato che le prime macchinette quello avevano, non di più, e, per ignoranza, continua su quella strada, tagliando ancor di più quello che ha già tagliato in ripresa.
- stampa lui con settaggi errati di carta, stampante etc, altri tagli.
- i laboratori normali non lavorano in TIFF e 16 bit, perché dovrebbero avere PC e stampanti buone e costose, e soprattutto dovrebbero aver personale esperto, mettere maggior cura nella stampa, e non ci pensano nemmeno: tagliano in JPEG ed 8 bit, tanto nessuno vede nulla.

Si può fare meglio, ma…… “nessuno nasce imparato”!

Sperando di essere stato almeno chiaro, se non utile, per qualcuno, anche pochi, saluti cordiali.



dimapant
Banned
Messaggio: #418
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 04:11 PM) *
Riferendomi a quanto molto giustamente ha evidenziato, concordo su tutto.

Mi attacco al tuo messaggio dato che parli giustamente di corretta esposizione teorica, che dovrebbe essere al limite di pelare i bianchi, senza sfondarli e premetto che quanto sotto non è indirizzato a te che sai già tutto, è solo per sfruttare il fatto che hai parlato correttamente di esposizione e dato che siamo in un forum di Tecnica Fotografica.

Nello spirito di divulgare informazioni che, almeno per qualcuno, potrebbero essere utili, colgo l’occasione, come ho già fatto altre volte, per fare un paio di precisazioni sull’esposizione, argomento sempre importante al fine di massima qualità dell’immagine, basti pensare al sistema zonale, etc., ma molti fotografi a parer mio, non ci prestano la giusta attenzione, tanto la macchina fa tutto da sé e bene, ma, a volte .... si vede un’immagine che ha poca vita, poco corpo, per non dire piattina.

Quanto sotto è per coloro che cercano la massima qualità dell’immagine, i pignoli; se questa non interessa, non state a leggere, dato che ci vuole un po’ di tecnica.

Come giustamente asserito, questo tipo di esposizione, a pelare il limite dei bianchi, con istogramma dunque spostato a destra a sfiorare la barra del clipping, è la migliore in questo mondo del digitale; ma…..perché?

Perché il pelare, senza sfondare, i bianchi fornisce la massima estensione della scala tonale ed il minimo rumore all’immagine.

Vediamo il motivo.
Un sensore medio può registrare, per sua natura tecnologica, una scala dinamica di circa 6 diaframmi, e, con i nuovi sensori, questo valore è in aumento ( D3s in testa!); considerando di scattare come si deve, in RAW, molte fotocamere hanno una profondità di colore a 12 bit (come ho già detto altrove, alcune di più, 14 bit, ma consideriamo 12 bit).

Un’immagine a 12 bit registra 2 alla dodicesima variazioni discrete di tono (per comodità, toni) ovvero 4096 toni.

Dato che la scala tonale registrabile è di 4096 toni (o grigi in B&N) ed il sensore della fotocamera può registrare l’informazione su un’ampiezza (scala dinamica) di 6 diaframmi, posso pensare di avere 4096/6 = circa 683 toni registrabili per ogni diaframma (valore di luminosità) dell’immagine, ovvero 683 toni scuri registrabili per un diaframma di variazione di luminosità nella parte più scura dell’immagine, verso il nero, e su, su fino agli stessi 683 toni chiari registrabili per l’ultimo diaframma di variazione luminosa, nella parte più chiara della fotografia, verso il bianco.
Ovvero una uniforme distribuzione di toni sui vari livelli di illuminazione (diaframmi 6 nel nostro caso, con 683 toni ciascuno) che costituiscono la nostra immagine.

NON È COSÌ !

Perché? Perché il sensore non porta a quella distribuzione, dato che la sua curva caratteristica (= l’andamento della quantità del segnale elettrico in uscita del sensore in risposta ai vari livelli delle quantità di luce incidente) è praticamente lineare, sia esso CCD o CMOS, e dato che per ogni diaframma che chiudo, la luce sul sensore dimezza, e se dimezza la luce, anche il segnale del sensore dimezza, dunque meno luce incidente, meno segnale ovvero meno toni.
Partendo dal valore disponibile di 4096 toni, tutta la luce disponibile per il sensore, e sottoesponendo di un diaframma, vicino al bianco, ovvero riducendo alla metà la luce disponibile, al primo diaframmane tocca la metà dei toni disponibili, ovvero 2048, al secondo la metà della prima metà e cosi via; abbiamo la situazione seguente, per i nostri 6 diaframmi:

Grigi chiarissimi nei toni alti, a pelare il bianco Disponibili 2048 toni
Grigi chiari 1024
Grigi medi chiari 512
Grigi medi scuri 256
Grigi scuri 128
Grigi molto scuri a pelare il nero 64

Da notare che la gamma dinamica della macchina ( i 12 bit originali, i 4096 toni) non li raggiungo mai col sensore, dato che, ovviamente, non è perfetto e taglia SEMPRE; a 12 bit i 4096 e sono un limite teorico.

Il sensore poi ha un suo rumore di fondo, più o meno costante: nelle zone chiare c’è più segnale, ci sono molti più toni, ed, a parità di rumore, il rapporto segnale/rumore è dunque migliore; nelle zone scure, con molto meno segnale, molti meno toni, il rapporto segnale rumore è molto più basso, peggiore; in pratica c’è molto meno rumore sui grigi chiari che sui grigi scuri, come tutti sappiamo, e questa è la motivazione.

A parte i conticini, alla luce delle nuove informazioni di cui sopra vediamo cosa succede, le conseguenze pratiche relative all’esposizione:

- l’esposizione giusta, quella che dà la migliore scala tonale, deve “pelare” i bianchi, senza sfondarli, per utilizzare tutta la gamma dinamica disponibile prima di bruciarli, lì vicino, in quella parte di esposizione a luce chiara il sensore ci lavora meglio e ci registra più toni a parità di quantità disponibile di luce.

- Perché è quella giusta?
Perché se espongo e:
- non uso un diaframma in basso, l’ultimo, verso il nero, ovvero espongo con istogramma spostato a destra, perdo solo 64 toni
- non uso quello in alto, il primo, ovvero espongo con istogramma spostato a sinistra, perdo 2048 toni: ho perso la METÀ della gamma tonale disponibile, mentre verso il nero sono solo 64, un’inezia.

- la foto, vista in RAW appare chiarina, ma e’ normale, e le ombre sono più aperte, facilitando il lavoro di fotoritocco.

- dato che in quella condizione di esposizione, istogramma che pela a destra, l’immagine è globalmente più chiara, ed il rapporto segnale/rumore del sensore è più alto per toni chiari, in quella condizione abbiamo anche il minimo contenuto di rumore nella fotografia.

Altre importanti implicanze pratiche:
- Dobbiamo scurire quell’immagine un po’ chiarina, convertendo il RAW in TIFF, dobbiamo togliere quel poco di luminosità in più, ma la riduzione di luminosità va fatta in RAW, lavorando col programma di conversione (Capture NX2, o altro che sia) , utilizzando i regoli di luminosità e contrasto, riportando l’immagine nella norma e mantenendo al meglio la gamma tonale, e NON sul TIFF con Photoshop, dopo la conversione, dato che così taglio gamma tonale, soprattutto lavorando a 8 bit.

- Nulla…. viene gratis! Con questa esposizione abbondante, in pratica, ahimè, è come abbassare un pochino gli ISO ai quali si lavora: se c’è poca luce, si va in crisi e non merita certo andare a fare una foto mossa o con poco campo a fuoco per avere un po’ meno rumore ed un po’ più di toni.

Comunque, nel dubbio, sempre sottoesporre, e non preoccupiamoci di tutta questa ottimizzazione, dato che se sottoespongo la recupero, ma se sfondo i bianchi, non li recupero più.

Ma, praticamente, si ottengono foto migliori lavorando così e, parlando di me, lo faccio quando possibile, il più possibile, ma chiaramente, non lo è sempre.

Avete il monitor della camera che vi può mostrare gli istogrammi della foto, oltre che la foto! Guardateli, non guardate solo la foto, vi servono per esporre bene!

In digitale, uno scatto, due, tre in più sono gratis ( mentre con le diapositive buone mi veniva il magone!): provate a scattare con leggera variazione di esposizione, se avete tempo e modo, cercando di spostare a destra l’istogramma, a pelare lo sfondamento, e, se fate le cose per bene, un pochino di miglioramento lo vedrete.

Il problema che si sente tanto dire in giro, il luogo comune, che il digitale di piccolo formato, il nostro, dà immagini “piatte” è verissimo, e proviene da lontano.

Le immagini tridimensionali, piene, belle, le dà l’elevata estensione della gamma tonale e la colpa di avere immagini piatte è poco imputabile al sensore, almeno di quelli di ultima generazione, mentre è molto imputabile al fotografo ed il motivo sostanzialmente è uno solo: una procurata perdita di gamma tonale, per ignoranza od incuria.

Perché:
- abituato alla pellicola, il fotografo espone male, non usa tutta la dinamica del sensore e perde proprio la parte percentualmente rilevante: se una foto a colori veniva chiara in pellicola, la buttavi via, mentre adesso la DEVI farla chiarina per poi recuperarla, dopo, per avere massima qualità, ma molti non lo hanno capito e guai a scattare chiarino.
- lavora in JPEG od a 8 bit, dato che le prime macchinette quello avevano, non di più, e, per ignoranza, continua su quella strada, tagliando ancor di più quello che ha già tagliato in ripresa.
- stampa lui con settaggi errati di carta, stampante etc, altri tagli.
- i laboratori normali non lavorano in TIFF e 16 bit, perché dovrebbero avere PC e stampanti buone e costose, e soprattutto dovrebbero aver personale esperto, mettere maggior cura nella stampa, e non ci pensano nemmeno: tagliano in JPEG ed 8 bit, tanto nessuno vede nulla.

Si può fare meglio, ma…… “nessuno nasce imparato”!

Sperando di essere stato almeno chiaro, se non utile, per qualcuno, anche pochi, saluti cordiali.

Faccio presente che quanto sopra non è tutta farina del mio sacco, ma ho approfondito la questione su vari fronti ed il migliore mi è sembrato un sito canadese, Luminous Landscape, ed uno inglese, Cambridge, ma non ricordo e non ho gli indirizzi, solo i concetti.
Saluti cordiali
dimapant
Banned
Messaggio: #419
Alcuni giorni orsono ho parlato di verifica da fare coi Livelli.
Posto unìimmagine che DEVE avere i neri tappati. In questo caso, chiaramente, la verifica si fa comunque, ma tenendo conto della situazione peculiare.IPB Immagine Ingrandimento full detail : 138.3 KB

Saluti cordiali
roberto depratti
Messaggio: #420
QUOTE(dimapant @ Oct 16 2009, 04:48 PM) *
Alcuni giorni orsono ho parlato di verifica da fare coi Livelli.
Posto unìimmagine che DEVE avere i neri tappati. In questo caso, chiaramente, la verifica si fa comunque, ma tenendo conto della situazione peculiare. Ingrandimento full detail : 138.3 KB

Saluti cordiali



....concordo e mi compiaccio per lo scatto ineccepibile, bene così!!!!

Roberto
fastt81
Messaggio: #421
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 511.2 KB
pch
Messaggio: #422
QUOTE(fastt81 @ Oct 16 2009, 07:55 PM) *
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

Ingrandimento full detail : 511.2 KB

per il mio gusto è semplicemente "bellissima"! Complimenti
Adriano Pappalardo
Messaggio: #423
QUOTE(fastt81 @ Oct 16 2009, 07:55 PM) *
Partecipo anche io con un piccolo contributo!!! Stazione centrale di New York...

Ingrandimento full detail : 511.2 KB

Ottimo contributo,ma visto che questa è una sezione sulla tecnica digitale per il b&n,volevamo sapere come hai lavorato il tuo scatto per ottenere questo bellissimo risultato!!
Grazie ma non me ne volere Police.gif !!!
Adriano
albè
Messaggio: #424
QUOTE(roberto depratti @ Oct 15 2009, 11:57 AM) *
Non vado a ripetere ciò che riguarda la mia attrezzatura fotografica .....se interesa a qualcuno la trova descritta all'interno del mio profilo.

Posto di seguito uno degli ultimi scatti eseguiti a Lucca in occasione dell'ultima "Zingarata" di Sabato scorso.
Si tratta di scatti eseguiti direttamente in MONOCROMATICO ON CAMERA (preventivamente impostato) in Jpeg Fine ....
Gli accorgimenti in pp riguardano interventi in contrasto e maschera di contrasto con una leggera evidenza sui neri per dare maggiore stacco ai vari piani presenti nelle scene.

1)
Ingrandimento full detail : 346.3 KB

2)
Ingrandimento full detail : 418.2 KB


Ciao, alla prossima - Roberto


Non voglio assolutamente criticare una tua scelta ci mancherebbe ma sinceramente non capisco come mai tu scatti on-camera, non sono molto esperto di digitale anche se lo uso già da qualche anno, ma sono dell'idea che così facendo si perdano tante più informazioni che non scattando a colori e poi successivamente convertendo in BW.
Io ad esempio scatto sempre con l'idea di convertire in BW perchè ho quasi sempre scattato con pellicola bn, ma non mi è mai venuto in mente di usare l'on camera......certamente è una questione di gusti.

Ciao e a presto Alberto
pch
Messaggio: #425
Due contributi del week-end. Entrambe le elaborazioni sono conversioni mediante miscelazione dei canali colore + maschera di contrasto + correzione istogramma finale. (nella prima ho mantenuto l'immagine a colori per lo sfondo e miscelato i due livelli)
Visto che sono solo alla mia terza elaborazione, sono graditi i commenti costruttivi.

PS: ripeto una domanda che ho già fatto stamattina in altro post: il mio programma di fotoritocco (PSP X) non apre i file NEF della D90. Pertanto sono costretto a lavorare in jpeg. Se è vero che l'elaborazione in TIFF consente di avere mantenere più informazioni, è corretto aprire i file, convertirli in tiff (da 5-6 Mb arrivano a 40-50) e poi lavorare su quelli? Se si, il salvataggio finale conviene farlo sempre in tiff o si può tornare in jpeg? grazie.gif per le risposte (e i commenti)

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.4 MB

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 657.2 KB

Messaggio modificato da pch il Oct 19 2009, 09:45 AM
 
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